La storia del passato
Ormai ce l’ha insegnato
Che un popolo affamato
Fa la rivoluzion
Ragion per cui affamati
Abbiamo combattuto
Perciò buon appetito
Facciamo colazion.
Viva la pappa pappa,
col pomopomopomopomodorooooo
Viva la pappa pappa
Che è un capopopopopopolavoro
Viva la pappa pappappà
Col pomopomodorrrrrrr
Non ci crederete, ma questa canzone qui l’ho riscritta a memoria. La ricordo perfettamente dai miei sei anni, quando guardavo Giannino Stoppani alla televisione, interpretato dalla incontenibile Rita Pavone. Che a quel tempo non mi sembrava tanto impossibile che una ragazza potesse essere anche un ragazzo come il suo Gian Burrasca, perché io ero praticamente la sua fotocopia, chiedetelo a mia madre che si strappava i capelli ogni volta che sparivo di casa. Una maschiaccia impunita con una fantasia delittuosa, per di più cresciuta allo stato brado in una tenuta di non so più quanti ettari, circondata da cavalli, fagiani, lepri e boschi pieni di ammiccanti tentazioni.
Ho amato Gian Burrasca alla follia proprio perché sentivo di assomigliargli. Le sue avventure erano per me territorio di confronto e quando non passavo le ore a leggere e mettere a memoria le sue peripezie, uscivo a sperimentarle per la disperazione dei miei genitori. Con me trascinavo mia sorella e le mie amichette più piccole che tutt’ora quando mi rivedono, non possono che ricordare le emozioni vissute insieme guadando il fiume o costruendo il rifugio “antibabbo” nei cespugli a ridosso del bosco.
Chi da bambino non ha letto Gian Burrasca ha perso un tesoro grande. Una meravigliosa guida rivoluzionaria contro gli adulti che castrano la fantasia e l’azione, un inno sfrontato alla libertà e alla gioia, un mondo pieno di risate e punizioni impossibili. Quello che amavo di quel libro, erano anche le illustrazioni: un diario meticolosamente documentato dell’intenzione a delinquere e questo mi faceva sentire Giannino ancora più vicino, più vero, più mitico.
Forse è proprio dal Gian Burrasca che ho preso l’abitudine a tenere un diario fin dai tempi della scuola. Lo portavo alla maestra per farglielo leggere, pieno di disegni e delle mie avventure e lei lo chiamò “ Il quaderno vivo”. Ne ho conservati diversi e mia figlia li sfoglia spesso con curiosità, facendomi infinite domande e probabilmente sentendo anche lei lo strano desiderio di scrivere (lo spero vivamente).
Oggi ricomincia la scuola e vivo l’emozione forte come quella del suo primo giorno, in prima elementare. Si equivale perché quest’anno con la quinta si chiude un cerchio e forse dietro l’emozione si cela un po’ di timore, di preoccupazione per quello che verrà poi.
So che molte di voi probabilmente erano troppo piccole per ricordarsi della serie che passava in tv ancora in bianco e nero, per la regia della Wertmuller. Ma forse avrete letto il libro e se non lo avete fatto, fatelo fare ai vostri bambini e magari dateci una sbirciatina. Il divertimento è assicurato e loro non lo dimenticheranno.
Piccolo quiz: lo sapete di chi sono le musiche di “Viva la Pappa col Pomodoro”? Vi do un aiutino: grande, meraviglioso compositore italiano di musica da film stra-noto... Provate a indovinare.
La ricetta della Pappa col pomodoro che vi lascio, arriva direttamente dalla delegazione pratese del Club del Fornello di Rivalta, di cui ho appena ricevuto in regalo un bellissimo libro. Avendo confrontato diverse versioni, questa mi piace particolarmente. Tutte voi conoscete questo piatto Toscano di tradizione contadina ed universalmente noto e sicuramente lo avrete preparato almeno una volta. Personalmente le raccomandazioni che faccio a chi si approccia a questa deliziosa zuppa per la prima volta, sono due: 1) utilizzate un pane possibilmente a lievitazione naturale e cotto a legna. Meraviglioso il risultato con pane di Altopascio, il mio pane toscano preferito in assoluto. Ma nulla toglie di usare pane pugliese o pane di Altamura, la cui consistenza, una volta cotti, è perfetta e non si trasforma in colla per manifesti. Non usate pane comune, pane all'olio o pani precotti da riscaldare. Il risultato è tristissimo. 2) Scegliete pomodori maturi tosti, non troppo acquosi. Io ho usato degli ottimi San Marzano che ho riportato dal Molise, profumatissimi e pieni di sapore.
