domenica 26 novembre 2017

Il Berlingozzo per la Giornata Nazionale dei Dolci con Olio Extravergine

La porti un bacione a Firenze - Narciso Parigi
Spesso dentro le ricette di un territorio, si annida il carattere della propria gente.
E il carattere toscano è spesso rustico, senza fronzoli al limite della ruvidezza, ma anche goliardico e schietto, senza bisogno di perdersi dietro a troppe parole.
Ma la propensione alla semplicità e all'essenziale non sono sinonimo di mancanza di bellezza.
Perché alla bellezza i toscani sono abituati da tutta la vita: la bellezza di una terra che ammalia il mondo intero; capolavori d'arte e architettura capaci di mandarti in confusione, preservati con amore e rispetto senza limiti.
Penso al destino che mi ha portato qui, nel cuore d'Italia: a volte vorrei scappare da questo paese e non tornare mai più, poi penso a ciò che dovrei lasciare ed il cuore mi si stringe.
Perché a questa bellezza si diventa dipendenti, prigionieri.
La ricetta di oggi è un dolce di origine Fiorentina che viene preparato durante il periodo di Carnevale.
La caratteristica di questo ciambellone dall'aspetto semplice e modesto, è la presenza  dell'extravergine e la forte aromatizzazione attraverso l'utilizzo di liquori ed zeste d'arancia.
Un dolce di casa che contiene 3 ingredienti toscani nell'anima: l'olio extravergine, il Vin Santo e l'aroma di anice.
Ingredienti riconoscibili singolarmente al palato ma estremamente armonizzati e alleggeriti nei toni dalla cottura.
Un dolce che deve essere accompagnato da un bicchierino di buon vino dolce, Vin Santo o un Passito di Montefalco o perché no, di Pantelleria.
Ma per i più piccini, inzuppato nel caffellatte la mattina, va certamente benone.
Per Carnevale, potrete decorarlo con confettini, monopariglia colorata o zucchero in granella per conferire un aspetto allegro e festoso.
In questa giornata, il Calendario del Cibo Italiano, celebra la Giornata Nazionale dei dolci con Olio Extravergine.
Una carrellata di buonissimi dolci in cui l'extravergine assume un vero ruolo di ingrediente fondamentale in grado di caratterizzare fortemente il risultato finale.
Per leggere tutte le bellissime ricette a lui dedicate, vi invito a leggere la pagina ufficiale della Giornata , dove troverete una carrellata di dolci regionali da riproporre immediatamente.
Ricetta tratta dal Grande Libro della vera Cucina Toscana di Paolo Petroni

Ingredienti per uno stampo da 24/26 cm di diametro
400 g di farina 00
200 g di zucchero
90 ml di olio extravergine (io ho usato olio da Gentile di Larino)
2 uova medie + 2 tuorli
200 ml di Vin Santo
50 ml di liquore all'anice (tipo Varnelli ma anche l'Ouzo se l'avete).
La scorza grattugiata di due arance non trattate
1 bustina di lievito in polvere
1 pizzico di sale
  • Montate le uova ed i tuorli con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche o la planetaria. Fate montare per 5/6 minuti fino a che il composto non sarà gonfio e leggero. 
  • Mentre continuate a montare, versate a filo l'olio e fate incorporare. 
  • Miscelate i liquori (possibilmente a temperatura ambiente) e versateli nel composto insieme alle zeste d'arancia e continuate a montare per qualche istante. 
  • Setacciate la farina con il lievito, aggiungeteci il sale quindi incorporate poco alla volta al composto continuando a montare per qualche minuto. 
  • Quando il composto sarà liscio ed omogeneo, versatelo in uno stampo a ciambella imburrato ed infarinato e cuocete in forno a 170° per c.ca 35/40 minuti. 
  • Essendo un dolce preparato nel periodo di Carnevale, potete decorarlo con confettini colorati, monopariglia o zucchero in granella. Come più vi aggrada. 

7 commenti:

  1. Ciao Patrizia grazie per questa chicca. Condividere una ricetta con qualcuno richiede esercizio di cuore, condividerla addirittura con tutti è il risultato di un lungo esercizio, sempre di cuore. Non smettere mai. Un abbraccio.

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  2. A volte mi capita di dare per scontato ciò che ho di fronte agli occhi, però mi basta fermarmi un attimo e guardarmi intorno. In quelle giornate in cui il cielo è terso e i colori delle colline brillano, mi rammento della fortuna che ho ad essere circondata da tutto questo.
    Sono venuta a leggere la ricetta, che in realtà conoscevo già, perché dalle mie parti allo stesso nome corrisponde un dolce un po' diverso. Gli ingredienti sono più o meno simili, ma non è un dolce spugnoso, è una ciambella bassa. L'impasto viene fatto con gli stessi ingredienti dei brigidini di Lamporecchio e cotto in forno, anziché sulle piastre da brigidino. Sarà perché che riesentiamo dell'influenza del vicino paese di Lamporecchio? Un bacio
    Marta

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  3. Grazie per questa ricetta meraviglia! Oggi pomeriggio la preparo, ma ho bisogno di sostituire il liquore all'anice - chiedo venia! - perché l'anice è uno dei pochissimi atomi che non mi piacciono. Che cosa poteri usare? Grand Marnier, visto che c'è la scorza di arancia? O è troppo?
    Mi ispira tantissimo l'uso dell'extra vergine, ne uso uno di taggiasca di Albenga molto delicato ma aromatico.
    Buona settimana! :*

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    1. Scusate tutti, riesco sempre a fare almeno un errore per commento :'( ma scrivere dal telefono è un disastro :'((

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    2. Ciao cara Isabella, come dicevo ieri ad un'altra amica che come te non ama l'anice, puoi tranquillamente usare la stessa quantità di succo d'arancia spremuto, miscelandolo al Vin Santo. Non hai necessità di abbondare con i liquori, perché già il Vin Santo è presente. Visto che usiamo le zeste d'arancia, allora anche il succo è perfetto e rende il dolce più amabile anche per i bambini. Fammi sapere come viene.
      Un forte abbraccio.

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  4. Meraviglioso nella sua semplicità e bontà! Voglio provare a farlo nella pentola fornetto ;)
    Un abbraccio

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