giovedì 13 gennaio 2011

Il mio primo post!

Milonga del Angel - Astor Piazzolla

Il primo post è come il primo dentino, o come il primo bacio o come il primo amore che non si scorda mai? Di certo è emozionante e un po' strano e c'è una sorta di timido pudore al pensiero che qualcuno possa leggermi da chissà dove, come quando si sbircia dentro ad un diario segreto. Ci penso su da un po' di tempo e l'idea del Blog mi intriga, ma a livello informatico sono sempre stata una capra, non avrei saputo veramente dove mettere le mani. Poi ci sono quegli incontri che ti accendono come un fuoco d'artificio e ti riempiono di energia, come è successo a me quando ho conosciuto la mitica Giulia di Jul's Kitchen - http://it.julskitchen.com/ - blog bellissimo e foto strepitose, e voilà, ecco che qualcosa che sembrava lontano anni luce, diventa adesso una possibilità. 

Comincio questa avventura il giorno del mio compleanno, facendomi un piccolo, grandemente desiderato regalo. 
In musica, l'Andante indica un movimento che non è lento ma non ancora veloce, un tempo intermedio in cui puoi eseguire le tutte le note con calma, ma in cui c'è già la proposta per una successiva evoluzione. C'è un azione che continua, che fa, che si evolve. 
L' Andante e' il giusto tempo della mia vita, che cerco di vivere con gusto. 
Non potrà mancare un po' di musica dentro questo blog ed accompagnerò ogni mio post con l'invito all'ascolto di pezzi che io amo molto, e che potranno essere colonna sonora di ogni ricetta. Per questo primo post ho scelto la Milonga Del Angel del meraviglioso Astor Piazzolla e non perchè è un tango (confesso una latente dipendenza da tango), ma perchè è  un brano struggente, di grandissima atmosfera, perfetto per l'ascolto in sottofondo durante una cena a due, o perchè no, mentre prepari un bel risotto.
Risotto con verza, semi di papavero e pinoli tostati
Di ritorno dal Molise, dopo le vacanze di Natale, mi sono ritrovata con il frigo pieno di verdure meravigliose, la cui dimensione e sapore non hanno nulla a che vedere con quello reperibile da queste parti al supermercato. In particolare, una verza di dimensioni sovrannaturali, che ho avuto difficoltà a maneggiare e finire. Dopo averle provate tutte, stufata, lessa, in minestrone, gratinata, sformata, e ritrovarmi la famiglia con lo sguardo pietoso di chi chiede una tregua, ho deciso che avrei chiuso il festival della verza con un risotto. Adoro la versatilità del risotto, possiamo prepararlo in qualsiasi maniera e colore ed è sempre buonissimo. Tutto sta utilizzare un ottimo riso (in casa mia è bandito il parboiled, riabilitato solo per le insalate..poverino) e le feste di Natale sono state generose di alcuni eleganti sacchetti di stupendo riso Carnaroli che ho voluto mettere subito alla prova.
Ingredienti per 4 persone.
  • 300 gr di riso Carnaroli
  • 300 gr di verza
  • uno scalogno
  • un l. di brodo vegetale
  • una piccola robiola (c.ca 80/100 gr)
  • olio extra vergine d’oliva
  • 2 cucchiaini di semi di papavero
  • 50 gr di pinoli
  • prosecco o spumante secco o vino biancoDopo aver tagliato la verza a striscioline sottili , l’ho fatta stufare in una larga padella con lo scalogno tritato e imbiondito in olio extra-vergine d’oliva. L’ho cotto per c.ca 15 minuti,  bagnandolo via via con un po’ di brodo. A parte, in una casseruola antiaderente, ho fatto passire lo scalogno nell’olio (troverete raramente del burro nelle basi dei miei risotti, ma sulla ragione di questa scelta avrò modo di parlare più avanti). Quindi ho fatto brillare il riso che ho sfumato con dell’ottimo brut millesimato Frescobaldi (mezzo bicchiere), avanzato dal brindisi del mio compleanno. Avere del Frescobaldi in casa e’stato un caso felice, ma voi potete usare del prosecco o magari dello champagne (e poi bervi il resto mentre vi gustate il risotto). A questo punto comincia la cottura del riso con il brodo, continuando a mescolare per c.ca 5 minuti. Ho aggiunto quindi la verza ed ho proseguito la cottura per il rimanente tempo (c.ca 10 minuti) sempre aggiungendo il brodo fino ad assorbimento. Nel frattempo ho tostato i pinoli in un padellino e li ho tenuti da parte. A cottura ultimata, e lievemente al dente, ho spento la fiamma, ho aggiunto i pinoli, i semi di papavero ed un cubetto di robiolina fresca, mantecando il risotto. Mia figlia ha aggiunto dei rametti di rosmarino per abbellire il piatto ma sorprendentemente, all’assaggio, quell’aroma appena percepito, esaltava l'insieme. Il risultato è stato ampiamente gradito dalla famiglia. Del classico sapore di verza un lontano ricordo, ed il gusto molto delicato, era animato dal sentore resinoso del pinolo. Personalmente ho gradito moltissimo. 





2 commenti:

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