venerdì 7 settembre 2012

La mia polpa pronta e della salsa fatta in casa

Let's call the whole thing off - Ella Fitzgerald and Louis Amstrong
Una cosa che in casa mia non si compra, non si è mai comprata e probabilmente mai si farà, è la passata di pomodoro. 
Chiamatela salsa, chiamatela conserva, chiamatela come volete, ma se fosse per la mia famiglia e quella di mio marito, la Cirio e affini, avrebbero vita molto difficile. 
Non avevo neanche 4 anni, ed uno dei primi ricordi chiari che ho impressi nella mia mente, sono gli agosti trascorsi a Roma a casa di mia nonna Emma ed il rito della salsa. Perché di vero e proprio rito trattasi. 
La famiglia di mio padre era molto numerosa: sei fratelli, tutti sposati e all'epoca piuttosto prolifici (io sono la prima nipote ma dopo di me si è scatenato l'inferno) e fare la salsa non era una roba per vecchi. 
Mia nonna comprava mediamente dai 5 ai 6 quintali di pomodori. 
Non ridete: fate il rapporto tra i 6 quintali che mia nonna comprava per produrre salsa per c.ca 18 persone e mia suocera che ne compra 3 per sole 7 persone. 
Adesso potete capire perché in casa mia la salsa fatta in casa è una cosa seria. 
All'epoca fare la salsa non solo era un rito, ma tutto si trasformava in un pretesto per far festa. Si cominciava il pomeriggio, quando il solleone si placava e noi bambini a lavare tutti 'sti pomodori galleggianti nelle tinozze e a spruzzarci dalla testa ai piedi. 
Le donne erano le addette alle bottiglie. Il lavaggio era la cosa più fastidiosa e lunga e quando le bottiglie erano pronte (in genere si cominciava la sera prima ...avete idea del numero di bottiglie?), i pomodori puliti venivano tagliati a metà. Nonna dirigeva i lavori e di regola, sedeva al passaverdura elettrico dove cominciavano a venire passati i pomodori. Gli uomini erano gli addetti a riempire e tappare le bottiglie con l'inserimento del basilico (fondamentale). 
Si finiva di tappare le ultime bottiglie intorno alla mezzanotte. Centinaia di bottigliette di birra piene di questo oro rosso, venivano sistemate in 3 caldaie gigantesche (dove avremmo potuto entrare con facilità anche noi bambini) alternate con la carta di giornale affinché bollendo, non si spaccassero. Restavano a bollire coperte di acqua, tutta la notte.
Nel frattempo, nonna aveva approntato una tavolata nel cortile, dove tutti quanti, stanchi ma felici, Ci ritempravamo con pane e pomodoro, pane e olio, mozzarelle e l'immancabile anguria gigante. 
Quando mi sono sposata, questa eredità che ho avuto fortuna di ricevere fino a oltre 20 anni (poi nonna ha smesso ed ha cominciato mia madre), mi è ritornata da mia suocera, che tutt'ora nonostante l'età e gli acciacchi, non rinuncia alla salsa fatta in casa per tutta la famiglia. 
Confesso che 2 anni fa io e mia cognata ci siamo offerte di fare la salsa. Abbiamo affrontato i famigerati 3 quintali di pomodori e tutto è avvenuto il giorno di Ferragosto. Indimenticabile: vi garantisco che, dopo la vendemmia, fare la salsa è una delle cose più estenuanti che esistano. 


