sabato 27 maggio 2017

Caesar Salad per il Club del 27 e quella prima volta 25 anni fa.

For once in my life - Frank Sinatra 
"Caesar Salad" ha per me un unico ed indimenticabile sapore.
Quello del mio primo viaggio in US, all'alba dei miei 25 anni, di cui ogni tanto torno a raccontare su questo blog.
Perché come tutte le prime volte, fu un viaggio potente, pieno di situazioni irreali a cui tutt'ora stento a credere e perché ero giovane, ma tanto, nel corpo e nell'anima.
Partivo per lavoro, un viaggio di 3 settimane tra Usa e Canada con una delegazione di politici e notabili locali al seguito e primo sbarco a NY city, tanto per ricevere la prima vera botta di emozione tra capo e collo.
Non avevo neanche preso possesso della mia camera al mitico Drake, che il mio capo mi disse: "fatti trovare pronta fra mezz'ora che dobbiamo andare a cena fuori".
Eravamo atterrati alle cinque del pomeriggio e per le sette mi trovavo già in reception in attesa dell'auto che ci avrebbe portato al ristorante.
Con mio grande stupore, nell'auto ci aspettavano già 3 persone e solo dopo essermi seduta, venni a sapere che la cena sarebbe stata nel New Jersey, praticamente a 200 miglia da NY.
Un po' come da Siena decidere di andare a prendere un aperitivo a Roma!
Non proferii parola anche perché preferivo ascoltare le conversazioni dei nostri ospiti, in particolare dell'autista, che spiegava in tono scanzonato, l'allora situazione della città, molto diversa da adesso: "Se dovessi perdermi casualmente fra le strade del Bronx, la speranza è avere una capsula di cianuro in un dente", e tutti a ridere come matti nell'abitacolo.
Io invece, mi rimpicciolivo pregando che l'autista conoscesse bene la destinazione verso cui eravamo diretti.
Soltanto un paio d'ore dopo, mentre già sentivo salire una sorta di allucinato torpore da Jet lag, arrivammo al ristorante, situato all'interno di un Club privato.
Fummo accolti da un attempatissimo President che ci guidò al nostro tavolo. Altri ospiti ci attendevano e la serata si prospettava frizzantina.
Sul tavolo erano già sistemati i menu ma ancora prima di ricevere l'entrée, uno dei miei delegati cominciò a richiedere a gran voce la Caesar Salad della casa. Seguito poco dopo dal resto rumoroso della brigata.
Dentro di me pensavo ringhiando: "Ma proprio a me, i soliti italioti..." e cercavo di capire cosa fosse 'sta "sisarsalad", mai sentita nominare.
Un istante dopo si manifestò in sala lo chef spingendo un carrellino su cui campeggiava un'enorme ciotola di cristallo piena a metà di foglie verdissime.
Come un novello giocoliere, lanciò in aria uno svariato numero di uova, le ruppe una dietro l'altra dentro una scodella e cominciò a sbattere furiosamente con una frusta, aggiungendo via via diversi ingredienti che distinguevo con difficoltà.
Dalla platea si levava il ritmico"sisar sisar sisar" acclamato dagli astanti.
Il mio sguardo si fece vitreo quando a mani nude, lo chef prese un capo d'aglio, lo strofinò vigorosamente fra i palmi e dopo aver liberato gli spicchi dalle camice, li strizzò in un pugno e buttò le "briciole" nell'impasto delle uova che riversò sulle foglie di insalata.
Aggiunse una palata di crostini e sempre a con le sue manone (Jamie non era ancora nato) mescolò il tutto, sollevando in aria il contenuto come coriandoli.
Pepe nero da un macinapepe lungo un metro, sale a pioggia e la Sisar era pronta.
Con lo stomaco in rivolta all'idea di dover cominciare una cena con un insalata condita con uova crude e aglio a pezzi, quello fu l'esatto istante in cui capii il significato della parola "compromesso".
Ogni 27 del mese il Club del 27 si scatena affrontando un tema splendido, collegato alla sfida MTC in corso.
Questo mese tocca alle Insalate e le ricette protagoniste arrivano in buona parte dal bellissimo libro Insalata da Tiffany, parte della collana MTC. 
Insieme ad una cospicua combriccola di pazze, oggi sul web sarà un tripudio di freschezza, che farà la felicità di molti in vista dell'estate.
Se non si fosse capito, io celebro la Caesar Salad.

