martedì 25 marzo 2014

Il mio soufflé dalle scarpe grosse per l'MTC di Marzo.

Total eclipse of the Heart - Bonnie Tyler
Cosa non so sul soufflé e cosa pensavo di sapere. 
La lista dei "non so" è molto lunga perché anche quello che pensavo di sapere è andato a rifinire puntualmente sull'altra colonna.
L'unica cosa che credo di sapere è come sia nata questa ricetta.
Intanto il mio desiderio primario era quello di riportare l'idea del soufflé da ricetta snob ed un pochino frou frou, a piatto terragnolo, schietto, dai sapori decisi, che potesse "garbare" anche ai babbi e nonni che nel piatto ci vogliono qualcosa di concreto e la prospettiva di mangiare "nuvole" non è ventilata nemmeno da lontano.
In casa, quando ho pronunciato "Soufflé", la parte maschile della famiglia si è chiusa a riccio e non c'è stato verso di convincerla che non gli avrei propinato fantasie.
Già la questione era complessa, con tutta la storia delle salse e creme di accompagnamento, che mi ha fatto entrare in un giro di schiaffi da cui sono uscita solamente poche ore fa oramai senza forze e alternative.
Ci mancava solo il marito, che per la prima volta si ammutina di fronte all'ennesima prova MTC.
Umiliata e offesa. Ed anche un pochinello incattivita.
Così, se all'inizio ero quasi tentata di passare perché la fantasia questo mese ha deciso di prendersi una vacanza, dopo l'ammutinamento coniugale ho avuto un rigurgito di amor proprio e mi sono detta che neanche morta sarei passata.
A costo di mangiarmi tre soufflé da sola! Fabiana, lo vedi cosa faccio per te?
Oggi sono qui a raccontarvela, ed il consorte non sa cosa si è perso ahilui!
SOUFFLE DI ORTICA E PECORINO ERBORINATO DELLE CRETE SENESI CON SALSA DI FAGIOLI ZOLFINI
Domenica mattina, sotto una pioggia battente sono andata a caccia di ortica.
Armata di guanti, ho raccolto solo le cime, le foglie più tenere.
Ho incontrato anche qualcuno che con uno sguardo pietoso mi ha dato il buongiorno pensando che probabilmente avessi perso il senno.
Fin dall'inizio ho desiderato di fare questo soufflé con un'erba spontanea e l'ortica mi è sembrata quella più adatta alla mia idea: fortemente erbacea, con una punta di amaro ed un tono metallico, ne basta poca per dare carattere.
Ho deciso di sposarla ad un pecorino erborinato delle Crete Senesi, un formaggio da immediato colpo al cuore. Qualcuna delle mie amiche ha avuto la fortuna di assaggiarlo (Sig.ra van Pelt ricorda?) ed il mio cruccio è che non possa essere trovato altrove perché la quantità in cui viene prodotto è davvero esigua.
Questo formaggio lavorato con latte crudo, ha una stagionatura di 6/8 mesi ma contrariamente a molti pecorini, non vira verso il piccante. Resta piuttosto dolce, con note di erba tagliata e la parte delle muffe contiene sentori che ricordano la nocciola, la mandorla.
E' gentile e diretto e secondo me perfetto per l'ortica.
Il finale della salsa mi ha messo in enorme difficoltà.
Ovviamente volevo qualcosa che ammorbidisse, addolcisse il tutto, lo avvolgesse come un velluto...ed ho pensato ai legumi.
Mi ci sono sbattezzata per giorni perché qualsiasi tipo di fagiolo mi sembrava troppo aggressivo, rude, poco armonioso.
Poi ieri mi si è accesa la lucina e mi sono data dell'idiota, perché in Toscana abbiamo un piccolo legume  dimenticato, prodotto in minuscole quantità in quanto estremamente delicato e riluttante all'acqua. Nasce sulle colline del Pratomagno, in provincia di Arezzo, coltivato tra i filari di olivi, e raccolto rigorosamente a mano per garantirne l'integrità.
E' piccolo piccolo, con una buccia sottile di colore giallo che ricorda il colore dello zolfo, e da qui il nome. Richiede un ammollo breve, di massimo 2 ore e cuoce in poco tempo.
In Toscana è un culto; gli appassionati dicono che si sciolga in bocca come l'ostia.
E' dolce, delicato e costa come un Rolex.
Ingredienti per 6 persone (io ho dimezzato la ricetta per 3 porzioni)
Per i soufflé
300 ml di panna fresca
3 cucchiai da minestra di maizena
30 grammi di burro + quello per gli stampi (a pomata)
6 uova medie
150 g di Pecorino erborinato delle Crete Senesi
50 g di ortica (peso da cotta)
farina di noci per lo stampo
sale - pepe nero macinato fresco

