mercoledì 13 febbraio 2013

Yotam Ottolenghi: la voce intensa e gustosa di Jerusalem

Exodus Theme - Ernest Gold

Scrivo questo post con un'euforia difficile da spiegare. 
Il libro dello Starbooks di questo mese è di una bellezza non facilmente eguagliabile, ma forse tutto questo ha a che vedere con il fatto che  semplicemente io adoro Yotam Ottolenghi. Jerusalem! 
Uno dei più grandi rammarichi della mia vita di viaggiatrice è quello di non essere mai stata in Terra Santa. 
E' uno dei miei sogni praticamente da sempre. Pensare che organizzo abitualmente tour in Israele, sempre per altri e mai per me. Potete immaginare la frustrazione?
Ebbene, questo libro mi ha risucchiato nuovamente in un luogo che nella mia testa ha da tempo assunto una connotazione magica ed estremamente spirituale, riportandola ad una dimensione terrena, concreta, viva ed assolutamente golosa. 
Si parla di Gerusalemme. 
La domanda che si pongono gli autori, Yotam Ottolenghi e Sami Tamimi, è proprio se si possa parlare di una cucina di Gerusalemme. 
Considerando che in un'unica città che ha "solo" 4000 anni di vita convivono ben 3 religioni in tutte le loro sottoforme, una quindicina di culture diverse che hanno visto bene di tenersi strette le proprie tradizioni senza però disdegnare influenze esterne, potrete capire come sia difficile se non impossibile determinare l'origine e l'esatta appartenenza di un piatto
Che spesso è presente con nomi diversi su molte tavole di Gerusalemme. 
Il fascino della cucina di questa città arrampicata su colline circondate di sassi e olivi, è l'intensa anche se non totale commistione delle culture che la abitano. 
In tutte le case si serviranno pomodori e cetrioli in insalata, così come riso e verdure ripiene occupano spesso un posto d'onore sulle tavole della cena. 
I condimenti sono per tutti olio d'oliva, limone ed erbe aromatiche. Il cibo è talmente importante per questo popolo multirazziale, che anche semplicemente parlare di hummus e tahine potrebbe trascinare in discussioni di ore per determinare chi e dove si prepara il migliore della città. 
Gerusalemme è una città dove la cucina è intensamente stagionale
Si mangia e si cucina ciò che è disponibile al momento e soprattutto si valorizzano i prodotti locali in particolare la numerosa varietà di vegetali. 
Ottolenghi e Tamimi hanno raccolto in questo libro 3 generi di ricette: la prima, che rispetta fedelmente la tradizione senza interpretazioni personali o rivisitazioni; la seconda, che tratta ricette tradizionali ma con una certa "licenza poetica" da parte degli autori. 
La terza invece è la parte legata all'ispirazione che gli autori ricevono dai sapori e profumi di Gerusalemme e che hanno dato origine a piatti stupefacenti. 
Ogni ricetta è introdotta da una breve storia o un aneddoto che rendono il piatto ancora più irresistibile. 
Come sempre ricette ben spiegate, efficaci nella descrizione e per il momento, precise nel risultato. 
Lo so, lo so...lo ammetto: I love Jerusalem. 
Io sono partita da un ricetta molto semplice ma prima di lasciarvi alla spiegazione, ecco le altre favolose preparazioni delle mie amiche Starbooks: 
Quaglie brasate con albicocche secche e ribes a casa di La Apple Pie di Mary Pie
Ghraybeh a casa di Arabafelice
Falafel a casa di Ale Only Kitchen
Balilah a casa della Gaia Celiaca
Spice cookies a casa di Vissi d'Arte e di Cucina
I dolci di semolino inzuppati di sciroppo sono moltissimi in tutto il Medio Oriente ed in modi così diversi che è difficilissimo darne una singola definizione e così accurata da poter dare loro un nome preciso. Alcuni di questi dolci hanno il cocco come ingrediente base, altri yogurt. In alcuni casi lo sciroppo viene aromatizzato con il limone, in altri con essenze di fiori oppure con sciroppi al miele. 
In ogni caso la vellutata umidità di questi dolci ed il loro intenso aroma è tutto ciò che ci basta sapere. 
Cake al semolino, cocco e marmellata di arancia
Ingredienti per 2 cake da 500 gr
180 ml di olio di girasole
240 ml di succo d'arancia
160 gr di marmellata di arance fine o senza scorze (io la mia)
4 uova medie 
la scorza grattugiata di un'arancia
70 gr di zucchero semolato
70 gr di farina di cocco disidratato
90 gr di farina 00
180 gr di semolino
2 cucchiai di farina di mandorle
2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci
yogurt greco a piacere per servire il dolce
Per lo sciroppo
200 gr di zucchero semolato
140 ml di acqua
1 cucchiaio di estratto naturale di fiori d'arancio ed una goccia per lo yogurt
Preriscaldate il forno a 180°.
In una larga ciotola mescolate l'olio con il succo d'arancia, la marmellata, le uova e la scorza d'arancia, fino a che la marmellata sia sciolta.
In un'altra ciotola mescolate tutti gli ingredienti secchi ed aggiungeteli a quelli umidi. Mescolate fino a che tutti gli ingredienti fino a che non siano ben combinati. Il composto deve essere liquido.
Imburrate e coprite con carta da forno due stampi per cake da 500 gr  e dividete l'impasto tra i due stampi. Cuocete tra i 45/60 minuti (fate la prova stecchino) e fino a che la superficie prenda il colore di un marrone aranciato. 
Verso il termine della cottura, preparate lo sciroppo. Mettete gli ingredienti in una casseruola e portate ad ebollizione. Togliete dal fuoco.
Appena i dolci escono dal forno, cominciate a spennellare lo sciroppo ancora caldo sui dolci. Usate un pennello di silicone. Dovrete ripetere questa operazione più volte attendendo ogni volta uno o due affinché lo sciroppo venga  assorbito completamente. Fate attenzione di terminare completamente lo sciroppo perché questo determina la riuscita del dolce.
Una volta che il dolce sia raffreddato un po', toglietelo dallo stampo aiutandovi con la carta da forno, e lasciate raffreddare completamente.
Servite con lo yogurt greco aromatizzato con una goccia di essenza di fiori d'arancio. 
Questo dolce si conserva perfettamente per almeno 5 giorni se avvolto con cura in una pellicola. La verità è che migliora con il tempo e rilascia la sua stupenda umidità molto lentamente. E' assolutamente perfetto con una tazza di te. 






