martedì 14 marzo 2017

Terrina di coniglio in porchetta: la verità, vi spiego, sulla terrina.

A Natural woman - A. Franklin
Mentre mi accingevo ad affrontare la nuova sfida Mtc, per l'esattezza la numero 64 capitanata da quell'incantevole dama d'altri tempi che è Giuliana, sono entrata in un giro di schiaffi senza precedenti.
Non che mi faccia scrupoli a perdere del tempo prezioso dietro ad elucubrazioni senza capo né coda. Il problema è che ultimamente capita piuttosto di frequente e comincio a preoccuparmi (molto di più le persone che mi girano intorno).
Noi donne affrontiamo il tempo che passa con lo stesso entusiasmo con cui si affronta la madre di tutte le rotture di coglioni.
Perdonatemi la rudezza, ma non trovo altre parafrasi con la stessa efficacia.
Andrebbe tutto benissimo, credetemi, perché siamo perfettamente in grado di fronteggiare quel mostro invisibile che ci accende il boiler interno ad intermittenza e nei momenti meno opportuni, che ci fa reagire come delle Erinni se troviamo la tavoletta del bagno alzata, che ci rimpicciolisce le ossa e ci fa piangere quando passa una canzone di Tenco (vabbé, lì piangevo anche prima).
Insomma, la menopausa ci fa una cippa.
Quello che non ci va proprio giù, è l'incontro del terzo tipo con lo specchio ogni mattina.
Per accorgersi che la slavina procede senza colpo ferire.
E poi non vi ricordavate di avere fatto a botte la sera prima, allora perché quegli occhi alla Tyson. In più devono anche avervi tirato per i capelli,  e forte, perché sembra che ne manchino un po' lì, proprio vicino alla tempia.
E mentre siete lì che scrutate con attenzione la sconosciuta di fronte a voi, ecco che vi torna in mente lei.
La ragazza perfetta.
Quella che tutte noi abbiamo incontrato almeno una volta nella vita. A scuola, all'università, ad una festa. Fate voi, tanto sapete benissimo a chi mi riferisco.
A lei, bionda, capelli di seta, così meravigliosi che anche quando se li legava svogliatamente e dei ciuffi le sfuggivano ai lati del viso, sembrava che le avessero appena fatto un'acconciatura di alta moda.
Lei, che non ha mai avuto un brufolo, figuriamoci se sapeva cosa fosse la zona T.
Mentre tutte noi, dopo lungo restauro e make up, lampeggiavamo come semafori tra "frontenasomento" lucide come una fetta di lardo di Colonnata, lei non si truccava, perché la sua pelle era naturalmente rosea e turgida come una pesca.
Le bastava un tocco di burro cacao per spaccare cuori come un sicario professionista.
Per non parlare del resto.
Espressione distaccata, broncio leggero, sguardo perso verso l'infinito.
Corpo flessuoso, glabro, agile.
Quell'agilità che si manifestava in noi solo per saltare come anguille mentre ci strappavano i peli con la cera bollente.
La sua era una perfezione così sfacciata ed inarrivabile, che di fronte a lei non avevamo neanche il coraggio di invidiarla o detestarla. Semplicemente ci sentivamo brutte.
Ma poi, perché era sempre la migliore della scuola?
E figlia del notabile della città?
E fidanzata con il miglior partito in circolazione?
Esiste una banca del seme per generare principesse?
No, ditelo che siamo ancora in tempo a ritrovare un po' di autostima.
La terrina è la rivincita della bruttina.
Perché se nasci terrina e non torta da cake design, difficilmente un uomo ti guarderà alla prima.
Il suo sarà uno sguardo distratto, diretto verso altre attenzioni.
Per scoprire quale tesoro armonioso voi siate, dovrà scavare, andare in profondità, attendere che voi vi mostriate in tutta la vostra sorprendente unicità.
Quindi un uomo da terrina è un vero intenditore, quello che riconosce l'armonia sotto la scorza e che, fortunato lui, non si ritroverà con il piatto pieno di fondente di zucchero e il boccone ingolfato tra sterno ed esofago.
Avrete capito che la ricetta di questo mese è La Terrina di Giuliana, autrice straordinaria del blog La Gallina Vintage.
Per sapere proprio tutto su questa preparazione, vi consiglio di andare a leggere il suo illuminante post e gli approfondimenti sul sito MTC. 
Una sfida che mi ha intrigato fin dalla prima lettura, non avendo mai preparato in vita mia questo piatto.
Ho immaginato che la difficoltà di questa ricetta corresse su due binari: il primo l'armonia dei sapori che compongono il ripieno e che è alla base di tutte le preparazioni in cucina; il secondo il risultato estetico, che in questo caso si può valutare solo a scatola chiusa, senza possibilità di modifiche in corsa, e che probabilmente è la parte più complessa.
Di base, bisogna avere in mente il "disegno" di ciò che si vuole ottenere, scegliendo ingredienti che diano anche un certo tipo di effetto finale, colori gradevoli, ordine nella stratificazione degli stessi e in primis, tanta pazienza.
Perché questa è una di quelle ricette in cui bisogna aspettare, aspettare, come quei corteggiatori risoluti ed appassionati.

