Orfeo Negro - Aether
Devo fare coming out: la mia passione per la cucina s'è destata tardissimo!
Non che non esistesse o fossi indifferente alla cosa, intendiamoci!
Ho cominciato a gironzolare intorno ai fornelli con l'intenzione di preparare concretamente qualcosa solo verso i 17/18 anni. Questo ha curiosamente coinciso con il fidanzamento con colui che è poi diventato mio compagno di vita.
L'assalto ai forni è avvenuto solo dopo sposata (quindi a 29 anni!).
Lo dichiaro ufficialmente: sono una "gastronauta attempata". Prima di allora, mi sono sempre limitata ad osservare ammirata le donne della mia famiglia muoversi con nonchalance tra paste fresche, arrosti, preparazioni elaborate e creazioni estemporanee e con la determinazione risoluta di una bimba di 6 anni, mi dicevo: "lo voglio fare anche io"!
Io non salivo sullo sgabellino per infilare le mani in farina e pasticciare allegramente.
Primo: ero troppo alta e non ho mai avuto bisogno di sgabello!
Secondo: mia madre era sempre troppo preoccupata che sporcassi e combinassi qualche casino (prerogativa innata), per cui alla fine, per necessità e rassegnazione mi sono dedicata ad altri interessi.
Paradossalmente, il meraviglioso mondo della cucina me lo ha aperto mia suocera (queste suocere!), cuoca formidabile ma con il mio stesso identico percorso: anche lei ha cominciato a cucinare appena sposata. E di strada ne ha fatta a iosa.
Ricordo perfettamente il primo regalo ricevuto dai miei suoceri dopo un anno di fidanzamento: "Il Cucinone" della Mondadori, un tomo in 2 volumi splendidamente rilegato in tela rossa bordata oro, con tutte le più importanti tecniche e ricette della cucina italiana ed internazionale (oltre 1700). Neanche una fotografia.
Credo di averlo aperto un paio di volte. All'epoca detestavo leggere una ricetta senza avere un'indicazione di come sarebbe stato il piatto finito. Non ero in grado di interpretare.
Ma il messaggio di mia suocera l'ho interpretato subito benissimo: impara a cucinare!
Sono partita alla lontana, prima dai dolci (la natura di un goloso non si smentisce) per poi buttarmi su tutto il resto, ma la carne è sempre stata e rimane il mio grande cruccio. Anche cucinare la semplice fettina in padella mi inquietava. Certe volte mi faceva una tristezza presentare per pranzo quei pezzetti di carne pericolosamente simili a delle solette di cuoio rinseccolito e credo che mio marito sia stato in quelle occasioni, la persona più clemente e gentile dell'universo conosciuto, mangiando senza fiatare: mai dimostrazione d'amore fu più grande.
La scaloppina l'ho cucinata rarissimamente. Mia madre la faceva spesso, al vino bianco o al limone, ma io da piccola la odiavo. Vero!
Odiavo l'effetto viscido della farina della panatura che mi impastava la bocca, l'agro del limone, l'eccesso di salsina....io ero un tipo da cotoletta o da hamburger, tutto il resto non aveva vita facile sul mio piatto.
Posso affermare senza paura di essere smentita, che quello che so sulla scaloppina, l'ho imparato da Elisa e dalle dritte delle Mtc girls.
Che adesso avranno una ragione in più per essere orgogliose, perché oltre a farci divertire con questo gioco strepitoso, hanno trovato un sistema infallibile per "farci imparare a cucinare" come Dio comanda. Mia suocera ringrazia!
Vi presento la mia scaloppina di pollo all'arancia e Vernaccia di S. Gimignano con panatura al sesamo e carotine glassate al timo.