Per la crema di zolfini
1 cipollina fresca di Certaldo
1 carota
1 gambetto di sedano
un bouquet garni fatto con rosmarino - salvia - timo + un paio di foglie di salvia.
1 spicchio d'aglio
Una fettina di pancetta di cinta senese
Acqua di cottura dell'ortica (raffreddata)
Olio extravergine Terre di Siena Dop
50 g di fagioli zolfini
Fiori di rosmarino per finire
Cominciamo con il cuocere l'ortica. 
Lavarla accuratamente sotto acqua corrente e prelevare le foglie più tenere.
In poca acqua bollente, immergere l'ortica per non più di 3 minuti, quindi scolarla ed immergerla immediatamente in una bacinella di acqua gelata per interrompere la cottura e preservare il verde brillante.
Conservare l'acqua di cottura e farla raffreddare. Scolare l'ortica e tenere da parte.
Per la salsa di zolfini.
Mettere a mollo i fagioli per c.ca 2 ore in acqua fredda.
Una volta passato questo tempo, immergere gli zolfini con lo spicchio d'aglio, in una pentola di coccio, coprendoli con acqua fredda, controllando che il livello dell'acqua sia almeno 2 dita sopra i legumi.
Cuocere per c.ca 30 minuti a fuoco dolce, quindi alzare la fiamma, aggiungere le foglie di salvia e far sobbollire dolcemente per 10/15 minuti. Assaggiate per controllare la cottura.
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
Tagliare la cipollina, la carota ed il sedano in pezzi più o meno della stesa dimensione.
Metterli in un padellino con 2 cucchiai di olio extravergine, la pancetta ed il bouquet garni, quindi fare insaporire per qualche minuto fino a che la pancetta sia rosolata.
Coprite le verdure con l'acqua di cottura dell'ortica e fate cuocere per una ventina di minuti, fino a quando le verdure non saranno morbide.
A questo punto filtrate il brodo schiacciando bene con un cucchiaio in modo da ricavare il massimo della polpa. Aggiungete al brodo un mestolo di acqua di cottura degli zolfini.
Scolate gli zolfini e metteteli in un bicchiere da mixer a immersione.
Aggiungete un filo d'olio extravergine, una grattata di sale e pepe, un mestolo di brodo e frullate fino ad ottenere una crema fluida e vellutata. Se necessario aggiungete altro brodo.
Tenete da parte in caldo.
Per il soufflé
La ricetta di Fabiana è quella dello chef Cyril Lignac. In passato avevo provato la ricetta di Knam senza per altro essere delusa, ma l'incredibile leggerezza di questa preparazione mi ha entusiasmato.
Pur sgonfiandosi praticamente subito (i miei si erano gonfiati in maniera pazzesca), non si affloscia più di tanto e resta soffice ed umido anche da tiepido...anzi, posso dire che l'ho apprezzato maggiormente dopo una decina di minuti dall'uscita dal forno.
Quindi, per gli scettici di questa preparazione, che se è riuscita alla sottoscritta, può davvero riuscire a tutti, posso solo dire: provatela. Provatela e ricredetevi!
Si parte dalle cocotte. Che vanno imburrate con una cura maniacale.
Mentre spennellate il burro all'interno, ricordatevi di farlo dal basso verso i bordi, perché in questo modo creerete la strada al vostro soufflé per crescere.
Questo è un trucchetto che mi hanno insegnato anche per le torte, le basi leggere ed aeree.
Imburrare sempre dal basso in alto.
Poi, per dare un ulteriore spinta verso la rusticità, ho voluto infarinare le cocotte con noci finemente tritate e le ho messe in congelatore per il tempo utile a preparare il composto di uova.
In una ciotolina sciogliete la maizena con una parte di panna, 3 o 4 cucchiaiate, quindi portate il resto della panna ad ebollizione in una casseruola dal fondo spesso.
Quando la panna freme, versatevi la maizena e mescolate velocemente, quindi con una frusta continuate a mescolare a fiamma bassissima fino ad ottenere una crema consistente ( a me è successo praticamente subito).
A questo punto togliete il pentolino dal fuoco, aggiungete il burro e non smettete mai di mescolare fino a che questo non sarà ben incorporato.
Cominciate ad aggiungere i rossi d'uovo, uno alla volta, mescolando bene con la frusta dopo ogni aggiunta.
Una volta incorporati i tuorli, aggiungete il pecorino grattugiato con i fori grandi e l'ortica ben strizzata e tagliata al coltello, quindi salate, pepate e mescolate ancora.
Ultima fase, la più delicata, quella in cui sono entrata in panico perché forse le mie uova erano troppo grandi. Montate gli albumi con cura, a neve ferma. Ma non fate l'errore di montarli al punto che il composto si "spezzi" ovvero sia troppo duro.
Deve fare dei picchi fermi ma ancora soft.
Con una spatola, incorporateli delicatamente dal basso verso l'alto ruotando la ciotola, con il movimento chiamato "en coupant".
Il mio composto finale era molto morbido, quasi tendente al liquido per cui ero certa che non sarebbe uscito nulla di buono. Ma non temete.
Versate il composto nelle cocotte ben fredde riempiendole solo per il loro 2/3, quindi mettete in forno a 200° per 15/18 minuti, senza mai aprire il forno. Io ho tenuto la cottura a 18 minuti.
Mentre attendete la cottura, vi sentirete come una persona sui blocchi di partenza che aspetta il via e prega di farcela a tirare fuori gli stampini e poterli ammirare pieni di arie!
Se poi dovete scattare una foto, allora sono certa che sentirete anche il sapore dell'adrenalina sulla lingua.
Serviteli con la salsa di zolfini ed un bel bicchiere di Sauternes (ma se proprio volete, anche dell'ottima Vernaccia di S. Gimignano non gli disgarba!).

