lunedì 26 novembre 2018

Crema di riso butterscotch alla vaniglia: una salsa, un dolce.

Candy - Robbie Williams
Certe ricette ti fanno l'occhiolino dalle pagine di una rivista o di un libro e diventano un tarlo nella testa fino a che non le hai provate.
Mi è successo con questa crema di riso trovata su uno "speciale autunno" della rivista Good Food novembre 2018 e non c'è stato giorno che sfogliandola mi sia detta: Rice pudding, m' hai provocato e io te distruggo, te magno!
Così in un piovoso pomeriggio di novembre, mi sono messa al lavoro.
Nella testa continuava a girarmi questo nome bellissimo: "Butterscotch rice pudding". Tra gli ingredienti, chissà perché, ero convinta di trovare del liquore tipo whiskey, ma nessun segno.
 Mi sono lasciata trasportare dalla bellezza dell'aggettivo butterscotch, che mi faceva pensare al suggestivo "burrobirra" di Potteriana memoria (se non siete malate di Harry Potter, non potete capire).
Sono andata a fondo nella mia ricerca ed ho scoperto quanto.
Per Butterscotch usato come sostantivo, si intendono quelle meravigliose caramelle mou che si preparano in molti luoghi tra Normandia e Scozia con delizioso burro, brown sugar o sciroppo di mais e che hanno una consistenza sostenuta, ma "chewy", gommosa e quel meraviglioso colore di caramello, avvolte generalmente in carta dorata.
Solo che l'origine del nome della "Butterscotch sauce" è incerto.
Molti sostengono che sia dovuto alla sua origine scozzese (da scotch) mentre pare sia più plausibile una derivazione legata all'utilizzo dell'ingrediente principale, il burro, che per la preparazione viene fatto "bruciare" (non letteralmente - diciamo dorare) quindi "scorched", che nell'uso comune è poi diventato "scotched".
Insomma, il fascino di certi nomi fa percorsi complicati e misteriosi e a noi resta solo sognare su queste storie.
In ogni caso, qui non si parla di caramelle (che sarebbe comunque bello provare a preparare e magari un giorno lo farò), ma di una salsa, così versatile e facile da preparare che io avevo già realizzato per questo blog ma di cui ero ignara del nome.
La ricetta della Butterscotch sauce che più semplicemente è una toffee sauce o mou sauce, la potete trovare con questa stupenda torta gelato , che vi consiglio di provare anche per le feste natalizie è che è di una facilità disarmante.
Per altro, la salsa si può usare su svariati dolci, caldi e freddi ma anche con biscotti, torte morbide o secche, insomma: si prepara prima, si tiene pronta per l'occasione e creerà insane dipendenze
Invece veniamo a questo pudding.
Il concetto è lo stesso.
Il riso viene cotto in questa salsa ricca e caramellosa ed alla fine trasformerà una semplice merenda da bambini, in un signor dolce da fine serata.
Unico consiglio: assaggiate la crema durante la cottura solo a vostro rischio e pericolo.
Ingredienti per 6 persone
75 g di burro
175 g di riso originario (a chicco piccolo)
140 di zucchero muscovado
500 g di panna
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
600 g di latte intero

  • Fai sciogliere il burro in una larga padella (adatta per la cottura di risotti) fino a che non comincia a sfrigolare quindi aggiungi il riso. Fai tostare il riso nel burro a fiamma dolce per c.ca 4 minuti, fino a che non comincia a diventare dorato quindi distribuisci 100 g di zucchero e cuoci per altri 2/3 minuti fino a che non comincia a sciogliere.
  • Versa la panna e mescola bene. Non ti preoccupare se ti sembra che lo zucchero granisca perché con il calore lentamente si scioglierà. Continua a mescolare fino a che non otterrai una spessa salsa dal color caramello, che gli anglosassoni chiamano "butterscotch", quindi aggiungi gradualmente 500 ml del latte e l'estratto di vaniglia. Lascia sobbollire il tutto per c.ca 50 minuti, mescolando spesso. Se verso la fine del tempo di cottura il liquido è troppo spesso ed il riso non è ancora cotto, aggiungi gli ultimi 100 ml di latte e continua a cuocere. La consistenza alla fine dovrà essere quella di un risotto molto cremoso. 
  • Quando il pudding è cotto, versalo in una piccola pirofila da servizio o in 6 monoporzioni di ceramica e cospargi la superficie con lo zucchero rimanente. Passa la pirofila sotto il grill o usa una torcia da pasticceria e flamba fino a che lo zucchero non si scioglierà dando un effetto bruciato. Fai in modo che lo zucchero formi uno strato croccante e servi caldo o a temperatura ambiente direttamente dalla pirofila. 

mercoledì 21 novembre 2018

Polpette svedesi e insalata di barbabietole per Starbooks

All around the world - Lisa Stansfield 
Cari amici Ikeizzati,
la prossima volta non ordinate polpette ma provate a farle a casa vostra e capirete di cosa parlo.
Direttamente dallo Scandikitchen Christmas di Bronte Aurell, una grande ricetta per fare ottime polpette similIkea, che non ve le faranno certamente rimpiangere.
Naturalmente per la ricetta dovrete andare a leggere il post ufficiale sul sito Starbooks, ma lo sforzo sarà minimo, vedrete.
Vi auguro una ottima giornata, piena di polpette!

lunedì 19 novembre 2018

Torta al cioccolato e barbabietola: a tutti una seconda occasione.

