The first Noel - Lionel Richie
Visto che siamo ufficialmente entrati nello spirito natalizio e contrariamente a quanti pensano che il Natale sia l'undicesima piaga d'Egitto, io non ce la faccio a trattenere un senso di euforica agitazione, di confusa aspettativa, ho deciso che da qui al 25 dicembre racconterò solo storie felici.
Così abbiate pietà di me, per lo zucchero che troverete nelle ricette e nei miei post.
La piccola Emma stava seduta al tavolo della cucina e scriveva concentrata su un foglietto, tenendo ben stretta la matita nella mano di bimba. Dopo un'ultima lettura, si alzò ed andò dalla mamma che stava preparando la cena in cucina.
Le consegnò il foglietto con uno strano sorriso e gli occhi attenti e vide la madre leggere concentrata: "Per averti apparecchiato la tavola quando sono venuti i nonni: 1 euro"; per aver messo in ordine la mia cameretta e tutti i giocattoli: 1 euro; per aver preso 9 al compito di italiano: 2 euro; per avere annaffiato le tue piantine: 50 centesimi; per essere uscita a comprare il pane: 50 centesimi. Totale da pagare: 5 euro."
La mamma finì di leggere e guardò sua figlia sorridendo. Pensieri le vorticavano nella testa. Allora prese una penna, girò il foglio e cominciò a scrivere: "I Nove i mesi che ti ho portato nel mio grembo aspettando che nascessi: gratis; Tutte le notti che non ho dormito per allattarti e cullarti mentre piangevi spaventata: gratis; Tutte le volte che sono rimasta accanto a te mentre avevi la febbre ed il raffreddore: gratis; Tutte le preoccupazioni che mi hai dato quando facevi i capricci o disubbidivi: gratis. I giocattoli, le bambole, le caramelle, le torte di compleanno, le feste, i vestitini carini, i baci, le carezze e gli abbracci: se faccio la somma di tutto cara Emma, il mio amore per te è gratis."
E consegnò il foglio alla bimba.
Emma leggeva e la sua espressione cambiava. Alzò gli occhi verso la mamma e con i lucciconi le disse: "Oh mamma, ma io ti voglio tanto bene davvero".
Prese la sua matita e tracciando una riga sulla sua nota scrisse: "TUTTO PAGATO".
Se non siete mai stati in Alsazia, trovate l'occasione per farlo.
Magari proprio sotto Natale.
Questa regione francese si trova al confine con la Germania, a ridosso della Foresta Nera. Da Strasburgo in un attimo si più arrivare a Freiburg ed i paesaggi che attraverserete per visitarla, sono costellati da vigneti, castelli e borghi incantevoli. Al solo pensiero mi viene voglia di tornarci di corsa.
Colmar è ufficialmente la città con le più belle luminarie d'Europa.
Un gioiello di case a graticcio costruite su canali eleganti che attraversano il centro storico.
Una imponente cattedrale gotica sul cui tetto, se siete fortunati come me, potete anche scorgere il nido di una cicogna.
La strada principale piena di deliziosi negozi tra cui numerose panetterie le cui vetrine traboccano di Kuglehopf o Kouglof come lo chiamano loro.
Sono praticamente anni che desidero replicare questo dolce molto Natalizio (che però viene preparato in tutto il resto dell'anno), e qualsiasi delle ricette trovate in rete non mi soddisfava o aveva comunque qualche particolare che non riusciva a convincermi.
Sono incappata per caso sul sito di Marcotte (le blogger che hanno combattuto come me contro la dipendenza da Macarons, sanno di chi parlo) ed ho capito che era lei la ricetta che cercavo.
Fragrante, burrosa, con pochissimo zucchero e molta uvetta...un signor lievitato che magari non vi darà la soddisfazione di un Pandoro o un Panettone, ma che comunque richiede tempo e pazienza e non durerà molto sulla vostra tavola.
Non avendo a disposizione farina forte, ho voluto provare ad utilizzare la semola rimacinata Senatore Cappelli e l'intuito mi ha premiata. La semola ha contribuito a reggere la lievitazione ottimamente, ha conferito al dolce un profumo caratteristico ed il sapore riconoscibile della semola. Inoltre, il colore ...beh, valutate voi. Assolutamente buonissimo.
Ingredienti per uno stampo scanalato da 22 cm di diametro.
300 g di farina forte (semola rimacinata Senatore Cappelli senza tagli di altre farine).