34 commenti:

  1. Ecco, questo è uno dei libri che VOGLIO avere! Devo segnarmelo per il mio prossimo acquisto librario :)
    Un bacio Pat :*

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  2. Sono appena stata dall'araba .. io impazzisco letteralmente per i dolci mediorientali .. e questo libro .. lo voglioooooo!!!! complimenti a tutti per la scelta e per questo cake che immagino morbido e leggermente umido.

    buona giornata,
    serena

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  3. La tua cake l'ho salvata subito perché mi piace molto e poi trovo questo Starbook molto interessante. PErché affascina questa storia della cucina di Gerusalemme!

    Marco di Una cucina per Chiama

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  4. Questa torta è veramente deliziosa...Le torte con il semolino mi piacciono un sacco!!!

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  5. Bravissima come sempre Patty! Non solo per la ricetta ma anche per come l'hai introdotta. Anche per me è un grande rammarico quello di non essere ancora riuscita ad andare a Gerusalemme. Ma tu sei riuscita ad evocare così bene luoghi e profumi attraverso la descrizione così suggestiva di quei posti che mi sembra quasi di averci fatto un viaggetto veloce stamattina :)
    Mi piace già questo libro, le vostre ricette sono una più bella dell'altra, questo tipo di cucina mi fa impazzire... devo aggiungere ancora qualcosa?