Lately - S. Wonder
Ci sono ingredienti che ho sempre bistrattato sin da bambina.
Uno di questi è la barbabietola.
Mia mamma la comprava già lessata e pulita e la serviva in insalata, con olio e limone.
Io la detestavo con tutto il cuore.
Troppo dolce, troppo presente, troppo "barbabietola".
Credo di aver riprovato un paio di volte ad assaggiarla da adulta, ma niente.
Poi c'è voluto Nigel Slater, con i suoi modi gentili nel raccontare il cibo e la sua determinazione a dare ad ogni ingrediente una seconda opportunità e sono rimasta lì a contemplare la possibilità di provarla sposata alla cioccolata, perché lui dice che siano due ingredienti che si amano.
Questa torta è già un piacere da preparare: l'impasto finale un trionfo di spumosità che in cottura da origine ad una consistenza fondente ed umida.
Il sapore è quello di intensa cioccolata con un ricordo vegetale e chi l'assaggerà, non conoscendo gli ingredienti, non saprà identificare cosa contiene.
A me ha ricordato qualcosa del malto.
Accompagnatela sicuramente con un po' di panna o creme freche che regala uno spunto acido molto piacevole con questa torta.
Prossimamente altre ricette con questo ingrediente, per capire se posso finalmente riuscire a dargli una seconda occasione.
Ingredienti per uno stampo a cerniera da 20 cm
200 g di burro
250 g di barbabietola lessata e pelata
200 g di cioccolato fondente al 70%
4 cucchiai di caffè espresso bollente
135 g di farina 00
1 cucchiaino di lievito per dolci
3 cucchiai di cacao amaro
5 uova grandi da allevamento a terra, a temperatura ambiente, tuorli e albumi separati
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
180 g di zucchero semolato fine
creme fraiche per servire

  • Preriscalda il forno a 180°. Imburra e fodera con carta forno uno stampo a cerniera. Sui bordi metti una striscia di carta che esca dal bordo di un paio di cm. 
  • Frulla la barbabietola in un mixer fino ad ottenere una purea.
  • Sciogli il cioccolato in una ciotola a bagno maria facendo attenzione che l'acqua non tocchi il fondo della ciotola. Una volta sciolto, aggiungi il caffè. Mescola bene quindi aggiungi il burro a dadini ed attendi che si sciolta. Una volta sciolto, togli dal calore e trasferisci il tutto in una grande ciotola di acciaio ad intiepidire. 
  • Nel frattempo setaccia la farina con il cacao ed il lievito.
  • Sbatti i tuorli fino a che non saranno schiumosi ed aggiungili al composto di cioccolata. Successivamente aggiungi la barbabietola e mescola bene. 
  • Monta gli albumi fino a che non formeranno dei picchi fermi. Aggiungi lo zucchero a pioggia e monta per qualche altro istante fino a che non sarà incorporato. 
  • Con una spatola di gomma, aggiungi la meringa nel composto di cioccolata delicatamente, mescolando dal basso verso l'alto.
  • Per ultimo aggiungi la farina in due tempi sempre utilizzando la spatola.  Versa il composto che sarà bello gonfio e soffice, nello stampo e fai cuocere dai 45 min ad 1 ora. Lo stecchino dovrà uscire asciutto e pulito. 
  • Fai raffreddare su una gratella. La superficie della torta avrà un leggero collasso formando delle crepe croccanti. 
  • Una volta fredda, servila con panna acida o semplicemente semi montata come più ti piace. 

giovedì 15 novembre 2018

Christmas Buns per Starbooks

What's going on - Marvin Gaye 
Novembre è già a metà ed io non mi sono più fatta vedere.
Molte cose bollono in pentola ed il tempo a disposizione è veramente poco.
Spero di poter scrivere presto, ho un paio di bellissime ricette da postare, ma intanto vi lascio con qualcosa che spero possa intrigare la maggioranza: delle piccole brioche profumate al cardamomo, con uvetta o cioccolata a piacere.
Oggi troverete la ricetta sul blog Starbooks , ma vi consiglio di seguirci questo mese perché il libro protagonista è davvero un canto di Natale.
Buona giornata cari amici e a presto.


martedì 6 novembre 2018

Torta Pere e Cioccolato: quei passi che non vorrei percorrere.