Passiamo quindi alla ricetta della mia Terrina di Coniglio in porchetta con chutney di zucca e zucchine e carciofi glassati al miele e pinoli. 

Per la Terrina - (800 ml di capacità)
500 g di coniglio disossato
200 g di macinato di maiale
1 salsiccia di cinta senese (100 g c.ca)
40 g di noci sgusciate
3 zucchine fiore piccole, lunghe e sottili
15 olive nere di Castelvetrano
1 uovo medio
100 g di porchetta cotta a legna in 6 fette sottili
500 ml di Vernaccia di S. Gimignano
1 spicchio d'aglio
un bouquet garni (timo, rosmarino, alloro) + 1 mazzetto di timo
sale, pepe nero macinato fresco
olio extravergine

  • Si parte dalla marinatura. Ho fatto marinare la sella di coniglio disossata nella Vernaccia di S. Gimignano, con il bouquet garni, l'aglio per tutta la notte. La mattina dopo ho tolto il coniglio dalla marinata e l'ho tamponato con carta assorbente. Ho ricavato dalla sella 4 filetti di coniglio lunghi come la terrina e larghi 2 cm, con uno spessore di 1 cm e teneteli da parte. Tritate il resto della polpa con il tritacarne a fori grossi. Io non avendolo, l'ho tritato al coltello mantenendo una grana piuttosto grossa (che è quella che volevo). 
  • In una larga ciotola mettete il macinato di maiale, la polpa di coniglio, le noci sgusciate e rotte grossolanamente, le foglioline di timo e l'uovo. Ho impastato bene e a lungo con le mani quindi ho salato e pepato. 
  • A questo punto dovranno essere farcite le olive. Se non le trovate snocciolate, dovrete farlo voi. Io l'ho fatto a mano con un po' di fatica perché non avevo l'attrezzo. Poi vanno riempite con una pallina di impasto così una volta sistemate fra gli strati, non verranno schiacciate e manterranno la forma rotonda. Tenetele da parte. 
  • Spennellate con un filo d'olio la terrina e posizionate le fette di porchetta facendo in modo che una parte sporga fuori dai bordi (come in foto). 
  • Cominciate fare il primo strato di carne. Sul primo strato sistemate al centro un filetto del coniglio (come in foto). Sui lati del filetto mettete una zucchinetta e le olive con il foro che guarda il lato corto della terrina. 
  • Proseguite con gli strati, alternando gli ingredienti e sistemandoli sui lati opposti allo strato precedente. Via via che riempite la terrina, schiacciate bene con le mani gli ingredienti in modo che l'impasto riempia ogni spazio della terrina. 
  • Una volta riempita la terrina, mettete l'ultima fetta di porchetta sulla superficie e richiudete il resto delle fette su questa in maniera aggraziata. 
  • Chiudete la terrina con il suo coperchio e fate cuocere a bagnomaria in forno preriscaldato a 180° per almeno 1h30 (essendo la mia terrina più piccola, a me è bastata 1h15). 
  • Una volta pronta, con estrema cautela eliminate il liquido di risulta che si sarà formato durante la cottura. 
  • A questo punto dovrete sistemare un peso sulla terrina. Se la vostra terrina possiede la base in ceramica specifica, potrete appoggiare oggetti pesanti su di questa (vanno bene sacchi di farina chiusi o scatole di zucchero ecc), altrimenti potrete coprire l'impasto con l'alluminio e su di questo i pesi. Controllate la terrina dopo una ventina di minuti, perché il liquido di risulta verrà rilasciato anche grazie al peso. Io ho dovuto scolare la mia in altri due tempi. 
  • Mantenete i pesi sulla terrina fino a quando non sarà intiepidita, dopo di che toglieteli e lasciatela raffreddare completamente e mettetela in frigo bene avvolta nella pellicola. Fatela riposare uno o due giorni per apprezzarne a pieno tutte le sfumature. Lasciatela a temperatura ambiente per un'ora prima di servirla. 
Carciofi glassati al miele 