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  6. Mai provata una torta con il semolina, ma questa mi ispira e come, passando dall'Araba mi sono già appuntata la ricetta, se continua così avrò un'elenco lunghissimo! ;)

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  7. Bellissimi tesoro e buon inizo di questa nuova avventura con lo starbooks di questo mese che adoro e queste meraviglie le ho gia segnate nella mia lista...ho tutto in casa non mi resta che provarli subito!!Bacioni,Imma

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  8. Ma quanto mi piace il semolino! E' quindi tassativo provare a fare la tua cake!

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  9. allora io non te lo dico, che ci sono stata- e pure nel modo migliore: con mio marito e nessun altro, senza alcun vincolo se non l'obiettivo di riuscire a goderci il più possibile la magia di questa città unica al mondo. Ce l'abbiamo fatta e la cucina ha avuto gran parte di merito. Ma la Jerusalem di Ottolenghi è un buon palliativo, per ingannare l'attesa :-)
    Bellissima torta, già in programma!

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  10. Ciao Cara,
    Finalmente riesco a passare un attimo da te!
    Ho anche io questo libro e mi piace moltissimo, è arrivato da poco e ancora non ho sperimentato nulla. Però la ricetta che hai estrapolato mi strapiace.


    ps. Un vero piacere conoscerti

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  11. Ok libro venduto! Ho letto tutte le altre ricette e siete state bravissime e convincenti! :-)
    bacioni

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  12. Patty è fantastico il tuo cake! Sono anch'io attirata da quella cultura... Ho letto di tutto, ma sai che la cucina non l'ho mai sperimentata? Comprerò il libro :)

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  13. ogni tuo post è pura poesia! un bacio tesoro

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  14. Proprio ieri ho letto un articolo su di loro. Mi hanno affascinato.
    Grazie per la ricetta di questo dolce che farò sicuramente.

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  15. Patty condivido il tuo stesso rammarico: anch'io sogno da sempre di recarmi in Terra Santa, anche per arricchire di esperienza il mio cammino di fede.
    E credo che questo dolce, che tu hai scelto e preparato con gioia ed amore per te stessa e per tutti noi, sia una delle dediche più belle che potessi offrire anche a quel luogo e al suo popolo.

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  16. WOW! ricetta copiata e salvata! da provare...e deve acquistare subito il libro!! ihihih baciooo

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  17. wow..segno subito la ricettaaaa!!! chissà che buono!!!

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  18. io di questi dolci me ne farei uno al giorno, ma non è cosa.
    ha un colore bellissimo, e posso solo immaginarne il profumo.
    questo yotam è un grande, concordo con voi!

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  19. p.s. allora non era la torta al fieno greco. quasi quasi...

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  20. traspare dal tuo scrivere il sentimento che ti pervade e che mi fa venire voglissima di comperare questo libro...

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  21. Sicuramente da provare....ciao,un abbraccio.

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  22. cara patty, neanch'io sono mai stata a Gerusalemme e avrei una proposta: tu organizzi e poi ci andiamo insieme!!
    grande post, come sempre :)

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  23. Ho avuto la fortuna di fare un giro di Israele...Gerusalemme è un qualcosa a se stante, ha un fascino suo...così arroccata, così "stretta" eppure potente...come se racchiudesse un segreto, probabilmente ne racchiude tanti...una commistione di popoli, culture, religioni...spero tu possa realizzare finalmente il tuo viaggio...cri

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  24. Cara Patty, passare da te è sempre una garanzia!! appena ho visto questa foto mi sono innamorata, leggendo gli ingredienti mi hai definitivamente conquistata, assieme alla tuo entusiasmo per questa città e per questa terra sebbene non tu non l'abbia ancora vista (neanche io se ti può consolare..). Mi è capitato anche a me di avere un feeling virtuale con un posto, pur non essendoci ancora stata. Un'attrazione irresistibile e un desiderio irrefrenabile. Io alla fine son riuscita ad andare nel mio posto del cuore e ad abitarci pure un pò (era San Francisco, molto meno mistica di Gerusalemme ma vabbè) e son sicura che presto riuscirai anche tu ad andare laggiù, dove ti porta il cuore!!
    Di questo dolce sento già i profumi e voglio provarlo presto.
    Unica cosa devo comprare la marmellata di arance oppure ti chiedo: potrei frullare lo stesso peso di arance (in spicchi) fino a ridurli in poltiglia? io lo faccio spesso che dà una bella morbidezza.
    Attendo te prima di accendere il forno!!!
    bacioni e buona giornata!

