venerdì 29 aprile 2011

La lasagna bianca in brodo di Angelina

O' surdato 'nnammurato - Anna Magnani
Antonio corre. Entra veloce nella camerata, raccoglie le sue cose e le getta alla rinfusa nella sacca. Non ha tempo da perdere, il treno parte fra un'ora e deve raggiungere la stazione a piedi. Non ci sono mezzi, la città è assediata, gli alleati stanno arrivando. La stazione non è lontana e lui corre sospeso nel vento - "Angelina, mia sposa, stasera ti vedo" - E' bella Angelina. Tiene gli occhi scuri come la notte e il viso chiaro come l'alba. Ha 27 anni e pare 'na creatura. Al pensiero di lei, Antonio si sente sciogliere dentro. Sono 4 mesi che non la vede, che non abbraccia i suoi figli Carmelina e Pasquale. La guerra è stata lunga ma sta per finire, gli alleati entreranno presto a Foggia e se tutto va bene, prima di Novembre Antonio sarà a casa. Oggi il colonnello gli ha dato una licenza speciale per rientrare al paese, in Molise, perché deve consegnare dei documenti importanti e lui non pensa a nient'altro che a lei, alla sua sposa dolce e silenziosa che lo aspetta con il cuore gonfio di preoccupazione. Angelina non sa nulla di questa licenza, sarà una grande sorpresa, chissà che bella festa. Antonio corre. Attraversa la città in un baleno, vede la stazione da lontano e il battito accellera. Eccola, finalmente. La stazione è un brulicare di soldati, di camionette, rotaie che stridono e fischi in lontananza. Entra con il suo foglio di licenza ben stretto in mano. Nell'aria il rombo fragoroso di uno stormo di aerei a bassa quota. Improvvisamente il suono della sirena copre ogni cosa. "Bombeeee" - qualcuno grida. In un secondo il mondo intorno ad Antonio sembra impazzire. Lui non sa che fare, deve prendere il suo treno ma senza pensarci su, comincia a correre. E mentre corre verso l'uscita con l'unico pensiero di trovare riparo, le sue orecchie sono percosse da un boato terribile. I timpani lanciano un fischio doloroso: è sordo, non sente più nulla. Si ferma smarrito con il cuore che sembra volergli esplodere nel petto e lo spostamento d'aria lo prende di sorpresa, lo solleva come una foglia e lo sbatte con violenza contro un muro. Antonio è a terra, una scheggia lo ha ferito gravemente ma non prova dolore. Chiude gli occhi e vede il dolce viso di Angelina che sorride....


Il 19 agosto 1943, Antonio Di Lena, nonno materno di mio marito, viene ferito mortalmente durante uno dei numerosi bombardamenti alleati che liberavano l'Italia dal giogo tedesco. Verrà trasportato e soccorso senza successo all'ospedale di Foggia, e non riuscirà mai a tornare dalla sua Angelina e dai suoi 2 bimbi Carmela e Pasquale, che all'epoca avevano 4 e 2 anni. Angela è rimasta vedova a soli 27 anni e per il resto della sua vita ha portato il lutto. Per 30 anni ha dormito in terra, a fianco del suo letto nuziale, senza mai sfiorarlo. L'asma le ha fatto cambiare idea solo quando ormai era tardi. 
Ho avuto la fortuna di conoscere nonna Angela e ad oltre 70 anni di età, aveva ancora un viso da bambina, con occhi grandissimi, diretti e la voce ridotta ad un sussurro dall'asma. 
Questa ricetta è sua, un piatto della festa che preparava nei momenti super speciali, e sono onorata di averla ricevuta in dote da Carmela, mia suocera e di ricordarla in questa occasione. E' un piatto importante e lungo da preparare, ma è una delle cose più buone che io abbia mai assaggiato nella mia vita. Senza esagerazioni. Provatela. 
Ingredienti per 10/12 persone
Per la sfoglia:
- 3 uova
- 400 gr. c.ca di farina di semola di grano duro
- un pizzico di sale - acqua q.b.
Per il ripieno:
- 1200 gr di gallina
- 500 gr di macinato magro
- 2 uova fresche
- noce moscata
- sale, pepe
- prezzemolo
- 3 scamorze di fiordilatte (cca 500 gr) oppure mozzarelle fiordilatte di ottima qualità.
- 500 gr. di parmigiano grattuggiato
Per il brodo.
- la gallina di cui sopra
- una cipolla
- un ciuffetto di prezzemolo
- sale q.b.
Preparate il vs. brodo mettendo la gallina precedentemente pulita e lavata, in una pentola coprendola completamente con acqua fredda, aggiungete la cipolla, il prezzemolo e un pizzico di sale. Fate bollire per almeno 2 ore o a completa cottura della gallina. 
Nel frattempo preparate la pasta fresca mettendo la farina a fontana, sbattendo le uova con un pizzico di sale nella buca con una forchetta, quindi lavorando a lungo fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica. Se l'impasto fosse duro, potete aggiungere acqua durante la lavorazione. Non è necessario fare riposare la pasta. Con la vostra "nonna papera" tirate la sfoglia e ricavatene dei rettangoli che metterete ad asciugare su una tovaglia. 