Ecco gli ingredienti per 6 persone:- 1 kg di pomodori maturi
- 1 litro di brodo. Molti secondo la tradizione usano dell'ottimo brodo di carne. Io ho usato un profumato brodo vegetale per alleggerire la ricetta.
- 350 gr di pane casareccio raffermo privato della crosta
- 1 porro
- 1/2 cipolla
- 1 spicchio d'aglio
- 2 foglie di alloro ed un mazzetto di basilico
- peperoncino se gradito
- sale, pepe q.b.
- olio extra vergine d'oliva (io ho usato quello di Sarteano, fruttato e delicato)
Private il pane della crosta e tagliatelo a cubetti. Metteteli ad abbrustolire in forno caldo per una decina di minuti. Nel frattempo fate un trito con il porro, la cipolla e l'aglio e fate rosolare nell'olio per qualche minuto. Aggiungete quindi le foglie di alloro ed il basilico tritato grossolanamente quindi abbassate la fiamma e fate passire per una 15na di minuti.
Aggiungete i pomodori a pezzetti, a cui avrete precedentemente tolto la pelle ed i semi, quindi salare, pepare ed eventualmente aggiungere il peperoncino se gradito. Mescolare e lasciare insaporire per qualche minuto. Aggiungere il pane, rigirare il tutto, coprire con il brodo e far cuocere per c.ca 1 ora a fiamma dolce. A metà cottura rimestare energicamente con una frusta in modo da sbriciolare il pane ed avere un composto cremoso. Aggiungere il brodo se notate che si asciuga durante la cottura.
Servire ovviamente irrorato con dell'ottimo olio extra vergine e qualche fogliolina di basilico fresco. Appena fatta è deliziosa. Il giorno dopo magnifica!
bellissima ricetta tesoro, mi piace la pappa al pomodoro, lo sai che in questo momento non mi ricordo l'autore? credo che sia il marito di Rita Pavoni, ma te lo dirò quando mi ritorna in mente!
RispondiEliminaUn bacione!! M.Luisa
Fantastica e intramontabile!! :))
RispondiEliminaVevi :)
Mi piace la pappa col pomodoro e mi piacciono i ricordi che hai risvegliato
RispondiEliminaChe squisitezza.... complimenti!
RispondiEliminaNon ho visto la serie, ma da piccola mamma mi fece leggere il Giornalino, quello che era appartenuto a lei ed ancora conserviamo.
RispondiEliminaHai ragione, chi non l'ha letto perde qualcosa...
Non ce l'ho fatta e ho controllato: Nino Rota??? Ma chi l'avrebbe mai detto!!!
Caspio, mi hanno appena battuto sul Nino Rota che avevo sulla punta delle dit... ehm... della lingua!
RispondiEliminaLo ammetto, sono un po' troppo ggggiovane per la serie, ma il libro eccome se l'ho letto, sciupato, conservato e osannato. Adoravo quel libro, insieme a tanti tanti della mia infanzia, di cui incredibilmente ricordo ancora i titoli (considerando che non ricordo cosa ho mangiato ieri e pranzo è preoccupante :P).
Però... e qui c'è un però grosso come una casa... non ho mai mangiato la pappa al pomodoro! Vado a nascondermi nella mia tana dalla vergogna, e vedrò di rimediare!
Un abbraccio e buon ultimo anno di elementari alla "piccola"!
sai che non lo so e non ho visto la serie...come premio di consolazione posso papparmi la pappa al pomodoro?:) A presto
RispondiEliminaHo sempre amato Gian Burrasca perchè era (ed è ancora) un po' il mio alter ego, l'esuberanza e la sregolatezza che avrei voluto avere e che non ho mai tirato fuori. Le sue avventure sono un "capitolo d'infanzia" che non si può perdere :)
RispondiEliminaOra mi speghi perchè diamine insieme ai dolci pomodori maturi d'Abruzzo non mi son fatta lasciare anche il pane casereccio da mamma??????? So' rinc........a, non ce n'è!
Un baciotto, a prestissimo gianburrasca :))
ah la pappa al pomodoro l'adoro!
RispondiEliminaRicordo le storie di Gianburrasca, ma le musiche proprio no, non le ricordo per niente. Adesso mi sa che devo andare a cercarle...
