Leggendo il post di Acquaviva, la vincitrice del MTC di Maggio, le mie emozioni si sono alternate come i colori sprigionati da un caleidoscopio: sorpresa, curiosità, fascinazione, incanto, senso di inadeguatezza, timore e rassegnazione. Questo è l’ordine esatto in cui si sono prodotti i miei stati d’animo in un balletto totalmente improvvisato e come sempre accade quando devo affrontare una qualsiasi prova che la vita mi presenta, lascio per un po’ che gli ultimi sentimenti prendano il sopravvento su tutto il resto, per poi sedermi. E aspettare.
Aspettare che l’ordine si ricomponga ed emergano dal caos, quelle sensazioni belle e stimolanti a cui mi aggrappo come un naufrago.
Ho letto molte volte lo splendido post di Acquaviva, ammirata per la ricchezza e la novità a cui mi trovavo davanti. Un viaggio in luoghi lontani, in cui non sono mai stata, raccontati con un amore ed una delicatezza così sinceri che non possono che esprimere la profondità e specialità di chi racconta.
Mi sono quindi avvicinata a questa prova con estremo rispetto e grande timidezza. Il mio lato buffone, che spesso fa capolino nelle mie manifestazioni quotidiane, è si è ritratto in silenzio ed ha lasciato posto ad una sorta di compostezza zen che forse la ricetta stessa mi ha trasmesso. Non so bene e non voglio capire.
Ho dedicato la mia mattinata libera del sabato a cucinare questo Kaki Age che ha molto di Italia e forse qualcosa d’Oriente e spero che Acquaviva mi perdonerà se non ho osato oltre e mi sono aggrappata fortemente al mio sentirmi italiana.
Ho deciso di preparare tre tipi di frittelle con tre ingredienti ciascuno, seguendo per la pastella, la ricetta di Acquaviva in maniera rigorosa. Non ho aggiunto salse perché ho accompagnato i miei Kaki Age in maniera diversa, come vedrete di seguito.
Come sempre mi accade lasciando sedimentare i pensieri, l’ispirazione mi è venuta poco a poco, forse anche pensando alla nostra tradizione del fritto all’italiana. Acquaviva ci ha invitato a pensare a delle alternative dolci, oltre che salate. Io ho pensato ad una frittella salata, una dolce ed una fusion.
Kaki age di fiori di zucca fritti destrutturati:
Il buon vecchio fior di zucca ripieno di mozzarella e acciuga, diventa adesso un Kaki Age con striscioline di fiori, acciughe fresche a pezzettini e piccoli dadi di scamorza secca.
Kaki age dolci
Qui ho citato il magnifico fritto alla Piemontese, dove tra bocconi salati si trovano spesso amaretti di Mombaruzzo e crema cotta. Io ho unito delle pesche mature, mele Granny Smith e dadini di amaretti morbidi sardi.
Questo è nato solo dalla mia gola, perché amo il dolce con il salato e l’idea di utilizzare del freschissimo primo sale in frittura mi ha incuriosito parecchio. Così ho abbinato delle albicocche e pere abate a dell’ottimo primo sale vaccino. Sono nate delle frittelle deliziose e golose, grazie anche al fatto che il primo sale, come avevo immaginato, non si è sciolto ma ha mantenuto una consistenza morbida e cremosa all’interno della frittella.
Come dicevo anticipatamente, non ho preparato salse.
Ho spolverato il Kaki Age salato con dei fiocchi di sale nero di Cipro, intenso e aromatico.
Per il Kaki Age dolce, ho semplicemente spolverato dello zucchero a velo sulla frittella nella migliore tradizione popolare italiana.
Per il Kaki Age fusion, ho irrorato la frittella di miele di castagno molisano.
Ecco le quantità:
Per la pastella.
(koromo):
125 gr. di farina 00 a basso contenuto di glutine + qualche cucchiaio per infarinare
circa 200 ml. di acqua ghiacciatissima (ideale è lasciarla in frigo con qualche cubetto di ghiaccio fino a che si è sciolto)
1 tuorlo d'uovo.
125 gr. di farina 00 a basso contenuto di glutine + qualche cucchiaio per infarinare
circa 200 ml. di acqua ghiacciatissima (ideale è lasciarla in frigo con qualche cubetto di ghiaccio fino a che si è sciolto)
1 tuorlo d'uovo.
Per la pastella di solito si usa acqua in quantità doppia della farina, ma il segreto come ci insegna Acquaviva, sta nel setacciare un paio di volte con cura la farina e versarla in un contenitore trasparente, quindi disporre il tuorlo in un uguale recipiente e versarvi sopra tanta acqua ghiacciata quanta ne serve per raggiungere lo stesso livello della farina. La vera dose dell'acqua dipende dalla dimensione del tuorlo, quindi per c.ca 125 gr. di farina si avrà bisogno di c.ca180 ml. di acqua ghiacciata. Sbattere l'uovo con l'acqua (possibilmente con un paio di bacchette di bambù) e quando è ben amalgamato unirvi in un solo colpo la farina setacciata.