Adesso passate a preparare le polpettine di carne che andranno a comporre parte del ripieno della lasagna. Mischiate il vs. macinato con due belle manciate di parmigiano grattuggiato, 2 uova, abbondante noce moscata, il prezzemolo tritato finemente, e mischiate il vostro impasto rigorosamente con le mani fino a che non otterrete un composto non troppo morbido (se necessario aggiungete parmigiano). Fate tante polpettine della grandezza di una nocciola. Pronte le vostre polpettine, cuocetele facendole bollire per c.ca 10/15 minuti in acqua bollente con un pizzico di sale. Non è necessario mettere nulla nell'acqua per insaporire le polpettine. Saranno loro ad insaporire l'acqua che potrete usare come brodo per future minestrine. 
Prendete le vostre scamorze e tagliatele a dadini. Se userete delle mozzarelle fresche, consiglio di strizzarle per eliminare un po' di siero che verrebbe rilasciato durante la cottura. Grattugiate il vs. parmigiano. 
Una volta pronto il brodo di gallina, fate raffreddare la carne quindi disossate la gallina e riducete in piccoli pezzi la carne. Filtrate bene il brodo e tenetelo da parte. 
A questo punto cominciate ad assemblare la vostra lasagna. In una teglia capiente foderata di carta da forno alta fino ai bordi, versate un mestolo di brodo. Coprite il fondo con i rettangoli di pasta precedentemente lessata in acqua salata e cospargete generosamente di polpettine, carne e dadini di scamorza. Coprite il tutto di parmigiano grattuggiato e versate una bella mestolata di brodo. Proseguite così fino a quando non completere la vostra teglia. L'ultimo strato dovrà essere di semplice pasta e parmigiano ed il brodo dovrà coprire la lasagna. 
Mettete in forno preriscaldato a 200°C e fate cuocere per almeno 45 min. fino a quando non vedrete la superficie gratinarsi e formare la tradizionale crosticina. Servire caldissima, insieme al brodo di cottura. Buon appetito!
Con questo post sono lieta di partecipare al contest Paste Regionali del Molino Chiavazza 



28 commenti:

  1. Famissima, ha una faccia così invitante e deliziosa.... verrei a pranzo da te ^_^

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  2. Mi hai fatto piangere... mannaggia... comunque la tua storia è drammaticamente bella!
    No mancherò di provare la tua ricetta : )

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  3. Quanta tenerezza e commozione in questo racconto!!! La ricetta non è da meno...emoziona per la bontà!!!Un bacione e buon w.e.!!

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  4. Che storia commovente e meravigliosa, che buona la ricetta!!

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  5. Che racconto pieno di amore e tristezza... da pelle d'oca! Un piatto d'altri tempi buonissimo!

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  6. La ricetta è sublime e il racconto è molto commovente!!! Grazie per questo post! Un abbraccio e buon we

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  7. Mi ha fatto commuovere e venire i brividi il tuo racconto, il tuo ricordo di nonna Angelina. Se già ero sicura che questo paitto fosse squisito adesso so anche che è molto speciale, perchè condito dal sapore di ricordi che niente e nessuno potrà cancellare. Un abbraccio tesoro, buon fine settimana

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  8. qui però mi sono commossa veramente... e rattristata... immaginare la gioia del marito per il ritorno a casa che non avverrà mai.... davvero una ricetta del ricordo che sgorga dal cuore.... un bacio!