E con questa ricetta partecipo all'MTC di marzo con il Soufflé di Fabiana.











52 commenti:

  1. Sei meravigliosa patty!! Tu,la tua storia,il tuo souffle!! Complimenti davvero!!

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  2. Patty, tu sei un genio.
    Un ge-ni-o.
    Abbinare le deliziose e delicate ortiche a un pecorino erborinato così particolare (e che ho una grandissima curiosità di assaggiare, visto che adoro sia i formaggi pecorini, sia quelli erborinati) avvolgendo il tutto nel velluto di una salsa di pomodori zolfini... Solo tu potevi compiere questa magia.
    E quei freschi fiori di rosmarino sulla salsa, che regalano aroma e freschezza? Sai che li ho usati anch'io per il soufflé che pubblico domani? Ma non parliamo di te: elogiamo questo soufflé, finto "scarpe grosse", autentico cervello fino!!!
    Un bacione!

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    1. Cara Mapi, se ti dico che QUEL PECORINO era insieme alle cosine buone che ho portato a Milano per il nostro incontro di Dicembre, ed è stato dimenticato in frigorifero? Lo avevo portato perché lo assaggiaste tutte, ma l'unica che l'ha goduto è stata la Cri! Fortunella. Ma la prossima volta non mancherò di certo. Sei troppo cara. Ti abbraccio Mapi.

