lunedì 24 marzo 2014

Capunti mediterranei: ancora pasta, ancora fresca.

E' la pioggia che va - The Rokes
Ci ha fregato!
Una settimana di sole caldo in cui sono esplosi nell'ordine: il verde sulle colline, le gemme sugli alberi, gli occhiali da sole in giro per città ed anche qualche paia di bermuda dei soliti temerari (vi giuro!) e noi abbiamo puntualmente dimenticato che è ancora Marzo.
E Marzo per antonomasia sragiona, ci prende allegramente per i fondelli e ci toglie la voglia di illuderci.
In una domenica tutta "tuta e felpone", ho osservato svariate forme meteorologiche abbattersi sul giardino condominiale nell'arco di poche ore: pioggia a vento, grandine, mulinelli, sole offeso, nubi colleriche e color fegato.
Se ci avete capito qualcosa...io personalmente no.
Così il ritmo in casa è stato quello di un adagio, anzi di un largo.
Chi ha ronfato sul divano, chi ha guardato la televisione con un occhio aperto e l'altro balengo, chi ha smucinato in cucina con la semola.
Non c'è bisogno che vi dica chi vero?
Se fuori piove, allora noi ci chiudiamo in casa e facciamo la pasta.
Non che quando ci sia il sole manchi la voglia di impastare...ma magari con il sole qualche pretesto per uscire lo si trova.
Invece se piove chi ha voglia di andarsene in giro a vagabondare? Meglio la spianatoia, mille volte.
Meglio la pasta con la semola, facile e veloce.
Niente uova, solo acqua e semola di grano duro con un goccio d'olio profumato, e l'energia delle vostre braccia, perché per quanto mi riguarda, la pasta si fa solo con i nostri muscoletti e per una volta lasciamo riposare l'impastatrice.
I capunti sono una pasta del sud, che possiamo trovare in Puglia, Basilicata, in Molise.
Il principio è quello del cavatello, solo che in questo caso le dita che si usano, sono 3 (a volte anche 4).
Invece di tagliare la pasta a piccoli gnocchi corti poco più di un cm, qui si tira la pasta in cordoncini spessi non più di 5 mm che tagliamo in pezzetti di 7/8.
Si scavano appoggiando indice, medio ed anulare sulla lunghezza e tirandoli con forza verso di sé.
Si ottiene un cavatello lungo con 3 fossette in cui si raccoglie il condimento in maniera perfetta.
Il segreto del capunto perfetto è quello di non fare dei cordoncini troppo spessi.
L'incavo deve essere deciso e la pasta si deve arrotolare lieve su se stessa.
In questo modo si cuoce velocemente ed all'assaggio risulta leggera e delicata.
Usate la semola migliore, non tagliatela con farina 00 (anatema), e soprattutto lavorate l'impasto per almeno 10 minuti, per ottenere una bella palla liscia e vellutata.
Lasciatela riposare per almeno 30 minuti e non vi spaventate se non riuscite subito.
Con un po' di pazienza riuscirete. Vi verranno poi con facilità e saranno buonissimi.
Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta
450 g di semola Senatore Cappelli Mangiare Matera
acqua (quanta ne prende la farina - c.ca 1 bicchiere e mezzo)
2 cucchiai di olio extravergine
un pizzico di sale
Per il condimento
200 g di puntarelle fresche
4 acciughe sott'olio
una 20na di olive taggiasche denocciolate
una manciata di pomodorini datterino
200 g di mozzarella di bufala campana
1 spicchio d'aglio
sale
Olio extravergine dell'Azienda Agricola Guardiani Farchione
Preparate la pasta versando la semola su una spianatoia.
Fate la fontana in cui aggiungerete l'acqua e l'olio, incorporando con le dita piano piano, ed aggiungendo acqua quando necessario.
Quando la semola avrà assorbito parte dell'acqua, cominciate ad impastare con energia ed aggiungete liquido se necessario.
L'impasto dovrà essere elastico ma non appiccicoso.
Dovrà creare resistenza e via via con l'impasto, assumere una consistenza morbida, elastica e vellutata.
Ci vuole tempo, forza e pazienza. Ripiegate la pasta su se stessa ed impastate con il bordo del polso. Appoggiatevi con il peso del corpo sulle vostre braccia ed il lavoro sarà più facile.
Una volta che l'esterno della pasta sarà liscio ed omogeneo, avvolgetela nella pellicola e preparate il condimento.
Lavate accuratamente le puntarelle e riducetele a striscioline sottili come quando si preparano per l'insalata.
Lavate i pomodorini.
Eliminate la camicia dell'aglio e versate 3 cucchiai d'olio extravergine in una larga padella, fatevi profumare l'aglio e sciogliere i filetti di acciuga.
Quando questi saranno sciolti, aggiungete le olive taggiasche che avrete tagliato a metà e fate insaporire qualche istante.
Aggiungete le puntarelle ed alzate la fiamma. Fatele saltare velocemente. Devono restare croccanti.
Per ultimo aggiungete i datterini interi e fate cuocere per un altro paio di minuti.
Spegnete e coprite.
Preparate la pasta.
Tagliate dei piccoli pezzi di pasta che arrotolerete a formare dei cordoncini sottili (5 mm di diametro).
Tagliateli in tronchetti di 7/8 cm di lunghezza e procedete a formare i capunti come ho spiegato sopra.
Via via che sono pronti, appoggiateli su un canovaccio cosparso di semola e fateli asciugare.
Fate bollire l'acqua in una capiente casseruola.
Salatela e versate i capunti che cuoceranno in massimo 3 minuti. Quando saliranno a galla e l'acqua riprenderà il bollore, saranno pronti.
Accendete la fiamma sotto i condimento ed a calore vivace, saltatevi i capunti.
Impiattate ed aggiungete dadini di bufala per finire.
Profumate il tutto con un generoso filo di olio extravergine Tenuta la Cese, in questo caso un olio Abruzzese di cultivar Toccolana, dell'Azienda Guardiani Farchione, il cui flavor ricorda la cicoria di campo, la freschezza della lattuga e su una pasta dai sentori estivi come questa, si sposa alla perfezione.








