domenica 19 gennaio 2014

Tajine di Cinta Senese al sidro con peperoni e pita per l'MTC

I'll be waiting - Lenny Kravitz
Delle millanta caccavelle accumulate in quasi 20 anni di matrimonio e tre anni di blog, la mia Tajine di Meknes è sicuramente quella che amo di più e che un giorno, quando avrò una casa grande, metterò in bella vista affinché venga ammirata da tutti.
La desideravo tanto e mio marito me l'ha riportata dopo un viaggio in Marocco, avvolta nelle camice sporche e ripiena di calzini e canottiere per proteggerla dagli urti della viaggio.
E' un coccio semplice, di terracotta rossa, senza smaltatura né disegni (tranne un delizioso fregio sul vertice del coperchio), come invece hanno i tradizionali piatti di servizio.
Questa è la Tajine con cui le donne marocchine cucinano ogni giorni ed io vorrei avere occasione di usarla più spesso.
Se deciderete di viaggiare nei paesi nordafricani, mettete conto di lasciare spazio nella vostra valigia per accomodarci una Tajine, il cui costo per altro, si aggira intorno alla spaventosa cifra di 4 euro (coperchio incluso).
Questa suppellettile è utilizzata per le lunghe cotture ed il concetto base della sua struttura, è un po' quello della pentola a pressione, dove il vapore che si sprigiona dal cibo in cottura a contatto con i liquidi in cui è immerso, resta imprigionato all'interno del cono di terracotta e ne fuoriesce copiosamente a ritmi alterni, consentendo agli alimenti di preservare tutti i propri sapori, assorbire gli aromi delle spezie ed erbe aromatiche e soprattutto conferire al cibo estrema morbidezza.
Perfetta quindi per preparare un piatto per la nuova sfida MTC di gennaio, dove lo spezzatino e la lunga cottura hanno un posto d'onore.
Che Tajine sia allora, ma senza il carattere speziato e magrebino da Suq che questo oggetto lascia presagire.
A partire dalla carne che ho scelto: maiale. 
Completamente out nella cultura mussulmana (e spero che nessuno me ne voglia per questa scelta).
Avrei voluto utilizzare il cinghiale, che non sono riuscita a trovare (perché da noi va prenotato dal cacciatore e non è che conosca tutti 'sti appassionati di caccia).
Così mi sono ricordata di avere la fortuna di vivere in una provincia dove esiste una razza autoctona, la Cinta Senese, e che il sapore di questa carne favolosa proveniente da un maialino nero con una banda bianca che lo circonda come una cintura,  crescendo libero di nutrirsi dei frutti del bosco, di per se vale il piatto.
La carne di cinta, contrariamente alle razze tradizionali tipo la Large White, ha una interessante marezzatura grassa un po' in tutte le sue parti. A cottura ultimata, ed in particolare nei salumi, ricorda sentori di nocciola, di tostato, che mi fanno impazzire.
Per lo spezzatino va assolutamente utilizzata la spalla, più tosta ma ricca di venature grasse perfette per la cottura lunga ed in umido (la ricetta più tradizionale qui da noi è "la scottiglia", lo spezzatino di maiale in rosso).
Ho deciso di utilizzare del sidro di mele con cui marinare la carne e in cui successivamente cuocerla, per conferire un lieve tono di dolce (che la carne di maiale ama e da cui è valorizzata), aggiungendo due ingredienti "speciali", che arrivano da lontano ma che ultimamente mi piace azzardare nei miei piatti: melassa e polvere di melograno.
Come verdura ad accompagnare la cottura della carne, ho scelto dei peperoni rossi, dolci ma con un retrogusto amarognolo e per finire, il tocco mediorentale della pita per accompagnare il delizioso intingolo finale.
Un esperimento ben riuscito ed apprezzato anche dalla famiglia.
Ingredienti per 4 persone
Per lo spezzatino
1 kg di spalla di Cinta senese
2 peperoni rossi
1 bottiglietta di sidro di mele (33 cc)
1 cucchiaio di melassa di melograno
2 cucchiai di polvere di melograno
1 cucchiaio di pepe nero in grani
2 foglie di alloro
2 cucchiaini di paprika dolce
2 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino
3 cucchiai di farina 00
olio extravergine
sale qb
Per la pita (ricetta di Claudia Roden) - 4 pani
250 g farina 00
7 g di lievito di birra
1 pizzico di zucchero
1 pizzico di sale
150 ml di acqua
1 cucchiaio di olio extravergine
Preparate la marinata: tagliate la carne in bocconcini di c.ca 3 cm di lato ma non siate tanto precisi, non è così importante. Non eliminate le parti grasse, assolutamente.
Mettete la carne in una larga ciotola, versatevi il sidro ed aggiungete il pepe, la polvere di melograno, la paprika, le foglie di alloro, mescolate un attimo e coprite con una pellicola. Lasciate marinare per un paio d'ore o tutta la notte.
Preparate i peperoni: scaldate il forno a 220 °C e mettete i peperoni su una placca rivestita da carta da forno. Fate cuocere per c.ca 30 minuti, girandoli di tanto in tanto, fino a che non risulteranno morbidi ed abbrustoliti sulla pelle.