RispondiEliminaOttimo piatto della nostra tradizione.
Buona giornata.
ah...quanta nostalgia
RispondiElimina..che allegro Revival!
RispondiEliminaUn abbraccio, Buon "inizio"!
A presto
Francesca di SingerFood & Chiccherie
Ciao Patty,
RispondiEliminaquanti ricordi on il terribile Gianburrasca...Mia mamma me la cantava sempre ogni volta che c'era (appunto!) la pappa al pomodoro e oggi io la canto a mio figlio...Sento però che un pò di poesia si è persa, mah, saranno questi ritmi frenitici che abbiamo...ancora oggi , quando ho voglia un pò di coccole la cucino...per me ha un che di consolatorio....grazie, a presto fulvia
E si che ho visto la serie!!!!! che bei tempi...quando tutto era perfetto : ((
RispondiEliminascusa la nota triste ma mi sono venute in mente molte cose.
Mi piace motissimo il pomodoro ion tutte le sue versioni (basti pensare che la sera spesso mangio pane e pomodoro ihhhihi), ma sai che coaì non l'ho mai fatto?? copiooooo
adoro questo piatto. brava
RispondiEliminaquanti ricordi e che sapore meraviglioso questa pappa al pomodoro!! ciao, Valentina
RispondiEliminaCiao a tutte carissime! Intanto vi dico che la coccarda musicofila va a Stefania che, anche se con un piccolo aiutino, è riuscita ad indovinare il mitico Nino Rota, autore delle musiche. E alle altre mi fa piacere che sia rimasto nel cuore a molte questo piccolo libro divertente e che abbia scatenato una valanga di ricordi belli e nostalgici. La nostalgia la potete spazzare via in un attimo con un bel piatto di pappa al pomodoro. Garantito al limone! Un bacio, Pat
RispondiEliminaMai vista la serie, sigh, ma il Giornalino l'avevo letto con piacere da piccola e riletto qualche anno dopo. Troppo forte!
RispondiEliminaOttima la pappa col pomodoro, figurati che io l'ho conosciuta da poco, venendo a stare in Toscana e ora me la faccio preparare spesso dal maritino. slurp!
che bei ricordi...io però la pappa al pomodoro non l'ho mai mangiata, qua in lombardia proprio non si usava.
RispondiEliminaGianburrasca invece mi piaceva da matti...un abbraccio e buona serata!
...c'era una prozia che tentava sempre di rifilarmi una pappa al pomodoro, ma io misono sempre rifiutata...se mi garantisci la bontà la tua l'assaggio volentieri, anche con il sottofondo di nino Rota!
RispondiEliminaciao loredana
Che ricordi mi hai fatto rivenire a galla!!! Ricordo perfettamente quella canzone e mi sembra di tornare bambina...deliziosa "pappa col pomodoro" da provare...Un bacione e buona serata...
RispondiEliminache bel racconto, cara "GianPatty". Io ne viste alcune puntate si, ma letto il libro mai. E pensare che mio figlio il grande -che poi è nato nel 2002 ed ha quindi una classe in meno di tua figlia- è la quintessenza di Gianburrasca. Mi sa che il libro mi regalerebbe una chiave di lettura importante :)
RispondiEliminacomunque, come già ti avevo anticipato, ecco la promessa mantenuta
http://essenzaincucina.blogspot.com/2011/09/grape-and-figs-pie.html
un abbraccio!
Non ho mai mangiato la pappa al pomodoro!
RispondiEliminaVorrei assaggiare la tua ricetta.
Il piatto ha un ottimo aspetto!
Léia
Da bambina ho letto il libro e le avventure di Gian Burrasca mi divertivano tanto. Che belli i racconti della tua infanzia!
RispondiEliminaLa pappa al pomodoro mi piace moltissimo, la tua è molto invitante.
Baci
Giovanna
L'ho letto Gianburrasca! mia madre lo adorava e voleva che lo amassi anche io ma era troppo lontano da me.. lo trovavo un bambino indisponente e tr pestifero (io ero un topo di biblioteca... qnto di più distante...)! ma la pappa me la papperei volentieri! la ricetta me la segno, nn ho mai capito bene come si preparasse
RispondiEliminaUna vera prelibatezza!!! Baci e felice giornata
RispondiEliminaBuonissima la pappa al pomodoro il mio cibo coccola preferito! Mi ricordo che il mio babbo mi aveva comprato il giornalino di Gian Burrasca ma non me lo aveva dato perchè asppettava il Natale, io l'ho scoperto in fondo al suo armadio e me lo sono letta tutto di nascosto! per Natale ho fatto finta di essere sorpresa e mi sono sentita molto gianburraschiana!
