giovedì 4 luglio 2013

Una mattina....

Una mattina - Ludovico Einaudi 
Il fatto che il tempo a nostra disposizione sia sempre troppo poco, troppo poco per fare qualsiasi cosa, dal rimettere a posto casa al telefonare ad una persona cara che non sentiamo da tanto, è purtroppo solo una mera giustificazione. 
E' amaro ammetterlo ma è così.
La nuda verità è che non vogliamo fermarci. 
Perché solo così ci sentiamo protetti dal dolore.
Fermarsi a pensare, ad ascoltare, a guardare, a sentire quello che proviamo. Troppo doloroso. 
Non voglio fermarmi ed ammettere che sto attraversando quella parte della mia esistenza in cui la vita mi toglie più di quanto sia in grado di donarmi; non voglio guardare i miei genitori acciaccati e stanchi di più ogni giorno che passa; non voglio vedere mia figlia che cresce in fretta ed in un lampo non sarà più mia, e forse anzi è così, mia non lo è mai stata; non voglio guardare il mio volto al mattino, stropicciato come un origami e contare una piega in più che non so come stirare. 
Eppure succede. 
Succede che una mattina ti ritrovi sola in casa, nel silenzio di una luce baluginosa seduta al tuo tavolo davanti ad una tazza di te. 
Nessuno con te, solo il tuo respiro lento.
E capisci che finalmente sei ferma, anzi, prima di te lo capisce il tuo pensiero, perché mille parole si precipitano nella tua testa, riempiono quello spazio che pensavi vuoto, lo colmano e premono, prima nella testa e dopo dentro il petto urlando di uscire. 
In un attimo tutto è chiaro.
Basterebbe fermarsi almeno una volta al giorno ed ammettere la propria fortuna. 
Perché non è mica peccato mortale sentirsi fortunati e felici. 
Non è che solo perché una ammette dentro di sé la propria felicità si rischia di essere puniti dal cielo. 
Il semplice fatto di non riuscire ad ammetterlo, ci fa diventare amari, egoisti, superficiali, piccoli esseri infelici. 
Siamo infelici perché non ammettiamo la nostra felicità.
Solo perché non abbiamo il tempo di fermarci a contare le cose belle della nostra vita, a guardarle, toccarle, a farci ricordare che siamo fortunati. 
Ancora una volta basterebbe un unico pensiero: sono qui, oggi.
Chi come me ama profondamente la musica di Ludovico Einaudi, proverà probabilmente la mia stessa emozione ascoltando i suoi pezzi, il suo tocco lieve sui tasti di quel pianoforte.
I pezzi di Einaudi sono viaggi. 
La sua musica riesce così fortemente a suggestionarmi che la mia mente parte a volo di gabbiano e sorvola oceani, foreste secolari, deserti viventi, ghiacciai, metropoli illuminate, laghi lucidi come specchi, notti buie come la pece ed albe piene di speranza. 
La sua musica è suggestione pura, incalza la mia anima a provare emozioni molto profonde e tutte conducono ad un viaggio dentro me stessa. 
Una musica intensa e bella mi fa salire le lacrime agli occhi. 
Einaudi riesce a farmi piangere. 
Ritorno a parlare di Siena & Stars e del suo Contest per ricordare a tutte voi che scadrà il prossimo 17 luglio, poco più di una settimana, e sono certa che molte ricette arriveranno allo scoccare della mezzanotte. 
Siete tutte Cenerentole, lo so! 
Dedico questo piatto alla musica di Einaudi: un semplice piatto di pasta con zucchine chiare, fiori di zucca, taggiasche e burrata perché nella musica di Einaudi c'è semplicità, gentilezza, note dolcissime spesso chiuse nell'amarezza di un modo minore. Un piatto facile, scorrevole com'è l'ascolto della sua musica, che ti lascia con un senso di lieve fame perché vorresti ascoltarne ancora e ancora. E di questa pasta vorrai chiederne il bis. 
Ingredienti per 4 persone
320 gr di Fusilli (io Garofalo)
3 zucchine chiare medie
8 fiori di zucca
200 gr di burrata freschissima
50 gr di olive taggiasche
4 filetti di acciughe sott'olio
1 spicchio d'aglio
un ciuffetto di foglie di menta fresca
Olio extra-vergine Riviera Ligure DOP
sale - pepe
Mettete l'acqua a bollire in una casseruola capiente e salatela.
In una padella antiaderente tipo wok, fate sciogliere i filetti di acciuga in 3 cucchiai d'olio ed insaporite con lo spicchio d'aglio senza fare soffriggere. 
Tagliate le zucchine a bastoncini. 
Eliminate il pistillo dai fiori di zucca e puliteli delicatamente con un panno. Tagliateli a strisce piuttosto grandi.
Una volta sciolta l'acciuga ed insaporito l'olio, versate le zucchine e fatele saltare per 5/7 minuti. Dovranno cuocere ma restare comunque croccanti. 
Aggiungete le olive taggiasche snocciolate e tagliate grossolanamente, e per finire i fiori di zucca. Aggiustate di sale e pepe e spegnete.
Cuocete i fusilli nell'acqua bollente e scolateli conservando un po' di acqua di cottura, ancora al dente. 
Versateli nel wok e fate saltare la pasta qualche istante, aggiungendo le foglioline di menta tagliate sottili e l'acqua di cottura se necessario.
Impiattate e distribuite la burrata ridotta a straccetti su ogni piatto. Servire immediatamente irrorando con un filo d'olio Riviera Ligure DOP.