Toglieteli dal forno e metteteli immediatamente dentro un sacchetto di plastica, chiudendolo senza stringerlo sulle verdure, in modo che queste possano "sudare" e favorire il distaccamento della pelle dalla polpa. Lasciatele lì per c.ca 15 minuti, quindi spellateli, operazione che a questo punto sarà velocissima e facile.
Togliete il picciolo tirandolo verso di voi (verrà via facilmente), apriteli con un coltello affilato, eliminate i semi (se necessario passateli velocemente sotto l'acqua corrente) e tagliateli a filetti. Mettete da parte.
Scolate la carne dalla marinata e mettete i pezzetti di carne su un piatto. Se necessario, tamponateli con la carta da cucina.
Infarinate lo spezzatino.
In una larga padella dal fondo pesante, mettete 3 cucchiai di olio, l'aglio ed il rametto di rosmarino.
Fate scaldare l'olio in maniera che si insaporisca e si profumi con gli aromi, facendo attenzione che non brucino muovendoli con un cucchiaio di legno. Quando l'olio sarà ben caldo, eliminate gli aromi ed aggiungete la carne (scuotendola un po' prima di versarla), e fatela rosolare su tutti i lati a fiamma vivace per 7/8 minuti.
Su un'altro fornello dotato di spargifiamma, fate scaldare la Tajine. Avrà necessità di qualche minuto prima di raggiungere la giusta temperatura.
Quando la carne sarà rosolata, trasferitela nella Tajine.
Versate il cucchiaio di melassa di melograno nella marinata e scioglietela bene.
A questo punto versate la marinata sulla carne, abbassate la fiamma e coprite con il cono di coccio.
Versate un po' di acqua fredda nell'incavo che si trova sopra il coperchio e che serve a far circolare i vapori all'interno della pentola ed a cuocere il tutto alla perfezione.
Dopo cca 15 minuti dall'inizio della cottura, comincerete a notare la fuoriuscita dei vapori: questo indicherà che tutto sta avvenendo in maniera corretta.
La carne dovrà cuocere per c.ca 1h30. Salate la carne a metà cottura.
Controllate periodicamente che la carne sia sempre immersa nel liquido: potrete alzare il coperchio senza precludere una buona cottura. Se necessario (a me non è servito), potrete aggiungere del brodo vegetale.
A c.ca 15/20 minuti dalla fine della cottura, aggiungete i peperoni alla carne, e mescolate con delicatezza. Lasciate poi cuocere senza muovere la carne.
Una volta pronta, togliete il coperchio e servite in tavola direttamente dalla Tajine. Ricordate che il coccio manterrà la temperatura caldissima molto a lungo, quindi fate attenzione a maneggiarla.
Preparate la pita (c.ca 2h30)
Sciogliete il lievito in 50 ml d'acqua tiepida ed un pizzico di zucchero.
Attendente che il lievito si attivi (una decina di minuti) e quando sulla superficie vedrete la classica schiumina, versatelo sulla farina miscelata al pizzico di sale, che avrete versato a fontana all'interno della ciotola della planetaria (o su una spianatoia). Fate attenzione che la ciotola della planetaria sia tiepida.
Aggiungete un cucchiaio di olio extravergine (che conferirà al vostro pane maggiore morbidezza), e cominciate ad impastare energicamente con il gancio o a mano (a mano dovrete impastare per 10/15 minuti mentre a macchina sarà più veloce). Versate 100 ml di acqua o quanta ve ne prenderà la farina. Il composto non dovrà essere appiccicoso.
Quando la pasta si sarà staccata dalla ciotola lasciandola lucida ed avrà un aspetto liscio ed elastico, trasferitela in una ciotola che avrete ben unto con olio extravergine.
Fate rotolare la pasta nella ciotola in modo che si cosparga di olio e lievitando non si secchi, quindi coprite con un telo inumidito e fate lievitare in luogo tiepido per 1h30/2 ore c.ca
Quando la pasta sarà raddoppiata di volume, toglietela dalla ciotola e lavoratela qualche minuto sulla spianatoia, quindi dividetela in 4 parti.
Ricavate delle palline che stenderete con l'aiuto di un po' di farina, usando la mano o il matterello, ad uno spessore di c.a 1/2 cm.
Mettete i pani su un panno infarinato, cospargeteli di farina e copriteli con un altro panno lasciandoli lievitare il tempo necessario a scaldare il forno.
Accendete il forno a 250° (il massimo del vostro forno), e fatelo scaldare per almeno 20 minuti.
Ungete una teglia con olio extravergine e quando il forno è pronto, fatela scaldare bene per 5 minuti, quindi con estrema delicatezza trasferite i pani distanziati uno dall'altro, sulla teglia bollente.
Spruzzateli con un po' di acqua tiepida e metteteli in forno per 6/10 minuti.
Vedrete che dopo 3 o 4 minuti i pani cominceranno a gonfiarsi producendo la tradizionale tasca.
Una volta pronti, toglieteli immediatamente dalla teglia e posizionateli su una gratella.
Per mantenerli morbidi ed elastici, conservateli ancora caldi, in un sacchetto di plastica fino al momento di servirli.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di gennaio sullo Spezzatino delle Calugi Sisters.




