mercoledì 2 dicembre 2015

Torta speziata di mele e sidro: Babbo Natale non esiste!

I saw mommy kissing Santa Claus - The Jackson 5
Il Natale che ho smesso di credere a Babbo Natale, avevo sei anni.
Abitavamo ancora a Milano ed il settembre successivo avremmo lasciato nebbia e cemento per trasferirci per sempre in Toscana.
La previgilia di Natale, partivamo a bordo di una 127 azzurro polvere con una pantera nera appiccicata sul portabagli destinazione Roma, dove ogni anno trascorrevamo le feste con i miei nonni paterni.
Mia sorella ed io prigioniere dei sedili posteriori, trascorrevamo il tempo del viaggio litigando come furie per la conquista dello spazio in cui sdraiarsi e dormire un po'.
Spesso mio padre era costretto a fermarsi per lasciarmi vomitare nelle piazzole di sosta a causa del mio irrimediabile mal d'auto.
Milano - Roma in circa 7 ore: il viaggio della speranza.
Il "quanto manca" di default smetteva solo dopo Orvieto, quando all'orizzonte ci si presentava la montagna con il profilo di "uomo che dorme". Allora cominciavamo il conto alla rovescia.
Al casello del Grande Raccordo Anulare, era la gigantesca Stella Cometa appesa in alto sui gabbiotti, che pompava a mille il nostro entusiasmo e ci diceva: ben arrivati!
Quell'anno lo ricordo come fosse adesso, ma credo che certi momenti restino impressi per sempre nella mente di un bambino, come la prima cotta o la prima parola che ti si apre in tutto il suo significato mentre stai imparando a leggere (la mia è stata "Standa"!).
In realtà all'epoca, da buona milanese, io non credevo a Babbo Natale, ma a Gesù Bambino.
A lui avevo chiesto una cosa che ripensandoci oggi, a distanza di 40 anni, mi fa molto ridere e spiega molte cose: con tutte le mie forze volevo il Dolceforno.
Il Natale come sempre fu bellissimo, insieme ai miei cuginetti, circondata da decine di zii e conoscenti, tanto buon cibo, i dolci della nonna e le partite a Sette e mezzo.
Però in mezzo ai regali, niente Dolceforno.
Non ero una bambina capricciosa né viziata, ma la delusione fu cocente.
Così cocente che non volli crederci convincendomi che Gesù Bambino essendo piccolo, non avesse potuto portarmi il regalo a Roma e lo avesse lasciato a casa a Milano.
Sicuramente era così.
Il dopo Natale fu una lunga attesa per tornare a casa.
Però quando mamma aprì la porta sul pianerottolo del quarto piano, l'appartamento era buio, freddo e vagamente ostile come tutte le case al rientro da un lungo viaggio.
Mi aspettavo di vedere l'albero illuminato ed il mio dono lì, in bella vista con un bigliettino di scuse.
Fare due più due mi ci volle forse un centesimo di secondo: Gesù Bambino non esisteva.
Non ricordo se piansi o feci domande ai miei. So solo che il Dolceforno è rimasto un per anni un desiderio irraggiungibile.
Ancora oggi sto cercando di recuperare il tempo perduto tenendo il forno acceso il più possibile! 
Una torta splendida.
Probabilmente l'ho detto di altre decine di torte, ma cosa pensate di aspettarvi da una golosa impunita?
L'ennesima torta di mele ma così diversa da quelle provate e presenti in questo blog.
E' umida, morbida, intensamente aromatica e con una copertura croccante e golosa che ricorda certi dolci del Nord Europa.
Si prepara velocissimamente e allo stesso modo finisce. Si può offrire senza alcun timore al termine di un buon pranzo, accompagnata da gelato, creme o salse a vostro piacere.
Ma è comunque una torta perfetta per un te con le amiche.
Se non vi ho convinto adesso, non so cos'altro dirvi se non che è di Delia Smith, quindi una garanzia!

Ingredienti per una tortiera da 20 cm di diametro (per 8 persone)
Per la torta
1 mela da cuocere (io ho usato una Granny Smith per il suo sapore acidulo)
150 ml di sidro secco (io ho usato un sidro abboccato)
75 g di uvetta
225 g di farina autolievitante
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di misto spezie per speculoos (potete sostituire con una miscela di polvere di chiodi di garofano e noce moscata)
150 g di burro a temperatura ambiente
2 uova grandi sbattute
150 di light brown sugar (potete sostituire con zucchero muscovado)

Per il topping
25 g di burro a temperatura ambiente
25 g di farina autolievitante
50 g di light brown sugar (c.s)
1 cucchiaino di cannella in polvere
25 g di mandorle in lamelle
2 mela Granny Smith
Zucchero a velo per rifinire

