Apollo era un figo della malora.
Anche quando dormiva poco o c'aveva l'influenza intestinale, era bello come il sole.
Le su' donne dicevano: l'è un Dio, e lui ci stava dentro alla grande visto che non se ne faceva sfuggire una dai 16 ai 70.
La su' mamma continua a ripetergli: Apollino mio, un giorno o l'altro 'ste donne ti fanno pelo e contropelo.
Ma lui niente, pareva c'avesse il foco addosso.
Questa sua irrequietezza aveva finito col procurargli una lista infinita di figliuoli che suo malgrado, doveva mantenere.
Grazie alla su' bellezza, l'osteria che gestiva a Lecchi in Chianti, era sempre fitta di gente e a lui toccava 'sta in cucina dalla mattina alla sera per controllare che il cuoco lavorasse per benino e i su' figlioli non facessero casino in giro per il locale.
Il problema è che la maggior parte dei clienti giornalieri erano donne, tutte a Lecchi per vede' l'Apollo, e lui non perdeva occasione per appartarsi di sopra, nella sua camera, per mostrare la famosa collezione di archi e frecce alla fortunata di turno.
Un giorno in cui Apollo era impegnato nell'ennesimo giro turistico delle sue stanze, i figli di sotto decisero di sfidarsi in una partita a calcetto all'ultimo sangue.
Il padre, che conosceva bene i su' polli e 'un era grullo, aveva strategicamente nascosto la palla, perché odiava gli schiamazzi dei figlioli quando giocavano.
Ma mentre il padre metteva a soqquadro ben più di una stanza in dolce compagnia, i figli setacciavano da capo a fondo la proprietà senza successo.
Il più tordo di tutti, Apelle, un cittone lungo e secco con i capelli giallo polenta, non volendo darsi per vinto, piombò in cucina e trovò il cuoco che stava preparando i polli per la frittura del giorno.
Gli disse che il 'su babbo lo stava cercando e lo fece uscì di corsa dalla cucina.
Chiamò i fratelli e chiese a tutti di aiutarlo a spellare i polli.
In un batter d'occhio tutti i polletti per il fritto furono gnudi e lui prese la pelle e ci fece una degna palla con cui cominciare la partita a calcetto.
Soltanto quando il cuoco cominciò a smoccolare come un turco con tutto il fiato che aveva in gola, Apollo scese esagitato a scoprire l'accaduto.
"C'hanno rubato la pelleeee" gridava il cuoco con le vene del collo che scoppiavano.
Apollo s'affacciò sull'aia e vide i figlioli che calciavano alla grande felici come pasque.
Con il manone alzato chiamò: "Apelleeeeeee".
Al cittone preso dal panico, vennero i capelli blu.
Sapeva benissimo che il padre, quando si arrabbiava poteva anche strangolare un pitone, e triste triste si avviò verso il suo destino.
"Apelle, è stata una tua idea?" chiese senza ulteriori dettagli.
Il poro citto non riusciva a spiccicare parola - "Oh babbo, scusaci ma noi si voleva giocà..."
"Lo sai che tutti vengono a mangiare qui perché il fritto l'è bono e croccante e la pelle 'un po' mancà. E adesso che gli diamo da mangiare?"
"Niamo babbo, e mettici un po' di rigatino no?"
Fu così che Da Apollo a Lecchi in Chianti, vicino a La Passera, nacque il Pollo 'gnorante di Apelle, e fu subito il piatto preferito.
Apollo invece, stufo di abità vicino a La Passera, cercò un casale in Val di Merse e si stabilì definitivamente nel ridente e vivace borgo di Orgia.
Chiedo venia, un po' sono imbarazzata, un po' mi viene da ridere.
Chi conosce questa parte di Toscana, sa che questi luoghi esistono, eccome, e anche se non ci abita l'Apollo, hanno nomi che fanno tanto ridere e stavolta sono usciti da questa tastiera in maniera autonoma, io non c'entro nulla.
Una storia di pollo fritto che aveva bisogno di un alibi e mi ci voleva Apelle.