Ingredienti per 4 persone
4 carciofi morelli
un mazzetto di menta fresca
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di pinoli tostati
la scorza grattugiata di un limone
1 cucchiaio di miele di cardo
olio extravergine 
Sale - pepe qb
  • Pulite i carciofi privandoli delle foglie dure ed eventuale fieno centrale. Tagliateli in 6 spicchi ciascuno e metteteli a bagno in acqua acidulata.
  • Scottateli in acqua bollente salata per 3/4 minuti quindi scolateli e teneteli da parte. 
  • In una padella scaldate 3 cucchiai d'olio con lo spicchio d'aglio e la scorza grattugiata del limone. Versatevi i carciofi e proseguite la cottura per altri 5 minuti (dovranno restare croccanti). Aggiustate di sale e pepe quindi prima di terminare la cottura, alzate la fiamma, versate il miele, i pinoli e la menta e saltate bene il tutto. 
  • Servite rifinendo con un filo di olio extravergine. 
Chutney di zucca e zucchine
Ingredienti per 4 persone
250 g di zucca gialla a polpa soda
250 g di zucchinette fiore
mezza cipolla rossa dolce 
4 albicocche secche
1 cm di zenzero privato della buccia 
1 cucchiaio di zucchero di canna
30 g di aceto di mele 
1 cucchiaino di curcuma 
mezzo cucchiaino di senape in polvere
Sale - Pepe - Olio extravergine qb 
  • Pulite la cipolla ed affettatela finemente. Fatela rosolare a fiamma dolce in poco olio in una padella larga a fondo spesso, mescolando spesso. Quando sarà morbida, aggiungete la zucca pulita tagliata a dadini e le zucchine anche queste tagliate a dadini e proseguite la cottura per 5/6 minuti. 
  • Mescolate bene ed aggiungete le spezie e le albicocche. Quando le verdure cominciano ad ammorbidirsi, versate l'aceto e lo zucchero facendo sfumare. 
  • Proseguite la cottura per altri 20 minuti circa. 
  • Potete versare il tutto ancora bollente in un vaso sterilizzato, tapparlo e capovolgerlo come si fa con le confetture, o servire tiepido ad accompagnare la vostra terrina. 
  • Il chutney da il proprio meglio con un riposo di qualche settimana. 
Con questa proposta partecipo alla sfida #64 sulle terrine di Giuliana 


64 commenti:

  1. Glabra!!! Soprattutto glabra! Hai colto nel segno Patrizia! Come sempre! Leggendoti mi chiedevo se pensavamo tutte e due alla stessa persona, figurati! <3
    Quanto alla tua ricetta, non sto neanche a dirti quanto è bella esteticamente, quanto armoniosa e bla bla bla perché parla da sola!!!

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    1. Sei sempre troppo gentile Cecilia <3.
      In effetti si parla sempre della stessa persona, un prototipo irraggiungibile che ha alimentato la nostra mortificazione per ere geologiche.
      Ti abbraccio fortissimo.

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    2. non so chi sia la persona però quei capelli li ho invidiati anche io, rispetto ai miei terribili spinaci... solo dopo avrei capito quanto conti essere figlia del notabile della città...
      per il resto si rimedia... esistono ottime tecniche di depilazione definitiva, ad esempio, fosse quello il problema!
      gli uomini in genere non vanno pazzi per il fondente di zucchero ma quando il fondente è una fondentA le cose si sa cambiano sempre!
      pazienza la terrina primaverile e senza panna si lascia scoprire volentieri. il coniglio mi piace assai.

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    3. ma secondo te ci starebbe il carciofo al posto della zucchina, almeno il gambo? vero è che la zucchina ammorbidisce di più.

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    4. Nella mia visione originaria c'erano i cuori di carciofo. Perché qui da noi coniglio e carciofo sono una coppia inossidabile. Ma ho avuto paura. Che non cuocesse nel modo giusto e che al taglio non mi mostrasse un disegno definito. Quindi ho deciso di metterlo a parte. Come vedi forse avrei dovuto provarci. Magari next time.

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    5. Ok, allora mi sento autorizzata a intervenire in tal senso. Dato che la mia non deve essere fotogenica.
      L'abbinamento coniglio carciofo testimonia una vota di più il genio dei senesi (toscani) per materie prime :-).

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  2. Patty sei una ragazza straordinaria e non importa se il tempo tenta di metterci alla prova l'importante è essere cake design dentro, perchè chi lo è solo fuori si troverà ad essere una semplice terrina ..... che poi diciamolo una terrina non è affatto semplice è un'armonia di gusti che devono essere calibrati per poter suonare assieme
    Cara la mia Patty la tua terrina è gustosissima, carinissima l'idea di farcire le olive altro che la rivincita della bruttina è la vittoria di una gran donna
    un abbraccio

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    1. Ti ringrazio Manu, e sono felicissima che la terrina ti sia piaciuta.
      La terrina merita di essere scoperta con la dovuta attenzione. Un abbraccione.

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  3. Spettacolare! Non so cos'altro aggiungere!