18 commenti:

  1. ma sei bravissima a fare la pasta fresca, complimenti!!!!
    hai ragione, se piove certe cose si fanno volentieri, quando il sole chiama
    l'impresa diventa ardua perchè si ha volta di uscire ;)
    buon inizio settimana ciao ciao

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  2. "E la pioggia che va... e ritorna il sereno" bella questa canzone dei Rokes...
    Prossima domenica se non c'è il sole, mi autoinvito a casa tua Patty, un bel piatto di pasta di semola e puntarelle! :P
    Scherzi a parte, mi piace questo piatto... un buon connubio di sapori, io le puntarelle le mangio sempre in insalata con le acciughe alla "moda romana" ma questa versione la sperimenterò!
    Buona settimana..

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  3. Ci ha fregato tutti questo tempo!!!
    io ho dormito tanto invece di mettermi all'opera. Tu sei stata bravissima!
    Mi piace da morire l'utilizzo delle puntarelle in questa pasta mediterranea!
    Sei sempre sul pezzo Pat!

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  4. beh un piatto che più mediterraneo non si pò, una vera meraviglia. Conosco una signora pugliese che fa questa pasta a velocità luce e la chiama in un altro modo ma siccome anche io ad essere balenga sto bene, non mi ricordo come. Per il tempo beh..dai è sempre così solo che da un anno all'altro ce ne dimentichiamo :-) (io mi ero sposata a fine maggio e faceva un freddo maiale!) bacioni

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  5. Eh si, il tempo ci sta prendendo in giro e noi gli permettiamo di farlo!!! Nel mio giardino sono spuntati i fiori su pesco, pero, albicocco e pruno... dopo il vento di ieri, i fiori sono scomparsi... Che rabbia!!!!!
    E ovviamente anche noi ci siamo chiusi in casa, con la stufa accesa!!!!! Ma sono comunque felice perchè mi basta sapere che finalmente è primavera!!!!!
    La tua pasta invece, la conosco bene, da quando mi hai fatto fare i pici per l'MTC, ho capito che quando fai tu la pasta in casa, non hai rivali!!!!
    Ti abbraccio Patty!