La nostra Silvia, vincitrice dell'ultimo Mtc sui Macaron, ha lanciato uno strale diabolico.
Ci ha comprate col fritto. E che fritto.
Il pollo fritto piace a tutti e non dite di no.
A me l'idea è venuta da una preoccupazione: detesto la pelle di pollo e l'idea di doverla lasciare sotto una panatura deliziosa per poi doverla eliminare, mi ha spinta verso un escamotage che spero mi verrà perdonato: vestire il pollo di nuova pelle, e nasconderla sotto una panatura rustica, 'gnorante come può essere la granella di tarallo 'nzogna e pepe.
Comincio quindi con la parte creativa di questa sfida, con un pollo marinato in birra rossa ed arancia, successivamente avvolto in rigatino del Chianti e panato in briciole di tarallo sugna e pepe che ho riportato dall'ultimo viaggio a Napoli (e che ho conservato gelosamente appositamente per questa ricetta).
Senza troppe filosofie, passo subito alle ricette, che sono tante e spero di non annoiarvi.
Il pollo 'gnorante di Apelle
Ingredienti per 4 persone
1000 g di pollo tagliato in pezzi e privato della pelle
33 cc di Birra rossa
il succo di 1 arancia
1 arancia tagliata a pezzi
2 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino
1 mazzetto di timo fresco
100 g di rigatino del Chianti tagliato sottile
5 taralli sugna e pepe ridotti in briciole non troppo fini
3 uova
farina qb
sale qb
- Mettete il pollo tagliato a pezzi e privato della pelle, in una ciotola capiente. Copritelo con la birra, aggiungete il succo d'arancia, le fette di arancia, l'aglio privato della pelle, le erbe aromatiche. Coprite con una pellicola e fate marinare in frigo per 4 ore.
- Al momento della frittura, preparate la panatura. Sgocciolate il pollo dalla marinata ed avvolgete ogni pezzo con il rigatino coprendolo completamente
- Passate il pezzo di pollo nella farina, quindi nelle uova sbattute e leggermente salate, e per finire nelle briciole di tarallo. Mentre fate questa operazione fate scaldare l'olio a 170° in una padella di ferro dai bordi alti. L'olio dovrà riempirla almeno a metà.
- Quando l'olio è a temperatura, inserite 2 o 3 pezzi massimo nella padella e fate friggere in olio profondo, per almeno 14/15 minuti, controllando che la temperatura si mantenga invariata.
- Controllate la doratura della panatura. Le briciole di tarallo sugna e pepe daranno al pollo un colore nocciola. Non abbiate fretta di cuocere i pezzi più grandi, in particolare le cosce, che sono quelle che hanno maggiore necessità di tempo per una cottura al cuore.
- Scolate con cura e fare asciugare su carta paglia o assorbente. Servire immediatamente ben caldo.
Pollo al latticello di Silvia
Ingredienti per il latticello
250 g latte parzialmente scremato
250 g yogurt magro
10 ml succo di limone filtrato
- In una ciotola versate lo yogurt e il latte e stemperateli. Spremete il limone, aggiungetelo al composto e lasciatelo a temperatura ambiente per 15 minuti circa. Versatelo sulla carne coprendo il tutto con la pellicola e mettete in frigo per tutta la notte.
Pollo fritto panato in farina
Ingredienti per 4 persone
1 kg di pollo privato di pelle e tagliato in pezzi
200 g di farina c.ca
sale - pepe qb
c.ca 1 litro di extravergine per friggere.
- Preparate un piatto fondo per appoggiare il pollo impanato, un piatto piano coperto da carta assorbente per appoggiare il pollo appena fritto e una placca da forno coperta anch’essa da carta assorbente per riporre il pollo fritto in forno e tenerlo al caldo.
- Togliete il pollo dalla marinatura ed appoggiate i pezzi su una gratella appoggiata su un foglio di carta da forno in modo da poter raccogliere il latticello che sgocciola. Lasciate il pollo sgocciolare per almeno mezz'ora.
