Nel suo complicato e macchinoso funzionamento, è il dono più affascinante e prezioso che quell'intricato ammasso di materia grigia custodito nel nostro cranio, possa farci ogni giorno.
Se spendiamo la vita a viaggiare, creare, cercare, leggere, assaggiare e ad innamorarci, non è solo perché siamo spinti dalla scoperta del "nuovo", ma anche e soprattutto perché c'è qualcosa del "vecchio" che non vogliamo perdere e che speriamo costantemente di ritrovare, di mantenere vivo.
Se già la memoria ha un enorme potere sul nostro essere persone, la memoria "sensoriale" ci muove come piccole marionette.
Nel delizioso piccolo libro "Canestelli di Montebruno" di Sergio Rossi (Ed Sagep), l'autore apre il suo racconto sul viaggio nel sapore di un umile e semplice biscotto, parlando proprio di come la vita di certi prodotti, dipenda dai nostri ricordi.
Se così tante volte mi è capitato di effettuare "soste di devozione" lungo il solito viaggio che mi porta nella stessa destinazione, è grazie a quel desiderio di ritrovare un sapore che non posso dimenticare.
Così come sempre capita di riportare con me un pacchettino di quella cosa buona che tanto mi ha fatto sognare, per condividerla con chi amo e ritrovare insieme quella piccola emozione.
Che si possa credere o meno, il minuscolo borgo di Montebruno, situato nell'Alta Val Trebbia, ad un tiro di schioppo da Genova, deve gran parte della propria fama e vitalità ad un modesto biscotto tutt'ora preparato artigianalmente, che tutto il mondo conosce ed imita.
Potere della bontà e della memoria.
Nel forno/pasticceria "Da Carlo" a Montebruno, la cui vita prosegue senza grosse variazioni sin dal 1886, si preparano da sempre i Canestrelli con ottimo burro di affioramento, farina senza additivi, zucchero di qualità e uova da allevamento a terra.
Solo l'estrema qualità degli ingredienti, la preparazione artigianale e la perfetta cottura nel forno a legna che si mantiene inalterata da oltre un secolo, danno vita ad un prodotto ineguagliato.
Con il Calendario del Cibo Italiano, la giornata di oggi è dedicata a questo biscotto delizioso, capace di piacere proprio a tutti grazie alla sua essenziale semplicità.
Vi invito a leggerne la storia sulla pagina ufficiale dove scoprirete che i Canestrelli non hanno sempre avuto questo aspetto e questa sostanza.
Sulla pagina FB invece, troverete moltissimi contributi, alcuni dei quali davvero sorprendenti.
Se tante volte ho preparato i canestrelli seguendo la ricetta tradizionale e senza avere la pretesa che risultassero straordinari come quelli del forno Da Carlo, oggi ho voluto giocare con una piccola variante, estremamente basica, che ha regalato un risultato molto gradito alla famiglia: un canestrello al cacao amaro, con profumo di arancia. Nulla di più.
Ho seguito la ricetta originale, bilanciando la quantità di farina con il cacao, che notoriamente assorbe maggiore quantità di liquidi. Ho quindi diminuito la quantità di farina.
Spero che proprietari del forno da Carlo e Sergio Rossi non gridino "anatema" alla vista dell'esperimento.
L'antica ricetta del forno "Da Carlo" di Montebruno
1 kg di farina 00
600 g di burro morbido
300 g di zucchero
6 tuorli d'uovo
La mia variante al cacao e profumo di arancia (per c.ca 80 canestrelli)
400 g di farina 00
80 g di cacao amaro olandese
300 g di burro morbido
150 g di zucchero semolato
la scorza grattugiata di un'arancia non trattata
3 tuorli d'uovo.
- Setacciate farina e cacao e miscelatevi lo zucchero con una frusta. Versate il composto su una spianatoia e formate la fontana.
- Mettete al centro il burro (scegliete il migliore che potete trovare. Io ho usato un burro danese) tagliato a cubetti e lasciato ammorbidire, e cominciate a "sabbiare" la farina, ovvero strofinate fra le dita burro e farina così da ottenere delle briciole piuttosto fini. Cercate di lavorare in velocità così da non far sciogliere troppo il burro.
- Una volta ottenuto un composto bricioloso, riformate la fontana e versateci i tuorli e la scorza di arancia grattugiata finemente. Usate tuorli freddi di frigo se potete. Cominciate ad impastare velocemente, raccogliendo le varie briciole con un tarocco, fino ad ottenere una palla.
