C'era una volta un alligatore, che galleggiava tranquillo nel suo metro e mezzo d'acqua.
Pur oziando, come a tutti riesce bene fare quando si ha la panza piena, manteneva uno occhio vigile a pelo d'acqua, in attesa della prossima preda.
La sponda del pantano era immobile, l'aria ferma.
Degli alberi non il fruscio di una foglia, non il tramestio di erba secca.
Calma piatta.
Dal basso del suo stomaco ricolmo, un pensiero si faceva lentamente strada, una preoccupazione, un vago timore: "chi mangerò stasera? E se nessun assetato si avvicinerà al mio pantano, come arriverò a domani?"
I suoi scrupoli erano ovviamente infondati visto che la panza accumulata avrebbe potuto sostentarlo per le prossime due settimane, ma ciò che il nostro alligatore non immaginava, è che da lì a poco, un'inconsapevole ex ragazza con manifesta sindrome da test di forno nuovo, avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
La ex ragazza infatti, nel tentativo di condividere con un nutrito gruppo di cuciniere ossessivo compulsive la sua ultima orfanella, una ricetta da lei testé sfornata, attivava involontariamente il tasto T9 del suo materializzatore molecolare di ultima generazione, richiamando dal suo sonno gastro vigile il povero alligatore.
Nella confusione post prandiale, la bestia non realizzò di viaggiare alla velocità della luce attraverso tempo e spazio, via dal suo sicuro pantano del Mississippi fino all'altra parte del mondo, terra di iguane e non di alligatori, dal nome minaccioso di Singapore.
Non si accorse neanche che la sua fine di lì a poco, sarebbe avvenuta sotto una densa glassa a specchio, imprigionato tra il voluttuoso aroma dell'arancia rossa e del caffé espresso, dentro una generosa fetta di torta al cioccolato!
E questa è la storia della Alligator cake, il tormentone vizioso che ha minato le bacheche di Facebook negli ultimi dieci giorni.
Potrete chiamarla pure come vi pare, ma per chi l'ha provata, lei è la sola e l'unica Alligator, prodotto di quella folle ex ragazza, che una ne fa e cento ne pensa e che di nome fa Alessandra.
Di Alligator c'è ne una, come Alessandra, nessuna!
Ingredienti per uno stampo da 20 cm
175 g di burro morbido
175 g di zucchero semolato
175 g di uova (pesate con il guscio) a temperatura ambiente
175 g di farina 00
1 tazzina di caffè espresso (a temperatura ambiente)
la scorza ed il succo di una arancia non trattata (a temperatura ambiente)
70 g di cacao amaro
1 cucchiaino colmo di lievito per dolci.
Per la glassa a specchio di Elisa Baker
90 g di cioccolato fondente di qualità
2 cucchiai di glucosio liquido
30 g di burro
2 cucchiai di acqua bollente
- Accendete il forno a 180° a modalità statica
- Montate bene con le fruste elettriche o con la planetaria, il burro morbido con lo zucchero, fino ad ottenere una massa spumosa e chiara. Pulite i bordi della ciotola con la spatola per staccare il burro e continuate a montare fino a che lo zucchero non sarà sciolto.
- Uno alla volta, incorporate le uova e fate in modo che il precedente sia ben amalgamato prima di aggiungere il successivo.
- Versate il caffè raffreddato, continuando a montare, quindi la scorza ed il succo di arancia. E' possibile che a questo punto il composto si "stracci" o si divida. Non vi preoccupate.
- Setacciate la farina con il cacao ed i lievito e miscelate bene, quindi aggiungeteli in 2 tempi, incorporando con una spatola. Mescolate bene fino a che le polveri non saranno ben amalgamate.
- Versate il composto nello stampo che avrete foderato con carta da forno (anche uno stampo a cerniera va benissimo), e fate cuocere. Nel mio forno la cottura ha richiesto 40 minuti. A 35 lo stecchino era ancora sporco di impasto liquido. Valutate con il vostro. Non la stracuocete.
- Fate raffreddare una decina di minuti quindi capovolgetela su una gratella e fatela raffreddaere completamente prima di glassare.
- Per la glassa mettete la cioccolata tritata, il burro ed il glucosio (sostituibile con il miele, ma può caratterizzare il sapore finale), in una ciotola di acciaio e fate sciogliere il tutto a bagno maria. Mescolate bene quindi aggiungete 2 cucchiai di acqua bollente e mescolate ottenendo una glassa bella lucida e fluida.
- mettete un foglio di carta da forno sotto la griglia su cui è posizionato il dolce. Versate immediatamente la glassa facendola scendere al centro del dolce. Questa si allargherà colando sui lati e coprendo la superficie in maniera molto uniforme. Non dovrete usare la spatola, se non per rifinire i bordi, magari raccogliendo quella che scende sulla carta.
- Fate riposare in modo che la glassa si fermi quindi servite.
NOTA: La prossima volta la taglierò e la farcirò con marmellata di arance amare perché l'aroma di arancia esaltato dal cioccolato, è inebriante ed sicuramente questo è un modo di valorizzare l'impasto.