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  4. la cosa migliore della ragazza perfetta è che poi molte hanno divorziato, i mariti erano dei dementi narcisisti, loro sono delle drogate di lavoro e le troppe lampade hanno rovinato irrimediabilmente la pelle. vogliamo parlare poi dell'essere sempre state magre ed adesso sono diventate delle pere secche? insomma, W la terrina, abbasso il cake design! Soprattutto se la terrina è questa meraviglia, ovviamente.
    rinnovo la domanda che ti ho fatto su FB: ma il tempo, precisamente, voi dove lo trovate?

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    1. Si Gaia, consoliamoci così, dai. Siamo come il vino buono che migliora con gli anni.
      Sul tempo per cucinare, stendiamo un velo pietoso. Il mio archivio mi viene incontro ogni tanto ma sono costretta a farlo in tempi alterni e con grande fatica. Però è qualcosa a cui è difficile rinunciare. Forza, non buttarti giù. Ritroverai i tuoi ritmi.
      Ti abbraccio forte.

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  5. già, lei c'era sempre. E il bello è che c'è anche ora, in ufficio. perennemente magra. Ma tu, come fai a dire che con te lo specchio è impietoso? non so se è più bello il post o la tua terrina.

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    1. Lo è Merigeis, lo è specialmente al mattino. Cerco di non pensarci, concentrandomi sulle terrine. Almeno lì qualche cosa di bello si riesce a tirar fuori!
      Un fortissimo abbraccio.

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  6. Quelle lì ci saranno sempre, saranno sempre magre, sempre depilate, sempre belle, sempre con tacco 18, e sempre amate da tutti. Ma tu di cosa ti stai lamentando non capisco proprio, sei bella, simpatica, magra come un ciodo dicono al nord e intelligente...ma la tua terrina è strepitosa e il cake design non ci piace affatto, ciao cara :)...da che questo mese ti farò ridere pure io, mi cimento in una terrina non vegetariana e neppure pesciariana, ma di ciccia dopo non so quanti anni, ma devo dimostrare a me stessa che sono ancora capace; ci sarà da ridere, così mi sputtanerò gli ultimi lettori veg...un abbraccio

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    1. Ora, sul magro della sottoscritta farei una riflessione accurata. Diciamo che sono equamente distribuita ed il mio vantaggio è l'essere lunga. Ma magra proprio no.
      Non vedo l'ora di godermi la tua terrina di ripensamento. E secondo me non devi avere paura di perdere lettori veg. Chi non ti ama, non ti merita!
      Un abbraccione e grazie di cuore.

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  7. Mamma mia Party che meraviglia tutte le volte!!!!!!!
    Mah come faiiii????
    Ogni voltache leggo i tuoi post e il modo in cui spieghi tutto le paure mi vanno via e mi dai il coraggio di mettermi a lavorare.
    La tua cura dei dettagli e unica e il modo in cui tratti con Amore ogni ingrediente mi riempie di Incanto!!!
    Ubicaaaa!!! Grazieee!!!!
    Ti mando un bacio grande!!!

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    1. Sei un tesoro. Ma cosa ti devo dire? Mi bastano commenti come il tuo e mi sembra di avere vinto. Felicissima che ti sia piaciuta.
      Ti abbraccio forte cara Cristina.

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  8. la biondina abitava a 50 m da casa mia...bionda, capello lungo che parea mesciato, vestita in maniera impeccabile, non aveva un pelo manco a pagarlo oro, e io, e io...lasciamo perdere va che è meglio!
    Allora veniamo alla terrina! stavolta ti è andata di lusso altrimenti sai bene cosa ti avrei fatto, e la cosa non è affatto piacevole, anche se siamo amiche. La tua è semplicemente meravigliosa, la mia ...boh e un lo so mia, è in frigo fino a domani, ma dalle prime sniffate mi pareva bona, ma sicuramente l'interno non è come il tuo. Brava, brava, brava, la mia socia!!
    bacio

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    1. L'anatra era la mia primissima scelta. Che mi sono dannata a cercare. Ed avevo già la ricetta pensata e ragionata. Ma te la dirò quando posterai, per capire se siamo davvero separate alla nascita.
      Ti strizzolo carissima. E sbrigati che sono curiosa.

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    2. Ancora 24 ore e poi mi mancano gli accompagnamenti... Abbi fede ;)

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  9. Fantastico post, la descrizione dell'immagine allo specchio la mattina e da Oscar! non avresti potuto descrivere meglio lo stato di noi "vintage" ma non troppo!
    La terrina è splendida così intensamente toscana, è da quando è uscito il tema dell'Mtc di questo mese che sogno di comprarmi una terrina.. ma poi mi chiedo se e quando al userei e per ora desisto..

