venerdì 31 luglio 2020

Orecchiette di grano arso con salsa di peperone alici e burrata: cosa farai da grande?

Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band - The Beatles 
Oggi vi chiedo di tornare indietro con la memoria.
Ricordare la risposta o le risposte che vi è capitato di dare a quella famigerata, detestabile, odiosa domanda che tutti abbiamo avuto modo si sentirci rivolgere da bambini: Cosa farai da Grande?
E non parlo di quando avevate 15/16 anni, quando non sapevamo neanche che cosa avremmo fatto un minuto dopo. 
Ma proprio da piccoli piccoli,  a 5/6 anni, quando il mondo era un universo di realtà meravigliose e tutto, nella nostra testa e nel nostro cuore era possibile. 
E' un esercizio di memoria complicato, ma soprattutto è un tornare alle origini delle nostre propensioni, di quei sogni impossibili che però nascondevano una parte sincera del nostro essere piccole persone in grado di pensare in grande. 
E dopo aver ricordato quel sogno, vorrei che mi diceste quando lontani siete adesso da lui, o se invece qualcosa di ciò che fate e siete, gli assomiglia almeno un po'.
Vorrei farvi ritornare bambini per un momento, così concluderei questo gioco lasciandovi la possibilità di confessare senza pudore ciò che invece vorreste fare oggi. E per essere più generosa possibile, potete scegliere tutto, qualsiasi cosa (non mi dite per favore "vorrei un lavoro" o "vorrei vincere quel concorso" o "vorrei essere ricca e bella"). Volate alto con il vostro desiderio più segreto, anche quello a cui non avevate mai pensato ma, toh, eccolo qui. 
Comincio io. Da piccola volevo fare la pittrice o la disegnatrice di fumetti o vestiti (a 6 anni non sapevo neanche cosa fosse una stilista). Questo desiderio è durato sino ai 15/16 anni. 
Oggi sono un agente di viaggi che cucina. Probabilmente disegno con la fantasia. 
Se potessi avere una seconda vita, sarei un'artista di musical. Una roba alla Corus Line, ballare e cantare su un palcoscenico con un grande cast. Non necessariamente la stella, ma una del gruppo. 
Adesso tocca a voi! 
Continua la collaborazione con l'azienda Iasa di Cetara, di cui vi ho parlato in questo post. 
Oggi ho voluto valorizzare le meravigliose acciughe sotto sale e la salsa piccante all'interno di una salsa di peperoni molto golosa. 
Il peperone è, insieme alla melanzana, un inno all'estate. 
Io l'ho scoperto da poco nel senso che mi è sempre stato un po' indigesto ma privandolo della buccia, diventa tutto più semplice. Arrostendolo in forno, non solo si facilita l'operazione di "sbucciatura", ma si conferisce un aroma di leggera affumicatura che meravigliosamente si sposa con il gusto delle orecchiette di grano arso. Il grano arso ha un sapore tostato molto particolare ma di grande suggestione e se riuscite a trovarle in commercio, vi consiglio di provare. 
La presenza della burrata, dolce ed avvolgente, ben si sposa con il carattere deciso del peperone e della salsa piccante che conferisce una spinta sensoriale molto interessante. 
Le acciughe invece, sono l'elemento di sapidità che lega tutti gli elementi in un connubio armonico. 
Ho pensato a questa ricetta come un inno alla cucina Pugliese, una delle mie preferite di sempre con la speranza di poter tornare in quella terra nelle prossime vacanze. 

Ingredienti per 4 persone 
360 g di orecchiette di grano arso 
2 peperoni 
50 g di alici sotto sale Iasa 
2 cucchiaini di salsa piccante Iasa 
50 ml di olio extravergine 
200 g di burrata 
Basilico 
sale e pepe qb 
  • Arrostire i peperoni in forno a 220° per 30/40 minuti su tutti i lati. Quando saranno bruciacchiati sulla pelle, toglierli e metterli in un sacchetto di plastica per 10/15 minuti. La pelle verrà via velocemente e ricaverete dei filetti per la salsa. Tenere da parte. 
  • Mettete a cuocere le orecchiette secondo le indicazioni sulla confezione, in abbondante acqua bollente salata.
  • Nel frattempo preparate la salsa: mettete i filetti di peperone in un bicchiere per mixer a immersione con 50 g del cuore di burrata, 1 cucchiaio di salsa piccante, l'olio extravergine, una manciata di basilico e frullate. Se la salsa dovessere essere troppo densa, aggiungete piccoli cucchiai di acqua di cottura per dare fluidità.
  • Scolate la pasta e mettetela in una ciotola. Aggiungete la salsa e mescolate bene. Impiattate e rifinite con i filetti di acciuga che avrete deliscato e desalato, e una cucchiaiata di burrata sulla pasta. Rifinite con ottimo extravergine e foglioline di basilico. Servite immediatamente.  