Per l'impasto di base, sbucciate la mela e riducetela a dadini di c.ca 1 cm 1/2 di diametro.
Mettetela in una ciotola sufficientemente ampia per accogliere la mela, l'uvetta ed irrorate il tutto con il sidro. Lasciate riposare mentre preparate l'impasto.
Setacciate la farina, il lievito e le spezie in una larga ciotola. Fate cadere la farina dal setaccio tenendolo alto sulla ciotola così la farina incorporerà una buona quantità di aria.
Aggiungete il burro, le uova e lo zucchero.
Con uno sbattitore elettrico, sbattete il tutto per c.ca 1 minuto in modo da combinare bene gli ingredienti ed ottenere un impasto dalla consistenza cremosa.
Versate adesso il contenuto della ciotola con il sidro, mele e uvetta e con una spatola di metallo incorporate delicatamente gli ingredienti ottenendo un composto piuttosto molle e ma ben amalgamato.
Versate l'impasto nello stampo (se lo avete a cerniera, ottimo) foderato con carta da forno.
Per il topping mettete tutti gli ingredienti in una ciotola tranne mele, mandorle e zucchero a velo, e cominciate a sabbiare le polveri con il burro utilizzando la punta delle dita, ottnenedo delle briciole grossolane. Mettete quanto ottenuto in frigo mentre procedete alla prossima operazione.
Sbucciate la mela e tagliatela in quarti quindi riducete ogni spicchio in fettine sottili.
Disponete le fettine sulla superficie del vostro dolce.
A questo punto spargete con delicatezza le briciole di impasto coprendo le mele e per ultimo aggiungete le mandorle spargendole su tutta la superficie.
Fate cuocere la torta nel centro del forno precedentemente riscaldato a 180°, per c.ca 1h15.
Fate la prova con lo stecchino. Potrebbe servirvi più tempo in quanto dipende dalla umidità rilasciata dalle mele e dalla farina utilizzata.
Verificate con uno stecchino che dovrà uscire pulito.
La torta non deve comunque stracuocere e restare morbida e umida all'interno. Il segno che è pronta sarà notare come la torta si allontani dal bordo della teglia.
Lasciate raffreddare una decina di minuti nello stampo quindi sformate il dolce e fatelo raffreddare su una gratella.
Spolverate con zucchero a velo e servite.
Meravigliosa ancora tiepida, accompagnata da crema inglese o gelato alla vaniglia.
I giorni successivi il profumo delle spezie la renderà irresistibile.





35 commenti:

  1. Ho voglia di Natale, e passare da te è una garanzia. La ciccia dorme beata, io andrò a lavarmi i capelli e farmi un po' di piega e poi voliamo al corso di massaggi. E quando torniamo: torta time! Intanto lei mi ascolta già quando metto farina uova e zucchero: ogni tanto si appisola sulla sua sdraietta, ma se si perde qualche passaggio, glielo riassumo dopo. Un bacio grande! ❤️

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    1. Ahahahaah....brava mammina. Io resterò in questo mood per i prossimi 30 giorni. Quindi hai voglia a stancarti.
      Ti abbraccio forte mia cara.

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  2. Anch'io mi ricordo quando smisi di credergli: avevo 10 anni e finalmente, dopo 3 letterine, mi portó il tanto agognato microscopio. Ma aveva lasciato passare nel silenzio il meccano e il traforo, ostinandosi a portare bambole che sono ancora ben riposte nella loro confezione originale, a casa dei miei genitori. Il mio pensiero fu "i tuoi regali assomigliano troppo a quanto piace alla mamma". Forse, se avessi preparato una torta come questa...

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    1. Tu eri più grande però. Io avrei voluto fare durare la magia molto più a lungo. Ecco perché oggi resto così attaccata a questa festa ed ho fatto in modo che mia figlia potesse crederci il più a lungo possibile.
      I bambini sono troppo svegli ai giorni nostri (però alla magia vogliono crederci con tutto il cuore). Ciao tesoro!

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  3. Ciao Patrizia! Sono in un delizioso baretto in riva al lago in attesa di entrare a scuola e iniziare il mio lavoro di oggi...e, mentre sorseggio, sorrido in solitaria perché penso non a Babbo, non al bambinello, ma per me, veronese doc, a Santa Lussia (Lucia) che mi portò, non ricordo l'anno, il famoso dolce forno! M'è improvvisamente venuta voglia di andare a rovistare nella cantina dei miei per ritrovarlo e cercare anche le famose letterine in cui mi prodigavo in richieste accalorate. Per me fu la strana calligrafia della vecchierella che assomigliava straordinariamente a quella della mia giovane mamma. Le successive presero ad essere molto più tremolanti e io per un po' stetti al gioco. Come chi si diverte a credere contro ogni previsione...forse in questo non sono cambiata. Un abbraccio

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    1. Ma quanto ti invidio!
      Santa Lucia l'ho festeggiata anche io da piccola a Milano. Qui a Siena invece il 13 dicembre c'è una bella festa nella contrada della Chiocciola e noi tutti andiamo a farci benedire gli occhi, mangiare i brigidini ed immergerci finalmente nel profumo del Natale.
      Sulle lettere con grafie incerte ho una lunga esperienza. E molte le ho conservate. Ti mando un bacione e grazie per essere passata.

