mercoledì 16 gennaio 2013

Buon Anno Starbooks a Downton Abbey: The Grief Apple Tart

Titolo canzone
E' passato un bel po': ci siamo riposate, ritemprate, ricaricate e adesso siamo di nuovo all'attacco più galvanizzate ed entusiaste che pria! 
Non dovrete assolutamente perdervi i prossimi appuntamenti Starbooks perché la selezione di libri che abbiamo redatto per voi è assolutamente strepitosa. 
Proprio questo gennaio festeggiamo un anno di Starbooks!
Se dovessi tirare le fila dell'iniziativa direi che sono davvero felice: curiosità, interesse, entusiasmo sempre crescenti. Nuove amiche appassionate che ci seguono e che interagiscono con noi e soprattutto che hanno capito la finalità vera di questo lavoro: guidarvi senza inutili salamelecchi e bugie bianche nella scelta del vostro libro di cucina cercando di salvaguardare il portafoglio che oggi come oggi è l'impresa più ardua. 
Ripartiamo alla grande e questa volta invece di fare un viaggio nello spazio visitando le cucine di paesi diversi dal nostro, facciamo un viaggio nel tempo, piombando dritte dritte nella cucina di una dimora aristocratica dell'Inghilterra Edoardiana dei primi del Novecento, proprio allo scoccare della Grande Guerra.
Parlo della famosa Downton Abbey, il luogo immaginario situato nello Yorkshire, creato dalla fantasia dell'attore scrittore Julian Fellowes e da cui è nata la seguitissima omonima serie televisiva (siamo adesso alla terza serie), premiata con numerosi Emmy e riconoscimenti internazionali. 
Downton Abbey è una immensa dimora in cui vive la famiglia Crawley, Conti di Grantham, e la propria servitù. 
Le storie dei "piani alti" e dei "piani bassi" si intrecciano creando situazioni che tengono incollati gli spettatori allo schermo e che, insieme al cast grandioso, ai costumi meravigliosi ed alla fedelissima ricostruzione storica, hanno decretato il successo planetario.
La giovane scrittrice americana Emily Ansara Baines, ha fatto un'operazione di grande intelligenza e ricerca: nel suo "The Unofficial Downton Abbey Cookbook" ha riportato in vita le ricette della cucina di Downton attraverso la ricostruzione molto fedele dei piatti serviti nella grande casa, destinati sia alla nobiltà che alla servitù, che in un periodo di grande abbondanza come quello narrato, si nutriva estremamente bene. 
Per ogni ricetta, l'autrice cita episodi ed aneddoti che fanno riferimento all'occasione in cui il piatto descritto è stato servito ed in particolare, delle piacevoli parentesi di Galateo ed etichetta praticati dall'aristocrazia inglese di quel periodo. 
Sarà che sono particolarmente affascinata da quel periodo storico e soprattutto dai rituali praticati dalla nobiltà così come dai film in costume (in particolare quelli della cinematografia inglese), ma lavorare su questo libro è un vero divertimento. 
Particolare fondamentale: il libro non ha immagini. Neanche una. 
Questa è la sfida più grande ed anche la prova del fuoco per un manuale di cucina perché se le ricette possono essere realizzate con facilità senza aiuti visivi, allora significa che l'autore ha veramente fatto un gran lavoro. 
Come sempre, la squadra Starbooks ha selezionato per voi le migliori ricette del libro e nei prossimi 3 mercoledì potrete scoprire un buon numero di preparazioni, dagli antipasti ai dessert con la loro storia particolare. 
Ecco con me le stupende Starbookers (anche Gaia ritornerà presto in formazione per nostra grande gioia!)
Edwardian Tikka Masala Chicken a casa di Menuturistico
Creamy Russet Leek Soup a casa di Arabafelice 
Crispy Roast Duck with Blackberry Sauce a casa di La Apple Pie di Mary Pie
Classic Vanilla Rice Pudding a casa di Vissi d'arte e di cucina