75 commenti:

  1. Questo piatto sembra per tutti i versi un piatto marocchino, se non fosse per la carne di maiale... *_* una delizia per gli occhi e non ho dubbi, anche per il palato!! Bravissima! un bacione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'aspetto è quello ma la Tajine fa molto per creare quest'allure. In realtà i sapori mi ricordano certi piatti del nord europa, il lieve tono agrodolce. Grazie carissima.

      Elimina
  2. Il tajine è stata la mia prima idea ma di fronte a cotanta bellezza, profumi e ricercatezza, m'inchino e magari cambio pure idea....Brava anzi superba.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E perché? invadiamo l'etere di Tajine...si usano così poco!
      Tu mi imbarazzi mia cara! Un bacione grande.

      Elimina
  3. E considerando che ho saltato la cena sono qui che sbavo. Immagino il sapore leggermente agrodolcr, sento il profumo dei peperoni, avverto la morbidezza di quei pani...oddio sto cominciando ad avere le allucinazioni! ;)

    Bellissima ricetta, ma com'é che me l'aspettavo.?
    Baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E ce credo, se hai saltato la cena è come andare al supermercato prima di pranzo...compreresti tutto l'universo! I pani erano molto morbidi grazie all'olio d'oliva...e si sono farciti che è una bellezza! Un bacio tesora!

      Elimina
  4. E considerando che ho saltato la cena sono qui che sbavo. Immagino il sapore leggermente agrodolcr, sento il profumo dei peperoni, avverto la morbidezza di quei pani...oddio sto cominciando ad avere le allucinazioni! ;)

    Bellissima ricetta, ma com'é che me l'aspettavo.?
    Baci

    RispondiElimina
  5. Spettacolare, tutto. A partire dalle foto, che invitano a buttarcisi dentro questa tajine, alla scelta degli ingredienti per la marinata, alla carne di cinta senese, ai peperoni che regalano, oltre al loro sapore delizioso, anche un tocco di colore bellissimo.. la pita è la chiusura di un cerchio già perfetto. Grandiosa, come sempre! un bacione !!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Francy....ogni volta mi metti in imbarazzo con le tue parole, ma le accetto ovviamente di buon cuore e la mia giornata è di certo più allegra!
      Grazie sei un tesoro!

      Elimina
  6. Spettacolare!!!
    E ci credo che sia piaciuto a tutti, sfido a trovare qualcuno che possa dire il contrario!
    E siccome, carne a parte, ho tutto, appena mi riprendo, giuro che te lo copio!!!
    P.s. ma quanto sei brava??? Secondo me fai il bis!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahaah...lasciamo stare il bis e mangiamoci questo spezzatino in compagnia! E poi vieni dire brava a me! Smettila peste!
      Ti abbraccio forte.