RispondiEliminaquanto mi piace la pappa al pomodoro Patty! la adoro!!!! Brava, hai fatto benissimo a proporcela. Mi è venuta voglia di prepararmela :D
RispondiEliminaUn bacione
io l'ho letto alle elementari.. il libro non era nuovo, era di mamma! quanto mi divertivo a leggere i libri dei miei genitori da piccini, mi dava un senso di continuità bellissimo!
RispondiEliminaevviva la pappa col pomodoro! ma quanto è buona?!
¡¡Que bueno!! me gusta mucho la receta por fácil y rica.
RispondiEliminaCiao besos
L'unica volta che ho provato a fare la pappa al pomodoro è stato un disastro. Colla, come dici tu. Ma mi sa che il pane non fosse del tutto raffermo e che non fosse quello adatto. Grazie per i consigli, ci riproverò!
RispondiEliminaAnch'io lo guardavo!!!! Sai che ho preso in biblioteca il giornalino di GianBurrasca per mio figlio e non l'ha degnato di uno sguardo.. ci sono rimasta malissimo, ero tentata di rileggermelo!
RispondiEliminaQuesta pappa è un'incanto! Buon W-e!
ha un aspetto super goloso!!! Gian Burrasca lo adoravo anch'io. il libro l'ho letto e riletto non so quante volte...ora lo conservo per mia figlia, che (spero) pare abbia ereditato la mia passione per la lettura...non vedo l'ora che sia pronta per leggerlo!!!la pappa al pomodoro l'ho fatta solo una volta ma la rpossima tornerò sul tuo blog a sbirciare la ricetta!!! mi sembra molto meglio di com'era venuta la mia!!!
RispondiEliminail giornalino di giamburrasca!!! quante volte l'ho letto!!! l'avevo ritrovato tempo fa e volevo passarlo ai miei figli... poi è scomparso di nuovo! Proprio Monello questo libro, tanto quanto Giamburrasca! e la pappa al pomodoro?
RispondiEliminami ricordo il ritornello cantato da Rita Pavone!
Non ci crederai, oggi ho fatto la tua pappa col pomodoro, ero troppo curiosa! A prestissimo le foto, era meravigliosa.
RispondiEliminalo sai mi piace tantissimo non ho mai provato a farla , questa è la volta buona ciao!!!
RispondiEliminaCiao POatty, eh già, siamo proprio sulla stessa lungheza d'onda :-)
RispondiEliminaCosa dici, ti va di portare la tua squisita pappa al pomodoro nell'Abbecedario Culinario?
Guarda qui:
http://cindystarblog.blogspot.com/2012/04/e-come-empoli-in-toscana-per.html
e se hai anche altre ricette toscane sono le benvenute!
Buonissimo weekend :-)
Siamo stati in Toscana questo weekend e abbiamo assaggiato la pappa al pomodoro: bbbbbbuuuuuooooonaaaaa è piaciuta da matti anche a mio marito che si lancia di solito in facili entusiami. Ora la vogliamo proporre x la ns prox cena con amici :):):)
RispondiEliminaNon so come mai ma in qs giorni mi è venuta una voglia impellente di cucinare la pappa al pomodoro (mai fatta in vita mia); così sono corsa su questo autorevole blog certa di trovarla e così è stato. Mi rendo conto che non è proprio stagione per via dei pomodori di serra, ma allo stomaco non si comanda!! :-) Ricetta stampata e messa in produzione.
RispondiEliminabacioniii
PS: il libro che hai citato ce l' avevo anche io, uguale uguale!!
Preparata domenica sera e mangiata ieri sera due piattoni!! Venuta buonissima anche con i pomodori invernali.
RispondiEliminaHo omesso il porro perchè non lo avevo in casa e ho aggiunto un pochino di peperoncino. Servita con olio e una bella spolverata di parmigiano.
SQUISITA!!!
Mia madre stamani mi ha chiesto: hai una ricetta della pappa al pomodoro? E io: te la trovo...
RispondiEliminaCom'è che il primo blog che mi è venuto in mente è il tuo? ;-) E com'è che non ho bisogno di andare a cercare altrove? :-p
Un bacione!!!