VI ASPETTO AL CONTEST I PIATTI DELLE STARS




28 commenti:

  1. Carissima.. inutile dire che Einaudi fa lo stesso effetto su di me.. io quando lo sento, piango, sorrido e cavalco un arcobaleno infinito..
    il primo amore è stato Le Onde. Ancora oggi, quando sento il bisogno di ricongiungermi con "me stessa", faccio partire le onde.. e così navigo nel mare immenso di pace, amore e leggiadria...
    zucchine, fiori di zucca e burrata.. un bellissimo accompagnamento per le note del Maestro.
    io sono una delle Cenerentole.. ma farò di tutto per far parte di questa bellissima vostra fiaba.
    :-)

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  2. Io non ho il coraggio di fermarmi..la sola idea mi fa stare male..vivo perennamente in un frullatore proprio x il timore..non ho ancora raggiunto la maturità necessaria x fare certe riflessioni..sono felice che invece tu ci sia riuscita!
    Buona anche la tua ricetta..come sempre d'altronde ^_*
    la zia Consu

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  3. ... fermarsi e sentirsi felici e fortunate per avere davanti un piatto prelibato di zucchine del genere!!! E la burrata e le acciughe e le mie adorate taggiasche [che qui non trovo...]. Insomma, una delizia, una musica meravigliosa!
    Baci
    Elli

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  4. Non ci crederai, ma ho avuto il medesimo pensiero proprio questa mattina. Sarebbe bello se fossimo pronti a riconoscere i motivi che abbiamo per essere felici con la stessa facilita' con la quale facciamo l'elenco dei nostri problemi...Certo, sarei molto piu' felice se potessi farmi un piatto di pasta come questo...invece ho IL PROBLEMA che in Olanda non si trovano questi ingredienti!!...nemmeno uno!! ahahahahahahah.....pero' ho il mare, i mulini, le dune, l'aria fresca....

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  5. ohhhh, ma io lo sono molto... felice intendo. Non sono scema o ingenua, ho carrettate di problemi, ma questa coscienza di felicità me la porto dentro come una scampata all'olocausto. Perché guardo chi mi ha cresciuta con la vita a pezzi nella continua ricerca del dramma e io, che grazie a Dio dal dramma rifuggo, mi ritaglio a morsi la mia felicità e per quel poco che posso me la godo a 1000. Splendidi fusilli

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  6. Cara Patty,
    per chi vive freneticamente come quasi tutti, soprattutto per noi donne che abbiamo la mancia supersonica inserita il 90% delle volte, fermarsi è un dovere.. come troviamo il tempo per fare tutto, dobbiamo trovare un po' di tempo anche per quel silenzio che aneliamo tanto ma che ci spaventa un po'.
    Spesso la vita ci ferma, mette tutto in STOP e noi vorremmo riavvolgere veloci il nastro..il tempo non si preoccupa di passare, va.. nonostante tutto.
    Dobbiamo essere o cercare di essere felici, ma sai che penso: invecchiare è una grande fregatura!
    L'età anagrafica non conta, conta lo spirito, etc.etc.etc.... solo parole per dare una distanza al tempo che va... allora godiamoci il momento.. la vita è la somma di tanti piccoli momenti, basta saperli assaporare, almeno quelli belli!
    Il tuo piatto è molto invitante e di stagione.. quasi quasi ne prendo una forchettata!
    Un bacio

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  7. La musica di Einaudi mi emoziona come mi emozionano le tue parole! I tuoi post sono sempre una ventata di poesia e li leggo sempre molto volentieri.
    Fantastico tutto: la musica scelta, le parole, la ricetta, le foto!
    Un bacio enorme

    p.s.ti ho già confessato il mio amore per il maestro Einaudi, ma non ti ho detto che anche mio figlio di due anni lo vuole ascoltare prima di addormentarsi...sì poi canticchia anche le canzoni dei Baustelle: mi sa che con Siena&Stars lo sto influenzando un pochino! :P

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  8. che primo super saporitoooooooo!! lo provo!!!

