martedì 16 maggio 2017

Alla scoperta della Costa degli Etruschi in un Mare di Gusto

Onda su Onda - Bruno Lauzi
Il paradosso per un agente di viaggio è non riuscire a partire.
Diciamo che la cosa potrebbe trasformarsi in uno di quei "colmi" che si raccontano da bambini: "Qual'è il colmo per un agente di viaggio? Restare ai blocchi di partenza!"
Non è divertente (purtroppo) ma è la realtà del mio lavoro, che ha come scopo far partire gli altri.
Se da un lato, la professione che mi sono scelta richiede stare "sul pezzo" molte ore al giorno, dall'altro ha anche il suo lato positivo: "il pezzo" spesso è, come noi diciamo tecnicamente, "la site inspection" di ciò che dovrò vendere, visto che ciò che vendo al resto del mondo è la mia Italia.
Così ogni tanto parto per andare a visitare quella cantina, quell'albergo, quel ristorante.
In 25 anni di questo lavoro e oltre 43 di vita in Toscana, ancora non ho finito di scoprire i tesori della mia regione ed ogni volta ne resto sorpresa.
Come avrei potuto declinare l'invito rivoltomi dalla manifestazione Un Mare di Gusto - attraverso una delle sue mattatrici, la mia amica Cristina Galliti, che da anni la segue con passione?
San Vincenzo ed una piccola parte della Costa degli Etruschi, l'ho scoperta così, in una intensa tre giorni di luoghi e sapori difficilmente dimenticabili.
Quando si parla di Costa degli Etruschi, il vostro ditino percorre sulla carta quel nastro di terra che si srotola guardando il mare tra Livorno e Piombino.
Una manciata di chilometri e millenni di storia che ci hanno regalato uno dei più variegati e suggestivi tratti costieri di questo Paese.
Lo sapeva bene Pirandello che spesso trascorreva le sue vacanze a San Vincenzo ed amava contemplare la vista di quel mare e quell'orizzonte costellato di isole.
Ed un po' contemplativa mi sono sentita anch'io, scoprendo piano piano un territorio che finisce per stregarti come il canto delle Sirene ed entrarti dentro come il salmastro.
Dovevano ben saperlo anche gli Etruschi, che su questa costa hanno costruito una città di tale e tanta importanza che tutt'ora, sul promontorio di Populonia, si scava scoprendo ogni giorno nuovi reperti e informazioni su questa civiltà affascinante e misteriosa.
Per gli amanti dell'archeologia, del paesaggio e della natura, il sistema dei Parchi della Val di Cornia rappresenta la perfetta combinazione di tutto questo ed offre opportunità di visita non esauribili nell'arco di un giorno e probabilmente neanche di una settimana.
A chi si domanda: "cosa potrei fare sulla Costa degli Etruschi", ho solo voglia di rispondere: attiva la fantasia!


Sotto il promontorio di Populonia, si apre il Golfo Di Baratti, uno dei tratti più belli di questa Costa, noto per la sua spiaggia di sabbia rossiccia, il cui colore è dovuto ai residui di ferro ricavato dalle rocce che gli Etruschi trasportavano qui dall'Elba e che qui lavoravano.
L'acqua incontaminata, il fondale limpido, la vegetazione lussureggiante fanno di questo luogo un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare e per i sub.
Ma se il mare resta indubbiamente una delle principali attrattive di questa parte della Costa Tirrenica, la mia opinione è che sia proprio l'interno il suo vero tesoro, ciò che costituisce il vero potenziale e che differenzia il viaggiatore dal villeggiante.
L'interno della Costa è ancora tutto da scoprire grazie ad una natura per lo più selvaggia, boscosa, incontaminata.
Mi viene da dire che, nonostante l'invito alla lentezza che il comprensorio offre, la Costa degli Etruschi "non è un paese per stanchi".
"Lavoriamo fino a bassa stagione con tantissimi ciclisti" - mi racconta Beatrice dell'Azienda Agrituristica Santissima Annunziata.
Beatrice è l'esempio di come si possa dar seguito ad un sogno pur scontrandosi con una realtà frammentaria e poco coesa.
La sua azienda agricola fa accoglienza nel modo più autentico, negli appartamenti del Casale di famiglia, con una ristorazione che offre solo prodotti del territorio (spesso il suo) e mantenendo una fortissima coerenza e rigore nella produzione del suo prodotto di punta, uno splendido Extravergine che gli ospiti possono assaggiare a tavola e successivamente portarsi a casa.
Dalla sua azienda si arriva in un attimo a S. Vincenzo, nei giorni di vento si sente il profumo del mare ed i clienti che frequentano la sua casa, hanno capito di certo come godere delle proprie ore di riposo.
Personalmente è qui che verrei se potessi fuggire dalla pazza folla.

