La mia prima volta in US avevo 25 anni.
Avevo accettato un contratto di lavoro con l'Ente Vini di Siena e neanche un mese dopo mi chiesero di fare il passaporto perché da lì a qualche settimana (il 23 ottobre), sarei dovuta partire con una delegazione istituzionale alla volta di NY, Washington, Toronto e Montreal, dove avremmo presentato i vini italiani tra ambasciate e consolati.
Solo l'incoscienza della giovinezza mi permise di partire per un paese che fino a quel momento era esistito solo nei miei sogni.
Ripensandoci adesso, mi sale un'ansia terribile e mi chiedo, conoscendo il soggetto, come abbia fatto ad affrontare qualcosa di cui non sapevo assolutamente nulla, senza essere preda di attacchi di colite, panico e vertigini.
Fu veramente un viaggio da film.
Negli Stati Uniti sono poi tornata innumerevoli volte, ma quella prima fu speciale, una sorta di esperienza alla Pretty Woman.
Dal rinnovo del guardaroba per il viaggio di lavoro, che comprendeva cene di Gala e numerosi momenti di rappresentanza, alle situazioni che oggi fanno parte di quel patrimonio di memoria personale che io chiamo "Nella vita tutto è possibile".
Ho sempre pensato che avrei dovuto scriverne un post.
Solo per ricordarmi che 2 ore dopo lo sbarco a NY, mi dettero appuntamento per la cena fuori, e che la cena fuori non era nel primo ristorante dietro il block ma a 220 miglia da NY, in New Jersey (come dire "Abito a Siena e vado a cena a Roma"), cosa abituale per ogni americano che si rispetti perché un percorso comincia ad essere importante solo se supera le 500 miglia.
Ricordo soltanto che in quella occasione mangiai la mia prima Caesar Salad, preparata davanti ai miei occhi, e di essere tornata a letto alle 4 del mattino ormai priva di sensi.
E' stato il viaggio delle sorprese.
Mio marito, allora mio fidanzato, che da due mesi si trovava a Vancouver per lavoro, si fece trovare il giorno dopo al mio arrivo, nella hall dell'Hotel (il meraviglioso Drake Hotel che adesso non esiste più) con un mazzo gigante di rose rosse. Un attimo dopo eravamo a passeggiare in una Central Park incendiata dal rosso dell'autunno. Mai scena fu più simile a quella di una commedia con Meg Ryan.
Il viaggio sull'Amtrak da NY a Washington e la colazione all'Hilton con Ernest Borgnine che salutava tutti come un vecchio zio d'America.
La pink limousine che mi aspettava sotto il Ritz di Montreal per portarmi al ballo Black and White organizzato dal Console e dalla moglie (ed io, a cui nessuno aveva dato dettagli in merito, vestita in verde bottiglia!).
La passeggiata in cart nel Golf Club della NCA in North Carolina e la cena in un prestigioso club privato di Georgetown insieme ad alcune delle personalità politiche più importanti della città.
La notte di Halloween a Toronto, a scavare zucche con bambini scatenati.
Ed io dentro a tutto questo incredula e felice.
Ero una ragazza senza esperienza ma con un'infinita riserva di faccia tosta e questo forse mi ha aiutata ad uscirne senza combinare troppi disastri.
Quel viaggio, durato quasi un mese, ha reso inevitabile un innamoramento che non accenna ad affievolirsi e che mi rende caro e desiderato quell'immenso paese chiamato America.
Cara Roberta,
come vedi condivido con te una passione che non accenna a passare e che spero soddisfare presto con un altro viaggio oltreoceano.
Il tuo invito a preparare un perfetto American Breakfast, è stato accolto non solo dalla sottoscritta, ma dall'intera famiglia Andante, con grande entusiasmo. Mia figlia è una supporter scatenata per tutto ciò che assomiglia a pancakes, waffels e similia.
Mio marito invece ama bagels tostati con salmone e cream cheese, scrambled eggs con mashed potatoes.
Io personalmente mi avventuro volentieri in un misto di entrambi ma non ho mai nascosto la mia predilezione per l'uovo in camicia.
Ti confesso però, e devo farlo con tutta onestà, che mentre in genere non ho problemi nel prepararlo, per altro già fatto su questo blog tempo fa, questa volta ho sbagliato la cottura, e mentre mi apprestavo a fare la salsa, ho lasciato cuocere troppo il mio bell'uovo.
Tu mi dirai: perché non l'hai rifatto?