35 g di zucchero semolato
1 cucchiaino di miele
6 g di sale
15 g di lievito di birra
125 g di uova
90 ml di latte intero
200 g di burro + per lo stampo
75 g di uvetta sultanina
kirsch (facoltativo - o altro liquore dolce in cui ammollare l'uvetta)
mandorle intere per la decorazione
zucchero a velo per la finitura
Fate riprendere l'uvetta in acqua calda addizionata o meno con il liquore.
Nella ciotola della planetaria versate il latte intiepidito in cui farete sciogliere il lievito di birra con il cucchiaino di miele ed aggiungete 100 g di farina per realizzare un lievitino che farete riposare c.ca 1 ora coperto con un panno umido. Ponete la ciotola in un ambiente caldo (dentro il forno con la luce accesa va benissimo).
Quando il lievitino avrà raddoppiato il proprio volume, aggiungete nella stessa ciotola lo zucchero, le uova leggermente battute, il sale ed il resto della farina.
Con il gancio lavorate l'impasto a velocità media dai 10 ai 15 minuti fino a che la pasta non si staccherà dalle pareti lasciando la ciotola lucida.
A questo punto cominciate ad aggiungere il burro ammorbidito a dadini, pochi alla volta facendoli incorporare bene prima di aggiungere i successivi, e continuate ad impastare fino a che il burro non sarà ben incorporato.
Da questo momento continuate ad impastare: l'impasto risulterà morbido ed appiccicoso ma con il lavoro comincerà a essere liscio e lucido, incordandosi al gancio e staccandosi dalla ciotola lasciandola pulita. Continuate ad impastare e prima di smettere fate la prova del "velo": prendete con due dita una estremità dell'impasto e tirate verso l'esterno: se la pasta è elastica e non si strappa raggiungendo uno spessore di trasparenza come quello di un velo, allora il vostro impasto è pronto.
Aggiungete a questo punto l'uvetta sgocciolata, impastate qualche istante per incorporarla e distribuirla bene, quindi togliete la ciotola dalla planetaria, copritela con un panno umido e fatela lievitare almeno un'ora.
Imburrate lo stampo e disponete una mandorla in ciascuna scanalatura alla base.
Togliete l'impasto dalla ciotola: sarà estremamente morbido ed un po' appiccicoso. Consiglio di cospargervi le mani di un goccio d'olio prima di maneggiarla.
Prendetela con delicatezza e allungatela in maniera da avere una sorta di rotolo da sistemare nello stampo circolare. Spingete bene l'impasto nello stampo quindi lasciate nuovamente riposare il tutto per un'ora sempre nel forno al calore sviluppato dalla luce accesa e coperto sempre da un panno umido.
La pasta dovrà raddoppiare di volume ed arriverà ad emergere dal bordo del vostro stampo.
Infornare a 180°C e far cuocere per 30/35 minuti (la mia era cotta perfettamente a 35 minuti, ma fate comunque la prova stecchino e valutate in base alle calorie sviluppate dal vostro forno).
Rovesciate la torta su una griglia e fatela intiepidire.
Cospargete di zucchero a velo e se vi piace, lucidiate le mandorle con una goccia di miele.
Se la consumate il giorno dopo, ricordate di scaldarla lievemente per riprendere la fragranza data dal burro.
lunedì 9 dicembre 2013
51 commenti:
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Che bello questo dolce...non sarà un pandoro o un panettone, ma credo che di soddisfazione ne dia tantissima, un po' come quella semola là, di cui tutte ci siamo innamorate ;)
RispondiEliminaTutte le cose belle della vita, alla fin fine, sono gratis.. o dovrebbero esserlo.
Un abbraccio, Patty
Concordo con te cara Giulietta! Un bacione.
Eliminafai bene a raccontare storie felice, ne abbiamo proprio bisogno!! Io adoro il Kugelhopf, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazie Silvia, in questo periodo ne abbiamo proprio bisogno.
EliminaConosco bene quella parte della Germania perché ci ho vissuto un anno...e hai ragione, l'atmosfera natalizia che si respira là e in tutti i paesi nordici in generale è proprio magica! Buonissimo il tuo kugelhupf, ha un aspetto divino! Buona giornata! Un bacione
RispondiEliminaGrazie Chiara. Hai ragione, l'europa del nord ha la capacità di creare la magia del Natale in maniera assolutamente unica. Grazie di tutto.
EliminaBella tu,dolce la piccola Emma e favoloso il tuo Kugelhopf...mi piacerà tanto perdermi nelle tue storie dolci piene di zucchero!
RispondiEliminaahahaha Chiara. Sei un tesoro. In questo periodo solo cose dolci, da fare mangiare e regalare!