martedì 28 luglio 2020

Wannabe Tiramisù al cioccolato con pesche caramellate ed amaretti

Don't Rain on my Parade - B. Streisand 
Fra poco più di una settimana andrò in ferie e le sto attendendo come un assetato nel deserto.
Più che la necessità di riposare, visto che non sto lavorando e che le prospettive di una ripartenza del settore turistico si allontanano come il paesaggio dal finestrino di un treno in corsa, sento il bisogno di allontanarmi da qui, con l'illusione che tutto intorno a me sia normale.
Non un viaggio come quelli che abitualmente sogno, ma un ritorno a luoghi conosciuti nel sud del nostro paese, che ho voglia di rivedere insieme alla famiglia.
Ma l'umore generale non è quello che di sempre.
Ho paura del settembre che arriverà e di un inverno che sarà duro e pieno di incognite.
Continuo a sentire che buona parte della positività che mi ha sempre accompagnato nella vita, specialmente sul fronte lavorativo, si sta sciogliendo come un cono gelato sotto il sole.
Mi faccio una quantità di domane senza risposta ed ho sviluppato la propensione al timore ed all'insicurezza.
La realtà vera è che nonostante io abbia sempre amato le sfide, adesso sono stanca.
In quasi 30 anni di questa professione, ne ho dovute affrontare troppe e se all'inizio, l'energia e l'entusiasmo, non ché il fatalismo che mi ha sempre accompagnata, mi aiutavano a superare le difficoltà, adesso è come se non avessi voglia di rialzarmi.
Un'altra prova che non voglia di domare per dimostrare la mia forza.
Spero solo che i pochi giorni di vacanza, portino belle notizie o almeno degli spiragli da cui intravedere una speranza. Ne avrei davvero bisogno.
Una ricetta completamente estiva, senza cottura (a parte la pastorizzazione delle uova) e velocità di esecuzione. Stagione di pesche succose da abbinare ad una crema di mascarpone al cioccolato, per un "wannabe Tiramisù" davvero delizioso.

Ingredienti per 4 persone
350 g di mascarpone a temperatura ambiente
250 ml di panna fresco
115 g di zucchero
150 g di cioccolato fondente tritato finemente
6 tuorli
24 amaretti + 4 per rifinire
6 pesche grandi
80 g di zucchero
  • Preparate la crema di mascarpone pastorizzata. In un pentolino a fondo spesso versate lo zucchero e 35 ml di acqua e fate bollire per 4/5 minuti sino a che non si formeranno delle bolle grandi e trasparenti al centro.
  • Mentre si forma lo sciroppo di zucchero, mettete i tuorli in una ciotola e con una frusta elettrica iniziate a montarli. Quando lo sciroppo sarà pronto, versatelo lentamente a filo sulle uova mentre continuerete a montare ad alta velocità. Dovrete continuare a montare sino a che i tuorli non avranno raddoppiato di volume, saranno chiari, spumosi e lucidi, c.ca 10 minuti. La cosa migliore sarebbe usare un’impastatrice con gancio a frusta.
  • Sciogliete il cioccolato a bagnomaria quindi versatelo a filo nel composto di uova ed incorporatelo. Con una spatola aggiungete il mascarpone e per ultimo la panna montata a neve ferma. Incorporate tutto con una spatola con delicatezza.
  • In una larga padella, fate sciogliere lo zucchero fino ad ottenere un caramello biondo quindi aggiungete le pesche sbucciatate e tagliate a dadini. Fatele caramellare saltandole per qualche minuto fino a che non saranno dorate. Tenetele da parte con il loro succo. Formate i bicchierini mettendo la crema in un sac a poche. Il primo strato di c.ca 1 cm sarà di crema, poi pesche, 2 amaretti sbriciolati, crema in uno strato di 3 cm, pesche, amaretti e strato finale di crema. Rifinite con le pesche, scaglie di cioccolato e gli ultimi amaretti sbriciolati. Mettete in frigo per almeno 3 ore o tutta la notte.