Ok, oggi devo cercare di tenere sotto controllo l'umore.
Ieri pomeriggio facevo conversazione con mia suocera, che in questi giorni è ospite a casa mia:
- "Eh, domani è anche il tuo compleanno"
- "Già"
- "Allora? non sei contenta? Dobbiamo festeggiare"
- "Ma contenta di cosa? Non è un giorno come tutti gli altri? E poi se per festeggiare devo stare tutto il giorno a preparare per gli altri, preferisco di no. La festeggiata sarei io, o no?"
- "Infatti tu non devi fare niente, preparo io e mamma tua, che mi ha già detto di voler far qualcosa insieme"
- "....."
- "....."
- "Ne parliamo stasera a cena..."
E con questa frase eloquente ed un'espressione che valeva più di mille parole, ho sedato gli entusiasmi di mia suocera.
Il bello è che rintuzzato in qualche angolino della mia persona, c'è una vocina che protesta e batte pure i piedi per farsi sentire; ma qui fuori non sento ragioni.
Non mi va.
Non ho voglia.
Non c'è trippa per gatti.
Che dovrei fare? Mettere su il Gran Pavese e gridare al mondo che ho compiuto 55 anni?
Macchissene frega.
Se qualcuno vuole festeggiarmi, deve farlo senza chiedermelo.
Mi deve prendere e portare via senza mendicare il mio permesso: "Scusa posso? Che dici, si fa?"
Certe cose non si chiedono.
Certe cose si fanno, di prepotenza, a sorpresa.
Altrimenti se devo pensarci io che diamine di festeggiamento è?
Il nostro compleanno dovremmo dimenticarcelo.
Gli altri, quelli che dicono di amarci, che ci vogliono bene, per cui siamo importanti, dovrebbero essere i custodi di questo giorno e gli artefici della nostra allegria per l'occasione.
Perché quando non hai più 10, 18, 25 anni, festeggiare diventa difficile, se non fastidioso.
Quindi amiche e amici che mi leggete.
Sappiate che il compleanno è il vostro giorno speciale perché qualcuno lo rende speciale per voi.
Non siete voi che dovete fare la torta, preparare la cena, comprare lo spumante.
Se qualcuno non lo fa per voi, questo giorno non esiste. Punto.
E con questa convinzione che trovo sacrosanta, vi saluto.
Oggi questo blog compie 11 anni.
Un altro compleanno e come vedete io sono qui a festeggiarlo.
Perché alla fine gli voglio bene, parecchio.
Non una torta sontuosa che alla fine non riuscirei a godermi appieno.
Ma una signora brioche, che al momento è in cima a tutte le brioche provate e pubblicate qui dentro.
La ricetta arriva dal blog della bravissima
Angela Akyart , maestra di pasticceria, lievitati e panificazione.
Le sue ricette su Instagram mi fanno perdere la testa e se avessi tempo e non rischiassi di diventare una chiatta da diporto, le farei tutte, dalla prima all'ultima.
Però questa brioche con biga mi ha incantato immediatamente dal video che lei ha pubblicato ed ho voluto cimentarmi.
Colpo di fulmine.
L'uso della biga per la spinta alla lievitazione e ad un risultato sofficissimo e filoso come mai visto prima, mi ha convinto che userò questo procedimento sempre, su i miei prossimi lievitati "importanti" perché la soddisfazione è immensa.
Di seguito la sua ricetta senza alcuna variante.
Posso anche dirvi che potrete cominciare il procedimento la sera prima e mettere in frigo a maturare l'impasto subito dopo aver terminato l'intera procedura di impasto, coperto da pellicola.
La mattina dopo potrete togliere la ciotola dal frigo e partire con la prima lievitazione per poi procedere alle formature. Fatemi sapere se la proverete. E' davvero meravigliosa.