- Una volta pronto da friggere, preparare un piatto con la farina miscelata a sale e pepe ed accendete l'olio. Potete eventualmente infarinare il pollo mettendo la farina in un sacchetto di plastica ed agitarci i pezzi dentro, per poi eliminare la farina in eccesso.
- Quando l'olio e a 170°, cominicate a friggere in olio profondo e continuate ad infarinare il resto dei pezzi
- Friggete non più di 3 pezzi alla volta per mantenere la temperatura sotto controllo. Quando la farina sarà dorata, dopo c.ca 14/15 minuti (dipende dalla grandezza del pezzo di pollo) scolate i pezzi di pollo fateli asciugare su carta assorbente o carda paglia.
- Servite subito ben caldo.
Per accompagnare i miei polletti fritti ho preparato inoltre delle immancabili Chips di patate alla paprica dolce, una maionese di carote alla senape e aneto ed il Piccalilli dell'imprescindibile Martha Stewart
Per il Piccalilli di Marhta Stewart (da Martha's American Food)
Ingredienti per 3 vasetti da 200 g
2 cetrioli
150 g di cavolfiore tagliato a cimetti
150 g di cavolo verza tagliato a fettine sottili
1 cipolla rossa media
1 peperoncino fresco privato dei semi e tagliato a rondelle
250 g di aceto di sidro
250 g di acqua
200 g di zucchero semolato
100 di sale grosso
2 cucchiaini di senape in grani
1 stecca di cannella
1 cucchiaino e mezzo di curcuma
1 chiodi di garofano
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 cucchiaino di coriandolo in grani
1 manciata di semi di sedano (io di finocchio)
- Lavate bene le verdure, affettate i cetrioli con la buccia, affettate finemente la cipolla e mettete tute le verdure in una larga ciotola di vetro e mescolatele con il sale usando le mani per avvolgere bene le verdure. Copritele completamente con acqua fredda e coprite il tutto con una pellicola. Fate risposare tutta la notte in frigo.
- Scolate le verdure e sciacquatele sotto acqua corrente un paio di volte. In una casseruola che possa contenere tutte le verdure, versate l'acqua, l'aceto, lo zucchero e tutte le spezie e portate a ebollizione sciogliendo lo zucchero.
- Versate le verdure e fate cuocere per 15 minuti sobbollendo appena.
- Passato questo tempo, versate il tutto in una ciotola di vetro e fate raffreddare completamente.
- Una volta fredde, mettete le verdure in barattoli di vetro e copritele con il loro liquido e chiudete. Si conservano in frigo per 10/15 giorni.
Maionese di carote alla senape e aneto
Ingredienti per 3 persone
2 carote medie
150 ml di olio extravergine
un pizzico di semi di cumino
2 cucchiaini di senape in grani
1 rametto di aneto fresco
il succo di mezzo limone
un pizzico di sale grosso
- Sbucciate le carote e fatele cuocere al vapore tenendole al dente
- Tagliatele a rondelle e mettetele in un bicchiere per mixer a immersione
- Aggiungete tutti gli ingredienti e frullate fino ad ottenere una crema liscia e vellutata. Se necessario, aggiungete altro olio.
- Tenete al fresco fino al momento di servire.
Chips alla paprika dolce
Ingredienti per 3 persone
700 g di patate
olio extravergine per friggere
paprica dolce in polvere
sale
ghiaccio.
- Sbucciate lavate ed affettate finemente le patate.
- Sciacquatele sotto acqua corrente un paio di volte quindi mettetele in una ampia ciotola di vetro, copritele di acqua e ghiaccio e lasciatele riposare per 30 minuti.
- Un volta pronti a friggere, scolatele bene, asciugatele con cura e fatele friggere in olio profondo a 180° fino a quando non saranno dorate e croccanti.
- Scolatele con cura, salatele e cospargetele di paprika dolce. Servite subito.