Epperchè ho iniziato a cucinare alle 8.00 del mattino ed alle 13.00 avevo una truppa affamata che mi ronzava attorno con sguardo malmostoso, e se avessi cominciato a lamentarmi, mi avrebbero aperta in due come il suddetto uovo. Per altro, quello che vedi in foto, non è un set, ma il nostro tavolo pronto per la colazione/pranzo...che non oso chiamare brunch pena il fuori concorso.
Quindi neanche tanto sfizio per le foto stavolta.
Tu e le Signore dell'MTC prendete quello che c'è!
Per la mia colazione non ci sono grandi sorprese né invenzioni.
Mi sono mantenuta piuttosto sul tradizionale senza contaminazioni, a parte un rigatino del Chianti perché qui non si trova né bacon né prosciutto canadese.
Uovo alla Benedict su Crumpets con spinaci novelli saltati, rigatino Toscano e salsa Mornay
Ho accompagnato la nostra colazione con Mini cinnamon raisin loaves e una fumante tazza di caffelatte.
Uovo in camicia
Io uso questo metodo. Riempio una pentola capiente con almeno 10 cm di profondità. Aggiungo 3 cucchiai di aceto di vino bianco e porto a ebollizione. Sguscio l'uovo in un ciotolino e quando l'acqua comincia a bollire, abbasso la fiamma e con il cucchiaio comincio a mescolare formando un vortice.
Quando il vortice è ben definito, faccio scivolare l'uovo al centro. L'uovo si avvolge su se stesso, creando la camicia di albume sul tuorlo. L'acqua non deve bollire ma sobbollire altrimenti l'albume si sciupa. Faccio cuocere per 2/3 minuti e tolgo l'uovo con una schiumarola, tagliando l'albume in eccesso per dare la forma bella tonda.
Spinaci saltati - per 4 persone
100 g di spinaci puliti
Pulite gli spinaci e scegliete le foglie più piccole e tenere.
Eliminate i gambi. Lavatele con cura.
In una larga padella, mettete una noce di burro e fate sciogliere quindi aggiungete gli spinaci ancora umidi.
Fate cuocere a fiamma media, e salate mentre cuocete, fino a che gli spinaci saranno passiti ma ancora lievemente croccanti.
Mettete da parte.
Rigatino croccante - per 4 persone
50 g di rigatino Toscano
Fate scaldare bene una padella antiaderente. Con una pinza posate delicatamente le fettine di rigatino e fatele rosolare a fiamma media, da entrambi i lati, fino a che non saranno di un bel colore bruno dorato.
Mettetele su un foglio di carta assorbente e tamponatele in modo da asciugarle dal loro grasso. Tenete da parte al caldo.
Crumpets (ricetta dal libro Bread di Paul Hollywood)
Ingredienti per 10-12 crumpets
175 g farina 0
175 g farina 00
14 g di lievito naturale disidratato (io ne ho usato 8 g)
1 cucchiaio di zucchero semolato
350 ml di latte tiepido
150-200 ml di acqua tiepida
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di sale
olio di girasole per cuocere (io ho usato una sola spennellata di burro ghee per il primo crumpet)
Mettete entrambe le farine in una larga ciotola (io ho usato la planetaria) e mescolatevi il lievito. In una tazza, sciogliete lo zucchero nel latte tiepido quindi versatelo nella miscela di farine. Impastate per 3/4 minuti fino ad ottenere una pastella piuttosto densa. Il tempo di lavorazione aiuta la pasta a sviluppare la forza proteica assicurando ai crumpets di sviluppare i caratteristici fori nella cottura.
Coprite la ciotola e fate riposare per almeno 1 ora.
L'impasto lieviterà e poi comincerà a collassare. Quello è il momento per passare alla seconda fase della lavorazione, in quanto i lieviti avranno sviluppato il glutine necessario a dare ai crumpets la loro struttura consentendo loro di crescere in cottura.
In una tazza mescolate 150 ml di acqua tiepida con il bicarbonato ed il sale. Versate il liquido lentamente e mescolate delicatamente fino ad ottenere una pastella densa ma fluida. Fate riposare per 20 minuti coperta. Sulla pastella compariranno dei piccoli fori.
Scaldate una padella antiaderente dal fondo spesso (o una piastra liscia).
Imburrate dei coppapasta da 7/8 cm di metallo e spennellate la piastra.
Appoggiate gli anelli e versatevi la pastella per 2/3 della capacità di ogni anello.
Il primo crumpet sarà il vostro tentativo per dosare la temperatura che non deve essere alta. La cottura deve essere lenta e bassa.
Dopo 6/8 minuti vedrete la superficie dei crumpets riempirsi di piccoli fori.