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  4. Allora non sono l'unica che voleva il dolce forno! Però io a Babbo Natale ho creduto ciecamente per anni, poi una compagna di classe mi svelò la cruda e triste realtà. Avrei preferito farlo da sola, ma vabbè, mi consolo facendo di tutto per nascondere le tracce con le mie figlie!
    Ps: torta buonissima e golosissima!

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    1. Anche gli amichetti spesso si vendicano del torto subito di avere scoperto prima di noi la dura verità. E con la scusa di fare i grandi (ma con una delusione cocente nel cuore), spargono dolore tra i coetanei. Non è giusto. Dovremmo ricordarci di essere bambini!
      Ti mando un abbraccione.

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    2. A me la bugia non l'hanno mai raccontata. Mia mamma si è sempre opposta. E il Natale mi ha emozionato sempre tantissimo, senza accompagnarsi a scoperte tristi ma con tanti regali per tutti.

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  5. Ciao cara Patty immagino la tua delusione di bambina. Io per non incorrere in questo "problema" visto che ancora i miei bimbi credono a Babbo Natale, nonostante alcuni compagni di scuola puntano sul contrario, nel caso non arriva il regalo richiesto ne porta altri che sono presenti nella lungaaaaa letterina (qualcuno lo becca di solito :-D)!!! Io da piccola ricevevo solo i regali dalla Befana e la calza arrivava con quello che voleva lei...e si preparava soltanto la letterina per Gesù Bambino da leggere in piedi sulla sedia e per una bambina timida timida non era proprio il massimo....
    La tua torta così speziata e' davvero perfetta per creare l'atmosfera delle feste ;)! Buona giornata baci Luisa

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    1. Cara Luisa, grazie delle tue parole. Fai il possibile per protrarre l'illusione ancora per un po'. E' così bello osservare i nostri bambini attendere pieni di gioia la notte di Natale.
      Mia figlia mi ha fatto emozionare più di una volta. Ti abbraccio forte.

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  6. Ho per un attimo preso la macchina del tempo e mi sono vista dentro a quella 127!!!
    Mi sono messa a leggere il tuo post perchè nonostante la mia età mi dispiace pensare che Babbo Natale (o chi per lui) non esiste.... mi dispiaceva da piccola, ma tanto i regali me li portava la Befana e mi dispiace ancor di più adesso, perchè nè la Befana né Babbo Natale si ricordano di me... Mio figlio (7anni) mi dice sempre "mamma non puoi chiedere a Babbo Natale una nave da crociera non ce la fa a portartela!"...ma gli chiedo quella apposta, almeno se non arriva ora so il motivo!!!
    Un abbracciotto e buona giornata

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    1. Mila, sono come te. Nonostante sappia la verità, non so perché ho ancora voglia di sognare questa festa. Ed il tuo bambino è molto saggio, perchè sa che se tu chiedessi qualcosa di più "piccolo", forse potresti averlo :D
      Un bel bacione.

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  7. Ma come fate a ricordare così tanti particolari della vostra infanzia? Io non mi ricordo neanche cosa ho mangiato ieri!! :-) Io a Babbo Natale ci credo ancora perché nonostante le litigate, i problemi, le delusioni e altre "amenità" il Natale porta sempre una carica di magia positiva che mi rende felice e mi alleggerisce il cuore, ogni volta. Delia è una garanzia, ma tu di più! Bacioni cara Patti!!

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    1. Non so Francy, ma c'è una parte della mia vita legata all'infanzia di cui ho un ricordo vivissimo. Ricordo episodi con una chiarezza quasi inquietante, particolari, frasi, giornate. Tutte le cose che mi hanno dato grande felicità ( o dolore) sono chiare nella mia testa. Fondamentalmente sono stata una bambina felice ed un po' di lei è ancora qui.
      Sei un tesoro cara Francy. a presto

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    2. Che bellissima risposta Patty. Del resto quei tuoi sorrisi parlano di infanzia felice...