      Elimina
  7. mi piace moltissimo tutto, partendo dalla caccavella semplice (proprio come piace a me) e arrivando alla cinta (ladescrizione del maialino però intenerisce se poi ce lo dobbiamo mangiare ;-)) e finendo con la pita, uno dei miei pani preferiti e che proprio perché tali non ho mai cercato di riprodurre, ma quasi quasi adesso ci provo, sono perfetti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La ricetta della Roden è infallibile...ho già addocchiato il tuo nuovo prodotto. Sono ammutolita ma dopo passo!
      Un grandissimo abbraccio

      Elimina
  8. E considerando che ho saltato la cena sono qui che sbavo. Immagino il sapore leggermente agrodolcr, sento il profumo dei peperoni, avverto la morbidezza di quei pani...oddio sto cominciando ad avere le allucinazioni! ;)

    Bellissima ricetta, ma com'é che me l'aspettavo.?
    Baci

    RispondiElimina
  9. E considerando che ho saltato la cena sono qui che sbavo. Immagino il sapore leggermente agrodolcr, sento il profumo dei peperoni, avverto la morbidezza di quei pani...oddio sto cominciando ad avere le allucinazioni! ;)

    Bellissima ricetta, ma com'é che me l'aspettavo.?
    Baci

    RispondiElimina
  10. posso dire una cosa? per fortuna che non hai fatto lo stufato alla sangiovannese, un piatto così è troppo oltre...
    bravissima patty, sono davvero estasiata di fronte alla tua fantasia e al tuo saper interpretare in modo originale le tradizioni gastronomiche anche lontane.
    un'altra osservazione...
    mi piace la pomegranate molasse, mi sa tanto di jerusalem!

    veramente un piatto da podio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione. Quando ho visto la bottiglia di melassa di melograno a Londra, ho pensato subito a lui, Ottolenghi. La sto usando quasi esclusivamente sulla carne ed è favolosa. Ma credo che dovrò presto sperimentarla sulle insalate e in qualche dolce. Poi ho scoperto che è un ingrediente di moda proprio in UK...quando sarà finita dovrò ripartire un'altra volta. Un bacio cara Gaia.

      Elimina
  11. Anche la mia tajine non è smaltata, nè colorata e non ha neppure il fregio.
    Unica differenza ......viene da Via del Campo ed è costata addirittura 15 euro quindi di diritto io già la tengo esposta, anche perchè i miei armadietti sono troppo piccoli per tenerla al chiuso:)))
    Invidiosissima dei tuoi "ingredienti segreti", quelli proprio mi mancano:)))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io purtroppo la tengo in cima ai pensili, in alto e nessuno la vede! E questo mi scoccia parecchio.
      Sugli ingredienti segreti, la polvere di melograno arriva dalla Turchia riportata dal marito che conosce le mie debolezze in proposito. La melassa invece l'ho presa a Londra ma credo che si possa trovare ovunque tranne che da noi! ;) Baci grandi cara Fabiana

      Elimina
  12. Che bellissimo piatto Pat!
    I tuoi contributi all'mtc e cmq nella food-blog-sfera sono sempre originali e dall'aspetto meraviglioso! Complimenti Patty di cuore!
    Un abbraccio
    Frankie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Franci, l'MTC è una sorta di sfida a buttarsi nel vuoto. Qualcosa più forte del semplice piacere di partecipare. Non so, ma io la vivo così. Ho fatto una ricetta e non so se ne farò altre, però ho voluto divertirmi. E alla fine era pure buonissima! :D Un baciottone tesoro.

      Elimina
    2. hai proprio ragione su l'mtc!
      un bacio a te

      Elimina
  13. Che piatto strepitoso e quanti profumi!
    Veramente un piatto da podio!
    Buona giornata, Michela

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Michela, ti ringrazio di cuore e sono felice che ti piaccia! Un abbraccio

      Elimina
  14. anch'io ce l'ho, me l'ha regalata la mia mamma!
    tu comunque sei perfetta, strana al punto giusto da cucinare la cinta senese nel coccio marocchino! splendida idea Patty, splendida!
    un abbraccio
    Sandra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahaha, vero? Ci ho pensato su, non ero sicura di volerlo fare, mi sembrava quasi un atto blasfemo. Poi invece ho pensato che si tratta di un coccio e nulla di più...e magari la prossima volta ci faccio anche la ribollita! Ciao cara Sandra!

      Elimina
  15. Meraviglia delle meraviglie Patty! Questo spezzatino di cinta senese dev'essere buono da morire!!
    Purtroppo non posso usare il tajine di coccio perché nella mia cucina ho scelto di mettere l'induzione però...ne ho avvistato già uno che potrebbe essere perfetto per me...però diciamo che a quel prezzo potrei prendermene almeno 20 dei tuoi tajine!!! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uhhhhh.....cavolaccio, io non li spenderei quei soldi, non in una tajine così cara! Serbali per qualche altra caccavella...mi sembra altamente disonesto!
      Grazie Fede, un bel bacione!