Beatrice ha fortemente voluto un orto "girasole", esposto in maniera tale che le specialità seminate godano della migliore esposizione, diversa da ora ad ora e da specie a specie.
Lei stessa ha disegnato la complessa geometria del proprio orto che è riuscita a realizzare solo poco tempo fa.
L'azienda si affaccia su un'oliveta che nei giorni di vento, ha lo stesso movimento ondulatorio del mare, questa volta di un verde argenteo.
I colori di questa natura, caratterizzano l'intero circondario e regalano all'occhio una visione di pura tranquillità e perfezione.
Se parliamo di Costa degli Etruschi, non possiamo prescindere dalla sua Strada dei Vini.
Vini che nei primissimi anni '70 (Sassicaia forse vi dice qualcosa) hanno dato vita ad un fenomeno di eccellenza di fama mondiale.
Come sempre succede, anche una sola eccellenza di un territorio se gestita con intelligenza, diventa volano di crescita per l'intero comprensorio, trainando nella sua gloria tutti quei prodotti che ne fanno parte, dall'olio ai salumi, dal miele ai formaggi.
E se questa terra assomiglia a questo angolo di Paradiso, allora il fenomeno diventerà "turistico", fornendo a chi decide di venire, il pretesto per assaggiare vini e prodotti, ma anche perdersi fra borghi, pievine nascoste, macchia mediterranea, decidendo di restare anche più di un semplice week end.
Percorrendo l'ultimo tratto della Strada dei vini, quella che da S. Vincenzo raggiunge il Golfo di Baratti attraverso la Via della Principessa (ricostruita ed allargata ad inizi Ottocento, in onore della visita a Piombino di Elisa Baciocchi Bonaparte, amata sorella di Napoleone) si giunge in una nuova giovane azienda vinicola, il cui approccio all'accoglienza e la cui idea di turismo sono decisamente originali.
La Tenuta Poggiorosso nasce dal recupero di una vecchia casa patronale e terreno annesso con tanto di pineta e boschi, nel 2001, dalla famiglia Monelli.
I vigneti vengono impiantati nel 2004 ma la bellezza dell'ambiente e la sua natura "selvaggia" forniscono ai proprietari, un'ispirazione fuori dai canoni.
Ecco che soltanto lo scorso anno, all'interno della tenuta e completamente invisibile all'esterno, viene allestito un "glamping", per noi comuni mortali un "camping glamour", costituito da splendide tende che richiamano da vicino i Lodge di lusso africani.
Confortevoli tende arredate, interni completamente in legno, dotate di ogni confort (anche di più), con quel tocco shabby chic e dettagli adorabili che tanto fanno sentire noi donne come la Meryl Streep de La mia Africa e spingono a palla il nostro romanticismo.
I gridolini di entusiasmo si sono sprecati una volta che Diego Monelli, il nostro ospite, ci ha scoperto l'interno di una tenda.
A parte una breve pausa invernale, il glamping lavora tutto l'anno accogliendo un turismo che cerca tranquillità e riservatezza, gestendo autonomamente la propria vacanza (l'affitto è in self catering) e spendendo grand parte del suo tempo nella scoperta del territorio.
I proprietari inoltre, coinvolgono gli ospiti i numerose attività all'interno dell'azienda, tra cui la vera e propria vendemmia che non viene fatta per gioco ma seguendo i ritmi che la natura impone.
Trovo che il glamping toscano sia una fantastica alternativa alla vacanza con semplice locazione di case o appartamenti e sono certa che verrà presto imitato da aziende con vasti spazi tranquilli.
Per deformazione professionale ed anche perché il prodotto turistico di cui mi occupo è proprio quello eno-gastronomico, ho scoperto in San Vincenzo e la sua Costa, un'enorme potenzialità in questo tipo di offerta.
Anche il delizioso Podere l'Agave risponde alla filosofia della vacanza gustosa ed autentica.
A poca distanza da San Vincenzo - dalle finestre degli appartamenti si ammirano l'ordinata campagna ed il mare - l'azienda agricola ha come principale attività l'allevamento di maiali di cinta senese, in parte incrociata con la razza Large White.
I maiali vivono allo stato semi-brado all'interno della proprietà, circondati da bosco ed olivi secolari.
Barbara Zenoni, la proprietaria, segue personalmente l'allevamento e la riproduzione con vivo entusiasmo.
Gli ospiti dell'azienda possono così gustare il prodotto finale ogni giorno a colazione, mentre gran parte dei salumi vengono venduti sul territorio.
In un microcosmo complesso come quello della Costa degli Etruschi, è possibile trovare spazio per ogni tipo di vacanza: appassionati camminatori, instancabili ciclisti, raffinati gastronomi, archeologi mancati, intrepidi subacquei, vacanzieri solitari o gruppi familiari pieni di bambini.
Qui ognuno può trovare la propria dimensione di gioia e relax.
E se il tempo non manca, dalla bella Piombino ci si può infilare sul primo traghetto per l'Elba e continuare la scoperta della provincia via mare.