EliminaBaci grandi.
ma che bello, e che bell'impasto da crudo. Anche io spero di aver tempo di provare la semola con qualche bel lievitato *pesante* e spero che il risultato assomigli almeno un po' al tuo... buona giornata. :)
RispondiEliminaTeresa, diciamo che sono che vorrei che i miei lievitati assomigliassero un po' ai tuoi! Quel panettone me lo risogno la notte.
EliminaL'impasto a crudo era effettivamente bello, lucido e molto liscio, ma l'ho lavorato tanto. Solo così credo si possa avere un buon risultato. Un bacione.
Eh vabbé.
RispondiEliminaCosì mi tocchi il cuore.
L'amore tra mamma e figli è qualcosa di davvero indescrivibile...
Dolce meraviglioso e mi fa venire una fame.
Un abbraccio
Babe ti mando un bacio. Ed anche una fettina di dolce! <3
EliminaLa ricetta la copio subito...per il resto io faccio parte di quelli che.....aspettano l'Epifania...
RispondiEliminaahahaahha....dai, non te la prendere: è solo Natale! Un bacio malmostosa!
EliminaUn impasto spettacolo sia da crudo che da cotto…..mannaggia hai davvero fatto una magia…sarà il Natale che sta arrivando!!! Figurati……tu non sbagli un bersaglio!!!!
RispondiEliminaGabila, non vedo l'ora di vedere il tuo. Mi stenderà sicuramente perché le tue foto sono da togliere il respiro! Un bacione grande e grazie.
EliminaChe bella storia che ci hai raccontato Patty, w il Natale! :D
RispondiEliminaAmo anche il Kugelhopf ricordo del mio inverno in Germania :D
Marco di Una cucina per Chiama
Grazie Marco...in effetti in Germania si trova praticamente ovunque. Un abbraccio.
Eliminasei un genio Patty. e ora hai anche i commenti per rispondere!!!
RispondiEliminabella bella belllllla!!
la semola senatore cappelli ..... io ci ho fatto di tutto con quell'oro giallo là!
baci
Sandra
E' davvero oro giallo! Se penso che praticamente è finita....sob sob!
EliminaUn bacio a te bella Sandrina.
Bellissimo questo kugelhopf e tenerissima la piccola Emma!
RispondiEliminaImmagino poi il sapore con quel grano fantastico...
Un abbraccio
Frankie
Dai provaci e poi mi sai dire! Un bel bacione.
EliminaSono stata a Colmar nel mese di agosto del 1993, quell'estate caldissima...penso che il caldo umido e afoso come quella volta non l'abbia mai sentito...con tutti i canali poi...comunque, una città meravigliosa ma io sono sempre un po' di parte quando si tratta della Francia. E' bello come la mattina di Natale il tuo Kugelhopf Patty...ma il tuo sorriso è più bello !!
RispondiEliminaUn bacione,
Marina
La mia prima volta a Colmar è stata ad agosto come la tua, ma non era così caldo. Io indossavo un maglioncino e c'era un vento fresco, una luce pazzesca. Vorrei tornarci. E' un posto incantevole.
EliminaE si, questo dolce ricorda proprio una mattina di Natale. Un bacio mia cara.
una favola patty complimenti emmaeh si che è una vera signorina
RispondiEliminaSi, è proprio una brava bambina. ;) Un bacione.
Eliminanon sono d'accordo, cara Patty. le nottate in bianco vengono ripagate da un tenero abbraccio. Le ragadi durante l'allattamento vengono ripagate da un sorriso beato quando la mia piccola è sazia. I vestiti, i giocattoli, le torte, le caramelle, ricevono in cambio sempre uno sguardo attento e vivace che dice grazie. Forse non si misura in denaro, ma l'amore dato viene sempre ripagato da chi lo riceve.
RispondiEliminaSi, in effetti la mamma non chiede nulla in cambio, ma se questi adorabili gesti ci arrivano, siamo sicuramente più ricche alla fine dei problemi. L'amore per i nostri piccini viene sempre ripagato. Non sarei di eguale opinione circa l'amore incondizionato per gli altri. Ti mando un bacio mia cara.
EliminaIl senso di euforica agitazione ha pervaso anche me :) e chissene per una volta di coloro che credono che il Natale sia l'undicesima piaga d'Egitto... anch'io spargerò zucchero ovunque per ingannare l'attesa :)
RispondiEliminaDolce pazzesco e lievitazione perfetta!
Dai che spargere zucchero fa pensare alla neve! Grazie cara Mari, sei sempre un tesoro.
EliminaMe ne sono innamorata a prima vista!!!!
RispondiEliminaAnche io! Un bacio Michela!
EliminaQuesto lo conosco: era uno dei cavalli di battaglia di "Frau", a cui devo non solo le ricette dei biscotti natalizi o della torta con il coperchio, ma anche la ricetta di questo dolce che profuma voluttuosamente di burro.