      Elimina
    2. Eh già! Hai presente quei famosi francesi che fan pentole di ghisa? Ecco, il tajine lo fanno loro! :-P per questo è così costoso, ahimè! Direi che al momento li tengo per altro i soldi, senza dubbio ;)

      Elimina
  16. Che meraviglia!!!! Peccato che molti ingredienti non siano facilmente reperibili.....me ne faccio una ragione.
    Oggi anch'io pita ( ho l'impressione che rispetto alle tue pite le abbia stese troppo sottili).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli unici ingredienti non reperibili sono la polvere di melograno e la melassa, che puoi sostituire, con dell'ottimo aceto balsamico in cui avrai spremuto i chicchi di una melagrana. La cinta è maiale, avrete del buon maiale anche in Sicilia immagino? Buttati, sei troppo brava! Un bacione

      Elimina
  17. Sono a bocca aperta tutto e' magico in questo post e le tue foto parlano da sole :-)
    Quella tajine mi piace troppo ......la cinta senese l'ho usata anche io me la sono portata qui a Bilbao per gentile concessione del mio cognato senese
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grande il cognato senese! Figurati che la cinta non è neanche così facile da reperire qui da noi, bisogna fare la posta al macellaio perché finisce non appena viene messa sul banco. Ho visto della salsiccia nel tuo post....poi vengo a salutarti. Un bacione grandissimo

      Elimina
  18. Le carni che necessitano il loro tempo sono le mie preferite.
    Così meravigliosamente saporite e rassicuranti.
    Credo che adorerei questo piatto sai?
    Anzi lo adoro.
    Un bacino

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so, lo so, è la tua specialità. Ne ho trovate di buone nel tuo blog...roba da sbavare sullo schermo! Sono certa questo ti piacerebbe. Ma puoi provare...trova del buon sidro e lanciati. Sostituisci gli ingredienti che non trovi a tuo gusto...il tuo piatto deve assomigliarti no?
      Un bel bacione.

      Elimina
  19. E considerando che ho saltato la cena sono qui che sbavo. Immagino il sapore leggermente agrodolcr, sento il profumo dei peperoni, avverto la morbidezza di quei pani...oddio sto cominciando ad avere le allucinazioni! ;)

    Bellissima ricetta, ma com'é che me l'aspettavo.?
    Baci

    RispondiElimina
  20. Maiale e sidro sono una coppia perfetta. anche con l'aceto di sidro ;-). quel maiale lì, poi...
    La tajine non te ne vorrà di certo. Ed è l'unica la cui reazione sia essenziale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto. Ci ho pensato anche io. Sono partita dalle mele, poi dall'aceto (che non trovo) e sono finita al sidro, che invece mi piace e bevo spesso! Da lì è nata la Tajine di cinta. Eretica il giusto ma buona tanto! Baci grandi carissima.

      Elimina
  21. Che regalo magnifico che ti fatto il marito!!! si è da esibire perchè è bellissima! bellissimo e goloso questo piatto! gnammy! fantastico!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il maritino è sempre pieno di sorprese! E devo dire che ha fatto gnammy pure lui!
      Un bacione K!

      Elimina
  22. La cinta senese nella tajine!!Mi piace questa contaminazione così come mi piace la marinatura che hai utilizzato. In quello che scrivo c'è anche una certa invidia perchè non ho ne la tajine, ne saprei dove andare a cercare la melassa di melograno e la polvere, che mi incuriosiscono molto. Trovo molto ben riuscito l'abbinamento del maiale così marinato, con i peperoni. Complimenti, una signora ricetta.un bacio
    Chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Chiara, grazie mille, questo è un gioco in cui ci si butta nelle sperimentazioni ed ogni tanto cose che si hanno in casa e non si usano spesso, diventano il pretesto per lanciarsi in prove alquanto temerarie. Questa non tanto, ma un po' si! Grazie mille per la vostra presenza sempre puntuale e precisa. Baci grandi.

      Elimina
  23. Tajine e maiale: diavolo e acqua santa.

    Personalmente, evito di utilizzare la marinatura per la cottura, soprattutto se la carne vi e' rimasta per tutta la notte. Trattandosi infatti di un alimento organico e a rapida decomposizione (la carne di maiale, intendo), la carica batterica in superficie aumenta rapidamente, trasformando la marinatura in un terreno di coltura. Non a caso, e' buona pratica lavare e asciugare tutta la carne prima di cucinarla (ed e' questa peraltro l'unica operazione consentita per la bistecca alla fiorentina, che non ammette condimenti di alcun genere). In questi casi e' quindi consigliabile ricreare la marinatura con i medesimi ingredienti, ma freschi.