Con queste ricette partecipo all'MTC 63 di Febbraio - Il pollo fritto di Silvia
Mi sto ribaltando dalla sedia! Ma come ti vengono?! Sei un mito :-D
RispondiEliminaPer la storia del poro Apelle e per l'idea di avvolgere il pollo nel rigatino. E per la panatura di taralli, vorrei tanto averne ancora anche io! Sempre più forte cara Patty. Un bacio!
Guarda, ne ho preparato troppo e in frigo ci sono ancora 3 o 4 bei pezzi a cui potrei dare una bella scaldatina...la crosticina è ancora croccante. Se ti va di fare un salto! Un bel bacione cara Alice.
EliminaPatty, sei una forza! La tua storia mi ha davvero divertito, mi ha ricordato quelle che inventava mio nonno quando ero bambina. Mi facevo delle risate incredibili! La tua ricetta dovrei farla a mia figlia che detesta la pelle del pollo.
RispondiEliminaIl tuo nonno avrei voluto conoscerlo.
EliminaTi mando un bacione Sabrina. Grazie.
Non posso ridere per la tosse ma è da scompisciarsi, ma dove le trovi...io conosco la storia classica di Apelle ma tu sei unica...
RispondiEliminaahahahah vabbé dai, mi sono molto divertita a scriverla. Sono contenta che diverta anche voi.
EliminaUn bacione carissima.
Ma proprio Apelle, figlio d'Apollo che fece la palla di pelle di pollo?!?
RispondiEliminaPatty, sei M I T I C A.
Te lo posso dire, vero?
un bacio
Si, si è proprio lui il cittone!
EliminaGrazie cara Gaia....smack!
sono ribaltata!! ahahahahah troppo carino
RispondiEliminaleggere in toscano ahahahahah
il pollo creativo è spazialeeeee e non vedo perché non te lo debbano passare
Un toscano un po' inventato, è solo quello che mi canta l'orecchio. Per il resto il pollo con la crosta di 'nzogna e pep è stato una rivelazione :D
EliminaBacissimi Rosaria.
Mi fai morire! Racconto godibilissimo e la panatura 'nzogna e pepe ti regala la cittadinanza onoraria napoletana! Ciao bella donna!
RispondiEliminaPRìresente! l'accetto volentieri. Però poi me la metti una fascia tricolore fatta di pizza margherita?
EliminaTi stritolo!
al :cittone lungo e secco con i capelli giallo polenta, non ho resistito più! Son qui piegata dalle risata, anche perchè mi ricorda un tipo di S. Vincenzo, e mentre leggevo me lo son visto davanti, uguale!! Che poi si chiama Ciro, tipico nome toscano, vero?? Ahahahah
RispondiEliminaPatty, chettelodicoaffà! Complimenti sineri..
ahaahahahah ma era Apelleeee....la prossima volta che vedi Ciro, diglielo che non te la conta giusta!
EliminaGrazie di cuore Giuliana, smack!
Mi sono goduta entrambi : Apelle e il tuo pollo ! Sei fantastica :-)
RispondiEliminaGrazie tantissimo Chiara. Ho visto il tuo pollo e adesso vengo a leggere. Ti abbraccio forte.
EliminaStrepitosa! Semplicemente strepitosa!! Dal racconto alla ricetta, meravigliosi entrambi. Apollo che strangola più di un pitone e il cittone coi capelli giallo polenta proprio da sfigato, son qui che singhiozzo dal ridere e sbavo dalla voglia di addentà quel pollo 'gnorante :-)
RispondiEliminaAh dimenticavo i borghi dai nomi che invitano alla battuta, li conoscevo ma non ci sono mai stata :-)
Non vorrai mica vincere per la terza volta eh??
Dai vieni, che ti ci porto a fare il giro turistico a Lecchi La Passera. E pure a Orgia, che si trova ad un tiro di schioppo da casa mia!
Elimina'Un ci vole nulla! Sei un tesoro cara Cristina. Bacione.