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  3. Vero!
    Quale maschio che voglia considerarsi autentico accetterebbe di nutrirsi di nuvole????
    Forse un efebico poeta, ma nulla più.
    Invece dobbiamo sdoganare il concetto che l'eterea sostanza nutre .....e molto.
    In più cibarsene non compromette la virilità, al massimo sensibilizza il gusto, la qual cosa è un vantaggio notevole, in molti ambiti e per chiunque debba aprir la bocca per mangiare, cioè tutti:))))
    Infatti io che me ne cibo in abbondanza "ho un gusto assai sensibile" e certamente sono ben( troppo) nutrita, perciò garantisco ai maschietti che non si corrono pericoli!!!!
    Ma gli uomini sanno perdere le occasioni migliori, che ci possiamo fare??

    Passiamo a noi che ci capiamo: intanto grazie per aver sfidato le intemperie ed il giudizio della gente per dedicarti alla raccolta delle magnifiche ortiche.
    Qui nel mio orto abbiamo il problema opposto, vale a dire schivarle quando ci parte lo schizzo di camminare a piedi nudi, perchè comunque crescono ovunque ed in qualche modo ci fregano sempre, producono foglie così grandi che le raccolgo e ci faccio dei gustosi involtini!!
    Infinitamente interessante la descrizione del sapore che stavi cercando e che hai trovato, niente per me è più importante che capire l'anima del piatto e la risposta del palato.

    Un piatto che è un inno alla tua terra, tutto parla di te e di lei.
    Hai raccolto le ortiche, hai scelto un pecorino speciale "che ce l'avete solo voi", hai pensato ad un fagiolo che (evviva) ho il privilegio di conoscere e di apprezzare infinitamente!

    Ho amato anche i dettagli: la scelta della farina di noci per allestire gli stampi, il recupero dell'acqua di cottura dell'ortica, quella cipolla "griffata", fino alla pregiata pancetta di cinta e pure all'olio che non si allontana da casa!!!

    Urka, una cartolina delle vostre eccellenze unite al massimo della passione e dell'intuizione, perchè i sapori talvolta si chiamano e talvolta si respingono, qui.....direi che si amano e si lasciano amare.

    Grande tecnica, grandissimi prodotti, un risultato che nessuno vorrebbe perdersi, io....mai e poi mai!!!

    Super felice della tua prova e delle tue spiegazioni, un piatto molto, molto più esclusivo di un Rolex!!!!!

    .....e mille grazie:)))

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    1. E dopo questo commento non so davvero cosa dire. Mi sembrava una proposta prevedibile ed abbastanza scontata, ma tu nella tua immensa generosità l'hai elevata a piatto speciale. Meno male che esistono le Fabiane. Sono emozionata e grata e ti a braccio forte.

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  4. Missione compiuta alla stragrande! sei riuscita a declinare questa preparazione che nasce "fighessa" :-) in qualcosa di più intonato al tuo territorio, fatto di prodotti dai sapori decisi e assolutamente fantastici! avrà pure le scarpe grosse il tuo soufflé ma proprio con quelle sorpassa tutti! quel formaggio dev'essere una favola, e la mia curiosità è a mille! la salsa ai zolfini, una poesia.. bacioni, grandissima Patty!

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    1. Alla prima occasione di vederci, giuro che te lo porto! Così lo assaggi live. Un bel bacione e grazie mille cara Francy!

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  5. Patty ma tu hai visto solo i fiori del rosmarino? perchè della farina di noci per lo stampo non mi dici nulla?....usata anch'io....no qui andiamo studiate. Grandissima l'idea delle ortiche. Bravissima.

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    1. No, qui ci vuole uno studio approfondito! E ancora rido!
      Baci carissima.

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  6. Non avevi fantasia??????
    Credo che qualsiasi cosa di superlativo possa dire risulterebbe banale.
    Cacchiochepiatto!complimenti Patty sei davvero davvero davvero brava.
    Un bacione
    Ps ma tuo marito nonlo ha nemmeno assaggiato????

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    1. Francesca, sei parziale ;)
      Figurati che nonostante tutto non sono contenta. Mi è sembrato troppo scontato. La prossima volta devo scappare da qui! Grazie mia cara, un bel bacione.