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  25. @Franci: sei un mito. Se non sei mai stata a S. Francisco non ti dico vacci, perché poi potresti non voler più tornare. Meravigliosa in tutti i sensi. Una delle città più belle mai viste.
    Circa il dolce, non saprei dirti. IO ho usato la mia marmellata che ha una consistenza abbastanza morbida e non ho avuto problemi nell'incorporarla alla perfezione all'impasto. Usare un'arancia semplicemente può modificare il sapore mancando l'apporto zuccherino però puoi sempre provare e farmi sapere. Non credo che venga una schifezza. L'intero impasto è liquido comunque, forse dovrai cuocere qualche minuto in più! Aspetto news e un bacione. Pat

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  26. Ciao carissima, io ci sono stata in Terra Santa ed è inutile dirti di andarci assolutamente! Questa ricetta è molto invitante e il libro da comprare subito.

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  27. Il profumo di questo dolce arriva fin qui... magari!!! A parte gli scherzi, questa ricetta è stupenda... MA un bel viaggetto di starbookers in Terra Santa, no...?

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  28. sai Pat che anche io qualche tempo fa pubblicai la stessa torta? in realtà mi serviva una scusa per preparare il tè nelle mie nuove tazzine.. eheh..
    A me si è colorata di più la superficie, ma probabilmente il motivo è che io a casa non ho un forno ma un fornetto crematorio..
    Quanto alla Terra Santa io ci sono stata prima che scoppiasse il finimondo, è un luogo magico, e in certi luoghi ho vagato con gli occhi chiusi...

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  29. il tuo cake di semolino è strepitoso e...se ti va, trovi nel mio blog, nella sezione viaggi, le foto ed i filmati di Israele (Giordania e Territori Palestinesi, proprio così!!)...e Gerusalemme...da sola vale il viaggio...per me che mi ritengo atea, andare lì, respirare quell'aria di intensa spiritualità...musulmani, cristiani, ebrei...tutti insieme...tentano di "dividersi" gli spazi e di vivere la loro religione ognuno a modo loro...io sono andata, come sempre, insieme al mio compagno nel 2010, abbiamo girato in lungo e in largo Israele con i loro mezzi pubblici da soli...tantissimi i controlli che, però, a mio avviso, mi hanno fatto sentire "davvero al sicuro", e poi Tel Aviv, la città che non dorme mai...dove sembra funzionare tutto...abbiamo anche volato con la loro compagnia aerea (perfetta), alloggiato in un hotel arabo (tutto OK, molto gentili e disponibili) che dire, un viaggio che consiglierei a chi è viaggiatore e non turista...un abbraccio SILVIA

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  30. meraviglioso, adoro il semolino nei dolci, nella pizza, che spettacolo questa versione di utilizzo. guarda se mi devo far venire le paturnie per l'ennesimo libro di cucina, è sempre colpa tua... e ora anche il rincaro per il rammarico di un viaggio che anche io vorrei tanto fare da troppo tempo. un bacio grande. mony*** p.s. questo lo faccio praticamente domani (il dolce!!!)

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  31. Questo cake mi ha conquistato subito... Ci saranno molti redone il mese prossimo... ;) Bravissime e libro meraviglioso.

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  32. Ecco, io di dolci medio orientali con semolino e inzuppati di sciroppo (e perché, quelli di frutta secca e sciroppi mielosissimi?!) potrei morire.. Questa torta è divina!
    E il libro in questione deve essere splendido!

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  33. Mi hai fatto venire una voglia che non so dirti: questo dolce così profumato e umido dev'essere da sballo!

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  34. L'ho provato! Mi è piaciuto molto.

    http://sciroppodimirtilliepiccoliequilibri.blogspot.it/2013/02/cake-al-semolino-cocco-e-marmellata-di.html

    Grazie per la ricetta.
    Ciao! :)

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