Ingredienti per uno stampo quadrato 20 x 20 cm
Per la Biga
300 g di farina forte (W320 - 400)
180 g di latte parzialmente scremato a temperatura ambiente
5 g di lievito di birra secco o 18 g di lievito di birra fresco
Per l'impasto
tutta la biga
250 g di farina forte (W320 - 400)
50 g di latte parzialmente scremato a temperatura ambiente
1 uovo medio e 2 tuorli
90 g di zucchero semolato
75 g di burro morbido
1 cucchiaino raso di sale
1 tuorlo e 2 cucchiaini di latte per lucidare
30 g di zucchero in granella per rifinire

- In una ciotola versate gli ingredienti per la biga ed amalgamateli con le mani, in modo da formare una palla. Copritela completamente con acqua a temperatura ambiente e lasciatela riposare fino a che non si sollevi fino a galleggiare, tra i 45 min ed un'ora.
- Quando la biga è lievitata, scolatela e strizzatela con delicatezza per eliminare l'acqua in eccesso quindi mettetela nella ciotola della planetaria, a cui aggiungerete il resto della farina, il latte, l'uovo ed i tuorli. Impastate con il gancio a velocità media per c.ca 10 minuti fino a che non avrà pulito le pareti della ciotola e sarà incordato. Coprite con pellicola e lasciate riposare per 10 minuti.
- Dopo il riposo versate lo zucchero, poco alla volta impastando a media velocità ed aggiungendo il successivo solo quando sarà stato ben incorporato.
- Per ultimo unite il sale quindi proseguite con l'impasto per 5 minuti. A questo punto dovrete aggiungere il burro a tocchetti. Aumentate la velocità di una tacca e cominciate a versare i fiocchetti di burro che dovranno essere ben incorporati prima di versare il successivo. La massa diventerà lucida ed elastica: sarà pronta soltanto quando prendendo un lembo della pasta e tirandolo lontano dalla ciotola, riuscirete a vedere formasi un velo di impasto senza che si strappi.
- A questo punto trasferite la massa morbida in una ciotola imburrata e coprite con la pellicola. Il tutto dovrà raddoppiare fino a raggiungere i bordi della ciotola. Mettetela in forno con la lucina accesa per c.ca 2 ore.
- Quando l'impasto sarà raddoppiato, toglietelo dalla ciotola, sgonfiatelo e pesatelo. In base al peso totale, dividetelo per 9 per ottenere il peso di ogni pallina di pasta. Nel mio caso ogni pallina pesava 130 g.
- Preparate lo stampo foderando la base con carta da forno e rialzando i bordi dello stampo sempre con carta per arrivare almeno ad una altezza di 12 cm.
- Pirlate bene ogni pallina e sistematela nella base dello stampo. Dovrete ottenere 3 file con 3 palline ciascuna. Coprite nuovamente con pellicola e rimettete a lievitare in forno per un'altra ora e mezza c.ca. L'impasto dovrà arrivare almeno ai bordi dello stampo. Toccate una pallina e se la vostra impronta tornerà indietro lentamente, è ora di cuocere.
- Lucidate con un tuorlo sbattuto con poco latte e rifinite la superficie con la granella di zucchero
- Cuocete in forno preriscaldato e ventilato a 165° C per c.ca 40/50 minuti. Controllate la cottura. Se verso mezz'ora la superficie comioncerà a scurirsi troppo, coprite con un foglio di alluminio.
- L'impasto lieviterà molto e potrà arrivare a 12/15 cm di altezza.
- Verificate la cottura con uno stecchino ed una volta sfornato, lasciatelo riposare 5 minuti per poi toglierlo dallo stampo e farlo raffreddare completamente su una griglia.
Una volta freddo potrete consumarlo al naturale, tostandolo o tagliandolo a fette e congelarle in sacchetti per il freezer. Una volta tolte dal congelatore, basterà metterle nel tostapane per gustare la brioche in piena fragranza.
Perfetta per la colazione o il te, senza l'aggiunta di granella di zucchero può benissimo essere utilizzata per spalmarci paté e fare crostini salati secondo la vostra fantasia.