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    1. Allora buttati. Io ero preoccupata perché la immaginavo una preparazione laboriosa, ma quando hai preparato le carni, il resto è davvero semplice e dà una soddisfazione immensa.
      Grazie cara Criss. Un bacione.

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    2. Ma io non faccio parte dell'Mtc..

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    3. E che c'entra...tu non cucini a casa tua? :D Un bacione

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  10. Io adoro leggerti ...mi sono scompisciata dalle risate. Considerando che a quell'età ero cicciottella e che tutti gli uomini amavano diventare miei amici per raccontarmi di quella tipa perfettamente bionda, magra mi sono immedesimata perfettamente nel tuo racconto!!! la similitudine con la terrina è mitologica..per non parlare della tua terrina...adoro le olive ripiene e l'effetto che danno....e mi piace moltissimo la marinatura nel Vernaccia e tutto il resto!!!!!! come al solito la tua ricetta è finita nella mia lista di cose da rifare...ho anche la terrina adesso..dovrò pure sfruttarla!!!! :-) baci!!!!

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    1. La terrina adesso è a casa. E chi ci ferma più Non per nulla è un piatto fantasticamente estivo. Mi sa che ci rifaremo spesso e volentieri. Ti adoro cara Luci. Grazie per le tue parole.

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  11. La terrina è semplicemente perfetta: nei colori, nel disegno, nella sua semplicità. Si vede che è morbida e si capisce che è saporita ma sopratutto ti rispecchia..si, riderai come hai riso nel post geniale e auto ironico come solo tu sai scrivere, perché ognuno ha il piatto che lo rispecchia. E il tuo è solo apparentemente verace ma se gratti solo poco dentro c'è l'eleganza della perfezione ! E non te lo dico perché praticamente avevo in mente la stessa, te possino, ma perché mi hai ricordato le parole di un mio bravissimo professore di conservazione dei beni culturali all'Università che diceva: "quando andate in un museo rilassatevi e passeggiate lentamente lungo le sale guardando attentamente ma senza fermarvi ogni volta perché qualcosa dentro vi dirà quando è il momento giusto per fermarvi. Vorrà dire che proprio quello era il,vostro quadro che vi chiamava per il,semplice fatto di stare li. Vi ha trovato. Allora si che approfondirete tutto perché non può piacervi tutto. " Ecco, è successo !
    E poi...noi donne affrontiamo il,tempo che passa con lo stesso entusiasmo con cui si affronta la madre di tutte le rotture dei coglioni. Ti amo 😊

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    1. Cara Marina, lo vedi che la cosa è reciproca?
      Sul fatto che questa terrina mi rassomigli, hai ragione. Io sono una persona di semplice di gusti complessi, ma nel cibo cerco un messaggio facilmente leggibile. Poi ci sono le mie manie che sono l'amore per la forma, i colori e se ti dico che più di una volta nella vita avrei voluto fare la pittrice, potrai capirmi. Quello che ti ha detto il tuo professore è commovente ed è la cosa che ho sempre fatto in maniera spontanea perché concentrarsi su ogni pezzo è stremante. Lascio che i quadri mi chiamino, come hai detto tu. Ed in genere sono i più modesti e nascosti.
      Non vedo l'ora di gustarmi la tua terrina. Per il resto, quanto è bello che ci sei!

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  12. Certo che la terrina si è ripresa la sua rivincita... in porchetta, addirittura! :-))) Che poi, non si dice che gli omini van presi per la gola?
    Scherzi a parte, un gran bel lavoro eseguito con particolare attenzione e maestria, si direbbe che le fai un giorno sì e l'altro pure!

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    1. Grazie infinite cara Cinzia. E' la fortuna del principiante ;)
      Un forte abbraccio

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  13. Una curiosità: il coniglio lo hai disossato tu? Perché, a 'sto giro, confesso di essere ricorsa al macellaio...

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    1. Se avessi anche dovuto disossare il coniglio, a sto giro sarei passata. Capisci ammé.
      Poi, che li hanno inventati a fare i macellai?
      Un bel bacione cara Mariella

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  14. Io rido sempre troppo qui da te...e con intelligenza e arguzia, che uno vorrebbe essere in grado di scrivere (e pensare) altrettanto bene. E nonostante le insidie e i colpi ferali della menopausa, vuoi mettere il sollievo di sentirsi apprezzate (e apprezzarsi) per qual che siamo? Delle saporitissime e uniche terrine! Ti voglio bene! :-)

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    1. Ma grazie Alice...tu che vuoi, sei ancora un fiore che sta sbocciando, ma noi donne non ci accontentiamo mai, lo ammetto.
      Posso dire però che dai 30 anni più o meno, ho imparato ad accettarmi, a volermi bene ed a riderci su parecchio. Dipende molto anche da chi hai vicino, ed io ho un uomo da terrina perfetto. ;)

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  15. Ah no...ma le olive ripiene per non farle spiaccicare? Ti voglio bene per questo, mica per il resto :-D

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    1. Ma certo, è la mia malattia...prima penso all'idea poi valuto gli effetti collaterali. E schiacciare delle olive denocciolate con un peso di carne, significava non vederle più. Dici che è segno di squilibrio?
      Ti bacio tesoro bello.