La Caesar, che tutti pensano americana, è una delle tante ricette nate da un cervello in fuga ai tempi in cui si fuggiva dall'Italia letteralmente per non morire di fame.
Fu creata dal ristoratore Cesare Cardini, trapiantato in California in cerca di fortuna, che spesso arriva sotto le sembianze della disperata necessità e come ben sappiamo, il bisogno aguzza l'ingegno.
Durante la festa Nazionale del 4 Luglio 1924, il nostro eroe si vide inaspettatamente riempire il ristorante da clienti affamati, e non avendo previsto affluenza, mise insieme quei pochi ingredienti presenti in dispensa ed inventò la Caesar Salad.
Che non è dedicata a Giulio Cesare, come molti pensano (o magari chissà, potrebbe anche), ma più semplicemente prende il nome del suo creatore, che fece del condimento, una pseudo maionese fatta da limone, uovo, parmigiano e Worcestershire sauce, il successo di un piatto minimal.
Le interpretazioni ad oggi, si contano a migliaia, così come le sue variazioni. Quella di maggior successo vede la presenza di pollo grigliato nell'insieme o acciughe nel condimento.
Resta il fatto che questa insalata, è entrata di diritto nell'Olimpo della cucina e qui resterà.

La ricetta è tratta direttamente dal libro MTC Insalata da Tiffany, ed il suo autore è Leonardo Bellocchio (alias Cozzaman)

Ingredienti per 4 persone
4 cespi di lattuga romana
60 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
4 uova freschissime
10 cucchiai di olio extravergine d'oliva (qui sarebbe perfetto un Trevi Dop)
2 limoni
4 spicchi d'aglio
12 gocce di salsa Worcestershire
6 fette di pane casereccio
sale e pepe macinato fresco qb

  • Per prima cosa preparate i crostini. Nella mia prima Caesar Salad ho visto mettere aglio crudo direttamente nel condimento. Immagino che qualcuno lo faccia, magari schiacciandolo per trarne il succo e versando poi questo nel condimento. Se non volete vedere svenire qualche commensale per aver masticato un pezzo d'aglio crudo (a me succederebbe - garantito), l'aglio lo usiamo per insaporire i crostini. Prendete quindi 6 cucchiai di olio su totale, un pizzico di sale e gli spicchi d'aglio leggermente schiacciati e lasciate il tutto in infusione per una decina di minuti o più. Con un coltello affilato riducete le fette di pane a dadini non troppo piccoli (1 o 2 cm di lato).
  • Versate l'olio aromatico in una larga padella, fatelo scaldare bene quindi friggetevi il pane, facendo attenzione a dorarlo su tutti i lati e a non bruciarlo. Scolate quindi il pane e tenetelo da parte. 
  • Procedete quindi alla preparazione del condimento. Come raccontavo prima, l'idea di vedere condita un'insalata con uova crude mi fa accapponare la pelle e confesso di non essere schizzinosa. Qui procederemo ad una cottura parziale mettendo le uova in un pentolino pieno di acqua che bolle, non prima di averle sciacquate sotto acqua corrente, e le facciamo "cuocere" per 1 minuto esatto. Raffreddatele immediatamente quindi sgusciatele nel condimento. Quando le aprirete, vedrete che parte dell'albume resterà attaccato al guscio. Usate tutto il resto. 
  • Con una frusta a mano sbattete energicamente le uova con il succo di limone filtrato, la salsa Worcestershire ed il parmigiano reggiano ed il resto dell'olio, in modo da ottenere una sorta di maionese. Personalmente ho effettuato questa operazione mettendo la ciotola a bagnomaria su una pentola con acqua bollente, perché volevo ottenere uno zabaione salato. Ci vorranno dai 4/5 minuti di sbattimento continuato. 
  • Una volta pronto il condimento, versatevi dentro i crostini, in modo che lo assorbano in parte. 
  • Preparate l'insalata lavando bene le foglie intere ed asciugandole con cura. 
  • Disponetele sul piatto di portata, creando un letto su cui adagerete i crostini, condirete il resto con la salsa rimasta e aggiusterete di sale e pepe in finale. Mescolate con cura e servite immediatamente. 