Filet mignon con fois gras e salsa al tartufo a casa di Le Chat Egoiste
Mrs Isabel Crawlwy's Smoked Salmon Sandwich + Classic Cucumber Sandwich a casa di Arricciaspiccia
Soupe à l'Oignon a casa di Ale Only Kitchen
Confesso di avere scelto le ricette a scatola chiusa, semplicemente dal titolo, perché mi hanno immediatamente ispirata. 
La prima che vi presento è "The grief apple tart", come dire "La torta di mele da cordoglio". 
Sappiamo bene e lo abbiamo imparato da innumerevoli film, che nella cultura anglosassone nei momenti di lutto, ed in particolare al termine di una veglia funebre, parenti ed amici si radunano presso la casa colpita dal lutto per un ricevimento in memoria del defunto. Nell'usanza comune, anche i vicini di casa danno il proprio conforto contribuendo con cibarie, piatti preparati con lo scopo di aiutare chi, in quei momenti non ha certo il tempo e la fantasia per cucinare. 
Vi confesso che questa usanza esiste anche nel sud Italia ed io l'ho vissuta in casa dei miei suoceri trovandola un segno di grande umanità ed saggezza.
L'autrice racconta che questa torta sarebbe in grado si sollevare lo spirito di chiunque, specialmente quello della triste Lady Mary. 
The grief apple tart - per 8/10 persone .
Per il guscio:
120 gr di farina 00
1 cucchiaino di sale Kosher
95 gr di zucchero
113 gr di burro freddo tagliato a cubetti
Per il ripieno 
250 gr di formaggio cremoso tipo quark a temperatura ambiente
95 gr di zucchero
1 uovo grande a temperatura ambiente
1 cucchiaio di brandy di mela (io ho usato dell'Armagnac)
1 cucchiaino di essenza naturale di vaniglia
1/2 cucchiaino di essenza naturale di mandorle
Per la copertura 
48 gr di granella di zucchero
55 gr di zucchero di canna
1 cucchiaino di misto spezie per la torta di zucca (noce moscata, chiodi di garofano, coriandolo, zenzero)
1 cucchiaino di cannella in polvere
4 mele grandi sbucciate e a fettine di mezzo centimetro di spessore 
50 gr di mandorle a lamelle
2 cucchiai di gelatina di albicocche per la finitura
Accendete il forno a 200° e posizionate la grata al centro
Imburrate uno stampo di 23 cm con fondo amovibile.
In una ampia ciotola versate la farina, con lo zucchero ed il sale e miscelate. Aggiungete il burro e lavoratelo con la punta delle dita fino ad ottenere delle grosse briciole. 
Versate la miscela sul fondo dello stampo e pressatela cercando di rivestire l'intero stampo e di ottenere dei bordi di c.ca 2,5/3 cm. 
Mettete in frigo per almeno 30 minuti.
Battete la crema di formaggio con il mixer fino ad ottenere un composto cremoso. Aggiungete lo zucchero e continuate a mescolare.
Aggiungete quindi l'uovo, il cucchiaio di brandy, le due essenze e mescolate fino ad ottenere un composto liscio e cremoso. 
Versate la crema nel guscio e rimettete in frigo per altri 30 minuti (o anche tutta la notte).
In una larga ciotola miscelate gli zuccheri con le spezie, quindi aggiungete le mele a fettine. Mescolate con delicatezza per fare insaporire le mele, quindi versatele a cucchiaiate cercando di distribuirle con cura sul ripieno della torta. Cospargete le mandorle sulle mele. 
Appoggiate la tortiera su un foglio di carta da forno e mettetela in forno per evitare eventuali gocciolamenti. 
Fate cuocere per 35/40 minuti: la crosta dovrà essere marrone dorata ed il ripieno abbastanza fermo. Le mele dovranno risultare morbide se toccate con la punta di un coltello. 
Fate raffreddare su una gratella prima di sformarla. Quindi fatela raffreddare completamente e lucidate le mele con la gelatina di albicocche che potrete rendere fluida scaldandola ed aggiungendo un goccio d'acqua. Potete servire la torta con una pallina di gelato. 
NOTE PERSONALI:

  • Questa torta può essere considerata un cheese cake travestito da torta di mele. Il guscio realizzato con un impasto crumble, dopo la cottura risulta estremamente croccante e friabile ma consente di tagliare una fetta senza sbriciolarsi. 
  • Il ripieno è molto cremoso. Generalmente un ripieno di sola cream cheese ha una consistenza abbastanza "massiccia" una volta cotta, ma posso garantirvi che in questo caso è piacevolmente vellutata e cremosa. Una vera delizia
  • Io ho realizzato il dolce in uno stampo da 18 cm di diametro. Volevo un aspetto più alto, in cui fosse maggiormente presente il ripieno e per il topping ho diminuito quindi la quantità delle mele che in questo caso sono solo due. Questa è stata la mia divagazione pur rispettando la ricetta.
  • Il risultato finale è un dolce magnifico, ben bilanciato e semplice da fare, adatto ad occasioni sicuramente più felici di quelle per cui è stato pensato. 
























45 commenti:

  1. Mamma mia....ho un calo di zuccheri!!!! :-D

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  2. BELLISSIMO POST, ME LO SONO LETTO TUTTO D'UN FIATO... UNA DOMANDA: SPESSO I CHEESECAKE, SOPRATTUTTO SE ALTI, VENGONO COTTI A BAGNOMARIA??? QUESTO NO. NON E' CHE RESTA TROPPO MORBIDO L'INTERNO?

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  3. @LARA: Carissima, onestamente i cheese cake in forno io non li ho mai cotti a bagnomaria. Anche quando sono altissimi come il NY Cheese cake che è il mi cavallo di battaglia. Come puoi vedere in foto, l'interno cremoso è compatto ma resta morbido all'assaggio, aspetto che mi ha molto sorpreso. Prova e poi mi sai dire. Un abbraccione, Pat

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  4. Ciao,innanzitutto un commento che forse qui e' "fuori luogo".I ricciarelli erano i migliori che abbia mai mangiato! Non mi son venuti belli come i tuoi (appena un accenno di crepe e sono riuscita a cucinarli un pochino troppo..) Ma poco importa,con cosa cosi buona.Non sapevo l'esistenza di un Dowtown Abbey (che qui,non ho bisogno di dirtelo,e' un culto) cookbook.La tart mi sembra spettacolare,ma anche inusuale per un dolce inglese,nel senso che ha delle note quasi americane.P.S. Nelle feast dei funerali inglesi,e lo dico per esperienza diretta,si beve anche ,e parecchio! Un bacione.

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  5. Mamma mia! Per me che adoro i cheesecake questa grief apple tart è una vera goduria! Allungo ulteriormente la lista delle ricette da fare... ;) Un ritorno in grande stile, mi siete mancate! Un bacione,
    Sarah

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  6. Ciao Patty! come stai? Come ho scritto a Stefania il lato bello dei blog è proprio questo: c'è sempre da imparare, da scoprire, da conoscere. E questo libro ne è la prova: ho scoperto un mondo meraviglioso....e delle ricette invantevoli e originali. Bravissima (bravissime) come sempre...un abbraccio
    simo

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  7. Ma è fantastico questo dolce e io lo trovo anche originale !
    baci
    Alice

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  8. Concordo con l'autrice, solo a guardarla questa torta "solleva" lo spirito!
    Vien voglia di provarla nel weekend ;) non amo le torte di mele ma questa mi ispira essendo un mix bilanciato di sapori.
    Un abbraccio forte

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  9. ok corro a comprare quel libro!!!subitooooooo...e nel frattempo faccio un salto a comprare anche gli ingredienti per questa torta, so già che mi farà impazzire ^_^
    un bacione

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  10. Brava, brava, brava .. bravissima!
    Scelta della torta eccellente!
    Scelta del libro interessante.. (dove lo hai preso dimmi!?)
    E poi l'allestimento del piatto.. in tema perfetto.
    Che dire .. sono rimasta incantata.
    Prima o poi voglio partecipare alle ''ragazze'' starbooks.
    Un abbraccio
    Laura

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  11. Patty è magnifico, mi sa che lo propongo ai mie domenica!:) Questo libro deve essere davvero interessante! Ora vado a continuare la mia riceraca
    per un lavoro!, baci cara!

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  12. Questa torta è eccezionale e anche correlata da un mix di foto incantevoli!
    Complimenti Patty!

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  13. Un'analisi perfetta come sempre da queste parti, ed una recensione davvero piacevole da leggere.
    La torta, beh, come ti avevo gia' accennato ce ne fossero, di funerali cosi'...;-)

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  14. Bella, proprio bella questa torta. E deve essere pure buona.
    Mi ha colpito anche il suo nome e sono d'accordo con te, è un'usanza di grande umanità quella che vuole rappresentare.
    Aspetto le altre ricette, ma mi pare che avete iniziato alla grande!