    Per il resto, penso che te la copiero' (utilizzando la pentola a pressione, ovviamente), ricorrendo al cinghiale che dalle mie parti e' facilmente reperibile.

    Bellissime le foto, piacevole e dotta la scrittura (ben dosate anche le note personali, che non fagocitano un post altrimenti molto tecnico)

    Ciao e a presto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Andy, le tue considerazioni sono giustissime ed in effetti avevo letto da qualche parte sull'argomento. Le terrò presenti per il futuro. Sul lavare la bistecca alla fiorentina, onestamente non l'ho mai fatto e sappi che se tu venissi a mangiare una signora bistecca dalle nostre parti, mangeresti un pezzo di carne accuratamente frollato (vale a dire lasciato fuori a temperatura ambiente) per 3 o 4 ore (ovviamente non in estate dove la frollatura avviene in tempi più brevi). Ma certo i nostri mad barbecue men non si lasciano intimorire dalla carica batterica. Gente con il pelo sullo stomaco da queste parti! Grazie per i tuoi commenti sempre molto interessanti e competenti. Un forte abbraccio,

      Elimina
  24. grazie a te mi sono ricordata che dal viaggio a Marrakech ho riportato una bellissima tajine smaltato in bianco e blu, ma non avendo molto spazio per riporla e usandola pochissimissimo l'ho portata al mare. Me la devo riprendere e preparaci questa deliziacontaminata alla toscana!
    baci
    Alice

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Al mare? Ma che sei matta? allora non la usi mai...beh, un po' come me insomma! Ti mando un bacione mia cara Alice,

      Elimina
  25. dico a parte la genialata del sidro, voglio la polvere di melograno! Anzi adesso me la vado a cercare, intanto Patty che ricettona!! :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La polvere di melograno viene dalla Turchia...non so come la facciano, probabilmente disidratando i semi e frullando il tutto. Fatto sta che l'ho assaggiata ed è frizzante...assomiglia a quelle polverine che mangiavamo da bambini che avevano il sapore del limone e frizzavano sulla lingua...è il senso acidulo del frutto che mi è piaciuto un sacco e forse con la reidratazione, ha ripreso la sua freschezza di base. Ma non so dove potresti trovarla....parli della mia ricetta, ma la tua! Non ho ancora commentato perché mi sono commossa nella lettura. Un bacio bella bionda

      Elimina
  26. Ciao Patty, sono Rosy di non solo cucine isolane, ti ringrazio tantissimo per essere passata da me, per aver lasciato un commento e per esserti unita ai miei lettori, sei stata davvero gentilissima:))
    sono passata con piacere a trovarti e ti faccio i miei complimenti per il blog e per questa splendida ricetta, troppo invitante..l'idea della carne marinata mi piace tantissimo...è così gustosa...lasciata poi.immersa nel
    suo sughetto è una meraviglia...e che goduria consumarla poi all'interno della pita....bravissima, ti faccio i miei migliori complimenti!!
    mi sono iscritta ai tuoi sostenitori e ti seguirò con piacere:)
    un bacione!!!
    Rosy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rosy, il piacere è tutto mio! Mi ha fatto felice leggere il tuo commento e sono felice che la ricetta ti piaccia. Ti mando un forte abbraccio e a presto.

      Elimina
  27. Mamma mia Patty, mi hai fatto pentire di non aver mai comprato nonostante diversi ns spostamenti in queste zone. (si ma poi dovrai dirci quanto hai contrattato per averla a quel prezzo ;)
    Mi piace molto l'idea della marinatura col sidro. Sarò che io lo amo tanto e amo in genere marinare la carne prima della cottura.
    Confesso che non conoscevo questa specialtà della carne di maiale ma l'aspetto è delizioso e .. cosa darei per dare un morso a quella pitta dell'ultima foto!! Grande Patty, come sempre d'altronde.
    ps oggi ho imparato anche a fare la pitta. grazie a te!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao carissima, non credo che mio marito abbia lottato più di tanto per averla a quel prezzo. Mi ha detto che nel mercato dove l'ha presa, il prezzo più alto era per i piatti smaltati che andavano intorno agli 8 euro (me ne ha riportato uno bellissimo). Altri mondi. Bisognerebbe partire con dei bauli! Vogliamo parlare della tua ricetta? Più tardi passo da te. Un grande bacio mia cara.