Dal mio ultimo viaggio in Molise, la settimana scorsa, ho riportato una discreta quantità di pomodori San Marzano favolosi: dolci, maturi, con una pelle sottilissima...insomma in una parola perfetti. 
Mia suocera me li ha impacchettati ben bene e la mia idea era quella di farci qualche barattolo di polpa pronta, perché a me piace molto il pomodoro intero o a pezzettini, tanto per alternarlo alla salsa. Così mi sono messa al lavoro. Erano solo 5 o 6 chili, quindi ho fatto presto. Ma non c'è cosa più facile al mondo se volete imprigionare l'estate ed avere qualcosa di veramente buono con cui vestire i vostri spaghetti quest'inverno. 
Ingredienti:
- Pomodori San Marzano maturi (da loro dipende la qualità della vs conserva)
- Un bel mazzo di basilico 
- Vasetti sterilizzati
- Una caldaia d'alluminio grande. 
Mettete a bollire una pentola piena d'acqua e tuffateci pochi pomodori alla volta. Fateli bollire pochi secondi, quindi toglieteli con un mestolo forato. Con uno spilucchino incideteli sulla pancia e la pelle verrà via con estrema facilità. Possibilmente fate questa operazione con i pomodori ancora caldi. Lo so, è fastidioso, ma farete velocissimo. Conservate le bucce.
Una volta pelati tutti i pomodori, tagliateli a metà e eliminate i semi ed il frenulo centrale in modo da ottenere solo due metà completamente pulite. Conservate i semi e i frenuli.
Prendete i vostri petali di pomodoro e tagliateli a metà nella lunghezza quindi  striscioline non troppo sottili. 
Mettete qualche foglia di basilico sul fondo dei barattoli, quindi cominciate a invasare, ricordandovi di mettere altro basilico a metà del barattolo, quindi in cima una volta riempito. 
Chiudete bene i barattoli e sistemateli nella caldaia, usando anche degli strofinacci per separarli, affinché non urtino tra loro durante la bollitura. 
Coprite i barattoli di acqua fredda e portate a ebollizione. Devono bollire almeno 30 minuti. Una volta trascorso il tempo. Spegnete il gas e fate raffreddare nell'acqua. 
E con le bucce e semini? Qui non si butta via niente. 
Passateli bene al passaverdure ed avrete la vostra salsa pronta per la spaghettata di domani. 
Psssss....tanti auguri Amore mio! 


Con questa ricetta partecipo al contest di About Food sulle conserve



34 commenti:

  1. Ma tu riesci a rendere speciale anche la passata di pomodoro? Bello "ho imprigionato l'estate"!

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  2. fatta anch'io... ma in compagnia sono giornate indimenticabili! noi solo un quintale ne facciamo pero!!! ;)

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  3. Ciao Patty, che bel racconto, mi piacciono moltissimo anche le foto.. hanno un'atmsofera speciale. Buon fine settimana. Antonella.

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  4. ciao Patty, che buona la tua salsa... io non ho un bel ricordo della salsa fatta in casa...d'estate sin da bambina mi obbligavano ad aiutare tutti in famiglia per le conserve d'inverno...era una grande ammazzata tutti gli anni e la casa era un disastro ed eravamo tutti stanchi. tu quante conserve hai fatto??? da noi in calabria si parlava di quintali!

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  5. Che bei ricordi, dev'essere proprio un rito. E poi sai che soddisfazione, mangiare salsa di pomodoro home made tutto l'anno! Buon fine settimana!

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  6. Ciao Patty, anche io faccio parte della generazione "salsa fatta in casa" e come te ne ho un ricordo bellissimo.Comunque io ero passata di grado :-) e mi facevano riempire le bottiglie (che da noi erano del succo di frutta da un litro).tutto l'anno a conservare bottiglie vuote e una mattina di agosto,gli uomini all'alba andavano al mercato a prendere i pomodori e poi via alle danze.Io non riesco a mangiare altra salsa che questa, neanche quando sono invitata a pranzo fuori!

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  7. A casa mia c'è l'usanza degli antipasti (giardiniera, pomodori secchi sott'olio, cipolline sott'olio, carciofini sott'olio, melanzane sott'olio, zucchine, peperoni e capperi sott'olio, peperoncini ripieni di acciuga e cappero.. ma la conserva no (sarà che già sti antipasti ci occupano giorni e giorni). Però quest'anno mi sono presa la rivincita e, mentre i miei erano in vacanza, 2 o 3 barattoli di conserva (fatta però cuocere a lungo prima di metterla in vasetto, in modo che sia già una sorta di sugo quasi pronto) per le cenette mie e del Colui me li sono fatti. E ieri, dopo averci preparato la pasta alla Norma mi sono chiesta "perché così pochi, perché?!?!"