La storia mi ha fatto ridere da matti e la panatura nzogna e pepe è fantastica! Complimenti! Un bascione cara e buona settimana
RispondiEliminaGrazie Patty, sono felice che ti sia piaciuta. A presto! Smack
EliminaPrima mi sono sbellicata dalle risate poi ho cominciato a sbavare sulla tastiera... la prossima volta toccherà fare sta cosa qui, altro che coniglio in carciofaia, con tutto il rispetto! Comunque si, il menù è andato alla grande... un abbraccio grandissimo a presto :)
RispondiEliminaMa che meraviglia, sono felicissima che sia piaciuto il menu super toscano.
EliminaSe vuoi rifare il pollo, devi procurarti quei taralli. Danno una spinta incredibile di gusto e croccantezza. Tanti cari baci.
Sei proprio una persona ricca, cara Patty, e si vede in tutto quello che fai! <3
RispondiEliminaMa grazie Cecilia, però così mi imbarazzi <3
EliminaTi abbraccio forte
Favola favolosa...... secondo me adesso davvero apre il locale e lo chiama da Apollo e ci mette il tuo pollo " ignorante" ma da vittoria sul menù!
RispondiEliminaeheeheheh...sarebbe bello però!
EliminaUn abbraccione forte
Ho temuto che la storia fosse vera e, guarda, per un pò poteva reggere ma con la storia della palla di Apelle beh ho capito che era tutto partorito dalla tua fervida immaginazione. Ammiro ogni passo di questa ricetta ma il rigatino prima della panatura è da urlo e è cristallino che dovrò rifarlo ai miei ometti. Tra il fritto di A Tavola e quello per l'MTC speriamo che la prossima sfida sia light. Un bacione.
RispondiEliminaPer un po' adesso basta fritto. Magari un bomboloncino prima che finisca il carnevale, via.
EliminaUn bacio gigante
Oddio mi hai fatto morire dal ridere...anche qui da me c'era un tipo che "basta respirassero"...la marinatura birra rossa e arancia un colpo al cuore che dovrò assolutamente provare prossimamente.
RispondiEliminaCiao ciao a presto Erica
Grazie infinite Erica, di Apolli ce ne sono parecchi in giro :D
EliminaBaci
Brava brava brava. ..e non solo per la ricetta (che poi, quando non sono belle e buone le tue proposte?): brava per il racconto che mi fa ridere da sola mentre torno a casa. ...
RispondiEliminaahahaha, speravo di darvi un po' di leggerezza perché si sa, il fritto è impegnativo in tutti i sensi :D
EliminaAbbraccione
A parte che per un attimo (bello lungo) ho aspettato che mi tirassi fuori Pollon.
RispondiEliminaA parte che con una roba così, come si fa a non volersi strafogare.
A parte che rido come una scema.
Ma tu..non sei stanca di vincere l'mtc?
Seeee...con il pollo ho già dato. Però se l'MTC è un gioco, tanto vale divertirsi no?
EliminaTi stringo forte bella ragazza con l'orecchino di perla.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaAspettavo anch'io che uscisse Pollon!!!! Ahahahhah!!
EliminaPatty fantastica, una intro superlativa per un pollo da urlo!!
Anch'io non volevo per nulla lasciare quella pelle là in mezzo ma non sono arrivata alla tua soluzione...sei geniale oltre che tremendamente brava!!! Grandissima!! Finisce che dovranno fare il nuovo banner con tre spade incrociate!!!
Un abbraccio grande
Monica
Ma io ti adoro!
RispondiEliminaFra la storia di Appelle e l'odio per la pelle del pollo che condivido...
Grande grande Patty, e non solo per l'altezza 😊
ahahaah meno male che non solo l'unica a detestare la pelle.
EliminaTi abbraccio cara Perla.
ecco il pollo che vorrei. Fritto si, lo voglio fritto!
RispondiEliminaIl pollo 'gnorante di Apelle, lo amo.
Ma dico io, i taralli!!! Il rigatino del Chianti!!!ho trovato la mia dimensione.