      Elimina
  28. forse questo non è l'orario migliore in cui guardare gli spezzatini... prima di cena, ma questo credimi che sento il profumo dal video e quasi quasi gli darei pure un morso. molto brava!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahaah Cristina è così. Mai passare dai blog prima di mangiare. Come andare a fare la spesa all'ora di pranzo! Mai.
      Un bacione carissima.

      Elimina
  29. Ciao Patty che fascino irresistibile questa "pentola"...pensa che nel luogo dove vado al mare in Sardegna, un signore tunisino allestisce il suo banchetto ed io rimango ogni volta colpita da questi "cocci"...se non fosse x il prezzo ben piu' esoso di quello indicato da te ne avrei gia' di diversi colori 😊! Cmq la tua tajine e' tutta da assaggiare, adoro questi sapori speziati! Un bacione luisa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie infinite Luisa...in effetti quello che si trova qui in Italia è decisamente esoso. Ma magari un giorno andrai a farti un giretto da quelle parti...allora cerca di partire con la valigia vuota!
      Un abbraccione.

      Elimina
  30. Cara la miaprofanatrice di tajine, ora ho capito perché io non riuscirò mai a raggiungere un decimo, anzi no un centesimo, anzi no un milionesimo della tua bravura: perchè quando mangio la Cinta, l'unico sapore che percepisco è quello del brodo di giuggiole.. altro che il ieve sentore di nocciola. E comunque, sia chiaro: la tua cinta è su un'altra galassia. Sempre- ma dopo questo spezzatino, di più!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Evvabbè...il sapore di brodo di giuggiole lo sento sempre anche io, quando passo dalle tue parti e la mia cinta alla fine è tutta chiacchiere e distintivo! Non so se hai presente la lista dei partecipanti!
      Sempre troppo gentile va! Ti stritolo.

      Elimina
  31. ogni volta che leggo quello che tu scrivi immagino che tu legga per me. E sorrido sentendo il tuo accento e le aspirazioni delicate della tua voce. E, non so perchè, anche le cose più serie hanno un certo non so che di simpatico che mi fa sorridere.
    Questo coccio racchiude in se tutte le mie fantasie. Mi parla di luoghi lontani e semplici e di una cultura che mi affascina.
    La foto finale invece mi suggerisce la faccia stupita che farebbero i miei amici, nel vedere una cosa così succulenta, offerta in una maniera così originale.
    Quanto mi piacerebbe preparare con te delle ricette e poi magari filmarci anche, perchè so già quante risate ci faremmo.
    E' bello passare da te!
    Ci vediamo presto
    un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fai morire. Guarda, se non ci fossi dovrebbero inventarti. Meno male che molto presto potrò strizzolarti bene bene. E farmi due sane risate. Quelle ci stanno sempre bene (un video insieme...ma sei matta? Poi Checco Zalone ci chiede i diritti d'autore!).

      Elimina
  32. Pur amando e cucinando spessissimo carne, anche così a lunga cottura, non ho mai avuto una tajine, e creo davvero che completi in modo splendido questa tua versione.
    Tante, tantissime cose mi piacciono: dalla cinta senese, alla marinatura con il sidro, alla combinazione della polvere di melograno con la paprika.
    Questa me la segno da provare....l'inverno e le giornate uggiose non mancheranno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissima Lalla, grazie per le tue belle parole, non sai quanto mi faccia piacere sapere che un'idea vi abbia stimolato la fantasia. Davvero grazie ed un forte abbraccio.

      Elimina
  33. Patty Patty....ma che meraviglia hai preparato!??!? mamma mia...e poi la tajine..uno dei miei sogni che spero, prima o poi, di ricevere in regalo dall'Omo :D
    un bacino carissima

    RispondiElimina
  34. Patty, mi piace la storia del viaggio della tua tajine e mi piace questo cibo succulento che hai sapientemente cucinato. E la pita che non mangio da secoli? Un invito a degustare queste prelibatezze, mancava solo questo! Ma dove trovi la polvere di melograno?? Un bel bacio :)

    RispondiElimina
  35. Qualche anno fa mia mamma fece un viaggio in Marocco e io gli chiesi di portarmi una Tajine che non ho mai usato, forse perché è talmente bella e piena di colori che mi è venuto il sospetto che possa essere usata solo come soprammobile. Il Marocco è tra i luoghi che ho visitato che più mi è rimasto nel cuore, gente cordiale, posti magnifici e cibo eccellente. Con il tuo spezzatino mi hai fatto un po' tornare indietro nel tempo :-)
    Come al solito la tua scrittura è leggera e piacevolissima, se avessi voglia di smettere un pochino di cucinare, per iniziare a scrivere, io ne sarei davvero felice. Bacioni cara Patty