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  9. Che bella storia, davanti a tanto amore i capricci di tutti i giorni di adulti distratti sembrano bestemmie. Questa è una ricetta decisamente da provare, un bacio grande ciao :)

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  10. Ma che meraviglioso post! Superbo racconto d'amore e morte e superba la ricetta, degna davvero di grandi occasioni...
    Un abbraccio

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  11. Una storia esemplare come non se ne sentono più.
    Ed anche una ricetta di quelle che non si sentono più, ed è un gran peccato.
    Grazie :-)

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  12. ciao Pat... ma come scrivi bene! Non è facile mettere su carta racconti di vita, così drammatici, senza lasciarsi prendere dalla retorica. Tu ci sei riuscita e le tue parole vanno dritte al cuore.
    Quanto alle lasagne... io non amo la gallina (magari potrei sostituire...) ma il loro aspetto è davvero notevole.
    Un bacio e buona serata (auguri per il contest)

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  13. Una grande storia d'amore...e una bella ricetta!

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  14. che racconto commovente... la ricetta è davvero invitante, me la segno e quando ho tempo me la studio, vorrei proprio provare a farla!!

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  15. Buonissima la lasagna, molto bello il racconto!
    Complimenti davvero!

    Baci e buon fine settimana

    Giovanna

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  16. @tutte: Care amiche, grazie per i vostri bellissimi commenti. Questa è la storia di come ho visto l'ultimo giorno di questo giovane uomo innamorato emozionandomi all'idea del suo destino. Il bombardamento sulla stazione di Foggia è storia e Antonio si trovò lì il giorno stesso che doveva partire per tornare in licenza a casa. Il resto l'ha fatto la mia immaginazione e l'affetto per questa famiglia. Sono felice che la mia emozione sia arrivata a voi. Un grande abbraccio e grazie a tutte.

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  17. adoro la lasagna e mi piace sperimentarla sempre in modi diversi!!!questa la proverò..ciaooo

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  18. la storia di Angelina mi ha commosso, mi ricorda un po' mia nonna materna, minuta e dedita solo ai 5 figli portati avanti con difficoltà. Avevano con il nonno una trattoria e poi, la guerra...sai tutto perso, sofferenza e povertà. Anche lei certamente preparava piatti cosi' semplici e deliziosi,Peccato, non l'ho conosciuta se non quando avevo poco più di tre anni e non poteva di certo sussurrarmi qualche ricetta, anche se attraverso mia madre ho imparato anche da lei.

    Un'abbraccio

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  19. Patty!!!!! Io sono senza parole!!!Ho i brividi addosso...una storia meravigliosa che se anche in parte vista dalla tua immaginazione,quello che prevale è la realtà del loro grande amore...sono commossa...davvero!!! Questa ricetta ha quel qualcosa in più che la rende veramente speciale...spero di riuscire a provarla presto mandando così a mia volta un grandissimo messaggio d'amore...
    Ti auguro un buon fine settimana!!!
    PS: Grazie infinite x i tuoi auguri e x i complimenti che mi hai fatto..sei carinissima!!!!SMACKKK

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  20. io ti ho fatto ridere ... e tu m'hai fatto venire i lucciconi (... rigorosamente pero', con la c calata!)
    grazie pat... per la splendida ricetta e per lo splendido e commuovente racconto... buona domenica a te!!!

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  21. che squisitezza! O_O le aggiungo subito!

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  22. mi ero persa questa ricetta...è magnifica ^_^

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  23. è meravigliosa Pat, meravigliosa

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  24. Si sente tutto l'affetto nelle tue parole ed è bellissimo che tu condivida tutto questo, grazie. Il piatto è una vera delizia, anzi, una sorpresa, Ciao, Vale

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  25. stupendo, tutto bellissimo, complimenti!!

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  26. ho gli occhietti lucidi! Per fortuna dopo questa storia c'è il lieto fine con questa pasta buonissima! un abbraccio

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  27. moi dio che strazio infinito quella sposa che passa per terra tre quarti di vita. Pensare che oggi ci si vorrebbe ributtare in guerre varie magari con la scusa che sono sante. insomma, io adoro il brodo ma qui rischio di produrlo in prima persona, in pianti.

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