Mescolare lentamente e per poco tempo per non rendere collosa la pastella e non facendo caso se restano dei grumi. Io ho preparato la pastella e tenuta in frigo mentre preparavo gli ingredienti per le frittelle, quindi ha riposato circa un'ora.
Per la Kaki Age salata:
- 4 fiori di zucca
- 10 acciughe freschissime
- una piccola scamorza secca (c.ca 100 gr)
Per la Kaki Age dolce
- 1 pesca non troppo dura
- 1 mela Ganny Smith
- 2 amaretti morbidi sardi
Per la Kaki Age Fusion
- 4 albicocche
- 1 pera Abate
- 150 gr di primo sale
I procedimenti li sapete: ridurre tutti gli ingredienti in piccoli pezzi, dadini o julienne come più preferite. Io ho fatto dei pezzi non troppo piccoli perché desideravo che all’interno della frittella si percepissero chiaramente tutti i sapori.
Ho cominciato a friggere con la Kaki age dolce, utilizzando dell’olio di arachidi nella antica padella di ferro della mia nonna Gina. Una padella che ho ereditato da mia madre che adesso avrà probabilmente più di 80 anni. Avete presente quelle padelle a bordi alti con i manici verticali in cui si infila il cesto per la frittura e che si può sollevare appoggiandolo sui manici per sgocciolare l’olio in eccesso? Si trovano ancora in giro ma questa è veramente antica e non ha mai conosciuto l’acqua. Una volta svuotata dell’olio utilizzato, va asciugata accuratamente con la carta e riposta. Io l’adoro, ogni volta che la uso faccio un viaggio nel tempo, ed il fritto esce perfetto!
Dopo le frittelle dolci, è stata la volta della Fusion, per poi finire con quella salata.
E’ stato un lavoro lungo e impegnativo. Ho assaggiato ovviamente le frittelle caldissime ma la necessità di fotografare non mi ha permesso di godermi il pranzo nei tempi canonici. Non ho avuto ospiti con cui condividere queste delizie; mia figlia mi ha aiutato nel “duro” lavoro di consumazione.
Posso solo dire che mi ha molto gratificato preparare questo piatto e sono certa che potrò riproporlo in altre versioni molto presto. Grazie Acquaviva e grazie alle ragazze dell’MTC che con questo gioco ci fanno sempre emozionare (e molto divertire).
Naturalmente, per chi non avesse ancora capito, con questo post sono orgogliosa di partecipare all'MTC di giugno.
Patty, invitanti anche nell'abbinamento dei sapori questi kaki-age. Bravissima
RispondiEliminaciao loredana
Quel kaki-age fusion deve essere una bomba! Sai che è successo anche a me? I miei mi vedevano talmente assorta dalla ricetta che il silenzio ha regnato in casa mia per tutto il tempo! Bellissimo post! Buona giornata ciao
RispondiEliminawow, non uno ma ben tre kaki-age... e tutti stupendi!! bravissima, come sempre :-))
RispondiEliminaBello Patty! sembra di sentirne la croccantezza... Bravissima! Buona giornata
RispondiEliminaDani
tutto super golosissimoooooooo!!!
RispondiEliminamolto, molto, molto bello...
RispondiEliminaMa ci credi che io ho paura a friggere???
RispondiEliminaHo comprato l'olio...
...sono già un passo avanti!
Gianly
Adorabili i tuoi Kaki age! fin'ora sono i miei preferiti ; )
RispondiEliminache fantasia! non saprei quale scegliere, infatti li assaggerei tutti!!! mmmmmmmmmm
RispondiEliminaCiao Patty mi presento:
RispondiEliminasono Sabrina da Bologna/Imola.
Leggendo il tuo post mi sono veramente immedesimata. Anch'io all'inizio ho provato le stesse sensazioni e emozioni che hai provato tu. E anche il percorso del durante è stato lo stesso, sola in cucina senza ospiti che potessero giudicare la portata, circondata da pentolame e vasellame sparso ovunque, tante foto e qualche boccone in qua e la...
Bellissime preparazioni, tutte e tre.
Buona serata.
sabrina
Sei stata davvero bravissima e creativa per questa prova dell' MTC!!! Mi sarebbe piaciuto tanto assaggiare e darti una mano a mangiare queste delizie che sinceramente non saprei quale scegliere come preferita!!! Un bacione e la prossima volta chiamami!!!!
RispondiEliminaAh, il buon fritto piemeontese rivisto così, è una delizia!
RispondiEliminaUna rivistazione davvero gustosa, e credimi, la croccantezza di percepisce addirittura dalle foto!
RispondiEliminaIl Kaki age impazza nella rete ultimamente! Ma dove si trova?
RispondiEliminaNon ci posso credere! la tua nonna si chiamava Gina...come la mia mammaaaaaaaaaaaa! Mi sono emozionata :)
RispondiEliminaTre versioni una più stuzzicante dell'altra. Non vado troppo d'accordo con il fritto ma ti giuro che mi stai tentando alla grande, specie con la combianzione fusion.
Un bacione, buonissima giornata e grazie per gli auguri ^__^
P.S. ma quando ci troviamo per un caffè insieme?
kaki-age favoloso e foto stupende!! complimenti!Valentina
RispondiEliminaperfetto!
RispondiEliminagrazie
cris