Le tasche piene di sassi - Lorenzo Jovanotti
Della nebbia che ci aspettava in cima alle colline di Nipozzano lo scorso novembre, neanche l'ombra.
Anzi, il sole di una primavera precoce, sfacciata e ridondante ci ha accolto al Frantoio della Fattoria di San Michele a Torri a Scandicci.
Non volevo aspettarmi nulla, perché si sa che Marzo è pazzerello, però ad un certo punto del giorno, avremmo potuto tutte toglierci le maglie e restare a maniche corte (qualcuna di mia conoscenza l'ha fatto!), perché il caldo era palese.
La seconda puntata del Blog Tour Laudemio, si è aperta con i migliori auspici: anche questa volta non ho potuto che sentirmi fortunata e privilegiata di vivere in una terra di una così struggente bellezza.
Non parlerò a lungo perché desidero che siano le immagini a farlo.
Dopo l'esperienza della raccolta, avvenuta appunto a Novembre, questa volta abbiamo potuto osservare la potatura degli olivi, un'operazione estremamente delicata che deve essere fatta da mano esperta perché proprio da questa dipende la "redditività" della pianta.
In generale non è possibile programmare l'intervento a tavolino ed ogni pianta va valutata nella sua singolarità. Ma le indicazioni generali che possono aiutare a muoversi operativamente nel migliore dei modi sono varie: partendo dalla consapevolezza che non tutte le piante hanno poi bisogno di essere potate ogni anno, la "pulizia" della pianta deve essere commisurata alla sua età ed alla sua forza, il che ci fa capire che le piante giovani avranno potature leggere mentre quelle più vecchie si può prevedere l'asportazione di interi rami.
Inoltre l'operazione deve essere sempre armonica in modo che non si abbiano rami (o branche) più forti su un lato e poveri sull'altro.
In genere si parte dall'eliminazione dei rami più forti ed importanti a seguire quelli minori e più deboli. La regola vuole sempre che si proceda dall'alto verso il basso della chioma.
Ogni regione o azienda ha la sua tecnica, quindi avere dei bravi ed esperti potatori può significare realmente la fortuna di un'attività.
Resta il fatto che a me è sembrata un'operazione molto complessa e faticosa, forse anche più della raccolta.
Si comincia dall'alto ed a breve la pianta sarà molto più ariosa e "pelata"
Mani esperte che indicano i punti su cui intervenire e come tagliare
Si osserva con attenzione il lavoro della potatura, che avviene con una certa velocità.
Ma considerate che per certe aziende, questa fase può durare addirittura dai 2 ai 4 mesi, dipende dal numero delle piante presenti e dalle condizioni atmosferiche.
Ovunque, intorno, l'annuncio di un nuovo risveglio.
La Fattoria San Michele ha un importante allevamento di Maiali di Cinta Senese.
Abbiamo potuto osservare le mamme ed i piccoli, tutti quanti accomunati da una fame atavica ed una sfacciata propensione alla richiesta.
Ma non sono gli unici animali che popolano le terre di S. Michele.
Se noi abbiamo osservato ammirate la natura, siamo indubbiamente state oggetto di curiosità per qualche simpatico personaggino dell'azienda, che non si è neanche lamentato della nostra invasione.
Il Laudemio resta comunque il protagonista di queste nostre incursioni nella sua storia.
Un olio perfetto che racchiude il senso più profondo di questa terra.
E quel colore che rasenta l'inverosimile, è un elemento ipnotico a cui non riusciamo a sottrarci.
Una degustazione in cantina è sicuramente un momento di grande suggestione, se si pensa che le cantine che ci ospitano sono così belle.
Abbiamo terminato il nostro tour nuovamente a Nipozzano, trovando la luce dorata che precede il tramonto e sentendoci stranamente a casa.
Nel magnifico castello ci attende un piccolo ristoro, preparato dalle mani amorevoli di chi vive quelle sale ogni giorno
Il piacere di una giornata come questa lo puoi leggere sul volto di chi vi ha partecipato.
Adesso attendiamo la terza ed ultima puntata di questa stupenda avventura.
Per finire vi lascio con una facilissima e perfetta ricetta con cui gustare il Laudemio in questi giorni di primavera: Carciofi glassati al miele
Una ricetta facile facile presa da Sale e Pepe di marzo, e per una come me che è carciofo dipendente, un piatto come questo che si prepara in neanche 15 minuti, è davvero il massimo.
Ingredienti per 4 persone
- 4 piccoli carciofi morelli
- scorza di un limone tagliata a julienne
- un cucchiaio di miele di acacia
- qualche rametto di timo
- 1 spicchio d'aglio
- una manciata di pinoli
- olio extravergine Laudemio
Pulite i carciofi, eliminate le foglie dure e le punte e metteteli in acqua acidulata con il succo di 2 limoni fino al momento di tagliarli.
Fate bollire abbondante acqua salata in una capiente casseruola.
Dividete i carciofi in 2 parti ed ogni parte in 3 spicchi.
Fate sbianchire i carciofi nell'acqua bollente per 3/4 minuti.
Nel frattempo fate scaldare l'olio in una larga padella con lo spicchio d'aglio e la scorza di limone a julienne, a fiamma dolce.
Una volta pronti, scolate i carciofi e versateli nella padella.
Continuate la cottura per 5 o 6 minuti. Devono restare croccanti.