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  8. La scoperta che Babbo Natale non esiste è arrivata d'estate all'età di cinque anni mentre pedalavo in circolo sulla mia bici rossa fiammante dietro casa dei miei nonni. Chiara ed io stavamo pedalando e chiacchierando e lei di punto in bianco mi dice: "Babbo Natale e la Befana non esistono, sono babbo e mamma che ci fanno i regali". Il gelo, perché ad una rivelazione tanto scioccante per quell'epoca non sapevo cosa rispondere. Non riuscii neppure a dire "non è vero mi prendi in giro", rimasi muta in un misto tra smarrimento e delusione. Ancora oggi ricordo bene quel momento.
    Immagino pure la tua delusione nel non aver ricevuto il regalo richiesto. La torta è splendida ne vorrei un pezzo ora!! Baci Marta

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    1. Mannaggia a Chiara! E' stata proprio birba. Così di botto non è bello. Sarebbe stato meglio scoprirlo da sola, magari ragionandoci su. Una notizia che ti arriva così come uno schiaffo, poi non se ne va più.
      Ti mando un bacione cara Marta. E' stato bello incontrarvi tutte e due!

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  9. Splendidaaaaa la provo sicuramente!
    Leccorniosa ed insolita ricetta di cui ignoravo l'esistenza.
    Meravigliose foto.
    Brava, brava, bravissima!!!
    Un abbraccio.
    Gra

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    1. E' una torta molto particolare e la presenza del sidro la rende veramente speciale. Un abbraccio Maria Graziana.

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  10. Ciao Patty, il tuo post ha fatto presa sulla mia coscienza e ha fatto riaffiorare in me il senso di colpa per non aver regalato a mio figlio il tanto desiderato EMILIO, il piccolo robot. Me lo rinfaccia ancora adesso che ha 24 anni... in compenso é stato lui a dirmi che Babbo Natale non c'era... a me che avevo fatto di tutto per non farglielo scoprire. Complimenti per la torta e non da meno per la splendida foto. Armando

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    1. Ecco, lo vedi da dove cominciano i traumi...speriamo adesso che tuo figlio non diventi una sorta di Iron Man vendicativo :D
      Ti abbraccio caro Armando. A presto,

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  11. Non mi ricordo più quanti anni avevo, ma sicuramente più di te: cercando una cosa nel cassettone di mia nonna trovai una scatola con dentro un sottabito della mia misura, sottabito che qualche tempo dopo mi fu portato dalla Befana... a me, bambina pragmatica, questi esseri magici non mi avevano mai convinto fino in fondo e questo fu il colpo di grazia :-)
    Per la torta, io quando vedo mele e spezie son già conquistata a prescindere. Ciao carissima!

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    1. Ecco, queste nonne distratte....mia figlia ha scoperto della non esistenza di Babbo Natale a causa di mia suocera, che le ha incartato il regalo lasciando sopra l'adesivo del negoziante dove la mandava a fare le commissioni....vabbè!
      Per la torta, provala! Ti abbraccio carissima.

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  12. Pazzesca questa torta...Che bontàààààà

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  13. Ciao Patty, da piccola credevo fermamente nell'esistenza di Gesù Bambino (anch'io come te scrivevo a lui e non a Babbo Natale) e della befana (che passava sempre a casa di mia nonna)..ma credevo anche al topolino dei denti che si prendeva il dentino e lasciava la monetina..e non avevo dubbi su nulla..quando poi, dopo anni scoprii tutto la delusione fu tale che avevo del tutto rimosso l'episodio al punto da non ricordare le circostanze che mi portarono a tale scoperta...
    la torta che hai preparato è golosissima, originale e sicuramente molto profumata dalla consistenza perfetta e dal sapore sicuramente buonissimo:)) bravissima come sempre:))
    Un bacione:))
    Rosy

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    1. Alcuni di noi rimuovono completamente come hai fatto tu. Altri ricordano i particolari nel dettaglio.
      Però la delusione è la stessa per tutti.
      Ti abbraccio cara Rosy.

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  14. Bellissimo questo ricordo della tua infanzia: ci sono desideri che restano indelebili dentro di noi.
    Gustose le immagini della torta!!!
    Grazie carissima, e un abbraccio!

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  15. Oh ma è una storia tristissima!!!!!!!!!! Mi dispiace proprio, ai bambini queste cose non dovrebbero succedere mai!!! Vietato.

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  16. Anche io credevo a Gesù Bambino e anche io ho smesso di crederci a 6 anni.
    Sarà la "milanesità"? Mah.
    Intanto io sto facendo i sablé.
    Saluti da Sydney.

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  17. La devo provare subito!!!
    Mi ricorda molto la torta streusel di pere e mandorle che faccio sempre da quando l'hai pubblicata per lo starbooks!
    ciao
    Silvia

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  18. Fatta!!! Per il Recipe-tionist :)))
    Stratosfericamente buona, anche se dalle foto la consistenza mi pare diversa dalla tua.
    Mille baciotti e buona settimana
    http://vissidicucina.blogspot.it/2017/01/a-volte-tornano-torta-speziata-alle.html

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