Ingredienti per 2 persone
2 fettine di petto di pollo da 120 gr c.ca ciascuna, tagliate sottili
4 carote non troppo grandi
4 cucchiai di semi di sesamo
1 cucchiaio di salsa di soia
il succo di un'arancia
mezzo bicchiere di Vernaccia di S. Gimignano
3 cucchiai di farina 00
50 gr di burro chiarificato
1 dadino di burro per le carote
2 cucchiai di olio extra vergine
qualche rametto di timo
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di zucchero di canna
sale, pepe
Preparate una marinata con il succo d'arancia, la Vernaccia e la salsa di soia. Battete i petti di pollo per assottigliarli ulteriormente quindi divideteli e ricavate 4 scaloppine. Immergete le fettine nella marinata per almeno un paio d'ore. Tenete al fresco.
Tostate i semi di sesamo in un padellino antiaderente senza nulla, quindi fateli raffreddare e mescolateli con la farina. Versate il composto su un piatto piano.
Scolate bene le fettine di pollo e panatele con il composto di farina e sesamo.
Scaldate il burro chiarificato in una padella antiaderente ed una volta sciolto alzate la fiamma e rosolatevi bene le scaloppine su entrambi i lati. Irrorate la carne con il fondo di cucina (succo della marinata) e fate insaporire per qualche istante, quindi togliete le scaloppine e tenetele da parte. A questo punto coccolate il vostro fondo di cottura, ovvero il sughetto che sarà rimasto dalla cottura della carne: a fuoco medio, con una spatola di legno, raschiate con delicatezza la padella cercando di recuperare ogni sapore, residui di farina e liquidi. Se necessario aggiungete un goccio di Vernaccia per diluire ed una noce di burro e mescolate fino ad ottenere una cremina vellutata che conterrà anche semini di sesamo che inevitabilmente si staccheranno dalla panatura durante la cottura. Aggiustate di sale se necessario.
Sistemate le scaloppine su piatti di portata caldi e versatevi sopra la cremina del fondo di cottura.
Servite con le carotine glassate. Qui di seguito la ricetta:
Con uno spelucchino eliminate la pellicina delle carote e lavatele con cura. Affettatele trasversalmente per ottenere delle fettine ovali sottili. Scaldate l'olio con lo spicchio d'aglio e fatelo solo imbiondire, quindi eliminatelo e versatevi le carote. Fate cuocere a fuoco vivace aggiungendo via via dell'acqua. Salate e pepate se vi piace. Quando le carote sono morbide ma ancora al dente, fatele glassare con un cucchiaino di zucchero di canna e un dadino di burro e saltatele fino anche non saranno belle lucide. Aromatizzatele con foglioline di timo fresco solo al momento di servirle.
Naturalmente potrete servire le vostre scaloppine con un bel bicchiere di Vernaccia di S. Gimignano DOCG, perfetta con le carni bianche e pollame.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di giugno sulle Scaloppine di Elisa
venerdì 15 giugno 2012
Coming out per l'MTC: Scaloppine all'arancia e Vernaccia di S. Gimignano con carotine glassate
35 commenti:
Ciao! Grazie per esserti fermato nel mio angolino. Se ti va, lascia un pensiero, un commento, una critica. Ti risponderò con piacere. La tua opinione è importante.
Ti ricordo che se commenti con un account registrato ACCONSENTI a pubblicare il link al tuo profilo tra i commenti. Prima di commentare consulta la PRIVACY POLICY per ulteriori informazioni.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
E davvero tua suocera può essere orgohliosa della strada che hai fatto da sola!
RispondiEliminaQuesta scaloppina è di un'allegria disarmante, miritiro nell'angolo a meditare !! ;)
ciao loredana
giuro che per la scalappina ho i tuoi stessi sintomi: mai cucinata e mai amata! vedremo se mi ricrederò anche io! ;) bella la tua versione, brava Patty!
RispondiEliminaPaaaaatty queste scaloppine sono meravigliose! Sei bravissima anche se hai cominciato un pò più tardi a cucinare, se questi sono i risultati ben venga! Brava tua suocera che ti ha trasmesso la passione, la mia è un disastro in cucina!!!!!! Copio subito la ricetta
RispondiEliminache meraviglia..è una vera delizia!!!
RispondiEliminaIo invece la scaloppina la faccio spessissimo e la adoro. Infatti questo MTC mi sta dando tantissime idee! La tua è ottima, arancia e carote stanno benissimo insieme.