RispondiEliminaClaudette
Il burro è presente, è il protagonista di questo meraviglioso dolce. Grazie Claudette.
EliminaIn questi giorni ho preparato i dolci tipici del natale inglese, pieni di burro e frutta disidratata, una vera delizia per il palato, anche se diversi dai nostri panettoni. Questo dolce che proponi tu, avrei voluto assaggiarlo nella versione originale, per capire la differenza con la versione senza glutine....
RispondiEliminaComunque, solo nelle storie c'è un finale come nella tua, a me il pargolo n. 3 mi ha detto "be', io invece voglio il pagamento!" ... o solo perché è maschio?
Lo sai Stefania che io adoro i dolci anglosassoni proprio per quello? Mi trattengo dal prepararli perché so che me li finirei solo io, ma sono dolci magnifici e pieni di incredibile profumo.
EliminaDai, scommetto che il pargolo 3 ti farà qualche bella sorpresa a breve. Un abbraccio.
Mi piace la mamma di Emma :)
RispondiEliminaQuesto lievitato sale nella classifica del dolce per la colazione di Natale... potrei provarci proprio, ho tutto quello che serve! Buona serata Patty cara :*
Sono convinta che ti verrà magnifico! Un bacione Mari.
Eliminacara la mia zuccherosissima patty, quanto mi piaci anche così!!! ;)
RispondiEliminamolto interessante la tua versione del gugelhupf! credi che senza la planetaria possa riuscire a rifarla? chissà se l'olio di gomito può bastare...
un bacio grande!
Si fa anche a mano, di sicuro. Il lavoro è un poì più lungo ed impegnativo, ma sono sicura che puoi farlo senza problemi. Rimboccati le maniche e dacci dentro. Un bel bacione.
EliminaE sia zucchero cara Patty, le storie dolci in questo periodo ci stanno benissimo. :-)
RispondiEliminaFavoloso questo kugelhupf, che prima o poi, sento che dovrò fare. Mi ispira troppo questo dolce!
Un abbraccio
E zucchero sarà fino a che non mi viene a noia. Un bacione cara Sugar!
EliminaCara Patty, sai che dalla tua penna ascolterei anche Jingle Bells in 10 lingue. Io sono quella che vive il Natale come l'undicesima piaga ma me ne farò una ragione. Quest'anno, sarà la crisi e la poco voglia di festeggiare, vedo finalmente tanta tanta sobrietà per le strade e nei negozi e non mi fa affatto tristezza, anzi, mi aiuta a fare pace con il Natale. Io non amo il Natale in quanto tale, non amo il Natale per tutto il consumismo e l'ipocrisia che lo circonda. Quest'anno (forse) sarà Natale anche per me :-)
RispondiEliminaGrazie per i consigli di viaggio e per il bellissimo dolce che prima o poi farò. Bacio tesora
E' vero. Ho la stessa identica sensazione anche io. Sarà sicuramente un Natale molto sobrio, nel mio caso fatto di cose preparate in casa e regalate. C'è poco tempo e poca voglia di sprecare. Spero che questa sensazione sia la chiave di un vero cambiamento anche se ovviamente chi è dall'altra parte, vedi negozianti e commercianti, soffrirà per questo. Si pareggiano un po' i bilancieri.
EliminaSono certa che ci sarà un Natale perfetto anche per te. Il tuo personalissimo Natale.
Un bacio grande.
Bravissima cara Pat, è bellissimo, è un dolce che ho tanto sentito e non sapevo si usasse il lievito di birra...prima o poi lo proverò!!! Bacioni
RispondiEliminaCome in tutti i lievitati, c'è la possibilità di una versione con lievito di birra. E devo dire che in questo caso la riuscita è ottima.
EliminaUn bacio anche a te Lucia.
Grazie Carissima!
RispondiEliminaBella la storia, bella Freiburg, la Germania e il Kugelhopf, qui è natale e si sente, in modo leggiadro e aerato come il tuo dolce cara Pat. un baciotto mony***
RispondiEliminaUn signor lievitato,sei stata bravissima!!!
RispondiEliminaOddio, Patty son venuti anche a me i lucciconi! L'amore non ha prezzo ma viene ripagato da certi istanti di tale poesia che il cuore quasi cede per l'emozione. Rubo la tua ricetta e ti abbraccio :)
RispondiEliminaGrazie!
L'Alsazia è una regione fantastica sia per i suoi vini che per la sua cucina: se hai voglia visita il mio blog dove ho fatto un breve resoconto di un viaggio in quella regione.
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