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  16. Dei sicura di essere terrina? Cioè tu sei una torta cake design alla 5a, così come questa ricetta meravigliosa che appunto hai sfornato tu. Povere tutte le altre che ti incontrano e che muoiono di invidia...... 😍😍😍

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    1. ahahah ma che dici. PEr essere una torta da cake design, bisognerebbe non essere pasticcione alla enne come riesco benissimo io. E poi, dopo che ho visto il tuo capolavoro, sono ancora qui che cerco di serrare la mascella.
      Ti abbraccio cara GIovanna.

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  17. La corsa del tempo inesorabile consuma lentamente i giorni, i sogni, le speranze, cambia ogni cosa e ti ritrovi a un certo punto, quasi senza esserti accorta, a fare bilanci e riflessioni. Avvolta come in un bozzolo nella scorza che ti sei costruita intorno nel vano tentativo di proteggere un pezzetto della tua anima, arriva il momento in cui è più il futuro che hai alle spalle che quello che hai in prospettiva
    E ora sono qui, a fare i conti con il corpo che si trasforma, cambiando anche il tuo angolo di visuale, il tuo posto nel mondo.
    Ogni tanto mi sorprendo a pensare alla differenza che corre fra l'energia e la giovinezza della tua anima, che rimane la stessa, mentre l'energia fisica pian piano bisogna cercare di dosarla, risparmiarla, a un certo punto la tua anima non corrisponde più al tuo corpo, ed è una cosa con cui devi convivere anche se un po', solo un po', fa male...
    se penso a quella maledetta zona T, alla strenua battaglia coi comedoni, mai vinta, nemmeno adesso, a quella bionda smorfiosa della Ferraresi, figlia di Cesare, primo violino della Scala, che tutte invidiavamo fino a desiderare che in una notte le spuntassero migliaia di foruncoli purulenti e milioni di peli su tutto il corpo, mi vien da sorridere. Adesso però, che ormai gli anni ho smesso di contarli. Dai che siamo fortunate alla fine, abbiamo incontrato uno dei pochi uomini terrina che ci sono in giro. E a tal proposito, la tua di terrina è davvero indovinata, bella e sicuramente gustosa, la carne di coniglio è una fra le più adatte per questa preparazione, delicata ma anche saporita, e tu le hai dato il tuo tocco. L'idea di riempire le olive è geniale e l'effetto finale davvero coreografico, come deve essere in una terrina! Grazie Patty, leggerti è sempre un momento di serenità.

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    1. Quanto sono vere le tue parole. Specialmente sulla distanza tra energia di corpo ed anima. Io sono ancora una ventenne imprigionata in un corpo che non riconosco e finisco sempre col sopravvalutare certe possibilità, arrivando a fine giornata con la voglia di essere sedata e tumulata. Meno male che abbiamo queste amicizie che ci tengono vive e piene di allegria e degli uomini terrina che ci amano.
      La felicità è anche questo.
      Ti ringrazio cara Giuliana, con tutto il cuore.

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  18. Per rispondere a questo post io scriverei un tomo gigante di riflessioni.
    Hai finalmente sdoganato nel più bello dei modi l'argomento tabù degli ultimi (nostri) tempi. La menopausa. Io saltello ancora qua e la fingendo indifferenza sulla ciocca che anche a me si sta diradando nello stesso tuo punto (sulla tempia intendo), sulla vista che già prima non è che fosse un granchè (anche se avevo fregato tutti, con le lenti a contatto, nascondendo la mia talpaggine) ma che ora vede un porto sicuro nella prossima cataratta da togliere che mi ridonerà la vista. E non infierisco più su me stessa, altrimenti l'elenco sarebbe impietoso.
    Ma voglio accettare con benevolenza anche questa nuova fase. In fondo sono sempre la stessa e mi voglio sempre più un gran bene. Ho imparato a conoscermi, anche attraverso lo sguardo degli altri, e mi piace molto quello che di me ho visto riflesso.
    Torniamo alla ricetta.
    A parte che anch'io metaforicamente parlando sono una terrina, terrona, insomma un pò tutteddue. Ma lo preferisco, soprattutto ora che sulla tavola devo mettere cibi un pò più light, mi piace mangiarmela con la mente e con gli occhi questa meraviglia. E mi piace pensare che un giorno ci incontreremo e faremo di quella giornata il giorno del peccato. Nel senso che la prepareremo, anzi la preparerai, l'affetteremo, ci siederemo comodamente intorno ad un tavolo, o sul divano con il tavolino davanti a noi, e parlando e ridendo, ne mangeremo fette e fette, senza il benchè minimo senso di colpa, poichè ben sappiamo che avere amico al duol scemerà qualsiasi pena.
    Ti voglio bene, amica mia attempatina come me.
    Ma poi, pensaci, fra trent'anni cosa diremo di noi? Ah! come rimpiangeremo questi giorni