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  9. A me succede sempre più spesso in questo ultimo periodo: ho bisogno, necessità di fermarmi. Di riordinare le idee, di fare scelte per me stessa, di seguire passioni, di pensare a nuovi inizi, cambiamenti. Di solito sono spaventata dalle novità e dal passare del tempo, tra un mese compio 35 anni e non mi va per niente... la vedo una data "grande", importante... e forse per questo vorrei lanciarmi in progetti, assecondare l'istinto, fare ciò che più mi piace e lasciare indietro meccanismi inceppati e che mi hanno stancato... sarà possibile avere coraggio e chiudere una porta per aprirne, chissà, un'altra? L'amore c'è, è un punto fermo. Sono io che ho voglia di esplorare, dedicarmi sempre di più a cucina, foto, Bellezza... complice anche il blog, lo ammetto... forse mi ha dato quella spinta in più verso il Nuovo che in fondo cercavo...
    Il tuo post mi ha ispirato queste riflessioni ad alta voce, cullata da Einaudi (portai al suo concerto il mio Matteo otto anni fa, quando iniziò tutto!) e dall'estate che ormai è viva e presente... da celebrare con il tuo ottimo primo, adoro la burrata! :-)

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  10. Hai proprio ragione.. non è peccato sedersi e ringraziare per essere felici. Solo che ogni tanto è più facile scordarsi di farlo.
    E che dire?! L'idea c'è, ma spero di riuscire ad essere una cenerentola anche io.

    La tua pasta mi fa sbavare, giuro!

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  11. Ciao Patty, il tuo post mi ha fatto pensare ad una bellissima puntata di Modern Family, non so se la guardi...una puntata piena di ironia in cui si parla proprio di questo :)

    La ricetta è stupenda comunque, soprattutto gli stracci di burrata mi fanno gola!

    Marco di Una cucina per Chiama

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  12. Cara Patty, non c'è nessuna colpa nell'essere felici, nè nel sentircisi, ma,come dice Pennac, "la felicità non cita le proprie fonti" , forse perchè mostrarsi felici suscita una certa invidia ?
    Non lo so, l'importante è sentirsi bene con sè stessi e nella propria vita.

    Un piatto che sa creare un'armonia di sapori in perfetto accordo tra loro, semplicemente perfetto.

    Sarebbe stato bellissimo essere lì con voi, ma...sono felice anche così! ;)

    Einaudi riesce ad avere effetto sul mio umore sia ascoltandolo che suonandolo ;)

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  13. Lo spartito di Atlantico riposa in un angolo della libreria. Prima o poi mi deciderò a fare accordare il mio vecchio piano e suonare, suonare e suonare. Fino a che sentirò un trillo alla porta: i miei vicini imbesialiti :D
    Un bis per la pasta ed uno per Einaudi

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  14. Bellissime, cara Patty, le tue considerazioni nella loro sofferta verità
    !Fermarsi a pensare è indispensabile e non solo perchè gli anni - parlo per me - ci sfuggono tra le dita come sabbia., ma per riuscire a cogliere tutto quanto c'è di positivo nella nostra vita. Insieme ai problemi, ovvio, quelli non mancano mai.!
    Ma imparare a fare la conta delle piccole o grandi felicità che abbiamo avuto e ringraziare per queste, è un esercizio quotidiano necessario. Non solo per andare avanti con serenità, ma per continuare a mettersi in gioco, in qualunque situazione o età!
    Bello questo Einaudi, lo trovo limpido!!!
    Grazie e un abbraccio!!!

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  15. Cara Patty, se ogni tanto riesci a fermarti per guardarti intorno e dentro di te significa che hai sentimento!
    Io che ormai non sono più ragazzino penso spesso al senso delle cose ed alla fortuna che ho di essere ancora qui in discreta salute e con tanta voglia di fare. E la bella musica aiuta ad essere non dico felici, ma almeno sereni. Ti abbraccio forte forte!