E che ridere il tuo racconto.
ahahahah...dai, puoi sempre rifarlo. Sei un tesoro cara Chiara. Bacione
EliminaNostra Signora dell'Apollo - o dell'A-pelle nel senso di alfa privativo, ormai non te lo leva più nessuno. Immagino che lui quello canterino fosse lì vicino a guardare cosa combinavi. Del resto te la cerchi proprio! ogni volta si parla di pennuti arrivi tu!
RispondiEliminaper il miei 50 anni ho ricevuto un pollo di gomma che schiamazza più dei figli di Apollo. Ormai sono marchiata a vita. Però è divertente ed il pollo mi piace, che ci vuoi fare :D
EliminaUn bel bacione
Ti perdono che hai tolto la pelle (ma noooooo come si faaaaaa!!!) solo perché ci hai regalato una ricetta di una maionese non maionese spaziale! Scherzi a parte, ingegnosa sei! ;-)
RispondiEliminaBellissima ricetta, e la maionese di carote te la rubo e la preparo già domani. Me curiosissima.
Un bacione!
Non ce la posso fare. La pelle mi fa senso, anche se è la più croccante del mondo.
EliminaSulla maionese, provala e mi sai dire. La senape ci sta da Dio, io ho anche un po' abbondato perché mi piace il sapore forte. Ti abbraccio cara Lidia.
Che post meraviglioso! Ora racconto la storia ai bambini
RispondiEliminaahahahaha...poi mi dici che ti hanno detto. L'autore è un pazzo!
EliminaAspetto il tuo di pollo! Tanti baci cara Cri.
Che spettacolo! Ho letto la storia a mia figlia pronunciandola in "Castelfiorentinese doc" (ancora me la cavo a rispolverare le origini). La tua passione e bravura (cucina in primis) mi regalano momenti bellissimi. Un abbraccio
RispondiEliminaahahaha, spero che tua figlia abbia apprezzato.
EliminaApelle è un baccellone tutto scarpe e cervello fino :D
Per quanto riguarda la cucina, le tue parole mi confondono. Questa ricetta è semplice e basica con qualche guizzo sfacciato. Ma ti ringrazio comunque. Un forte abbraccio.
Mi sono immerso totalmente nella Toscana e nel tuo fritto che non ne voglio più uscire. Sai che sono tremendamente sincero quando ti dico che a quella panatura avevo pensato anche io, eccezion fatta per il rigatino. Ho desistito perchè di quell'Apollo io ho solo i problemi intestinali ma per te giuro che avrei rischiato anche una seduta ad oltranzapur di assaggiare questo pollo! PS Se ti dico che sei un mito forse esagero, forse no, che ti voglio bene per la luce che hai però lo sai. Bravissima!
RispondiEliminaDai, sulla panatura col tarallo poi è un'idea a cui sono arrivati in tanti, non ho fatto nulla di eccezionale. Ho solo messo insieme sapori che adoro e quel tarallo, mioddio cosa non è!
EliminaL'adorazione è reciproca caro Mario :D
Un abbraccione.
Sono nel letto e rido come una matta mentre mio marito ronfa accanto ignaro di tutto ma domattina glielo devo leggere il tuo,post !! Confesso di aver pensato anch'io ai taralli per la panatura ma era tardi ormai !e ho adorato la marinata alla birra che sto scoprendo ultimamente e mi piace, sopratutto con il dolce dell'arsncia. Un genio di amichetta ho ! Un bacione 😊
RispondiEliminaPollo e birra, che sia marinatura o cottura, è sempre un successo. La sua carne semplice e quasi insapore, ha bisogno di spinte aromatiche e la birra è una di quelle che gliele da secche! Io adoro usarla e anche questa volta non mi sono tirata indietro. L'arancia doveva smorzare il pepe del tarallo. E poi lo sai che io un po' di dolce ce lo devo sempre mettere.
EliminaIo mi sono innamorata del tuo pan giallo.
Ciao la mia Mademoiselle.
