"Volver
con la frente marchita
las nieves del tiempo platearon mi sien
sentir que es un soplo la vida
que veinte años no es nada
que febril la mirada, errante en las sombras
te busca y te nombra
vivir con el alma aferrada
a un dulce recuerdo
que lloro otra vez…”.
(Carlos Gardel)
Quanti compleanni su questo blog.
Quante parole, quanti ragionamenti solitari condivisi con volti sconosciuti, quante storie piccole, sorrisi, malumori e desideri espressi mai esauditi.
Quante ore davanti ad un forno ingolosita dall'aspettativa.
O instancabile dietro a un treppiede sbirciando da un obbiettivo a caccia di luce e ispirazione.
Entusiasmo e disillusione mescolati malamente, mossi come maree nell'oceano della mia irrequietezza.
Dodici anni di tempo dedicato ad una passione che, nonostante tutto, pare non placarsi.
Si, sono una persona diversa da quel 13 gennaio del 2011, quando intimorita, ho lanciato il primo post nell'etere della blogosfera.
Lo sono a tal punto che per ricordarla, ogni tanto mi soffermo a leggere i miei scritti.
Mi intenerisco e mi sorprendo e nuovamente mi chiedo "ero io?".
Quello a cui sono arrivata dopo tanto tempo di blogging, è la certezza che quanto resterà qui dentro, servirà di certo più a me che a voi, cari amici.
La memoria piano piano sbiadisce.
Le parole e l'emozione che le definisce restano, come le indicazioni su una mappa da seguire per ritrovarmi.
Tanti auguri a me.
Tanti auguri ad Andantecongusto.
Ho aspettato il momento buono per preparare questa torta.
Era sulla mia lista da qualche anno, dopo l'uscita di Sweet, il libro di Ottolenghi e Helen Goh sulla pasticceria.
Non è una torta "economica" in senso stretto. Per costi e calorie.
Ma è una signora torta al cioccolato. Una di quelle che vi fanno ricordare da chi l'assaggia.
L'ho offerta agli amici dell'Orchestra in cui suono, ed è scattata l'ovazione.
Quindi non faccio riferimento al mio palato, spesso troppo esigente e critico, ma a quello di chi ha assaggiato senza sapere nulla di questo dolce, non il suo contenuto né la sua provenienza.
Ha solo spazzolato una fetta di "pura torta al cioccolato", di quelle che ci si immaginano quando ci viene voglia: non stucchevole, non dolce, non eccessiva.
Puro velluto da godersi in pace accoccolati sul divano.
Ingredienti per uno stampo a cerniera da 23 cm di diametro
250 g di burro a temperatura ambiente
200 g di cioccolato fondente al 70% sminuzzato
1 cucchiaino e mezzo di caffè istantaneo in granuli
350 ml di acqua bollente
220 g di zucchero semolato
2 uova grandi a temperatura ambiente leggermente sbattute
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
240 g di farina autolievitante
30 g di cacao amaro
un pizzico di sale
Per la ganache
200 g di cioccolata al 70% tritata finemente
200 g di panna liquida, fresca
1 cucchiaino di miele millefiori
20 g di burro morbido
Per la farcitura (se vi piace)
375 ml di panna fresca
190 g di mascarpone
i semi di un baccello di vaniglia
2 cucchiaini e mezzo di caffé espresso macinato finissimo
mezzo cucchiaino di cannella
2 cucchiai e mezzo di zucchero a velo
- Accendete il forno a 170° C statico. Imburrate e foderate bene lo stampo cercando di isolare dall'interno la possibilità che parte dell'impasto possa fuoriuscire dalla base (sarà piuttosto liquido).
- Mettete il burro, il cioccolato e l'acqua bollente in cui avrete sciolto il caffè, in una larga ciotola, mescolando con una spatola fino a che tutto sia perfettamente sciolto ed omogeneo.
- Aggiungete e mescolate lo zucchero con una frusta fino a scioglimento. Aggiungete le uova e la vaniglia e proseguite mescolando bene.
- Per ultimo aggiungete la farina, il cacao e il sale mescolati e setacciati ed incorporate bene nei liquidi aiutandovi con una frusta o una spatola. Il composto sarà molto liquindo ma è così che deve essere.
- Versate tutto nello stampo ben foderato e cuocete per 60 minuti. Fate la prova stecchino, che dovrà uscire asciutto con solo pochi briciole attaccate. Non cuocete troppo. Noterete che sulla superficie si saranno formate delle crepe: è così che deve presentarsi.
- Una volta tolto dal forno, lasciatelo raffreddare almeno 20 minuti nello stampo prima di estrarlo. Quindi lasciatelo raffreddare completamente prima delle operazioni successive. Io l'ho fatto raffreddare e l'ho avvolto nella pellicola per terminarlo il giorno dopo.
- Preparate la ganache. Fate scaldare la panna con il miele e toglietela dal fuoco prima che arrivi a bollore. Versatela sul cioccolato tritato che avrete sistemato in una ciotola di acciaio.
- Lasciate in infusione un paio di minuti quindi mescolate con una spatola senza incorporare aria. Quando il composto sarà vellutato ed omogeneo aggiungete il burro a pezzettini e mescolate fino a scioglimento.
- Adesso mettete la pellicola a contatto con la cioccolata e fate riposare in luogo fresco per c.ca 2 ore (dipende dalla temperatura della vostra casa o dell'esterno in cui lo lascerete. Valutate la consistenza. Se desiderate una glassatura liscia e lucida, attendete una mezz'ora. Se volete una consistenza spalmabile come ho scelto io, attendete un po' di più.
FARCITURA
- Se optate per una farcitura, scegliete il vostro ripieno del cuore o seguite la ricetta, mettendo tutti gli ingredienti in una ciotola ben fredda e montateli con una frusta elettrica. Quando si formeranno dei picchi stabili, potrete farcire. Solo successivamente procedete alla glassatura.
- Una volta glassata, lasciate riposare fino a indurimento della glassa. La torta si conserva perfettamente per 4 o 5 giorni in frigo. Tenerla a temperatura ambiente almeno 1 ora prima di servirla.
- Solo un commento: da perderci la testa!