Moonlight Serenade - E. Fitzgerald
La bellezza dell'autunno sta nella sensazione che tutto rallenti.
Dico sensazione perché poi nella realtà è tutto diverso. La maggior parte di noi ricomincia a correre in maniera forsennata cercando di fare tutto e anche di più, altro che lentezza.
L'altro elemento che si porta dietro questa stagione, è il velo invisibile della malinconia.
La natura ci mette del suo: nebbie mattutine, il suono della pioggia, la luce che sfuma velocemente verso il buio, la luce...
Adoro l'Autunno ma odio il buio.
Ho sempre affermato di essere una persona da pannello solare: dovrei fissarne uno sulla schiena in modo da riceverne la carica come una dinamo.
Comunque, da buona Capricorno, nella malinconia e nel mood introverso/riflessivo, io ci sguazzo come un maiale nel fango.
Datemi un viale alberato coperto di foglie secche e mi viene il magone, l'odore della legna bruciata che esce da un camino e mi spunta una lacrima, un temporale in arrivo e cerco il divano come un assetato nel deserto.
Il bello è che mi piace. Sentirmi così mi piace vergognosamente.
Non lo dò a vedere, lo nascondo come l'imbarazzo che provo nel guardare film romantici cercando di non piangere o al desiderio di entrare in pasticceria da sola, per strafogarmi con una meringa alla panna.
Non lo dò a vedere, lo nascondo come l'imbarazzo che provo nel guardare film romantici cercando di non piangere o al desiderio di entrare in pasticceria da sola, per strafogarmi con una meringa alla panna.
Cose così.
Tutto questo manca nella lista del mio amore per l'Autunno, solo perché mi vergogno assai ad ammetterlo.
Cosa che ho appena fatto, insomma.
Le apple pie vanno lasciate fare a chi le ha inventate.
Quindi questa ricetta arriva direttamente dall'immenso e infallibile archivio di Martha Stewart.
L'idea originaria era quella di fare la Miles high Apple Pie, chiamata così proprio per la sua altezza improbabile.
Io ho messo insieme quella e questa ricetta per ottenere una Pie alta, ricca di ripieno e dotata di una crosta burrosa e resistente (adoro la crosta delle pie e quasi me la mangio separata dal ripieno).
Sulla decorazione della crosta, non fatevi illusione che io sia un'artista.
Bensì potrei vantarmi di essere un'artista del rammendo: visto che in alcuni punti la pasta mi si era rotta posizionandola, ho pensato bene di coprire le magagne con delle foglie ed il resto è quello che vedete.
L'arte di mascherare i difetti aiuta in tante situazioni.
Ma veniamo alla ricetta.
Ingredienti per uno stampo da pie di 20/22 cm di diametro.
Per la crosta:
500 g di farina 0 più extra per infarinare
100 g di zucchero a velo setacciato
250 g di ottimo burro freddo a cubetti
la scorza grattugiata di un limone non trattato
2 uova grandi sbattute
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 goccio di latte freddo
1 tuorlo + 1 cucchiaio di latte per lucidare
zucchero di canna o brown sugar per spolverare.
Per il ripieno
55 g di burro non salato
6/7 mele Granny Smith sbucciate, private del torsolo e tagliate in 8 spicchi.
1 cucchiaio di succo di limone spremuto fresco
30 g di farina 00
1/2 cucchiaino di sale marino
140 g di zucchero semolato
100 g di brown sugar
i semi di una bacca di vaniglia
- Preparate la frolla mettendo la farina setacciata con lo zucchero nella ciotola dell'impastatrice insieme al burro a dadini. Con la foglia, sabbiate il tutto ottenendo briciole non troppo sottili. Aggiungete il limone e mescola ancora. Sbattete le uova ed aggiungetele alla farina, impastando fino a che non si formerà una palla. Schiacciate il tutto ed avvolgilo nella pellicola. Fatela riposare almeno 30 minuti in frigo.
- Sciogliete il burro in una casseruola a fiamma medio bassa e fate cuocere ruotando la padella, fino a che il burro non sia marrone dorato e fragrante, per c.c 8 minuti. Lasciate raffreddate.
- Mettete le mele in una larga ciotola, cospargetele con il succo di limone e mescolate bene. Miscelate la farina, il sale, gli zuccheri ed i semi di vaniglia in un'altra ciotola, cercando di schiacciare eventuali grumi di zucchero con le dita e con una forchetta.
- Aggiungete il burro noisette alle mele, e di seguito la miscela di zucchero e farina. Mescolate con cura.
- Stendete 2/3 dell'impasto con uno spessore di c.ca 3/4 mm e foderate il piatto imburrato per la pie. Fate in modo che l'impasto esca leggermente dai bordi. Bucherellate il fondo della sfoglia. A questo punto riempite il guscio con le mele disponendole un po' a piramide quindi spennellate i bordi con un po' di acqua. Stendete il resto dell'impasto per il coperchio e coprite bene il tutto facendo combaciare bene i bordi. Fissate la pasta, quindi tagliate l'eccesso.
- Sigillate bene i bordi decorandoli come meglio credete e con i ritagli abbellite la vostra pie, bucherellandola in modo che il vapore possa uscire. Mettete il tutto in frigo per almeno 30 minuti.
- Accendete il forno a 200°. Preparate l'uovo per la lucidatura finale. Spennellate bene la crosta e cospargetela di zucchero mettete la griglia nella posizione più bassa ed appoggiatevi un foglio di carta da forno per raccogliere eventuali gocce di succo che potranno uscire. Sistemate la torta sul fogli e fate cuocere per 15 minuti.
- Passato questo tempo, abbassate la temperatura a 180 e alzate la griglia al centro. Continuate a cuocere per un'altra ora fino a che non sia ben dorata. Adesso coprite la torta con un foglio di alluminio e continuate a cuocere per altri 20/30 minuti. I succhi avranno cominciato a colare lungo lo stampo.
- Togliete la torta dal forno e mettetela su una griglia a raffreddare. Dovrete avere pazienza perché la torta dovrà raffreddarsi completamente prima di essere tolta (almeno 6 ore). Può essere fatta un giorno prima e conservata a temperatura ambiente.
- Servitela con panna o gelato alla vaniglia e consumatela entro 3 giorni.
E niente... ti adoro!
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