venerdì 17 giugno 2016

La Pappa col pomodoro è una cosa seria: Giornata Nazionale della Pappa col Pomodoro

Titolo canzone
Che io ami questo piatto è ormai risaputo visto che la ricetta compare oggi per la seconda volta su questo blog.
La prima volta fu proprio qui, con un post nostalgico e pieno di ricordi.
Ma se celebriamo la Giornata Nazionale della Pappa col Pomodoro all'interno del Calendario del Cibo Italiano una ragione ci sarà.
Questa è un piatto emblematico e fortemente territoriale: giocando alle similitudini, potremmo dire che nelle vene di ogni buon toscano scorre Chianti e Pappa col Pomodoro.
Provo pena per chi non ha mai avuto la fortuna di assaggiare questo concentrato di sapori buoni, rassicuranti come l'abbraccio della mamma.
La pappa col pomodoro è un piatto essenziale, l'estrema semplicità del gusto, che però in questo caso non è direttamente proporzionale alla facilità della sua preparazione.
Si, perché una pappa col pomodoro degna di questo nome parte da una base difficilissima: trovare il pane giusto!
Come ho già raccontato nel mio precedente post, sbagliare il pane può portare alla più totale debacle, ritrovandosi nel piatto un composto colloso e viscido perfetto per scialbare i muri della vostra cucina.
Fondamentale quindi, cercare un pane casereccio, di farina di grano tenero, possibilmente cotto a legna, senza sale e con mollica dalla alveolatura ampia e leggera.
Mai indugiare su pani industriali, men che meno panini o baguette. Anatemaaaaa....
Pane Toscano DOP o pane di Altopascio sono le star indiscusse della nostra pappa.
Il secondo protagonista di questo piatto è il POMODORO.
Secondo non per importanza.
Pomodori maturi, dalla polpa ricca, possibilmente dolci, che parlino indiscutibilmente di sole e di estate.
Si, perché la nostra pappa è un piatto estivo, che gode del frutto più amato di questa stagione.
Nel mio caso, in omaggio ad un luogo che grazie al pomodoro è noto il tutto il mondo, ho voluto utilizzare dei pomodori a grappolo di Pachino IGP, che ho lasciato maturare bene in una cesta prima di utilizzare.
I pomodori di Pachino a grappolo hanno una polpa ricca, pelle sottile e un sapore dolce e poco acido che li rende perfetti per la preparazione di salse, sughi ed in questo caso della nostra pappa, ma che non si disdegnano in insalata (a breve i restanti finiranno in una fresca panzanella).
La cosa interessante, è che i pomodori di Pachino IGP possono essere reperiti durante tutto l'anno quindi anche in inverno potrete preparare questo piatto come si deve .
Per leggere la storia e tutte le curiosità sulla Pappa col pomodoro, vi invito a visitare la pagina ufficiale di AIFB di cui la cara Ambra Alberigi, autrice del blog Ad ogni pentola il suo coperchio è oggi perfetta ambasciatrice.
Lì troverete anche numerosi contributi di soci appassionati della nostra pappa.

Invece, nell'ambito di una festa globale nel web nata dalla bellissima collaborazione tra il Consorzio del Pomodoro di Pachino IGP e l'Associazione Italiana Food Blogger, nella sola giornata di oggi potrete leggere decine di ricette a base di pomodori di Pachino visitando la pagina A TUTTO PACHINO .
La ricetta più originale e creativa avrà l'opportunità di spedire il proprio autore in Sicilia, a scoprire la terra in cui nascono le delizie di Pachino.

Venendo alla ricetta, indico qui una versione leggermente rivista di quella precedente.
Nel tempo si apportano modifiche che nascono anche dal confronto con persone che questo piatto lo preparano ad occhi chiusi da secoli.
Io ho voluto riportare la ricetta di una "nonna" della Val D'Orcia, che per bagnare il pane non usa brodo di nessun genere, ma solo acqua calda. La massima semplicità, che valorizza il sapore degli ingredienti primari.
Io ho utilizzato l'acqua in cui ho scottato i pomodori per poi eliminare la pelle.
Ingredienti per 4 persone 
1 kg di pomodori a grappolo di Pachino IGP maturi 
L'acqua bollente qb
350 gr di pane casareccio raffermo e la sua crosta

1/2 cipolla fresca di Certaldo
1 spicchio d'aglio
2 foglie di alloro ed un mazzetto di basilico 
peperoncino se gradito
sale, pepe q.b.
Olio extra vergine d'oliva (io ho usato quello Olio Extravergine del Chianti Dop)


Tagliate il pane a cubetti. Metteteli ad abbrustolire in forno caldo per una decina di minuti (questo è un passaggio che non è indispensabile se il pane è di 3 o 4 giorni).