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    1. Beh, è facile sdoganare la menopausa quando ti fa compagnia da ormai 8 anni. Io la prendo e mi prendo in giro ed alla fine non mi sembra neanche cambiato molto se non che mi sono cresciute le puppone (mai avute neanche da giovane) ed il girovita si è dilatato. Però ho ricorso a degli aiuti, senza i quali probabilmente sarei la più meschina delle donne.
      Per quanto riguarda la terrina, devo difenderla a spada tratta: è light!
      Non ci sono grassi se non quelli della carne, che con la cottura a bagno maria, lasciano in buona parte l'impasto. Non c'è glutine, c'è carne bianca di coniglio ed un po' di maiale per dare sapore, ci sono aromi in abbondanza, e zucchine nature, e olive perché un po' dobbiamo anche godere. Ed una camicia di porchetta, che una volta cotta diventa sottile e impalpabile.
      Terrina senza paura cara la mia terrona!
      Ti stringo forte forte.

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  19. Io conto i mesi, avanzano inflessibili e qualche accenno c'è anche se un po' vivo il tutto come una liberazione, che tante sofferenze ho patito che spero di riuscire ad accogliere la menopausa come una cara amica lungamente attesa. Poco male se lo specchio protesta, non ci ho mai fatto caso tanto brutta mi ci son sempre sentita, giorno più giorno meno che vuoi che sia... Invece la terrina meriterebbe tomi di riflessioni ma siccome non son brava come la Van Pelt mi limitero a spalancare la bocca

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    1. ahahahaha....vabbé dai, ho solo postato fra i primi ma le meraviglie devono ancora arrivare, e questa terrina che sembra così scenografica, sarà solo un lontano ricordo.
      Per tutto il resto, è il cerchio della vita. Se si ha un po' di sense of humor, si sopravvive meglio!
      Bacione cara Lara.

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  20. 33 anni e ho UFFICIALMENTE il terrore della menopausa, e dire che fino a 5 minuti fa avevo solo gli incubi da terrine.
    Fare le cose con passione e dedizione vuol dire anche denocciolare le olive e riempirle, una per una. Io mi sarei arresa già lì, figuriamoci con il resto.

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  21. Post è magnifico. Leggerti è stato un balsamo per l'umore, che poi non era neanche poi così male. Pur parlando del tempo che avanza, di quella ragazza sempre perfetta rispetto alla quale noi comuni terrine mortali niente potevamo, lo fai con ironia.
    La ricetta poi, beh quella un balsamo non è stata, leggendola e guardando le foto non posso che continuare a pensare "ciao proprio". Pure le olive ripiene per non farle schiacciare, tu sei un mito.
    Un grosso abbraccio, Marta

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  22. Patti oggi è la giornata dei post in cui mi riconosco in pieno e non parlo certo della gnocca del primo banco dalla pelle rosea, no no, quella dai capelli sempre naturalmente in ordine, vestita all'ultima moda e con il fidanzato più figo della città, piuttosto rientro nel gruppo di quelle che, la zona a T , se la porteranno fin dentro la tomba. Mah.
    Però mi consolo immaginandomi di essere in realtà anch'io un po' come la tua terrina, riccamente farcita e quasi croccante fuori, una sorta di piatto a sorpresa, di cui non ci si stanca mai e che custodisce all'interno di tutto e di più.

    mi piacerebbe, anche, rivederti presto
    :-)
    un bacioneeeeee
    Pippi

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  23. bellissimo post!!! mi sono divertita a leggerti!
    e terrina super! La scelta del coniglio ci accomuna...le olive ripiene mi piacciono un sacco!!!
    ciao
    elisa

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  24. meravigliosa, come sempre.
    in cucina e in quello che dici.
    :)

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  25. Spero di essere ancora lontana dalla menopausa, però quando ci sarò in mezzo verrò a rileggermi questo post. Sei una forza della natura e non venirmi a dire che non eri la più bellina, perchè è difficile crederti. Con quel sorriso avresti steso anche le mummie.
    La tua terrina la trovo deliziosa e aggraziata, l'idea di riempire le olive solo a te poteva venire, l'effetto è bellissimo ed è in linea perfetta con la rotondità delle zucchine.
    Direi buona la prima, ma non mi aspettavo diversamente.
    You make me feeeeeeeeeeeeeeeeeel, you make me feeeeeeeeeeeeeeeel, you make me feel like a natural woman... vado a cantarla a squarcia gola sotto la doccia!