- Stendete un velo di farina (cercate di usare meno farina possibile per non modificare la struttura dell'impasto - al limite stendete la frolla su della carta forno) - e con il matterello, stendete una frolla spessa c.ca 8 mm. Con il tradizionale coppa biscotti dalla forma a fiore bucato al centro, ricavate i vostri canestrelli e sistemateli su placche coperte da carta forno.
- Mentre procedete nella preparazione, fate attendere le teglie pronte in frigorifero, così che il burro si stabilizzi.
- Una volta pronti, accendete il forno a 180° e cuocete i biscotti per 15/18 minuti c.ca. Trasferite i biscottini su delle griglie in modo che si raffreddino e se vi piace, spolverateli con zucchero a velo.
- Si conservano a lungo in scatole di latta e migliorano nel tempo.
Patty ma quanto burro ci vuole nella variante con il cacao????
RispondiEliminaOh mamma, meno male che me lo hai fatto notare. Hai presente quando hai la sensazione di avere dimenticato qualcosa? Ho corretto la ricetta. Ci vogliono sempre 300 g di burro. Una bella quantità ma non se ne può fare a meno.
EliminaUn bacione mia cara.
E' la giusta quantità di burro per un "dignitoso" biscotto 😤😤😤 comunque questi canestrelli sarà un MUST farli presto, presto e poi ti farò sapere 😍
Eliminaproprio vero che la memoria è quello che ci guida, anche quando non ce ne rendiamo conto. E chissà quanto sono lontane le memorie che ci spingono in certe direzioni, credo che a volte sia precedenti l'età della coscienza...
RispondiEliminaDetto questo, i tuoi canestrelli cacao e arancia sono una splendida idea, un'abbinamento che non mi stanca mai.
Un abbraccio, cara Patty.
Abbinamento che si può osare ancora per poco visto che non si trovano più le arance non trattate. Ma si può sempre fare gli originali :D
EliminaTi abbraccio carissima.
Arancia e cacao un abbiamento da urlo per la tua versione di un canestrello che ho la fortuna di conoscere da vicino. Hai proprio ragione sai, la memoria ci guida nelle nostre scelte, ma spesso preferisco rinunciare alla ricerca di un sapore antico, ad esempio i frollini della nonna, perché finisco sempre per rimaner delusa!
RispondiEliminaUn abbraccio forte
Moni
Ecco, un po' vi invidio perché io a Montebruno non ci sono mai stata. E sarà mia premura, la prossima volta che verrò a Genova, di farci un salto. Magari mi ci accompagnate?
EliminaVi mando un bacione.
Ma certo che sì!!!
EliminaP.S.
Eh tranquilla hai fatto benissimo riguardo alle punte...anche quelli di Montebruno hanno 6 punte...le punte diventano 8 solo avvicinandoci a Genova!!!!
Al cacao devono essere una vera goduria! E quanto sono belli! Viene da addentare lo schermo :)
RispondiEliminaGrazie mille Angela. Baci
EliminaDi tutti quegli ottanta, quanti ne sono rimasti?
RispondiEliminaAncora un pochino perché li ho fatti ieri, ma difficilmente supereranno la notte. :D
EliminaUn bacione.
'The way we were' è una delle canzoni più belle del mondo :)))))
RispondiEliminaCi sono dei biscotti che fanno a Chivasso (To) che si chiamano canestrelli, e sono diversi da questi: sono delle cialde cotte tra due ferri. Un po' come i 'brigidini' di Firenze ma senza anice.
Ma senti...questa non la sapevo. Dovresti procurarti la ricetta, anche se poi servirebbe l'arnese per rifarli.
EliminaGrazie per la curiosità. (e si anche io amo quella canzone :D )
bacione.
Devo chiedere a mia suocera, magari sua mamma ce l'aveva. Poi mi mancherebbe il ferro, sì. Leggevo che si chiamano 'canestrel' perché l'impronta del ferro ricorda la trama del canestro.
EliminaBacione a te :)
Il viaggio della memoria è affascinante perchè ci parla delle nostre radici che ci portiamo dietro sempre, volendo o non volendo, possono essere luogi o gesti ma come li vediamo l'emozione è grande.
RispondiEliminaQuel libricino è meraviglioso, come i canestrelli che ho preparato, ma mai ho pensati di arricchirli con il cacao devo assolutamente recuperare
grazie Manu
Ahhh questi canestrelli burro e cacao già li adoro. Mi segno la ricetta perché voglio assaggiarli subito! :)
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