giovedì 30 novembre 2017

Quiche con zucca grigliata, salsiccia e feta: ombre e luci.

Shadows and light - Jony Mitchell
I primi dello scorso settembre, mentre mi accingevo a vivere i giorni più duri della mia vita, arrivò finalmente il nuovo obiettivo per la reflex, ordinato alla fine di luglio.
Un oggetto così tanto desiderato, sognato, voluto.
Una volta fra le mani, non riuscivo a metterci il cuore: lo guardavo come si osserva qualcosa di lontano, di alcun interesse.
Sfogliai il manuale per qualche istante e misi tutto da parte.
In quei giorni vivevo in casa dai miei e non potrò mai dimenticare l'immobilità del tempo e la sensazione di essere chiusa dentro ad una bolla.
Un tardo pomeriggio, che annunciava uno dei tramonti più belli di fine estate, decisi che avrei provato l'obiettivo.
Lo montai sulla macchina e cominciai a girare tra salotto e giardinetto, cercando di capire i movimenti della luce fra i fiori ed i vasi della mamma, ma non trovavo un soggetto adatto alla prova.
Così rientrai in sala e mi sistemai sul divano, continuando a trafficare con l'obiettivo.
Non avevo notato che seduta di spalle a pochi metri da me, di fronte alla televisione spenta, c'era mia madre.
La luce entrava morbida dalla finestra e l'avvolgeva come una polvere dorata.
Senza dirle nulla, ho cominciato a scattare ritraendola mentre guardava pensosa oltre i vetri, la piccola testa bianca appena inclinata sul fragile collo, le spalle stanche e le braccia abbandonate in grembo.
In quel momento non mi rendevo conto di stare congelando un suo dolore profondo, l'anticipo di una solitudine che non avrebbe tardato a venire.
Ieri, mentre sistemavo alcuni scatti, ho ritrovato questa foto e mi si è fermato il cuore.
Piegata sulla mia sofferenza, non ho capito quanto devastante possa essere perdere la persona con cui hai condiviso 52 anni della tua vita, nel bene e nel male.
Viviamo le nostre vite concentrati sul proprio ombelico, svicolando le miserie altrui.
Certamente è un modo per sopravvivere e per non lasciarsi travolgere, ma a volte bisogna fermarsi e cambiare prospettiva, indossando, come dicono gli inglesi, "le scarpe del prossimo".
Specialmente se il prossimo è una persona a noi molto vicina.
Ogni tanto riesco a preparare una torta salata.
In casa mia non sono una delle cose più amate: il marito non è un fan di brisé su ripieni salati, meglio una bella crostata se voglio farlo felice.
Io invece ne sono sempre entusiasta, da quella prima volta in Francia, a 17 anni, quando la famiglia che mi ospitava mi preparò una Quiche Lorraine per benvenuto.
Questa che vi propongo oggi, è molto semplice, molto autunnale, con un tocco di freschezza dato dalla feta, veramente goloso. 

Ingredienti per uno stampo da 24/25 cm

Per la briseé 
250 g di farina 00 + extra per stendere
150 g di burro freddo tagliato a cubetti
1 uovo grande sbattuto
1 pizzico di sale

Per l'appareil 
250 g di zucca violina tagliata a fette spesse 5/6 mm
2 salsicce nostrali fresche
120 g di feta
200 ml di panna da cucina fresca
50 ml di latte
2 uova grandi
30 g di parmigiano gattuggiato
1 rametto di rosmarino tritato
sale - pepe nero macinato fresco qb
  • Prepara la brisé: in un mixer con lama, frulla la farina con il burro freddo fino ad ottenere delle briciole fini. Aggiungi quindi l'uovo sbattuto con il pizzico di sale e continua ad impastare fino a il tutto starà insieme. Non impastare più del necessario. Con le mani ricomponi l'impasto dando la forma di una palla schiacciata che avvolgerai nella pellicola e farai raffreddare per c.ca 30 minuti, il tempo che prepari il ripieno. 
  • Per il ripieno, comincia ad arrostire la zucca su una bistecchiera. Quando le fettine saranno belle dorate, mettile da parte e lasciale raffreddare. 
  • Prepara la salsiccia: toglila dalla pelle, sbriciolala con le mani e mettila in una padella antiaderente ben calda. Falla cuocere aiutandoti con una spatolina di legno con cui spezzetterai bene la salsiccia riducendola in briciole non troppo grosse. Quando sarà bella dorata, scolala su un foglio di carta assorbente e fai raffreddare. 
  • In una ciotola versa la panna, il latte, il formaggio, le uova, 80g di feta sbriciolata con le mani, il rosmarino tritato. Con una frusta a mano mescola bene il tutto quindi regola appena di sale e pepe ma fai attenzione (la salsiccia è molto saporita di suo). 
  • Stendi la brisè ad uno spessore di 3/4 mm quindi fodera una tortiera leggermente imburrata e infarinata. Buca il fondo con una forchetta. 
  • Versa l'appareil nel guscio quindi sistema le fettine di zucca cercando, se riesci, di farle stare dritte sullo spessore e creare dei disegni armoniosi. 
  • Spargi la salsiccia sul ripieno quindi inforna a 180° per 35/40 minuti, fino a che il tutto non sia bello dorato. 
  • Al momento di servire, sbriciola la rimanente feta e disponila sulla superficie della torta, profuma con qualche rametto di rosmarino e servi calda o tiepida. 

6 commenti:

  1. Carissima, vengo a leggerti come si cerca qualcosa di essenziale che fa bene al cuore, prima ancora che al palato...Grazie di condividere questa tua vita vissuta, con la delicatezza e la verità che la sofferenza insegna.
    Ti abbraccio forte e ti ringrazio di tutto!!!

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    1. Cara Annamaria, io ringrazio te per le tue parole. A volte ho troppo pudore a lasciarmi andare, ma a volte sento che devo farlo e le mani scorrono da sole sulla tastiera.
      Ti abbraccio forte e grazie per essere sempre presente. <3

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  2. Patrizia, ti mando un pensiero bello e caldo, e lo mando anche alla tua mamma.
    E ora vado a leggere la ricetta :)
    Buon Dicembre, con l'augurio per tutti noi che i mesi difficili ce li stiamo lasciando alle spalle.

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  3. Bella saporita e gustosa, adoro la zucca!!!!

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  4. Questa quiche la devo assolutamente provare, grazie per la ricetta :)
    Ti va uno scambio d'iscrizioni con GFC e G+ ? Fammi sapere sul mio blog, sarò felice di ricambiare!

    My Tester Food

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  5. Viviamo la vita concentrati sul nostro ombelico...quanta ragione hai, Patty.
    E quelle foto, mi pare di vederle.
    Ti abbraccio forte, e mi prendo una fetta di questa torta che è stratosferica, nella sua semplice e perfetta combinazione di sapori.

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