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    1. Ecco, infatti sospetto sempre che dietro certi suoi post ci sia un po' di masherata...

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    2. Beh, non mi avete conosciuta da ragazza. Ero un maschiaccio ed ho detto tutto!

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  26. Ah topona!!! Mi hai fatto venire un'ansia! Ma soprattutto ti è mai capitato di riincontrare la figona? A me si: non è che le sia andata meglio di noi comuni mortali! Consoliamoci così. E poi ti dirò che visto che avrei l'intenzione di fare una terrina di frattaglie l'uomo a me mi deve guardare proprio nel profondo, altrimenti col ciufolo che mi si fila! Sei mitica e la tua terrina non è da meno...l'unica cosa che mi spaventa è la precisione: come cavolo fai?

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  27. Si, dai, ma mettersi a farcire le olive... Lo ribadisco: tu non sei umana, ma un'aliena di un pianeta inarrivabile!

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  28. Naaaaa!!! Senti questa, quando chiedo a mio marito che tipo di uomo è, se di terrina o di cake design:
    -terrone sono!!
    Ed ecco ti passa tutto...
    Lascia stare le figone, non credo proprio che loro abbiano una millesima parte di tutto quello che hai tu! (grinta, intelligenza, simpatia, coraggio e delle manine virtuose a paro con la tua mente)
    Adesso guarda la tua terrina e dimmi che non è una FIGATA!!!! altro che figona...

    besos

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  29. Ahahahah.....mi fai morire dalle risate...le Erinni....tutto quanto...mi ci trovo pure nella tua descrizione!. Complimenti per tutto, poi si vabbè, pure le olive ripiene....Complimenti!

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  30. non mi dire niente, che la mia dirimpettaia e' la donna piu' figa dell'universo mondo.
    Realizzato il giorno che ho aperto la porta in grembiule hamish e capelli bagnati, tutti tirati indietro cosi da non lasciare dubbi sul numero di rughe che solcano il verde molliccio della mia pelle.
    Credo che dopo questo tuo post sfornero' solo terrine: hai fatto il miracolo, piu' ancora della Giuli :)
    E che per me puoi anche vincere tutte le volte te l'ho gia' detto, no? tutte le volte, mi sa...

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  31. Patty andate tutti alla grande , non vi sto dietro, addirittura le olive ripiene, ma una filata, brava brava.....

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  32. .... volevo dire una figata, ;O) complimenti come fai a cucinare così tanto, anche tu una wonder woman!

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  33. Sto facendo il giro delle terrine e ogni volta che ne vedo una svengo, la tua è spettacolare nei sapori e nell'esecuzione. Anche io ho inserito le verdure intere, delle carote a forma di fiore... ma siamo lontane mille miglia dalla tua fantastica proposta.

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  34. Carissima Patty,
    evviva la rivincita delle terrine (mi era venuto scritto tettine e ci stava bene pure quello..): un tripudio di emozioni e sapori che si possono scoprire solo andando in profondità e non lasciandosi influenzare dalle apparenze.
    Sai cosa mi piace tanto di questa tua proposta (oltre il tagliere di plastica bianca che abbiamo in comune)? La rotondità delle olive con il trucco della farcitura e quei carciofi glassati. Che saranno molto probabilmente sulla nostra tavola sabato a pranzo.
    Grazie e in bocca al lupo!

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  35. Tu già sai chi io abbia in mente quando si parla di figaccionità e tutto il contorno lanciata così, con nonchalance in faccia a tutte le normodotate o cicciadotate di questo mondo :D
    Che ti devo dire? C'hai ragione, e chiunque possiamo avere in mente, a me le gran fighe così, che sono sempre anche belle-magre-alte-ricche &CO mi son sempre state sulle balle, e finalmente posso urlarlo al mondo!
    Sai che però alla fine è mooooolto meglio mangiar terrine tutti i giorni, magari tutti i giorni diverse, scoprendone gusti ed equilibri, che avere a che fare con quella pasta di zucchero che ti impasta la bocca che nemmeno a mangiare il Crystal Ball!

    Sappi che qui mi hai conquistato alle olive ripiene.. tutto il resto è perfezione ulteriore, la tua solita!

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  36. Patty...che dire se non chapeau, mi piace tutto del tuo post, dall'introduzione, perchè è un po' quello che penso io ogni mattina anche alla composizione della terrina....la porchettaaaaaaaaaaaa ci piace tanto tantissimo qui...da te ho sempre da imparare. Grazie grazie
    Un abbraccio alla prossima Erica

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