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15 commenti:

  1. hahahahah che battesimo hai avuto!! bello però sapere che la Caesar era addirittura acclamata in quel modo, questa insalata mi sta sorprendendo sempre più...grazie per questa condivisione!!
    ps: io sono fra quelli che hanno pensato che fosse dedicata a Giulio Cesare perché avevo appena visto il Caesar Palace a Las Vegas e ho immaginato che fosse un'americanata in pieno stile, vista anche l'accozzaglia di ingredienti che spesso ci propinavano, poi ho capito quando ho scoperto l'origine del nome e l'insalata originale ma molto tempo dopo perché non mi è mai interessato approfondire l'americanata :-))

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    1. Invece per me la prima volta è stato un trauma. Non la volevo neanche assaggiare e non mi convinse più di tanto. Però fatta secondo le indicazioni di Cozzaman, è favolosa. Un bacione carissima.

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  2. Mentre tu raccontavi, sentivo il jet leg nelle gambe! Mamma mia, allora: di Caesar salad in California (viaggio di nozze) ne ho mangiate quintalate ed ero sinceramente convinta fosse un omaggio a Giulio Cesare... che gnuranta! Mi piace tantissimo, l'idea di quei crostini fritti... Un bascione e buon week end

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    1. Dillo a me che morivo di sonno.
      I crostini sono fondamentali. E mi raccomando, non barare. Devono essere fritti!

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  3. Mai fatta!! Devo rimediare, anche questa sembra molto appetitosa...quei crostini poi!! Un abbraccio e buon weekend

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  4. io adoro la Caesar salad,la faccio da sempre,la tua e' perfettissima!!

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  5. Sono stata molto tentata di fare la Cesar. Ora che vedo la tua mi dispiace di non aver avuto tempo di prepararla. Vedrò di rimediare appena posso.

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  6. Anch'io non l'ho mai fatta a casa, ma dovrò rimediare presto!

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  7. Che buona Patty hai fatto onore all'insalata per eccellenza! D'estate è sempre ben gradita! Un saluto caro

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  8. ciao Patty certo non proprio invitante la tua prima volta con questa insalata :) ah ah Jamie non era ancora "pervenuto" :). Io invece ho avuto modo di assaggiarla a Tenerife in un menù prettamente turistico e proprio mi ero detta che non avrei mai preso un piatto conosciuto in tutto il mondo. Però mi ispira come insieme e devo provare a farla a casa per ricredermi. Grazie per tutte le tue info in più....sapevo che non era dedicata a Giulio Cesare mi ero documentata per curiosità ai tempi. Buona serata, baci Luisa

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  9. Ho provato a immaginarti, a NY, anzi in NJ.. Mi hai fatto sorridere tanto, bella e povera PAtty... Alla fine, però, l'assaggiasti in quell'occasione?

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  10. Proprio questa dovevi scegliere? Che già il cozzaro se la tira per poco figuriamoci quando ha saputo di questo mese al clu del 27...!
    Ma dopo la tua storia ti perdono tuttooooo! Non sò cosa avrei fatto al tuo posto ma di sicuro non l'avrei raccontato così meravigliosamente come te... mi ci sono vista seduta al tavolo accanto a contemplare la scena :)
    loving you anche la "sisarsalad"

    besos

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  11. ahhaha che avventura! certo c'è stato un bel battesimo con la ceasar! Scusami del ritardo, ma non volevo mancare e quindi oggi l'ho dedicato ai commenti! Bravissima, come sempre, ma che lo dico a fa!!! ;)

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