mercoledì 1 agosto 2018

Polpettone di fagiolini e patate: delirio e paura a Ferragosto

Magic moments - Perry Como
Quest'anno guardo alle ferie come un naufrago aggrappato ad un relitto cerca l'isola.
La stanchezza del lavoro accumulata, la calura che sta raggiungendo livelli epici, vari strati di stress sedimentati ed ormai cronicizzati, mi rendono tranquilla come una belva in gabbia.
Credo che capiate il mood, non c'è bisogno di spiegare altro.
Le mie vacanze però, coincidono ogni anno con quel bel periodo da bollino nero in cui si riversa la metà sfigata degli italiani.
Quelli che "le ferie me le danno a Ferragosto".
E mi ci viene pure da ridere perché, per deformazione professionale, ho sempre guardato con compassione quei clienti che entravano in agenzia chiedendomi di partire le due settimane centrali di Agosto.
Pensavo "cacchio che fortuna poter andarmene in vacanza i primi di giugno, quando tutti sono ancora a casa!".
Pensavo.
Perché ormai da anni, mi trovo nella stessa posizione di quei clienti sfortunati, che tanto assomiglia a quella dell'omino di Altan con l'ombrello non proprio appoggiato all'avambraccio.
Quindi ho ancora ben 10 giorni di agonia prima della partenza, per poi andare incontro al mondo che come me scapperà dalle gabbie. Divertente prospettiva.
Quest'anno pare che forse riuscirò ad avere una 6 giorni di totale isolamento.
Dico pare perché sono scaramantica e come sempre non sciolgo riserve fino al giorno della partenza, visto che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede assai meglio di me.
Batto la stecca, come nelle migliori tradizioni e sogno falò di e.mail, telefoni precipitati in un orrido senza fine e calendari usati per imballare merci da trasloco.
Però vi giuro che non sono cattiva. E' che mi disegnano così.
Continua la mia ricerca di leggerezza ed alienazione dallo zucchero.
Da giorni non tocco carne.
Avrei una voglia illimitata di pesce ma qui non è sempre facile trovarlo, quindi mi sono data ai festival delle verdure, che in questa stagione sono le migliori di sempre.
Io amo i fagiolini quanto mio marito li detesta.
Dovevo pur trovare il modo di propinarglieli senza che potesse lamentarsi?
Così ho comprato questi "fagiolini burrini" che effettivamente sono teneri come il burro e dolcissimi e mi è venuto in mente che avrei potuto provare il famoso "polpettone alla genovese" con patate che certamente piace a tutti.
Per andare sul sicuro, mi sono allineata alla ricetta dei miei amici liguri Monica e Luca , che sono sempre  garanzia di qualità in questo senso (oltre ad avere immagini meravigliose), ed ho tirato fuori la mia personale versione con crosticina alla curcuma che tanto mi piace e si presta con  questi ingredienti.
Provatelo, è delizioso.
Polpettone di Fagiolini e patate alla ligure
500 g di fagiolini privati di estremità ed eventuale filo
400 g di patate
6 uova a temperatura ambiente
50 g di Parmigiano grattugiato
Abbondante maggiorana (io ho aggiunto anche del timo fresco)
Una piccola cipolla tritata
Olio extravergine d'oliva (io Riviera Ligure di Ponente Dop)
Pangrattato al profumo di curcuma
Sale e pepe qb

  • Fate bollire abbondante acqua salata in un casseruola e cuocetevi i fagiolini puliti per c.ca 13 minuti. Assaggiate: dovranno essere cotti ma croccanti. Una volta pronti passateli velocemente sotto l'acqua fredda per interrompere la cottura e preservare il colore brillante. Una volta fretti tritateli grossolanamente al coltello 
  • Pelate le patate e fatele cuocere nella pentola a pressione (io dal fischio le faccio cuocere 25 minuti). Una volta cotte passatele immediatamente allo schiacciapatate in una larga ciotola. 
  • In una padella fate passire dolcemente la cipolla fino a che non sarà morbida e trasparente, quindi saltatevi i fagiolini per insaporirli bene. 
  • Nella ciotola con le patate aggiungete i fagiolini, le uova, il parmigiano, le erbe aromatiche spezzettate e mescolate bene per amalgamare il tutto. Assaggiate e regolate di sale e pepe.
  • Oleate una teglia rotonda di 20 cm di diametro e cospargete il fondo ed i bordi con pan grattato quindi distribuite uniformemente l'impasto e stendetelo con una spatola. Secondo la tradizione, non dovrebbe avere uno spessore superiore ai 3 cm. 
  • Cospargete con il pan grattato, e rifinite con un filo d'olio extravergine. 
  • Fate cuocere a 180° per c.ca 30 minuti o comunque fino a che la superficie non sia ben dorata 
  • Servite tiepido o a temperatura ambiente accompagnato dal vostro contorno preferito. E' un ottimo piatto unico saporito e leggero.