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  6. Che manualità che hai... bravissima!
    Eh questo tempo ci ha proprio fregati... non ci resta che mangiare queste delizie e soprattutto cucinarle!
    Un abbraccio e buona settimana!

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  7. E' vero! ci ha proprio fregati!!! Questa pasta è spettacolare!!! E poi è davvero ben fatta, perfetta :)

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  8. Condivido in pieno.. se non è fatta a mano che pasta fresca è? La prima volta che ho fatto le lasagne mi hanno fatto male le braccia per tre giorni.. ma che soddisfazione!! Complimenti, maga della pasta!!! ;)

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  9. Incavando con quattro dita noi siciliani facciamo gli gnocculi.
    Brava,sei un portento di donna.

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  10. No… Ma sono meravigliosi! Che brava, proverò sicuramente a farli! Complimenti! Ciao, presto
    Federica :-)

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  11. 1) anatemaaaaa, adoro i tuoi modi di dire, che mi sorprendono all'improvviso e mi fanno pensare alla tua faccia da signora per bene che sgrana gli occhioni e diventa irrefrenabilmente simpatica. Ti abbraccerei e ti picchierei li all'istante, se non fosse che mi manca il fiato dalle risate.
    2) appoggiarsi con tutto il peso per lavorare meglio. Ma scherziamo? se mi appoggio io con tutto il peso viene fuori una serie di piattole immangiabili
    3) ma hai visto che anch'io parlavo del tempo da utilizzare anche se è brutto tempo fuori? solo che io poltrisco e tu produci.
    Grande donna.
    un abbraccio

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  12. c'e tanto sapore e tanto amore in questo delizioso piatto :)

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  13. Io sono sempre in difficoltà con la pasta fatta in casa, ho sempre paura di sbagliare..... Il condimento è meraviglioso e quando sento taggiasche il mio cuore vacilla! Un bacione

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  14. Meravigliosa, perfetta a dir poco la tua pasta, ti faccio i miei migliori complimenti, io che amo la cucina tradizionale adoro questa sorta di cavatelli e il modo in cui li hai realizzati, prima o poi li devo provare, devono raccogliere il condimento che è una meraviglia.))) e mi piace tantissimo anche i sugo che hai utilizzato per condirli, bravissima Patty:)))
    un bacione e buon inizio settimana:)
    Rosy

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  15. Eccomi ritornato finalmente su questi schermi! :-D Ma viva la pioggia ed il cattivo tempo se questi sono i frutti! Pensa che noi abbiamo assaporato una primavera pienissima, salvo tornare da ieri in pieno inverno. Ma si sa, Marzo è pazzo, no? Pasta assolutamente fantastica. Mi piace un sacco anche come l'hai condita (e non nel senso con-dita, per come si fa la pasta :-D).

    Fabio

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  16. Bellissimi! Io faccio una pasta simile, "minchiareddhri" in salentino...questi devono essere buonissimi!!!!

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  17. Io questa pasta qui la chiamo strascinati (così almeno la chiamavano nella famiglia di mio nonno, barese).. ma chiamala come vuoi, perché con quel condimento lì è eccezionale e me ne mangerei due o tre piatti!

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  18. Che bel piatto, ha dei colori bellissimi che fanno davvero venire voglia di primavera. Non ho mai preparato questo tipo di pasta, la mia tradizione è più da pasta all'uovo, ma non sembra difficilissima da fare.

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