lunedì 28 novembre 2016

Vanilla Pound Cake di Donna Hay

Certe volte la dolcezza non basta.
Seduta al tavolo davanti al computer cercando di lavorare, lascio vagare lo sguardo distratto fuori dal finestrone.
Nebbia.
Intravedo a malapena le case di mattoni rossi che scompaiono in un "fade" giocato dalla natura e la prima cosa che mi passa per la testa è che in fondo, la nebbia non è poi così male.
Confonde tutto quanto, vestendolo di un fascino misterioso e antico.
Forse, se stringo bene gli occhi, riuscirò a vedere una donna velata che si sposta fluttuando tra gli alberi senza foglie...come in quella serie che guardavo da bambina e che terrorizzava le mie notti.
La nebbia è strana, non ha fretta. E' risoluta, si muove con calma.
Inghiotte il mondo trasformandolo in un nulla silenzioso e senza contorni.
Adesso che la osservo da casa, ne sono incantata, ma se mi trovassi in macchina, entrerei in pieno panico: guidare nella nebbia mi toglie il fiato in un claustrofobico senso di vertigine.
Distolgo lo sguardo e ritorno al mio pensiero: di quanta dolcezza ho bisogno per calmare il cuore?
Non ne ho idea, ma qualsiasi sia la quantità, sono certa che non basterà.
Allora mi alzo, raccolgo ciotole di vetro e acciaio, peso ogni singolo ingrediente e accendo il forno.
Ho tutto pronto qui davanti a me, in una lista di gesti che fra poco mi calmeranno.
Accendo la musica a volume lieve come un palpito.
Lascio che la testa segua la morbidezza del burro che si gonfia insieme allo zucchero, della farina che scende dal setaccio ricordando la nebbia, delle uova che abbracciano ogni cosa in un conforto cremoso.
Penso solo a questo, al profumo che fra poco risveglierà tutta la casa, alla fetta fragrante che mi donerà un poco di quella dolcezza tanto agognata, al mio cuore, un po' più calmo adesso.
Mi sono resa conto con sorpresa, di non avere praticamente nulla di Donna Hay sul mio blog.
Eppure adoro questa autrice australiana così elegante e fresca.
Avevo voglia di una torta semplice, un bel quattro quarti dalla consistenza umida e fondente ed ho trovato la torta giusta.
L'ho glassata con una copertura un po' inventata (quella originale era a base di zucchero a velo e cacao) per renderla meno anonima, ma potete credermi che anche senza glassa è sublime.
La prossima volta le darò un aroma di arancia e limone che in casa va per la maggiore e la lascerò così, semplicemente nuda.

Ingredienti per uno stampo da 20 cm di diametro
250 g di burro morbido
250 g di zucchero
4 uova a temperatura ambiente
250 g di farina 00 setacciata
60 ml di latte a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Per la glassa
150 g di cioccolato fondente al 50%
70 ml di panna fresca
50 g di zucchero a velo
2 cucchiai di latte condensato
2 cucchiai di cacao amaro

  • Preriscaldate il forno a 160°
  • Mettete il burro, lo zucchero e la vaniglia in una ciotola e montate il tutto con la frusta elettrica per 8/10 minuti, fino a che non otterrete un composto molto pallido, gonfio e leggero
  • Aggiungete a questo punto le uova, una alla volta, senza procedere al successivo se il precedente non sarà ben incorporato.
  • Aggiungete la farina ben setacciata e mescolate bene per incorporare tutto alla perfezione. 
  • Per ultimo aggiungete il latte, facendo attenzione che non sia freddo di frigo ma alla alla stessa temperatura degli altri ingredienti. Mescolate bene quindi versate il tutto nello stampo che avrete rivestito con carta da forno. 
  • Fate cuocere per 55/60 minuti facendo la prova stecchino, che dovrà uscire ben asciutto. 
  • Adesso preparate la glassa ma fate in modo che il dolce sia completamente raffreddato prima di decorarlo.
  • Mettete la panna in una casseruola e portatela a fremere. 
  • Tritate il cioccolato quindi versatelo nella panna e lasciatelo lì un minuto, quindi con un cucchiaio mescolate fino a che non sarà ben sciolto ed avrete una crema lucida ed omogenea. 
  • Aggiungete il latte condensato, il cacao e lo zucchero a velo e mescolate ancora fino ad avere un composto cremoso ma sostenuto. 
  • Fate raffreddare in modo che non sia troppo fluido quando lo verserete sulla torta. 
  • Versate quindi tutta la glassa al centro della torta e con una spatola stendetela come più vi piace. 
  • Lasciate riposare in modo che si stabilizzi e servite. Conservatela coperta in modo che non perda la sua accattivante umidità. 





3 commenti:

  1. Buongiorno, Patrizia! Ti leggo da un po', ma non commento mai anche se resto a bocca aperta davanti alle tue creazioni. Sono sempre così perfette! E la nebbia... Non la amo, ma a volte ci vuole. Sfuma i contorni, aiuta a raccogliere i pensieri, ci ridimensiona.
    Buona giornata, da una volterrana trapiantata a Milano/Pavia. Tina

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    1. Cara Tina, tu non sai che piacere mi faccia ricevere commenti dai lettori silenziosi.
      Mi si riempie il cuore di gioia, così come sapere che apprezzi queste semplici ricette.
      Certo che adesso a Milano la nebbia ti sarà più familiare...chissà come ti manca Volterra: è una città da sogno.
      Un abbraccio grande. Grazie di cuore.

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  2. Ciao cara Patty adesso ti smentisco ah ah la nebbia a Milano e' un vero miraggio ...almeno in città e nella mia zona :)...la nebbia vera e' quella che vedevo in pianura, la bassa dove ho vissuto fino a dieci anni fa e dove abitano i miei ...partivo la mattina col nebbione e arrivavo al lavoro nella città emiliana a dieci km circa km con un sole esagerato...per poi rivederla al rientro a casa :).
    Grazie anche per questa bella idea pratica e veloce...avevo voglia di un dolcetto semplice da gustare in questo periodo prima di tuffarsi nei bagordi delle feste !!! Un bacione buona giornata Luisa

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