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  7. complimenti,ha un aspetto delizioso..e quei fiorellini poi :)

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  8. Patty mi hai fatta sorridere :))) Leggendo l'introduzione mi son detta "ma che sarà mai di così brutto in quel suffle che i maschi hanno storto le narici".. Solo dopo aver letto gli ingredienti ho capito, era troppo complicato, ingredienti così fantasiosi che solo un palato abituato al pensiero di sperimentare poteva accettare un idea simile! Io sono sempre per le novità e mi piace cambiare, scoprire sapori nuovi.. Lo trovo eccitante :)
    Questo è un esempio di suffle da insegnare a tante donnine di casa che vorrebbero stupire i mariti e sopratutto i bimbi, mi sembra anche molto gioioso e raffinato ♥
    in bocca al lupo per il contest Patty e buona notte .. !

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    1. Sei un tesoro cara Vica. Grazie infinite. La ricetta di Fabiana è infallibile. Buttati anche tu, che è morbido :D
      Bacioni

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  9. Favoloso Patty... ma come fai! Io resto sempre a bocca aperta davanti ai tuoi piatti un po' per gli ingredienti e un po' per i racconti, il tuo di oggi somiglia al mio, però alla fine anche i maschi hanno assaggiato e son stati contenti qui, anzi hanno proposto un bis, forse sono più eterei di quanto non amino ammettere. Il soufflè in sè mi ha stregata, l'ortica, il cannellino... ne sento il profumo fino a qui

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    1. Cara Lara, guarda che tu non sei da meno! Devo ancora venire a leggermi il tuo soufflé, ma a breve ci sarò. un abbraccio cara e grazie.

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  10. I maschi non capiscono niente… e io ne ho 4, capisci a me!
    E adesso la mia lista del so è aumentata di tanto, da quanto ho letto il tuo post, anche se la lista dei non so la vedo seeeeeeempre più lunga!
    Sei un portento!

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    1. Ah se ti capisco...in questo caso, uno è stato più che sufficiente :D
      Bacissimi!

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  11. ciao patty bellissimo questo soufflè...anche la foto al taglio e la sorpresa nel forno!
    ti abbraccio

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  12. ma sei stata bravissima!!! complimenti!!!!
    non era una ricetta facile e devo dire che hai scelto un abbinamento particolare e insolito ma ad effetto :)
    buona giornata

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  13. Definire un pecorino erborinato gentile lo vedo come una provocazione verso il lettore.
    No mia cara Patty, questo non si fa, soprattutto se è impossibile trovarlo in commercio.
    Poi io da appassionata di formaggi non posso permettermi di non assaggiarlo: dobbiamo trovare una soluzione!
    Come dice Fabiana, questa ricetta trovo che sia un vero inno alla tua terra, ricca di eccellenze, dai sapori marcati e caratteristici. E chi meglio di te poteva interpretarli in una maniera così forte?
    Mi piace molto l'idea della farina di noci per lo stampo!

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    1. Come vedi tutte e due attaccate alla nostra terra! Un abbraccio gigante cara Antonietta.

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  14. Brava Patty!
    Un soufflè di sostanza.. ma affascinante, quale uomo potrà resistergli?
    Abbinamento concreto direi e riuscita ottima..
    Buona giornata!!!

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  15. Altro che scarpe grosse, cara Patty, qui si và di scarpine di seta, considerando lo splendore delle eccellenze che hai sfoderato!
    Ma come ha fatto l'omo a non provare questo piatto?
    Avrà preso una botta in testa, per decidere di perdersi questo piatto.

    Un abbraccio fortissimo

    Quei fagioli li rincorro da sempre ;)

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  16. io ci vedo un gran cervello fino in questa ricetta e anche molto raffinato, ti dirò.
    prima cosa, hai usato alcuni dei miei ingredienti del cuore: il fagiolo zolfino, il pecoriono delle crete e le ortiche.
    ora, grazie al cielo i fagioli zolfini li ho, ed il pecorino sto aspettando che me lo riporti babbo che è andato su questi giorni. le ortiche invece è troppo tempo che non le mangio, e sapessi che voglia che m' hai fatto venire! da piccina andavamo a raccoglierle con mamma e poi ci si faceva il risotto, la pasta, il pane. il soufflé mai, perchè insomma, le scarpe grosse le abbbiamo tutti in famiglia : )))
    quando mio marito ha mangiato il soufflé sai che m' ha detto? Via, ora che c' è per cena? -_-'