RispondiEliminaMarco di Una cucina per Chiama
Hai iniziato tardi ma con estrema consapevolezza!!
RispondiEliminaLe tue scaloppine fanno venire l'acquolina anche a quest'ora!! Baci.
ahahahaha!! Mi hai molto divertito con il tuo post. Io ho iniziato a cucinare a 30 anni quando ho conosciuto la mia metà, prima solo toast e ghiaccio del freezer! L'amore mi ha aperto gli occhi e mi sono resa conto che pancarrè e ghiaccio non potevano portare ad una relazione duratura, così per necessità ho iniziato ad avvicinarmi ai fornelli. Però (c'è sempre un però) durante i miei anni di studio all'università, mi sedevo in cucina con i libri accanto a mia mamma che cucinava e mentre apprendevo nozioni sull'architettura, imparavo la tecnica della rosolatura di un arrosto, la pulitura del pesce o ancora il ragout. Modi insoliti ma efficaci che mi sono serviti per quando ho deciso di fare da sola. Le tue scaloppine (che io adoro) le proverò sicuramente. Baci
RispondiEliminaDeliziose!!!
RispondiEliminaTesoro anche per me l'inizio di tutto è stato molto avanti con glia nni ovvero da sposata quando finalemnte avevo una cucina tutta per me e potevo sperimentare successi ed insuccessi senza critiche:-)!!
RispondiEliminaQuesti scaloppine invece sono decisamente un successo garantito,molto appetitose!!bacioni,imma
Queste suocere....ne esiste allora qualcuna che sia un'eccezione alla regola ;-)
RispondiEliminaSarà contenta di vedere cosa crei oggi...
QUanto a me, quando mi sono sposata sapevo fare solo torte, mai buttati due spaghetti in pentola :-) ma si impara in fretta ;-)
Un bacione!
uguale uguale, anch'io sono una gastronauta attempata e nonostante mi sia sposata giovanissima all'inizio cucinavo solo per sfamare la famiglia, poi poco per volta ho affinato i miei gusti e di pari passo è cresciuta l'esigenza di soddisfarli!
RispondiEliminamai messo le mani in pasta con mamme e nonne che non erano propriamente delle gran "rezdore" ma che grazie alla loro modernità mi hanno anche insegnato che in quanto donna posso avere anche altri interessi oltre quello della cura della famiglia, insomma, ho avuto un percorso al contrario, sono nata donna libera e mi sono autodeterminata rezdora, se non sono rivoluzionaria io! ahahahah
la tua scaloppina si aggiunge a quelle viste e passate direttamente fra "quelle che devo provare"!!
anch'io ho cominciato coi dolci... chissà perchè! :-D
RispondiEliminaperfette le tue scaloppine, gustose, cremose e ricetta spiegata benissimo!
Sarai anche una gastronauta attempata, ma sei bravissima mia cara! E le tue scaloppine sono buonissime: l'arancia, la Vernaccia di San Gimignano (ho un debole per questo vino!!), i semi di sesamo nella panatura, le carote glassate con l'aggiunta del timo... ricetta ben studiata e perfettamente eseguita! Direi che tua suocera può davvero essere orgogliosa di te! :)
RispondiEliminap.s. sta cosa dell'uovo mi sta incuriosendo! :D Mannaggia a me che non sono su FB e mi perdo sti particolari divertenti :P
Mi e' successa un po' la stessa cosa. In famiglia mia mamma e le mie nonne hanno sempre fatto sfoglie, pizze, pane, torte, di tutto di piu'. Io le guardavo mentre cucinavano ma non mi sono mai messa ai fornelli...in fondo pensavo di saperlo fare solo perche' lo avevo visto fare sin da piccola.
RispondiEliminaPoi quando sono andata all'universita' sono capitata in affitto in una casa che neanche aveva il forno :(
Mi sono laureata, ho conosciuto la dolce meta' e ho cominciato a sentire il bisogno di preparargli cose buone, tipo fare le tagliatelle o magari la piadina romagnola. E li e' stato tutto un telefonare alla mamy con domande del tipo "ma quanta farina usi? ma quanto lievito ci vuole? ma quante uova?". E poi mi sono appassionata e adesso e' un piacere enorme :)))
Patty mi viene spontaneo esclamare: emmenomalechecominciastitardi!!!