    RispondiElimina
  36. Patty questa non è una Tajine, questa è poesia!!!!
    Solo a leggere la cinta senese nel titolo della ricetta ho cominciato a sbavare; la marinatura nel sidro mi ha mandata in sollucchero (ma perché a me non è venuta in mente, che il cinghiale l'ho trovato e il sidro ce l'ho in casa?), melassa e melagrana in polvere mi hanno stesa e tutto l'insieme è da svenimento. Quando poi ho visto la foto di quella mezza pita traboccante di cotanta bontà... non ti dico che cosa mi è successo! ;-)
    Una grandissima ricetta, che rivela una profonda conoscenza di materie prime e tecniche di cottura (ho visto anche il tuo peposo su A Tavola di questo mese, mica crederai che mi sia sfuggito!).
    Un abbraccio fortissimo... e tanta invidia!!! ;-)

    RispondiElimina
  37. Darei volentieri un morso alla tua pita ripiena dell'ultima foto. La tua tajine è spettacolare, e poi la polvere di melagrana, il sidro insomma tutti ingredienti utilizzati con grazia e tecnica facendo però sembrare il tutto semplice...sei brava, brava e quando passo da te imparo sempre qualcosa di nuovo,
    Baci grandi
    Enrica

    RispondiElimina
  38. Eccomi finalmente da te!
    La Tajine me l'ha regalata Michela (Beteavon) a Natale. E' lì in cucina, tonda e tronfia e non ho ancora avuto il tempo di farle il bagno di 24 in acqua così non l'ho ancora potuta utilizzare .... e non ce la faccio di sicuro a farlo in tempo per il 28!
    Quindi ti ringrazio di avermi ricordato che non è solo un soprammobile ma una pentola EGREGIA!
    Quanto allo spezzatino è veramente invitante. Sidro e maiale stan bene assieme come una vecchia coppia di quelle collaudate.
    La scoperta è stata la melassa e la polvere di melograno. Ora non mi darò pace sino a che non li troverò anch'io. Poi non riuscirò mai a ripetere una ricetta così originale, ma posso sempre copiare la tua!
    Baci
    Nora

    RispondiElimina
  39. pensa che son stata in Marocco nel 2007 e lungi da me comprare una Tajine, cioè.. ho sempre amato cucinare ma non avevo ancora il blog dal quale si è scatenato l'inferno di padelle, piatti etc.. ora mi mangio le mani perché averla mi piacerebbe un sacco!! Tutto l'insieme devo dire che crea una perfetta combinazione di dolce, agro, salato.. un mix di tradizione e innovazione, insomma sei sempre una grande ispirazione!!!

    RispondiElimina
  40. Che spettacolo di colori e sapori!!!
    La vorrei anch'io una tajine così.... I miei genitori vanno in Marocco fra qualche mese, io gliela chiedo... Anche se sono in moto!!!! Dura, eh?!?!!
    Ciao
    Elisa

    RispondiElimina
  41. Pattyyyyyyyy hai la tampone di Meknes come la mia, la mia forse è un po' più grande...... E io con Eleonora l'ho pagata tre euro due anni fa ahahahahahahahaha...senti ma tu la usi spesso? Io devo rimetterla in acqua perché è più di un anno e mezzo che non la uso...mi hai fatto tornare la voglia di metterla sul fuoco ..wow che belloooo... Un bacio Flavia

    RispondiElimina
  42. Tampone , grazie all'inizio-pad è la TAJINE ovviamente

    RispondiElimina
  43. Una delle cose di cui vado più fiera nella mia cucina nuova sono le mie DUE tajine in bella vista, una molto simile alla tua e comprata qui al mercato di Porta Palazzo, mentre l'altra moderna, rosso fuoco e smaltata.
    L'unico neo è che non le ho ancora provate :D

    Magari parto da qui..

    RispondiElimina

Ciao! Grazie per esserti fermato nel mio angolino. Se ti va, lascia un pensiero, un commento, una critica. Ti risponderò con piacere. La tua opinione è importante.
Ti ricordo che se commenti con un account registrato ACCONSENTI a pubblicare il link al tuo profilo tra i commenti. Prima di commentare consulta la PRIVACY POLICY per ulteriori informazioni.