Tu sei meravigliosa....leggerti è piacere perchè riesci sempre a trasportarmi in dimensioni diverse. La storia di Apelle la racconterò ai miei nipotini!!!!!!! la versione creativa...uhhhmammamiaaaaaaaa....sono le ore 12.18 di una triste settimana di dieta e ora che ti ho letto mi è salita una fame che mi mangerei un pollo intero con contorno di un camion di patate fritte!!! la panatura al tarallo la amo.....e poichè fino ad ora l'ho usata solo nei primi piatti...ho deciso che ti adoro perchè adesso lo userò anche per friggere, panare e per tutto!!!!! il rigatino al posto della pelle mi ha procurato un momento di godimento esagerato...sto cercando di immaginarmelo con il tarallo intorno...e lo visualizzo talmente bene che tra poco svengo sulla tastiera!!!!! Sai sempre stupirmi, incuriosirmi...sei un portento!!!!!!!
RispondiEliminauhhhhh....ma tu mi vuoi fare arrossire mascalzona!
EliminaHai la fortuna di averlo lì sempre a portata di mano quel tarallo meraviglioso. Tu provalo nel fritto e poi mi dici cos'è. Per il resto esageri perché mi vuoi bene. Ma ti perdono :D
Un abbraccione grande.
E i pesci che vennero a galla?
RispondiEliminaBisogna fare un'appendice, Patti... mica possiamo finirla cosi, scusa :)
Almeno la seconda puntata, su :)
Senno' ti faccio rivincere.
Intanto, non contesterebbe nessuno :)
ahahahah potrebbe essere un'idea. Vediamo cosa ci riserva la prossima sfida dai!
EliminaMa non lanciarmi tali minacce che potrei perdere sonno e ragione.
Un bel bacione mia cara.
Patty ogni volta che passo di qui rimango a bocca aperta! A bocca aperta per la bravura che hai nello scrivere articoi divertenti e mai banali, a bocca aperta per la bravura e la creatività che hai nel rendere speciali anche le cose più semplici! Sei fantastica! Un caro abbraccio
RispondiEliminaBellissima la storia alla toscanaccia, ma guarda quante ne ho scoperte con questa sfida! Brava e buona idea la nuova pelle, anche a me non piace e l'ho tolta, oh mica mi verranno i capelli blu...
RispondiEliminaPatty il rigatino nella panatura val bene una pelle :-)
RispondiEliminaIl tuo racconto è così reale che per un attimo mi è sembrato di essere seduta all'osteria di Lecchi in attesa di essere servita.
Le versioni del pollo sono cotte e dorate a dovere, quella creativa mi piace da morire a partire dalla marinatura nella birra, che con il pollo ci sta una meraviglia e io adoro, fino ad arrivare al mitico tarallo, passando per le chips paprikose, la maionese carotosa e i pickles piccalillosi: un delirio di sapori. Bavissssima!
Mi hai fatta morire, sei fantastica!!!! ^_^
RispondiEliminaE quella maionese me la rivendo, sallo.. mio cognato resterà a bocca aperta, su queste cose noi ci sfidiamo!!! ;P
Saper scrivere è un conto, ma saper anche friggere così un pollo e tirare foto di questo tipo, si va nella perfezione. Complimenti cara Patty. Non so se posso influenzare i giudizi, ma vorrei vincessi tu ;*
RispondiEliminaIo questa volta Patti commento con pochissime parole: ti adoro, per me questa ricetta ha vinto. E' una roba da sballo e non c'è molto da aggiungere se non che mi sembra perfetta, golosa, originale e di una bontà inaudita. Come fai ad essere così brava e creativa!???? Un saluto caro Milena
RispondiEliminaNon ci sono davvero parole per descrivere il tuo esilarante racconto!!! Da leggere tutto d'un fiato per ridere i successivi 15 minuti! Sei unica 👍
RispondiEliminaE del pollo ne vogliamo parlare? La panatura è fantastica e non manca niente ai contorni, tutti originali e molto molto invitanti.
CHAPEAU!
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RispondiEliminaSono corsa a prendere appunti sulla maionese di carote e mi sono innamorata anche del pollo..mannaggia a te :-P
RispondiEliminaBuona serata Patty <3