RispondiEliminaQuesta scaloppina fa venire un'aqcuolina che non ti dico. Io non ho mai amato particolarmente la carne e questo abbinamento la rende sicuramente molto più appetibile di quelle *piatte* che mi faceva la mamma. Non è nulla di scivoloso ma, anzi, il sesamo la rende più gustosa.
Bella prova! Brava e... che spasso il tuo uovo! Io l'ho inserito in una foto della seconda ricetta, ma anche ri-elaborato mi piace meno del tuo. Inoltre con queste meraviglie comincio a temere il confronto.
Buon WE... bimba
Nora
questa ce la vedo proprio sul tavolo di casa mia a pranzo... e anche a cena... e anche a colazione e a merenda e....!!!
RispondiEliminaQueste sono scalopine "fusion" stratosferiche!
besos
(l'intruso è tropo simpatico!... )
:)
Ciao Patty queste scaloppine sono un capolavoro. Io che (quasi) odio le scaloppine le ho già divorate con gli occhi, hanno un aspetto gustosissimo
RispondiEliminaAvrai pure cominciato tardi ma ti sei rifatta alla grande...così hai sposato il tuo grande amore (l'avevo intuito dallo scritto che tu sai)....ma che bello, pensavo non esistessero più storie così. E hai pure una suocera in gamba. Pugliese se non sbaglio...tutte le fortune!!! Io adoro cucinare la carne, forse è la cosa che mi riesce meglio ma a me sembra che con queste scaloppine tu ti sia destreggiata alla grande. Cosa non ti riesce Patty Pat??? Ah dimenticavo...poi ti sei stirata la faccia??? Baci
RispondiEliminaio ho cominciato prestissimo... :-))
RispondiEliminaperò, però...ufff mi hai rubato contorno e un ingrediente!!! GRRRRRRRRRR
vabbé, trasformerò la mia.
bacioni
Stupendo tutto Patty, veramente! Accoppiata notevolissima..ma l'uovo...quell'uovo ha rubato il mio cuore!!!!!:DDDD
RispondiEliminaIo più attempata di te, ho aspettato il matrimonio e poi la celiachia e se non fosse stata per lei non avrei mai cucinato... E la prova d'amore l'ho ricevuta anche io dal dolce doppio.... mentre mia suocera non mi ha mai regalato un libro di cucina... anche se, se ci penso, non mi ha mai regalato niente...
RispondiEliminaLe scaloppine sono uno dei miei piatti preferiti anche se non le mangio MAI....Grazie per essere passata a commentare Molly, abbiamo apprezzato entrambe :)
RispondiEliminaBuon week end!!!
strepitosa..non ho altri aggettivi...poi l'uovo!!! quella e' stata davvero una genialata!!!
RispondiEliminanon ce l'ho.
RispondiEliminaquel libro, intendo.
non ce l'ho.
peggio ancora: neanche ne avevo mai sentito parlare.
il che forse spiega gli abissi di differenza fra le tue straordinarie abilità in cucina e tutti i casini che combino io. Però, io pure, niente sgabello e io pure, niente carne. Ma ti assicuro che se avessi dovuto preparare io, le scaloppine, una roba come questa non sarei mai riuscita a tirarla fuori.
Ergo: voglio quel libro :-)))
Grazie!!!
Avrai pure cominciato tardi, ma mi sembra tu abbia recuperato tutto il tempo perso ;o)
RispondiEliminache bello leggere dei tuoi primi approcci e della tua evoluzione culinaria fino ad arrivare a questo pezzo di bravura!! bel piatto, ben calibrato, perfetta la carota glassata....mi garba...mi garba...mi garba!!