Alone Again - Gilbert O'Sullivan
Penso a quanto la vita, intesa come spirito di sopravvivenza, sia più forte di qualsiasi dolore.
In questi primi giorni di Novembre, quando tutto sembra più silenzioso e contemplativo ed il pensiero va ai nostri cari che ci hanno lasciato, ho provato un terribile senso di dissociazione.
Proprio mentre stavo entrando nel cimitero dove riposa mio padre, invaso da un mare di petali multicolore dei fiori portati per l'occasione, mi sono sentita persa, fuori posto.
Il mio cuore gridava che non sarei dovuta essere lì ma a casa, seduta sul divano accanto alla sua poltrona, a chiacchierare con lui e magari a fargli assaggiare un pezzettino di Pan co' Santi di cui andava ghiotto.
Invece, mentre tutto il resto mi pareva una storia irreale, la testa o non so che cosa, mi obbligava ad essere lì, a camminare fra le tombe, ad accarezzare la sua foto, a osservare quel sorriso lontano.
Il cuore batteva i piedi e gridava "non è quiiii", ma nessuno ascoltava.
Se mai nella vita avrei pensato di dover percorrere quei passi convinta che il dolore non me lo avrebbe permesso, adesso li faccio, con rassegnazione, come se fosse una cosa "normale" senza tuttavia essere capace di accettare la realtà.
La vita è più forte delle nostre paure, delle nostre convinzioni, di ogni dolore.
Addolciamo l'amarezza, oggi ce ne vorrebbe di zucchero.
Questa è una torta che ho trovato sull'inserto del numero di Novembre di Good Food Magazine comprato durante il mio ultimo viaggio a Londra.
L'ho vista ed ho atteso quasi un mese per prepararla, ma la presenza di frutta secca, di un impasto chiaro e senza cacao, e di un'aspetto quasi "panoso", mi hanno conquistata immediatamente.
La copertura con questa simil ganache fatta con panna acida, è il giusto contrasto con un insieme "caldo" nel gusto e negli aromi. La quantità serve a coprire interamente la torta, mentre io ho preferito glassare solo la superficie per non caricare troppo l'insieme.
La raccomandazione è prepararla uno o due giorni prima, in modo che tutti i sapori maturino e dia il meglio di sé.
Preparate prima tutti gli ingredienti. Dopo sarà facilissimo e ci vorrà un attimo a realizzarla.

Ingredienti per uno stampo a cerniera da 20 cm a bordi alti
250 g di burro
200 g di zucchero semolato
200 g di farina auto lievitante
50 g di farina integrale
100 g di farina di nocciole (nocciole tostate tritate finemente)
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 cucchiaini di misto spezie
1 cucchiaino di cannella in polvere
50 g di nocciole in granella o tritate a mano
50 g di mandorle tritate a mano
50 g di pistacchi non salati, tritati a mano
100 g di cioccolato fondente al 70% tritato grossolanamente
3 uova grandi sbattute a temperatura ambiente.
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 pere Williams non troppo mature, pelate e tagliate a dadini

Per la copertura 
300 ml di panna acida
100 g di cioccolata fondente al 70%
100 g di cioccolata al latte.
  • Accendi il forno a 180°. Fai fondere il burro e lascialo raffreddare. 
  • Imburra e fodera lo stampo con carta da forno. Mescola lo zucchero con le farine setacciate, la farina di nocciole, e le spezie in una larga ciotola. Mischia la frutta secca tritata ed aggiungila alle farine tenendone da parte due belle cucchiaiate (per la rifinitura della torta). Aggiungi anche la cioccolata tritata e mescola bene tutto. 
  • Adesso versa il burro fuso in una ciotola. Aggiungi le uova sbattute e la vaniglia e mescola bene. Versa il tutto nella ciotola degli ingredienti secchi e mescola con una spatola per incorporare bene. Quando l'impasto sarà omogeneo, aggiungi le pere ed incorpora. 
  • Versa il composto nella tortiera e cuoci per 45 minuti, quindi copri con un foglio di alluminio e prosegui per altri 15/20 minuti (fai la prova stecchino che dovrà uscire asciutto). 
  • Fai raffreddare il dolce nello stampo durante la notte. 
  • Per la copertura di cioccolato, versa la panna in una casseruola insieme ai due cioccolati tritati grossolanamente. Fai scaldare a fiamma dolce e mescola fino a che la cioccolata non sarà perfettamente sciolta. Fai raffreddare la glassa in frigo per tutta la notte. Potrai usarla quando avrà una consistenza spalmabile. 
  • Il giorno dopo potrai decorare ricoprendo la torta con la crema al cioccolato e completare con la granella di frutta secca. 
  • Il dolce è più buono uno o due giorni dopo la preparazione quindi è molto comodo da preparare con anticipo.