E' il momento di girare il crumpet con estrema delicatezza, con una spatola e proseguite la cottura per altri 2/3 minuti.
Rimuovete l'anello di metallo, se necessario usando un coltellino affilato.
Dopo il primo crumpet, potrete proseguire con la giusta temperatura per il resto della vostra pastella.
I crumpets possono essere serviti interi o a metà, con burro, confetture, sciroppi. Ma anche con un uovo in camicia ed abbondante salsa.
Salsa Mornay (ricetta di M. Roux) per 4/6 persone
- 30 g di burro
- 30 g di farina
- 500 ml di latte
- un pizzico di noce moscata grattuggiata al momento
- sale e pepe bianco grattuggiato al momento
- 3 tuorli
- 50 ml di panna densa (o crème fraiche)
- 100 gr di gruyere.
Preparare la besciamella sciogliendo il burro in una casseruola dal fondo spesso su fuoco basso, aggiungendo la farina e mescolando con una frusta. Cuocere per 2/3 minuti per ottenere un roux bianco. Versate il latte freddo sul roux e sempre mescolando portate a ebollizione su fuoco medio. Quando inizia a bollire , abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per 10 minuti mescolando spesso. Insaporite a piacere con noce moscata, sale e pepe.
Mescolate in una ciotola i tuorli con la panna e versateli nella besciamella, sempre mescolando. Lasciate sobbollire la salsa per 1 min. ci.ca mescolando di continuo, quindi togliete dal fuoco e versateci a pioggia il formaggio grattugiato. Mescolate finche non è sciolto, assaggiate e regolate di sale e pepe se necessario.
E' perfetta su verdure bollite, per i maccheroni al formaggio e nelle crepes al pollo e funghi.
Assemblate il vostro uovo alla Benedict, appoggiando un crumpet sul piatto di portata, un ciuffetto di spinaci saltati sui quali sistemerete con delicatezza l'uovo in camicia. Versate sull'insieme due abbondanti cucchiaiate di Salsa Mornay che si sposa splendidamente con gli spinaci grazie alla presenza del formaggio, in questo caso del Gruyere e servite con il rigatino croccante.
Mini Cinnamon raisin loaf (dal libro Joy of Cooking - all about Breakfast di Irma Rombauer)
Ingredienti per 4 mini stampi per plumcake da 12x5 cm
4 g di lievito naturale disidratato
3 cucchiai di acqua tiepida
225 ml di latte tiepido
5 cucchiai di burro fuso + 3 per le finiture
3 cucchiai di zucchero semolato + 2 per il ripieno
1 uovo grande
1 cucchiaino di sale
240 g di farina 0 + ulteriore 60 g fino a 120g in base all'assorbimento
80 g di uvetta sultanina
2 cucchiaini di cannella in polvere
1 uovo
Questo è un pane molto amato per la colazione americana e spesso si trova servito in rolls.
Nella ciotola della planetaria, versate il lievito e l'acqua tiepida ed attendente che si sciolga completamente 5 minuti c.ca)
Aggiungete il latte che avrete intiepidito, 5 cucchiai di burro fuso, 3 cucchiai di zucchero, l'uovo ed il cucchiaino di sale.
Mescolate con il gancio a bassa velocità quindi quando gli ingredienti sono amalgamati, aggiungete 240g di farina setacciata.
Impastate e noterete che il composto sarà piuttosto liquido e appiccicoso.
Cominciate ad aggiungere il resto della farina, poco a poco, fino a che il vostro impasto non prenderà elasticità e consistenza, restando umido ma non appiccicoso, e la ciotola sarà pulita sui lati (c.ca 10 minuti o più).
A questo punto mettete l'impasto su una tavola infarinata e lavorate la vostra palla qualche minuto per poi trasferirla in una ciotola di plastica oleata.
Coprite con pellicola o un canovaccio e fate lievitare per almeno 1h30 8deve raddoppiare di volume).
Mentre l'impasto lievita, fate ammollare l'uvetta in acqua calda per almeno 10 minuti. Strizzatela bene e tenete da parte.
In una ciotolina mescolate i due cucchiai di zucchero con 2 cucchiaini di cannella in polvere.
Una volta che la pasta sarà bella gonfia, trasferitela sulla spianatoia infarinata, fatene uscire l'aria schiacciandola con le mani quindi con un matterello stendetela delicatamente ottenendo un rettangolo lungo c.ca 40 cm e largo 25 dallo spessore di 5/6 mm.
Con un pennello spennellate 2 cucchiaini di burro sulla superficie, cospargete con la metà dello zucchero alla cannella e distribuite bene l'uvetta.