Questo dolce è migliore il giorno dopo, perché esprime al massimo gli aromi contenuti.
torno domani, perche' e' quasi l'una e stavo andando a dormire, quando un colpo di coda di un alligatore mi ha riportata indietro. Lucidita' zero, insomma, ma risate tante. E quella decorazione e' pazzesca. Vado a letto con gli occhi pieni di questa meraviglia e il cuore gonfio di gioia...
RispondiEliminama domani te le faccio pagare tutte. Direttamente dal portafoglio di coccodrillo :)
Aiut...adesso sono io ad essere preoccupata....ghghghghghg
EliminaBASTA!!! Questa torta Alligator devo farla!!!
RispondiEliminaMai riuscirò a replicare scritta e disegnino, assolutamente fenomenali, ma la torta la devo proprio provare.
Mi intriga nonostante non ami l'accoppiamento arancia-cioccolato, perché sono curiosa di sapere come si inserisce il caffè in tutto ciò.
Ho il nipote all'estero per l'Erasmus, e torna a casa sabato. Gli ho promesso uno Spatchcock party, e credo che lo concluderò con una Alligator Cake!!!
Grande Patty, mi hai fatta morire dal ridere. :-D
Mapi, il caffé si inserisce benissimo perché è un esaltatore della cioccolata. Direi che si avverte appena se non in un'idea di tostatura che smorza anche l'arancia, di cui si sente prepotente il profumo, ma a livello di gusto c'è davvero un'omogeneità di sapori incredibile. Base stupenda come tutte le 4/4 per la massima creatività. Provala, sono certa che ti piacerà molto. Un bacione
Eliminahahahahaha tormentator!!! e mi toccherà farla, via giù :-)
RispondiEliminaDai falla...che sui dolci sei una forza!
EliminaSi vede che sei un'artista! <3 <3 <3 (ma quant'è buona?)
RispondiEliminaTanto, tanto buuoooooonaaaaaaa....stamattina il consorte ha portato il resto in ufficio. Adieu Alligator.
EliminaAlligatore cake è favolosa e per la cronaca qui non è arrivata al giorno dopo. Tu hai regalato a questa delizia un post con racconto bellissimo e averla fatta in molti quasi contemporaneamente è un bel segno d'affetto per la splendida ex ragazza 😉
RispondiEliminaEsatto...tutta questione di amore. La nostalgia fa fare cose pazze. Ciao Manu!
EliminaPure la storia ci hai costruito su! :-D
RispondiEliminaE la decorazione? Figherrima.
Sulla marmellata concordo, e sull.unicità dell'ex ragazza pure :-)
Un abbraccio!
La storia è uscita fuori da sola, non me ne sono neanche accorta. Il povero Alligator era rassegnato ad una morte dolcissima.
EliminaAdesso seguiranno inesauribili variazioni sul tema.
Ciao cara.
Una domanda da analfabeta.....il cucchiaino di lievito è un cucchiaino da tè o da caffè? È il dubbio che mi attanaglia ogni volta che la dose è espressa in cucchiaini! In ogni caso complimenti per le tue ricette e la tua simpatia. Ale è un mito e sempre una sorpresa! Un abbraccio
RispondiEliminaCiao Antonella, sul tipo di cucchiaino non ti devi preoccupare. Conoscendo il classico impasto della 4/4 che non vuole il lievito, il cucchiaino serve a rendere il composto meno "massiccio" ed aiutarlo nella stabilità e morbidezza. Io ho usato un cucchiaino da te bello colmo. Ho notato che il risultato finale è mediamente più "arioso", ed uso quasi sempre questo escamotage quando faccio la 4/4.
EliminaGrazie di cuore per essere passata. Si, e questa torta è davvero tutta per Ale.
Un bacione
Dopo la Stupendissima, anche questa è da rifare. Non sarà mai con una storia bella come la tua, né perfetta, ma sarà il mio modo per sentirmi ancora di più parte di un bel gruppo di persone stimolanti, creative e spiritose come mai avrei pensato.
RispondiEliminaCiao Katia, sono felice che questa follia ti metta la giusta allegria. Sulla torta posso solo dirti di provare. E poi me la racconterai tu.
EliminaUn abbraccionissimo.
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RispondiEliminahihihi..io vivo proprio fuori dal mondo :-P E' la prima volta che vedo e sento parlare di questa torta! Ho già l'acquolina in bocca solo a vedere la fetta in foto...son peggio dell'alligatore in riposo post prandiale :-P
RispondiEliminaBuon we Pat <3
Ciao cara zia Consu, la torta è speciale pur non essendo niente di così trascendentale. E' una bella quattro quarti al cioccolato. Da provare assolutamente.
EliminaUn abbraccione.
Deve essere davvero meravigliosa questa torta, non l'avevo mai sentita! Complimenti!
RispondiEliminaL’angolo della casalinga, ricette veloci e facili
Ciao Monica, il nome è una casualità, il contenuto una quattro quarti ne più ne meno. Il resto lo fa la tua fantasia.
EliminaUn abbraccione e grazie per essere passata.