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  17. Ok Patty, quando organizzi una pecorino-session?!? No, perché mi hai fatto venire una voglia di assaggiare quel formaggio che non ne puoi avere un'idea......sarà per questo che lotto sempre col colesterolo?!!?
    I tuoi accostamenti "terragnoli" mi piacciono un sacco, complimentissimi: originale ma a braccetto con la tradizione, come sempre. Grande!!!

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  18. Leggerti è sempre coinvolgente, soprattutto quando parli degli ingredienti della tua terra.
    Una ricetta interessantissima, luminosa ed equilibrata, sarei proprio curiosa di assaggiarla!
    A metà a aprile sarò nelle terre di Siena, crete e dintorni di Firenze, magari potrei correre alla ricerca di questi tuoi ingredienti meravigliosi per provare a casa questa ricetta, nell'attesa che la neve lasci il posto alle erbette primaverili.

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  19. Ma come...la parte maschile della famiglia non ha apprezzato! Non sanno cosa si son persi! Adoro i soufflè sia dolci che salati, con l'ortica non l'ho mai assaggiato ma mi piace da morire l'abbinamento con l'erborinato! Patty dammi retta, la prossima volta cucinalo per noi amiche, io vengo SUBITO!! Un abbraccio!! Simo

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  20. Sono contenta di sapere che non avevi fantasia.... ma quando ce l'hai, cosa ci proponi?????? Mi fa anche ridere la "parte maschile" perchè invece, in casa mia è quella che apprezza di più. Complimenti davvero.

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  21. aaaaaaahhhhh come sto gongolando!!!! io, io, io l'ho assaggiato quel pecorino lì!!! e ancora me lo sogno di notte!
    patty, te oltre a essere una cuoca su-per-la-ti-va, sei una scrittrice nata... ma questo lo sai già vero?
    ti adoro :)))))

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  22. Mi piace leggere che l'mtc é un "affare di famiglia" non solo a casa mia!!!! Ahaha!!
    Complimenti... Dev'essere stato stra-squisito!!!
    Ciao

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  23. Che bel soufflé! Anche da noi la "parte maschile" - che poi è costituita da un solo barbaro membro - non sarebbe entusiasta di mangiare le nuvole, ma ad un tortino simile nemmeno lui si rifiuterebbe, ne siamo sicuri :-) che belle foto e che piacevole scoperta il tuo blog. Buona giornata :-)

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  24. Magari la tua idea era quella di realizzare un piatto più "rustico" ma ti confesso che a me sembra di un'eleganza sconfinata. Brava come sempre!

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  25. Cara Patty, diversamente da te la mia dolce consorte è in genere contenta di assaggiare i piatti insoliti che faccio per l'MTC; un po' meno quando lascio la cucina piena di pentole e stoviglie da lavare! I tuoi zolfini devono essere non troppo dissimili dalla fagiolina del Trasimeno a cui ho dedicato un post poco tempo fa.. Molto buona la salsa ed il tuo soufflé all'ortica! Un abbraccio

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  26. Ma non è ammissibile questo ammutinamento di fronte tanta prelibatezza. Ecco, io mi ci sarei tuffato dentro, perché qui tutto c'è, tranne che aria fritta.

    Fabio

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  27. Patty io non ho ancora avuto il coraggio di tentare quindi tu sei già avantissimo! e poi a me sembrano così belli! Vogliamo parlare del gusto?!?!?!?!? ;-)

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  28. ha un aspetto meravigliosamente invitante, bravissima come sempre, e complimenti per la splendida ricetta, mi piace tantissimo:))
    un bacione!!!:)
    Rosy

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  29. wow patty, che ricettona!
    i sapori li sento in bocca, le foto te li fanno toccare.
    che dire?!?! sei una grande! bravissima, come sempre d'altronde
    lo so che si dice sempre, ma questo lo vorrei davvero provare

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  30. stavo pensando a quale punizione infliggere a tuo marito (oltre a quella che gli tocca per contratto ;-), quando poi ho realizzato che avevo tutto sotto il naso, come nei migliori libri gialli: l'essersi privato di un soufflè così, è il castigo peggiore.
    E tu, sei l'anello mancante fra la poesia e la realtà. magica patty, sempre di più...