RispondiEliminaInvece io sono cresciuta con genitori entrambi bravi cuochi (anche se nella vita facevano tutt'altro) e stare in cucina a pasticciare mi è sempre piaciuto; mio marito però appena sposati era piuttosto dubbioso delle mie capacità di destreggiarmi con qualcosa di diverso da dolci e biscotti, per i quali con me era consapevole di andare sul sicuro. Per fortuna si è dovuto ricredere, anche se le scaloppine - che a mia madre venivano una meraviglia - non sono assolutamente il mio forte...
RispondiEliminaClaudette
io invece ho imparato a cucinare per bisogno: l'arte culinaria di mia mamma era (è) davvero scarsina... se volevo mangiare, dovevo fare da me ;)))
RispondiEliminama anch'io ho la fortuna di avere una suocera brava in cucina e da lei ho imparato tantissimo!
le tue scaloppine le mangerei mooooolto volentieri, è un'interpretazione fantastica!
.. e tu guarda cosa non farò mai... neanche per l'MTC!
RispondiEliminaDai, Pat, mi piace scherzare, lo sai. Mi è piaciuto questo tuo bel raccontino anche se io, forse, quanto ad "amore per i fornelli" ti batto. Ho cominciato veramente ad imparare solo quando sono andata via di casa, a vivere da sola a 28 anni. Non che mia madre non si offrisse di prepararmi il cibo, sia chiaro, ma l'indipendenza passa anche dal responsabilizzarsi sulle piccole cose quotidiane... quindi NO ai piatti di mamma (tranne quando andavo a pranzo da lei, si intende...) SI' a mestoli e padelle e... manuali.
Però la carne l'ho sempre sopportata poco e, forte del fatto che anche mio marito la sopporta a mala pena, non la faccio praticamente mai.
Con ciò la tua ricetta è ntrigante, quel bel sughetto da scarpetta e quelle carotine glassate, mhmmm...
Che dire se non: brava come sempre, anche in piatti che non ti sono particolarmente congeniali riesci sepre a stupire. Un abbraccio!!!
Cara "gastronauta attempata", sappi che mi hai stesa. Punto.
RispondiEliminaFantastica la ricetta, meravigliosi gli abbinamenti e... hic... posso avere un bicchierino di Vernaccia? :-D
Anch io ho un rapporto tormentato con le scaloppine ma questa combinazione di ingredienti, specie arancio e salsa di soya mi ispira parecchio!
RispondiEliminaBuona settimana!!!
A me lo sgabello serve ancora :((( devo lavorare con i tacchi e adoro la carne...anch'io ringrazio Elisa perché le scaloppine non erano proprio qualcosa che faccio spesso ma da ora in poi si scaloppa ! gran bella ricetta Patty e poi col burro chiarificato son sicura che é deliziosa !
RispondiEliminala tua scaloppina è bellissima, patty, e non è facile che lo sia, perché fotografare la carne non è una passeggiata. è così colorata, solare, allegra. mette l'estate addosso.
RispondiEliminae poi mi hai fatto ridere quando dici che le MTC girls ti fanno imparare a cucinare. a parte il fatto che tu sia cucinare benissimo, ma la stessa cosa la potrei direi io. per me partecipare all'MTC è come fare un corso di cucina estensivo, invece che intensivo. ogni mese ce n'è una nuova, "e ora cosa si impara?" e tutte le volte, complici la precisione maniacale delle istruzione e la voglia di mettersi in gioco, funziona!
insomma, è così divertente che non smetteresti mai.
ma te l'avevo detto che le tue scaloppine mi piacevano un sacco, e anche l'idea della carotine glassate?
pensavo di avere già commentato questa prelibatezza e invece no, ma posso dirtelo? sei una cuoca strepitosa, bravissima davvero e una scaloppa davvero intrigante ^^
RispondiEliminaCara Patty, mi sono persa questa e molte altre tue meraviglie... perché avrai pure cominciato tardi, ma poi ti sei rifatta eccome! Comunque dicevo che affannata di qua e di là nella vita "reale", mi sono persa un bel po' di ricette...... ma mica posso perdermi i complimenti per la scaloppina e per, ta-taaaaa, la vittoria del contest con la lasagnetta!... vedi che avevo ragione? era proprio un'opera d'arte!
RispondiEliminabaci... asap!!! ^_^