Un minuto prima della fine della cottura, versate il miele sui carciofi, i pinoli tostati precedentemente, e le foglioline di timo. Mescolate bene alzando la fiamma. Aggiustate di sale, condite con un filo di Laudemio e servite.
Conosco San Michele e apprezzo la bellezza delle tue foto ancor di più!
RispondiEliminaLa ricetta, invece, è di quelle che proverò senz'altro!
;-)
Grazie mille Gaia. Il posto è davvero fantastico e l'olio di più!
EliminaBellissimo post, bellissime foto, traspare tanta serenità da ogni singola parola e immagine.
RispondiEliminaSicuramente una esperienza molto ricca e appagante.
La ricetta perfetta per un amante dei carciofi come me!
Ile
E dimenticavo.. adoro la "Poesia" "Le tasche piene di sassi"..
EliminaBeh Ileana, la giornata era assolutamente serena e quando ciò che ti circonda è bello da togliere il fiato, tutto il resto è facile. Un bacione
EliminaPS - anche io amo quella "poesia"
Ciao Patrizia un posto che rivela molto del lavoro agricolo, che purtroppo non viene così considerato, l'olio un ingrediente fondamentale della cucina mediterranea e le foto che mostrano una ambiente accogliente e distensivo grazie
RispondiEliminaUn lavoro molto complesso Enrica. Io stessa che conosco piuttosto bene il mondo dell'olio, non immaginavo la difficoltà e durezza della potatura. Grazie mille per essere passata.
EliminaCiao Patty,
RispondiEliminami è sembrato di tornare a quel giorno col sole che ci scaldava la schiena, il pane ottimo del pranzo e i potatori assaliti come paparazzi da noi! Però ne valeva la pena perché sono proprio belle foto le tue.
Piacere di avere passato questa giornata con te.
Serena - Mercoledì
Cara Serena, in ritardo, ma comunque il pretesto per ricordare. Dobbiamo ancora concludere con la terza tappa. Dai che ci rivediamo e spero che sia bello come la volta appena trascorsa.
EliminaUn bacione.
Ciao che bello leggere questo post, soprattutto dopo aver visto ultimamente in tv le porcherie che si fanno con l'olio che arriva nei nostri supermercati e che ci passano come olio italiano o come olio e.v.o.! Grazie per averle condivise e aver ridato con le tue foto un po' di speranza perchè ci sono davvero luoghi incantevoli in cui si produce un buon olio! Un abbraccio
RispondiEliminaPaola
Paola, tocchi un tasto molto doloroso. Quello che dobbiamo fare è parlare senza stancarci di chi fa bene il proprio lavoro, dei produttori onesti ed appassionati, della loro difficoltà a sopravvivere calpestati dalle multinazionali, della necessità di farli conoscere perché far conoscere queste realtà significa valorizzare l'eccellenza ed affrancarci da storie pessime. Di queste realtà ce ne sono molte in Italia. Tantissime.
EliminaGrazie ed un abbraccio.
che posto incredibile, grazie di avercelo fatto vivere tramite le tue foto! :-) Sembra scontato ma l'olio buono, è quello che fa la differenza in un piatto. La ricetta la segnano subito, carciofi e pinoli insieme sono un must a casa, ripieni con un po' di pan grattato e uvetta nera ne potremmo mangiare infiniti, col miele mai provati ma ci incuriosiscono parecchio :-) Baci
RispondiEliminaLe tue foto sono bellissime, a tratti, in alcune foto, sembrava di vedere la mia Puglia ;)
RispondiEliminaDavvero un posto magnifico e anche vero che la Toscana è spettacolare.
Buona anche la ricetta ;)
buona giornata
Che spettacolo! Sono rimasta incantata da queste foto, deve essere stato bellissimo essere li Patty. Sono terre ricche e meravigliose quelle toscane. Un saluto, Angela
RispondiEliminaPatty ma che bel reportage.... che bella luce che c'era quel giorno... si respira una serenità!!! La campagna è bellissima ma è veramente faticata... Un bascione e complimenti per le bellissime foto!
RispondiEliminaIo credo che l'olio sia il vero miracolo della natura e dell'uomo. Ma richiede passione e tanta cura. La potatura, che per fortuna si può fare anche ad anni alterni, è un'operazione lunga e delicata; ed anche la raccolta delle olive richiede tempo e mano d'opera. Quando vedo al supermercato una bottiglia di olio extravergine a 3 euro, non lo compro: chissà da dove viene e come è fatto!
RispondiEliminaCara Patrizia, ho pensato a te per assegnarti un premio un po' strano; se ti va passa da me. Un caro abbraccio
Ma dai, guarda bello, appena scoperto il tuo blog e trovo questo post..li al San Michele dalla Nani io vado un sacco di volte per lavoro, porto molte persone a far degustazioni!
RispondiEliminaGanzo!
ogni volta che passo di qui mi chiedo perché (ma perché?) devo abitare a milano!!!
RispondiEliminase fossi capace potrei darmi alla viticoltura da mio papà, che ha anche qualche ulivo... magari in un'altra vita....
un abbraccio forte
Affascinante davvero !
RispondiEliminaComplimenti per il Blog !
Mi sono iscritta tra le tue lettrici !
Ti mando anche i link ai miei Blog se ti fa piacere vederli !
E se hai voglia di iscriverti anche tu mi farebbe piacere !!!!!!!
http://foodwineculture.blogspot.it/
e questo di Ricette dei Bimbi
http://aboutcookingandmore.blogspot.it/
Ciao e complimenti ancora !!!