    Bellissima la tua storia di conserve in famiglia e le foto rosse e verdi.. Un bacione, mia cara!

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  8. Io questa cosa non la potrei mai fare perché dopo due minuti che maneggio pomodori mi si gonfiano le mani :-P
    Però mia nonna lo faceva e mi ricordo ancora quant'era buona quella conserva...

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  9. Verissimo, quello della salsa è proprio un rito, ne sa qualcosa mia sorella che ha sposato un calabrese verace e che ogni estate insieme a mia mamma e alla suocera ne fa una quintalata.
    Quando poi ti abitui non puoi più farne a meno...il sapore non è paragonabile con null'altro.
    Sei davvero bravissima, io sono troppo pigra per un lavorone così.......

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  10. Anche a casa mia prepariamo la salsa..ma devo confessarti che la grande fatica svanisce quando si parla e si scherza con mia mamma e mia nonna.

    ciao

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  11. Bellissimi colori, bellissimo post. anche a casa dei miei si fa la conserva da generazioni! Impossibile eguagliarne il sapore per qualunque casa produttrice. Brava! :)

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  12. Le foto rendono bene i colori e i profumi dell'estate ci sono tutti. Anch'io ho vissuto e vivo con mia madre il rito della conserva che lei fa per tutti e che io adoro nei sughi e sulla pizza.....è un pezzo della mia infanzia che si ripete anno dopo anno. ciao a presto.

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  13. Che ricordi... vogliamo parlare dei polpastrelli pieni di grinze e delle unghie rosate?! però pagherei per tornare a quei giorni d'estate! Foto e post speciali :)

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  14. ma che brava sei...anche la polpa fatta in casa!
    complimenti!
    buona serata!

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  15. davvero una meraviglia, sia la polpa pronta che la salsa per non parlare della stupenda tradizione.. complimenti, sei stata eccezionale

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  16. davvero una meraviglia, sia la polpa pronta che la salsa per non parlare della stupenda tradizione.. complimenti, sei stata eccezionale

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  17. davvero una meraviglia, sia la polpa pronta che la salsa per non parlare della stupenda tradizione.. complimenti, sei stata eccezionale

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  18. Bellissima!!! Ho fatto il pinning di una foto se non ti dispiace :-). (ovviamente con il pinterest appare il tuo link).

    Mi chiedevi della conferenza dei bloggers in NZ, ti ho risposto di là ma copio sotto per comodità


    La conferenza dei food bloggers è stata fantastica, pranzi e cene (gratis) tantissime lezioni di cucina, degustazioni, oratori e regali... due giorni e mezzo pienissimi per me (che ero anche uno dei tutori) ma la cosa più sorprendente è stato il fatto che moltissime aziende e editori ci guardano con meno sospetto adesso,. Comunque, potete vedere tutto quello che ho fatto io (alcune classi erano in sincronia e bisognava scegliere quindi non ho fotografato tutto) andando qui:

    http://alessandrazecchini.blogspot.co.nz/2012/08/new-zealand-food-bloggers-conference.html

    Ciao
    A.

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  19. beh sicuramente era un divertimento per i bambini in particolare, io la faccio a casa, in quantità meno industriali,compro 10 chili di pomodori per volta, però io faccio il sugo di pomodoro, lo metto nei barattoli già cotto si deve solamente aprire il barattolo e poi faccio i filetti di sanmarzano come spiegavi tu, sono buonissimi...un caro saluto

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  20. Anche per me era un rito...immancabile , il giorno della salsa, il panino con la mortadella alle 11!!
    Insomma gira e rigira stiamo sempre a parlare di ricordi e di cibo....ma come mai??? ;)

    Anche io "sfrutto" ancora la suocera per la conserva e meno male che c'è lei, come ben saprai dalle mie parti è speciale!!

    un abbraccio
    ( e un augurio piccolo piccolo anche da parte nostra!!)

    ciao loredana

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  21. Chissà che profumo!
    Anche a me ricordano quando ero piccola e i più grandi erano tutti intorno a questi enormi bidoni pieni di barattoli!