Ringraziando l'organizzazione Un Mare di Gusto, il Sindaco di S. Vincenzo Alessio Bandini e l'Assessore Serena Malfatti, promotrice dell'evento, ma anche Cristina Galliti e Deborah Corsi, direttrice artistica della manifestazione oltre che chef della Perla del Mare, la bravissima aecheoblogger Marta Coccoluto che mi ha fatto scoprire con grande emozione i resti di Populonia, e tutte le persone che ho avuto modo di incontrare e che hanno reso questi 3 giorni una vera scoperta, vi lascio una guida sintetica per il vostro prossimo viaggio sulla Costa degli Etruschi:

Dove mangiare:

  • Ristorante La Perla del Mare - San Vincenzo - dove non dovrete perdervi la strepitosa Palamita Tonné ed una cucina di mare di grande creatività e raffinatezza. 
  • Azienda Agricola SS Annunziata - cucina toscana km 0 e fantastico extravergine 
  • Podere S. Michele - l'unica azienda vitivinicola di S. Vincenzo, gestita con passione dalla famiglia Socci - con produzione di vino rigorosamente "al naturale" e cucina tradizionale. 
Dove Dormire 
Nei prossimi giorni potrete seguire i miei compagni di viaggio in racconti tematici sulla loro esperienza ad un Mare di Gusto: Giulia Scarpaleggia - Juls Kitchen, Alice del Re - Panelibrienuvole, Marina Bogdanovic - Mademoisellemarina, Sandra Pilacchi - Sono io Sandra,  Giuliana Fabris - Lagallinavintage, Giacomo Mazzoni - Ticonsigliounposticino, Daniela Barutta, - Ladanigourmet Annarita Rossi - Ilboscodialici.



5 commenti:

  1. E' sempre un piacere leggerti, questa volta ancora di più per i ricordi e le immagini che evochi, è stato proprio bello poterti mostrare la nostra costa!! E ora aspettiamo i tuoi turisti :-)
    Grazie cara Patrizia per questo bellissimo e prezioso contributo!!

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  2. Bellissimo report Patrizia!
    Minuziosa nei dettagli e ricca di informazioni. Fai venire voglia di tornare il prossimo weekend di nuovo in quelle bellissime zone!
    A presto!

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  3. Riesci sempre a trasformare tutto in poesia...Anche se nella Costa degli Etruschi gli spunti in questo senso sono molti! ;-)
    Un abbraccio!

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  4. è proprio così Patrizia, questa terra ti entra dentro come il salmastro, si insinua sotto la pelle e arriva fino al cuore, e non ne puoi più fare a meno. Lo posso ben dire io, che da quando ci sono capitata per caso, più di vent'anni fa, non ne sto più lontana. Bellissimo il tuo réportage, come sempre scritto con l'anima. Un abbraccio.

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  5. Finalmente riesco a leggere i vostri post!
    Adoro il tuo modo ipnotico di raccontare. Riesci a mescolare informazioni pratiche a un'ironia delicata e irresistibile. A presto, cara Patty!

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