Arrotolate la pasta dal lato lungo e cercate di sigillare il bordo con le dita.
Imburrate gli stampini da plumcake.
Tagliate la pasta in 4 rolls lunghi 10 cm c.a e trasferiteli ognuno nel proprio stampo. Fate lievitare ancora per 1 ora fino a che non abbiano raddoppiato di volume.
Preriscaldate il forno a 190°C
Sbattete l'uvo rimasto e spennellate le pagnottine, quindi cospargete dello zucchero alla cannella rimasto.
Mettete in forno per c.ca 35/40 minuti, fino a che la superficie sia bella bruna e croccante.
Togliete dal forno ed ancora caldi, spennellateli del burro fuso rimasto. Fate raffreddare su una griglia e servite tiepidi.
E con questa ricetta partecipo come sempre con grande piacere all'MTC di Ottobre
Adoro l'MTC di questo mese. È meraviglioso e mi riporta indietro di quasi un anno. Ma che te lo dico a fare? Tu mi sei stata di grande aiuto per la mia prima grande mela. E sai che ti dico? Noi ci stiamo preparando per la prossima meta, quella del 2014. Che si voli di nuovo oltreoceano? Un bacio e buon lunedì! Sere
RispondiEliminaAmmazza che colazione, cara mia! E che belli i tuoi ricordi di una USA a me del tutto sconosciuta... e che sogno di visitare. Chissà che prima o poi il sogno non si realizzi (io, almeno, ci spero, ché quello costa poco).
RispondiEliminaIntanto mi godo questa colazione in contumacia... un lavorone, ma il risultato è strepitoso!
Posso solo di re una cosa...non ho parole, non ho parole per il bellissimo racconto che mi ha portato in una terra che cososco appena e nella quale ho lasciao il cuore, una terra che mio marito mi racconta continuamente perchè la vive per quasi 4 mesi l'anno e per una colazione (che non è assolutamente la mia) ma che mi ha lasciato senza fiato. Mi ha letteramente fatto venir fame...che dire, bravissima!!!
RispondiEliminaUn post bellissimo, una colazione coi fiocchi! Sono stata negli USA in viaggio di nozze 5 anni fa...appena arrivata a New York mi sentivo Calimero!!! Adesso, ogni volta che guardo le foto di quel viaggio meraviglioso, non vedo l'ora di portarci i miei bimbi!!! Un abbraccio, Manu
RispondiEliminaVerde bottiglia al ballo Black and White....TI ADORO!!!!! Ahahahaahhaahhaah!
RispondiEliminaPassando alla ricetta, sai che non ho mai assaggiato il rigatino? Mea culpa! Eppure vivo in Toscana da tre anni...devo rimediare immediatamente, vero?
La prossima volta vengo anche io a colazione da voi, prometto di non metterti ansia, anzi, aspetterò pazientemente e dopo di lavo piatti e pentole! :P
Ho viaggiato con te... Bellissimo post e bellissima ricetta... Tutto molto hommy!!! Il vestito verde bottiglia mi ha fatto morire dalle risate... Anche io sono reduce di un ballo della Marina Militare Americana e loro hanno il privilegio di farti sentire davvero una principessa!!!! Complimenti!!!
RispondiEliminaChe questa colazione sia senza sorprese dubito seriamente....che la prima volta negli States non si scorda mai ...beh.... lo capisco...è che io non mi sono scordata nemmeno tutte le altre volte...quanto li amo!!! Baci Pattty e salutami il tuo fantastico marito, Flavia
RispondiEliminaLe tue foto fatte "alla come viene" sono comunque bellissime! E i crumpets li aggiungo alla to do list
RispondiEliminaSiena-US sola andata. nel senso che se tutti i giorni fossero come i tuoi in quel mese lì, tra balli, zucche, passeggiate in autunno e ceasar salad io potrei anche pensare di restarci (a vivere, non stecchita).
RispondiEliminaquel cinnamon raisin loaf mi fa una gola...........
bacio
Non vedevo l'ora di leggere il tuo post dell'MTC :-)
RispondiEliminaQUESTA COLAZIONE É MERAVIGLIOSA!
Non conoscevo ne la salsa ne il cinnamon raisin loaf e mi hanno super entusiasmata. Anche o avevo pensato ai crumpet ma non avendo mai preparato l'english muffin ho optato per la novità.
Quello che mi moziona sempre quando passo da te sono i tuoi racconti di una vita ricca di esperienze. Mi piaci Patty per come ce le descrivi. Buona giornata!