Preparate un trito con la cipolla e l'aglio e fate rosolare a fiamma dolcissima nell'olio per 5 minuti, aggiungendo dell'acqua se necessario (non devono bruciare ma solo cuocere).
Aggiungete quindi le foglie di alloro ed il basilico tritato grossolanamente quindi abbassate la fiamma e fate passire per una 15na di minuti sempre aiutandovi con poca quantità di acqua. 
Aggiungete i pomodori già pelati e privati di semi, quindi salate, pepate ed eventualmente aggiungete il peperoncino se gradito. 

Mescolare e lasciare insaporire per 5/6 minuti.  
Aggiungete il pane e mescolate bene. 
Coprite con l'acqua bollente e fate cuocere a fiamma dolce. 
A metà cottura rimestate energicamente con una frusta in modo da sbriciolare il pane ed avere un composto cremoso. 
Aggiungete via via l'acqua se notate che si asciuga durante la cottura. 
Il segreto di una pappa al pomodoro perfetta, è la formazione dei 7 veli. 
La pappa è pronta quando avrete "rotto" il velo che si forma in superficie prodotto dall'olio e dalle proteine del pane, almeno 7 volte.  
Questo significa che mentre la pappa cuoce, questa si raddensa e voi sarete costretti a mescolare affinché non si attacchi e bruci e sarà pronta in circa un'ora. 
Dotatevi di un coperchio perché durante la cottura a fuoco lento, la pappa tenderà a pippiare, producendo schizzi bollenti. Fate attenzione. 
Servite tiepida,  ovviamente irrorata con dell'ottimo olio extra vergine e qualche fogliolina di basilico fresco. 

Appena fatta è deliziosa. Il giorno dopo magnifica

12 commenti:

  1. Una vera bontà!!! Assolutamente d'accordo con le tue considerazioni sul pane ;-)

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    1. Grazie Cristina, in effetti senza un ottimo pane non si può preparare questo piatto.
      Un abbraccio,

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  2. Del pane lo scrissi anch'io quando la feci per l'MTC, l'alloro non ce l'avevo mai messo ma non ce lo vedo male ;-)

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    1. Non ci sta male perché ha quel profumo dolce che ben si sposa con l'aroma del basilico e pomodoro.
      Ciao bella!

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  3. un vero elogio della pappa al pomodoro..... bellissimo!!
    l'alloro lo infilo ovunque, non pensavo proprio di poterlo mettere nella pappa al pomodoro, la prossima volta non mi scappa.
    Ricordo la prima volta che la preparai, dopo una delle mie prime trasferte toscane, appena fidanzata, appena assaggiata dalla suocera, tornai a casa e volli esibirmi nella preparazione per farla assaggiare ai miei genitori.
    Quell'acqua bollente qb mi ha fregato, praticamente misi su una secchiata d'acqua e feci una sbobba neanche lontanamente paragonabile alla meraviglia assaggiata, senza considerare il miserevole pane che avevo a disposizione. Beh da allora ho imparato, ho affinato la tecnica e concordo con te, chi non l'ha mai assaggiata non sa cosa si perde perché è una vera delizia, se preparata con gli ingredienti ad hoc!!
    Viva la pappa col pomodoro!!

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    1. Evviva forever!
      Sto ancora ridendo della tua sbobba, ma come si dice: sbagliando si impara.
      A me la pappa piace morbida, cremosa. Non mi piacciono i pezzi di pane non dissolti, ma è un mio gusto personale, per cui l'acqua la doso con grande attenzione.
      Un bel bacione mia cara.

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  4. Dal tuo post imparo cose nuove di questo piatto...anche se ho appena finito di mangiarlo lo rifarei! Un abbraccio cara!

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  5. Ottima Patrizia, un gustosissimo piatto, quanto mi piace!!!!

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  6. Cara Patrizia! Grazie per questo contributo e per tutte le considerazioni sul pane, spesso le cose che sembrano semplici sono in realtà difficilissime da riprodurre. Grazie ancora, un abbraccio

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  7. Ecco... qui io mi inchino. Altro non posso fare... Sei strepitosa come sempre. Marianna

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  8. Ciao Patrizia! Che dire: ho imparato un sacco di cose leggendoti, anche con la tua pappa mi hai insegnato una ricetta ed i suoi ingredienti! A presto

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  9. Complimenti per la ricetta Patrizia! Proverò a rifarla anche io! un caro saluto da Venezia, Pamela

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