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  15. Meravigliosa! da tempo sono alla ricerca di qualcosa di dolce e cremoso al tempo stesso, ma a forma di torta... te la copierò subitissimo!
    Elli

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  16. Assolutamente divina! Adoro tutte le versioni possibili ed immaginabili di torte alle mele. Questa finisce dritta dritta nel mio raccoglitore ^_^

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  17. Carissima e non posso che scrivere così visto l'impatto che ho ricevuto nell'arrivare su questo meraviglioso blog! Questo post e questa ricetta sono coinvolgenti e mi hanno colpita e affondata piacevolmente. Arrivo dallo Starbooks di Stefania e ti scopro con grande piacere! a presto e complimenti ancora, Clara

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  18. Come ti ho già detto *di là*, sto cercando una cheesecake perfetta... e questa ha tutta l'aria di esserlo.
    Mi sa che cordoglio o non cordoglio me la faccio e poi mi trovo una scusa per tirarmi su!
    Baci bella donna
    (io la marmellata la diluisco con del liquore... ma non dirlo a nessuno hic!)
    Nora

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  19. Questa Emily è proprio una rivelazione, e la torta ha un aspetto magnifico. Il fatto che sia un cheese cake con le mele, fa avere a questa torta una marcia in più! Sai che non mi dispiacciono i libri di cucina senza foto? Il primo, stupendo, che mi viene in mente, è quello di Anna Gosetti della Salda "La ricette regionali italiane", una sorta di Bibbia :-)
    Un abbraccio

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  20. post bellissimo patty! sempre un piacere leggerti!!!

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  21. ciao, ti rinnovo i miei complimenti sei davvero bravissima, ora sto' cercando di immaginarmi il sapore che ha questa torta, cerco di sentire il croccante della copertura di mele, la pastosità del guscio che si sposa con il ripieno cremoso...non ci riesco devo assolutamente farla subito!
    Non vorrei divagare ma stò cercando di preparare i tuoi PICI per la sfida MTChallenge...complimenti ancora.
    Baci
    Coscina di pollo

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  22. Que delicia, se me hace la boca agua!! Besos!!

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  23. L'aspetto di questa torta è veramente fenomenale! Hai fatto bene a usare uno stampo più piccolo per esaltare il ripieno, io non ci avrei pensato (si vede che sono più portata per i salati? ^_^).
    Bello e invitante anche il tuo post, ma come fai a scrivere così bene?
    Un bacione

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  24. Fammi capire: Michael muore??????

    ..lo sai che la terza serie non l'hanno ancora data, in Italia- e c'è gente (a caso, per dire) che si ostina a non voler sapere nulla per trastullarsi con l'ultima scena della seconda? quando finalmente Michael e Mary si fidanzano e vivono felici e contenti?

    dieci di queste torte, mi ci vorranno, per attutire il colpo- e già da ora :-)

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  25. ho letto con attenzione la tua ricetta e mentre scorrevo gli ingredienti e la preparazione sentivo i profumi e il dolce sapore morbido in bocca... peccato non abitare vicine!!! sarei venuta a ..citofonarti e con la scusa di parlare dello starbooks ti avrei chiesto un "piccolo" assaggio...brava patty condivido la scelta di utilizzare una tortiera dal diametro inferiore a quello indicato! baciiiiii

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  26. Da poco approdata in questo mondo non sapevo nulla di questa iniziativa, trovo due post di seguito su questo libro e non capisco...e poi arrivi tu: ora ho capito! Grazie Ho lasciato un commento all'Araba che penserà che sono scema..la ricetta mi sembra una favola e l'idea che state portando avanti ancor di più...baci cristiana

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  27. fantastica, davvero fantastica questa torta, non mi vengono altri aggettivi! il guscio "a crumble" è per me una rivelazione, lo devo provare assolutamente.
    la foto della fettina è degna delle migliori riviste di cucina, sei bravissssssssima!
    smackkkk

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  28. La torta del cordoglio mi fa venire a mente Ritorno a casa Gori, quando il fresco vedovo decide di prepararsi la pomarola e il nonno invalido, sentendo l'odore che invade la casa, sbotta esclamando "ma questo l'e' soffritto! o che ci si mette a fare il soffritto con una morta in casa?"
    Comunque con una torta cosi' ci sta che risusciti anche il morto...

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  29. che gran bella torta bella cremosa :-)

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  30. auguri starbooks!! non solo la scrittrice ma anche tu hai fatto un grande lavoro, davvero siamo talmente abituati a vedere l'illustrazione prima che lavorare senza un modello quasi ci provoca un po' di timore....
    baci
    cris
    ps: piano piano passo da tutte....