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  16. Che belle le tue parole Patty mi hai fatto capire che cercare di arrivare a fare tutto non e' indispensabile sempre...e' bello fermarsi e godere dei momenti di sfago con i miei piccoli che stanno crescendo "infrettissima"! E' qst piatto e' perfetto e veloce e poi si puo' .correre a giocare insieme :)!!! Ciao ciso luisa

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  17. E sì cara Patty, io ho proprio paura di essere felice, perchè ogni vota che ho osato ammettere di esserlo, ogni volta che mi sono chiamata fortunata, è arrivata la botta, tra capo e collo, inaspettata, improvvisa, dolorosa e crudele. Cerco di non fare progetti e di accontentarmi delle piccole cose, umili e silenziose ...
    Claudette

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  18. Buongiorno Pat, oggi come tante altre volte, la mattina presto davanti ad una tazza di caffè, la musica di Ludovico Einaudi in sottofondo, è il mio momento del qui ed ora senza il quale la giornata non va avanti nello stesso modo...vivere nel presente è la cosa più difficile anche se la nostra vita in fondo è fatta di attimi e per vivere bene dovremmo riuscire a cogliere proprio quelli invece di rimpiangere il passato o temere il futuro...solo in questo modo è possibile sentirsi fortunati e felici.
    Una buona giornata

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  19. Tempo fa non riuscivo mai a fermarmi, ora lo faccio, lo voglio fare. E tempo fa non ero felice, ora lo sono, lo voglio essere. Nonostante la paura che ogni tanto affiora strisciante proprio quando ci si ferma. Eppure fermarsi è l'unico modo per vivere veramente.
    Un grande abbraccio.

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  20. Il tempo che passa a volte ti si ferma sul cuore, ti pare di avere perduto tante cose sulla strada percorsa, poi ti guardi attorno e li ritrovi lì, nel cassetto dei ricordi.
    Dobbiamo solo decidere, guardando le pieghe dallo specchio, se essere sagge o vecchie.....
    Io so già che cosa sceglierai tu!
    Buona giornata saggia amica!
    Nora

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  21. sei bella. sei bella dentro ma anche fuori. e queste rughe e i capelli bianchi che avanzano sono il nostro fascino Patty. ma tu sei bella perchè davvero si puo dire che siamo fortunati ad essere qui, adesso, ad avere ancora affetti e amori, piccole soddisfazioni, un lavoro.
    e non aver paura di fermarti perchè quello che vedrai dentro di te ti stupirà, rimarrai abbagliata dalla tua luce.
    riesci sempre a farmi commuovere tu, fra la musica e le parole sono qui che lacrimo....
    un abbraccio
    Sandra

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  22. Il multitasking ci frega. Proprio a noi foodblogger che scriviamo di cibi lenti come solo la natura sa fare. Eppure siamo tra le più folli e veloci creature che abitano il pianeta, rimbalziamo tra lavoro, famiglia, social e web come delle schegge impazzite ma come diceva il saggio Osho "è inutile che correte, tanto non stiamo andando da nessuna parte". Riflessioni pesanti come macigni, come solo donne dopo gli 'anta possono iniziare a fare. Il famoso giro di boa. Elemosino tempo per vivere la mia unica vita invidiando gli animali del creato che hanno capito il segreto. La pasta va tra quelle da provare, vale doppio perchè ci sono le acciughe. Sei una donna coraggiosa ;-)

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  23. PS: "è inutile correre" sembra più itaGLIano...

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  24. Patti, conosco bene ciò di cui parli a proposito degli anni che passano; la questione è come sempre nella meta e nel significato che essa ha per noi. L'invecchiamento delle persone care (noi inclusi) è un preludio alla perdita e non ci sono santi che tengano, non ci si abitua mai. Se si è felici, però, perché si è più o meno là dove si vuole, si invecchia molto meglio (credo, non essendo io affatto dove vorrei). Alla fine di questo sproloquio, ho letto ieri i tuoi menu su Cucina 2.0 e sono tra le poche cose buone di quel libro, veramente di stile, quindi, complimenti!

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  25. Io ormai non dormo piú dai sussulti del tempo che passa...
    Peró si, a volte basta poco, in check veloce di tutto quello che va bene e una musica speciale..
    Baci, Simonetta

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  26. Einaudi, merviglioso pianista e autore. Capisco cosa provi... Ciao

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  27. Concordo pienamente con te. E' da un po' che ho imparato a godermi ogni cosa e ogni istante e ad apprezzare sempre quello che ho e che sono. Ed è bene ritagliarsi un attimo per sé, farsi travolgere dai ricordi, vivere intensamente un attimo, farsi toccare le corde più nascoste da una canzone, emozionarsi e, perchè no, sentirsi felici.
    Anche questa ricetta è una composizione armoniosa di colori, sapori e profumi. Di quelle che fanno felici.

    Fabio

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  28. rallentare per godere di ogni attimo è diventato il mio mantra, questa è una delle paste estive che più mi piace a presto

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