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  31. Fabiana ci ha dato una grande opportunità. Non credo che molte di noi si fossero mai cimentate con un soufflè...ma la sfida maggiore, come sottolinei molto accuratamente tu, è stata con la nostra famiglia! Già quando mio marito marito mi vede al computer o in cucina gli diventa il volto come quello di Freddy Krueger poi se sente parlare di "cose strane" rischio il divorzio...per cui fare il soufflè è stato un pò cantarmela e suonarmela...vabbè ormai ci sono abituata. Chiamarlo "con le scarpe grosse" ha reso l'idea perfettamente ma questo soufflè "contadino" è molto ricco: di storia, di cultura gastronomica e di passioni territoriali. Bello! Immagino ottimo....e grazie della visita mi ha fatto molto piacere!

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  32. Ci credi, non l'ho mai mangiato lo zolfino? Eppure sono toscana pure io! Che vergogna :P Non ho mai mangiato neanche l'ortica se è per quello... Buon sabato :)

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  33. Resto sempre incantata davanti alle tue ricette cara Patty, sei capace di rendere raffinati, eleganti e chic anche un'ortica e un fagiolo :) Bravissima come sempre, un bacione e buon fine settimana.

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  34. Quei fagioli me li regalò un'amica toscana qualche anno fa e mi piacquero tantissimo. Ogni volta che vengo in toscana mi riprometto di prenderli ma poi.... puuuffff mi svanisce il neurone.
    La salsa mi attira tantissimo e le ortiche? Bastava dirmelo e te ne avrei mandato un tir pieno dalla casetta gialla!
    Mi sa che ti copio (senza zolfini... a meno di non tornare in Toscana apposta!).
    Brava come sempre.
    Delle foto non parlo.... mi rodo e basta!
    Baci
    Nora

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  35. Sai che anche mio marito non ha dato?? Però i figli maschi hanno apprezzato...perché si rovinano crescendo?? Sulla raccolta dell'ortica ho un ricordo di me bambina (tipo 10 anni) che mi ero fissata di fare il risotto e andai in giro a coglier ortica....e poi critico i bambini di Masterchef: ero deviata anch'io!! Ottima prova come sempre un bacio grande cri

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  36. direi che più di così non potevi decisamente punirlo... d'altra parte si sa: se il tuo soufflé ha le scarpe grosse, chi lo ha pensato, invece, ha il cervello fino: quindi era ovvio che la partita si chiudesse con una vittoria schiacciante per te !!! ;-)

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  37. Ciao Patty, scusami se ti lascio il commento anche qui ma il primo te l'ho lasciato venerdì sul post del contest. Cliccando su "carica altro" non mi carica la pagina e temo non ti sia arrivato perchè non ho trovato la ricetta inserita nell'elenco (magari non hai ancora avuto modo di farlo, nel qual caso mi scuso per la duplicazione di commenti). Oggi ti ho lasciato anche il link alla seconda ricetta.
    http://coccoledidolcezza.blogspot.it/2014/03/plumcakes-ai-pistacchi-gluten-free.html
    http://coccoledidolcezza.blogspot.it/2014/03/cantucci-di-riso-e-quinoa.html

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  38. io ho serie difficoltà già a far venire bene il soufflè senza sgonfiarsi poi leggo questa tua ricettina con abbinamenti coinvolgenti (per il mio palato!) e me ne innamoro! Un abbraccio SILVIA

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  39. Alla faccia del soufflé last minute!!
    Una cosa da urlo, altro che con le scarpe grosse. E poi com'è che io questo pecorino erborinato delle Crete Senesi non l'ho mai assaggiato?! Entra diretto nella mia to-taste list :)
    Bravissima (anche se io arrivo con un ritardo orrendo)

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