Arrivederci è la parola giusta.
Si chiude lo Starbooks del mese ma non si chiude la storia d'amore tra me e questo libro, come credo continui anche per le mie compagne di viaggio.
Come recita il buon vecchio Venditti "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano..."
Giri non troppo immensi nel mio caso, perché il libro in questione comincia già ad avere tracce di vissuto, patacche di unto, impronte lasciate dalla mia sbadatezza, note fitte a pie di pagina, promemoria....Mi piace pensare che fra una decina d'anni, mia figlia possa sfogliarlo pensando che sia un volume prezioso, come certi quaderni delle nostre mamme, pieni della loro presenza raccontata non solo dalla loro grafia ordinata e retrò.
Il mio Jerusalem sta diventando questo, un manuale familiare, che non smetterò di consultare perché fonte di continua ispirazione.
Non devo quindi impegnarmi troppo per dirvi che questo libro mi è piaciuto e tanto e che quest'ultima ricetta mi ha definitivamente dimostrato quanto sia preciso e bilanciato nel raccontare tutti i piatti proposti.
Un pollo all'Arak e clementine.
Ora, ce ne vuole di fantasia per immaginare che l'anice si sposi con pollo e agrumi.
Si, perché per chi non sapesse che cosa è l'Arak, posso dire che si tratta di un liquore altamente alcolico presente in molti paesi mediorientali, dall'intenso sapore di anice. Assomiglia molto al Pernod o all'Ouzo, ma anche alla nostra Sambuca (ma meno dolce).
La prima volta che l'ho assaggiato restando senza fiato, ero in un ristorante Libanese a Praga, con cari amici libanesi che pasteggiavano allegramente a gotti di Arak. Dopo il primo sorso entusiastico, la sottoscritta contava i camerieri gemelli che le giravano intorno e cercava di darsi un tono finendo una ciotola di hummus in solitaria.
Quindi, vedere la foto del pollo, leggere Arak e avere il masochistico desiderio di provarlo, è stato tutt'uno.
Apoteosi, epifania, meraviglia.
Metteteci voi la parola che volete: fatto sta che questo pollo, copiosamente avvolto da aromi intensissimi a partire dall'Arak, dalla freschezza acidula delle clementine e dalla leggerezza aromatica dei finocchi, è una scoperta che mi ha conquistata in toto.
La quantità degli ingredienti è perfetta al millesimo, così come i tempi di cottura. Rispettateli perché il pollo non deve asciugarsi troppo o perderà parte della sua bontà. E se potete, fate marinare il tutto dalla sera prima perché avrete il risultato perfetto.
Se vi piace il connubio tra dolce e salato, questo è il piatto che fa per voi.
Prima di passare alla ricetta, due annunci importanti: come anticipato negli scorsi post Starbooks, dal prossimo mercoledì che sarà il primo mercoledì di marzo, avrà inizio lo Starbooks Redone.
Tutte le amiche che seguono la nostra rubrica e che hanno provato alcune delle ricette proposte o che abbiano acquistato uno dei libri trattati, realizzando ricette diverse da quelle da noi proposte, potranno essere protagoniste pubblicando le proprie ricette e raccontandoci la loro opinione in merito.
Potranno lasciare il proprio link sull'ultimo post del blog da cui hanno preso la ricetta in questione oppure sulla pagina predisposta da Menu Turistico dove potrete trovare anche tutti i link delle ricette realizzate fino ad oggi.
Lo Starbooks Redone vuole essere una ulteriore riprova che le nostre impressioni non siano errate. Vorremmo condividere maggiormente con voi questa esperienza estremamente positiva.
In secondo luogo, non posso dimenticare le splendide proposte delle mie compagne di avventura che salutando Ottolenghi ed il suo Jerusalem, hanno preparato queste meraviglie:
Torta al fieno greco a casa di Menu Turistico
Basic Hummus a casa di Arriciaspiccia
Pollo arrosto con topinambur e limone a casa di Vissi d'Arte e di Cucina
Budino di riso al cardamomo con pistacchi ed acqua di rose a casa di La Apple pie di Mary Pie
Chocolate Krantz cakes a casa di Le Chat Egoiste
Mejadra a casa di La Gaia Celiaca
Polpette al limone e porri a casa di Ale Only Kitchen
Kofta b'siniyah a casa di Arabafelice
Pollo arrosto con clementine ed Arak (per 4 persone)
100 ml di Arak (in alternativa Ouzo o Pernod)
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
3 cucchiai di spremuta di succo d'arancia
3 cucchiai di succo di limone
2 cucchiai di mostarda in grani
3 cucchiai di brown sugar light (io ho usato zucchero di canna)
2 finocchi medi (femmine - 500 gr in totale)
1 pollo ruspante grande (c.ca 1,300 gr) diviso in 8 parti senza eliminare la pelle
4 clementine con la buccia affettate orizzontalmente in fette da 5 mm
1 cucchiaio di foglie di timo
2 cucchiaini e mezzo di semi di finocchio leggermente schiacciati
sale - pepe nero
Prezzemolo fresco tritato grossolanamente per servire.
Mettete i primi 6 ingredienti in una larga ciotola ed aggiungete 2 cucchiaini 1/2 di sale e 1 cucchiaino 1/2 di pepe. Mescolate bene e mettete da parte.
Pulite i finocchi tagliandoli a metà e poi in quarti ed ogni quarto ulteriormente in 2 spicchi. Aggiungete i finocchi ai liquidi insieme ai pezzi di pollo, le fettine di clementine , il timo ed i semi di finocchio. Mescolate bene con le mani affinché tutti gli ingredienti siano ben mischiati quindi lasciate marinare per qualche ora o tutta la notte (potete evitare anche la fase di marinatura se avete fretta).
Preriscaldate il forno a 220° e trasferite il pollo e la sua marinata in una teglia larga abbastanza per ospitare comodamente tutti gli ingredienti in un solo strato. La pelle del pollo dovrà essere rivolta verso l'alto.
Una volta che il forno è a temperatura mettete la teglia e fate cuocere per 35/45 minuti, fino a che il pollo non sia ben colorito e cotto. Rimuovete dal forno.
Togliete il pollo, i finocchi e le clementine dalla teglia e sistemateli su un piatto di portata, coprite e tenete al caldo.
Mettete i liquidi di cottura (se ne formerà una discreta quantità) in una piccola casseruola e fate cuocere a fuoco medio, portando a bollore e facendo ridurre di un terzo. Ne resteranno c.ca 80 ml. Versate la salsa calda sul pollo, guarnite con prezzemolo sminuzzato e servite.
Piatto sorprendente, a me è piaciuto immensamente.
L'Arak non è invasivo, la parte alcolica evapora durante la cottura ed il suo aroma si fonde perfettamente con i sapore dei finocchi e dei suoi semini.
Clementine e finocchi si caramellano in cottura acquisendo un sapore assolutamente delizioso.
La carne tenera e dolce del pollo si esalta grazie a questi elementi armoniosamente sposati. Una ricetta che ripeterò spesso in stagione di clementine.
Vi aspettiamo mercoledì prossimo con lo Starbooks Redone e poi via con una nuova pubblicazione strabiliante.