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  22. Ma voi siete matti!! :-)
    Nella mia famiglia, la salsa la faceva la mamma di mio zio (acquisito) toscano, nella mia famiglia non ricordo salse ma solo perchè siamo milanesi e i pomodori a Milano non sono proprio famosi.
    Personalmente non uso quasi mai la passata e forse 3 latte di pezzettoni all'anno che compro buoni e bio. Quindi mi fermo ad ammirare questo fermento di preparazione che penso non farò mai.
    PS: sul blog di Clara - Ladri di Ricette, hanno postato un metodo trdizionale per fare la passata senza sbucciare i pomodori :-)

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  23. Che bello il rito della passata:D anche la mia nonna la fa, se si può fare in casa perchè comprarla? Certo 6 quintali di pomodori è una portata notevole.. un brava anche alla nonna tua!
    E' comunque bellissimo di questi tempi passare per i blog e vederli tutti pieni di vasetti.. fa molto fine estate e, per certi versi è bellissimo:)
    un bacione, a presto:**

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  24. Ecco dimenticavo.. la canzone dell'inizio! La ascolto molto spesso.. E' anche quella di Harry ti presento Sally.. quanto mi rilassa Luis Armstrong:DD
    (nel commento prima ho detto un sacco di volte è bellissimo, mi ripeto lo so, ma è anche un rafforzativo:p) baci

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  25. cara Patty...non puoi immaginare che gioia leggere questo tuo post...un ritratto di famiglia che ricorda tantissimo la mia...stesso fermento e soprattutto traspare lo stesso amore con cui si preparava la salsa fatta in casa!
    grazie per questo stupendo post...e che dire delle foto...stupende!
    baciotti

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  26. Ho quasi le lacrime agli occhi.. leggendo le tue parole sono tornata indietro nel tempo si 20 anni almeno.. quando da piccini io, mio fratello e i miei cuginetti aiutavamo i nonni e gli zii a preparare la passata.. Momenti splendidi e che spero di far vivere ai miei bambini un giorno..

    Ti abbraccio

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  27. è una goduria d'inverno aprire il vasetto e sentire il profumo genuino del tuo pomodoro, ma a farli ci vuole tempo, caldo e pazienza ... ma ripaga

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  28. Che bello! Ancora una conferma del fatto che certi riti vanno ben oltre alla comodità e alla bontà delle cose fatte in casa.
    Ciao mari

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  29. vendemmia: celo, passata: manca...
    purtroppo non ho mai assistito a questo rito, ma l'hai descritto talmente bene che mi sembra quasi di averlo vissuto di persona :)))
    dalla tua descrizione non sembra troppo difficile fare la passata... chissà... magari... un giorno...
    baci (e auguri) anche da parte mia!

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  30. Ciao Patty, scusami se rompo. Sulla pagina del giveaway ho cambiato il codice del banner perché non era giusto. Se ti va copialo da qui: http://qc-ne.blogspot.it/2012/09/biscotti-con-fiocchi-davena-e-anacardi.html grazie, ciao :-)

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  31. ma tu sai che questo è un esercizio di pazienza vero?
    quando ero piccola cercavo mille scuse per defilarmi nelle giornate da "conservatrici".. adesso invece è la mi mamma che cerca di nascondersi per sottrarsi ai miei esperimenti :O))))
    p.s.: questo tuo post famigliare mi garba assai..

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  32. mi hai evocato dei ricordi bellissimi di quando ero bambina e la passata si faceva con mia madre e le sue 4 sorelle e rispettivi 8 cugini tutti a casa di mia zia ! ormai solo quella comprata...ma che divertimento!!!!!!!

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