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  31. Perfetta in ogni dettaglio la tua torta carissima Patty è adorabile e golosa la vorrei proprio qui adesso!!!baci grandi,Imma

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  32. Patty, ho salvato questa ricetta visto che il cheesecake e' tra i miei preferiti e con le mele non lo avevo mai provato.
    Ti lascio anche il link della Convention di Star Trek, se vuoi dare un'occhiata
    http://creationent.com/cal/stma.htm

    Anna--USA

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  33. Ciao Patty scopro ora questa iniziativa bellissima! e questo dolce deve essere sicuramente buonissimo!
    sicuramente ci rivedremo presto!!!

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  34. Ohhhhhhhhhhhh la mia serie preferitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, ho visto che è uscito anche in italiano e lo compero, per ora ho solo il romanzo!!!!!! Che meraviglia questa torta e che meraviglia Downton Abbey :-))) Evviva lo Starbooks!

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  35. Quanto avrei bisogno di una torta così ora :)

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  36. Proverò senza dubbio questa base, perchè odio che le cheesecake si sbriciolino al taglio! E proverò anche il ripieno, se dici che è vellutato e non il mattoncino che m'è uscito fuori una volta (per il mio compleanno, ndr =P).. bè, facevo prima a dirti che la proverò tutta sta torta!! =) Copio e incollo!!

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  37. L'umorismo british è famoso, ora c'è da capire il cordoglio a colpi di torte di mele.. li adoro, 'sti inglesi! Ottima scelta, Patty! mi ispira molto questa torta un pò cheese cake un pò no, ma soprattutto mi fido molto del tuo giudizio, quindi per ora la segno e prima o poi.. :-)
    bacioni!
    Francy

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  38. a me questa rubrica piace da morire. primo, perchè a casa ho solo una trentina di libri di cucina, e non sai quanti ne vorrei comprare. secondo, perchè ho già una trentina di libri di cucina, e mi autocensuro ogni volta che ne vorrei uno nuovo. ed entrare da voi e scoprire quale si e quale no... è senza ombra utilissimo alla mia todolist! i libri senza fotografie vanno benissimo, purchè le ricette siano ottime (ma questo vale, secondo me, anche per i libri con le fotografie!). un bacino mia cara! sere

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  39. Ho la bava alla bocca!!! ah ah ah! Patty, ma è straordinaria!!! E concordo con te sull'altezza della torta! Io amo le torte alte :)! Mi piace, mi piace tantissimo!
    Condivido con te quello che hai scritto all'inizio: solo un libro scritto bene può permettersi di essere senza foto! E questo è una vera figata!
    Ti abbraccio fortissimo dolce Patty e non vedo l'ora di vederti :)

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  40. Questa è una meraviglia cara Patty! scusa l'ignoranza, il sale Kosher? grazie delle trasposizioni dai libri le tue selezioni sono sempre una bella garanzia. Hai toccato un tasto sulla crostata e dintorni con ripieni morbidi da cheescake, che fanno danzare le mie papille solo ad immaginarle. Questa santo cielo riscuote la mia pigrizia natalizia... un abbraccio e buona serata ***mony

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  41. Ciao Patty, mi sono letta avidamente questo post perché quando si parla di libri mi fermo sempre. Mi piace questa iniziativa, ma si può partecipare? Intanto la tua torta è bella e immagino che sia buonissima.
    Qui c'è il link dei miei pici
    http://arbanelladibasilico.blogspot.it/2013/01/una-domenica-del-picio-ovvero-quando-la.html
    e come promesso ho usato due sughi di Liguria. Bacione a presto

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  42. e allora io questo Starbooks non me lo posso proprio perdere!!! vi sono dentro tutte le atmosfere che adoro e nelle quali vorrei essere catapultata!!! e i titoli delle ricette che hai scelto avrebbero ispirato anche me!!!
    un abbraccio
    dida

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  43. Ciao!!! Ho provato questa ricetta...favolosa!!! Io ho usato la teglia da 24cm perchè mi serviva per più persone... come dici tu, lo strato di crema non era altissimo... era comunque molto buona! Secondo me potrebbe essere buona anche con una classica base da cheesecake (biscotti e burro), anche perchè questa base con la farina ha faticato a cuocersi (nel mio forno). Dopo averla provata, l'ho inserita nel mio blog, se ti va, vai a dare un'occhiata!!!
    http://lacucinadiele.blogspot.it/2013/01/apple-cheesecake.html
    Ciao e alla prossima ricetta!!!

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