Simply the best - Tina Turner
Questo mese un libro che è un inno alla semplicità ed alla leggerezza: Simple di Diana Henry.
Ricette di immediata fattibilità e grandissimo gusto, di cui tutto il team Starbook si è innamorato al primo sguardo.
Come è successo a me con questa ricetta. Di cui non vi racconto nulla.
Perché tanto trovate tutto qui!
Buon gusto semplice!
mercoledì 18 gennaio 2017
10 commenti:
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Bella sostanzios a la ricetta però buona. Tutto il libro presenta piatti davvero molto robusti, questa è una delle più armoniose, la farò.
RispondiEliminaTi piacerà di certo se conosco i tuoi gusti.
EliminaUn bacione mia cara.
Dunque io vorrei mettermici in questo fine settimana, MA: non trovo melagrane e una nota fresco acidula succosa e croccante non è semplice da sostituire (un arancia non ce la vedo, ad esempio). Riesci a darmi un consiglio? Grazie!
EliminaMumble mumble...arancia no, ma della scorza di lime grattugiata ed un po' del suo succo si. Ma io le melagrane le trovo ancora. :(
EliminaEh, voi gente del sud. Considera che qui i carciofi ci sono a giugno e a ottobre arriva un tipo di fagioli assolutamente meravigliosi che si chiamano paimpol.
EliminaMelagrane non se ne vedono, sob.
Grazie, proverò con i lime che invece abbondano.
In pratica devo sostituire il limone con il lime o aggiungerlo al lime? Perché sia nei ceci sia nel cavolfiore il limone c'è già.
EliminaInvece mi sembra ottima l'idea delle nocciole, più morbide. E il lime lo vedo molto bene con il coriandolo.
Sostituiscilo al limone altrimenti diventa il festival dell'acidità :D
EliminaMeglio, sì. Poi mi dici che è 'sta dieta asiatica?
EliminaDunque, l'ho fatta, e me la sono anche mangiata di gusto, ma qualche osservazione la farei...
RispondiEliminaPrima di tutto grazie davvero per la dritta sulla tahine, non lo sapevo e mi chiedevo perché l'hummus mi venisse sempre amaro, come bruciato!
1)i tempi di cottura del cavolfiore: d'accordo che il mio forno è un po' rompiscatole ma c'è voluta più di un'ora, altro che 35'. Ho mangiato alle 3 e venti! Probabilmente la signora che, diciamolo, un po' furbetta lo è, ha scopiazzato più che bellamente Ottolenghi e per differenziarsi un po' cambia giusto il metodo di cottura del cavolfiore, togliendo l'acqua che lui invece usa (famolo semplice) e aggiungendo una botta di hummus;
2) è un piatto davvero molto robusto. C'è una bella quantità di olio (io ne ho messo la metà nell'hummus ma si sentiva eccome nell'insieme, anche perché in hummus bisogna assolutamente abbondare, pena il ritovarsi un piatto piuttosto insulso), oltre alle (giuste) tahine, olive, noci... Probabilmente per chi mette il piccante e magari trova anche la melagrana si sente meno, ma c'è.
Ora io sono una che se vuoi fare felice devi nutrire con un vassoio stracarico di dolci di Carnevale rigorosamenti fritti di almeno cinque tipi diversi e per cui un gelato non è gelato se non ha in cima un cono di panna a rendere simmetrico il sopra con il sotto, però... con la "nuova" cucina degli anglosassoni per tutta colorata e sciantosa che sia niente da fare, si va a finire sempre lì: grassi e semplificazione massima della manualità che alla fine nell'equilibrio generale si sente.
P.S.: il cavolfiore era tagliato anche più piccolo del tuo, proprio perché dubitavo che cuocesse asciutto com'era.
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