Joy of cooking della Rombauer è (secondo me) il pilastro della cucina USA. Possiedo l'edizione di mia nonna, unta e consumata dall'uso! E mi piace il tuo rigatino-bacon!!
RispondiEliminaCiao
Isabel
PS M. Roux è il mago delle salse!
Anvedi la Patty che bei viaggi avventurosi... io negli USA non son mai stata ma se tutto va bene dovrei colmare presto questa laGuna.
RispondiEliminaPer la colazione, potresti venire a farmela uguale diciamo domenica prossima?
Grazie.
:-D
cara Patty mi hai fatta sognare con il racconto di quel tuo primo viaggio in America...e che romantico tuo marito!!!
RispondiEliminaun bacio tesora :*
Se ripenso ai miei di 25 anni ... hai ragionissima certe si cose è proprio l'incoscienza che ti da la forza di farle a quell'età per me erano tutti uguali non mi creavo problemi parlando sinceramente con nessuno dal Presidente del consiglio al commesso d'Aula... gli anni ti fanno cambiare purtroppo in tante cose ! a 25 anni questa fantastica colazione me la sarei divorata anche tutti i giorni, ora diciamo che l'assaggerei la domenica!
RispondiEliminaun bacio
Alice
Patty che foto!!! che colazione!!! che viaggio!!!
RispondiEliminaIo negli USA ci sono andata 2 anni prima che ci fosse l'attentato alle torri... e ci salii... e mi batte il cuore ancora adesso.
Bellissimi gli accostamenti (anche se come ho avuto modo di dire per me la colazione è solo caffè e dolci e questo lo vedo come un pranzo) e i Cinnamon Loaf li rifaccio senz'altro.
Brava, sento odore di una vittoria Bis!
Nora
Wow che meraviglia di colazione!! Quel mini-cinnamon-raisins-loaf me lo sognerò di notte!!! :)
RispondiEliminaUn abbraccione!
Ho letto tutto d'un fiato il tuo post sull'America... e mi sono ritrovata con te a NY!!!
RispondiEliminaGrazie per l'emozione e per avermi ricordato la mia città preferita!
Bacioni.
Valeria
P.S.: E grazie anche per la visita al mio www.paneperituoidenti.it...
Complimenti per il tuo blog. Fantastico.
RispondiEliminahttp://coccinellecreative.blogspot.it/
Cara Patty,
RispondiEliminaanch'io a 18 sono stata catapultata da sola a new york per fare la babysitter a due bimbi scalmanati. E sai che sono appena tornata dal viaggio di nozze negli states....
Quindi puoi immaginare quanto abbia apprezzato questo post e queste proposte golosissime. L'unica cosa che mi chiedo è che come hai fatto a non svenire dalla fame in 4 ore di preparazione!!!.... :-)
un bacio
Arrivo qui e trovo poesia! Tutto è bilanciato, dalla storia alle foto alle preparazioni.
RispondiEliminaUn incipit romantico e una fine romantica che fa incontrare Siena con gli U.S.A. in un matrimonio perfetto!
cara Patty, sei magnifica come sempre, ed è bello scoprire che le foto riflettono casa tua....io adoro gli States ed adoro il tuo uovo troppo cotto.
RispondiEliminaSusy
Coscina di pollo
intanto, grazie di cuore per il commento, gentilissima.
RispondiEliminaMi ha appassionato leggere il tuo post, è bello conoscere uno tuo scorcio di vita.
Anche se l'uovo è più "cotto", una presentazione perfetta, un abbraccio.
Quando ti leggo non riesco proprio a immaginare "quell'infinita riserva di faccia tosta",vista tutta la dolcezza che trapela sempre dalle tue parole e dai tuoi post così intensi.
RispondiEliminaUna ricetta in cui non mi sono persa una virgola e che mi ha lasciata davvero senza parole.
Grande Pat
in tutta sincerità a colazione non credo riuscirei a mangiarla ma per un brunch sicuramente si!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaMa che bel racconto e che colazione da sogno!!!!! E tuo marito con le rose rosse. Esperienza stupenda, formativa, divertente, coinvolgente. Bello leggerti, sembra di vivere in diretta i tuoi ricordi. Vorrei allungare la mano e rubare un boccone. Insomma, hai scritto un post interattivo. Ti abbraccio. A presto
RispondiEliminaINCANTATA...COME LA PIU BELLA FAVOLA MAI SENTITA.....
RispondiEliminaINCANTATA...COME LA PIU BELLA FAVOLA MAI SENTITA.....
RispondiEliminaEh... Stamattina ho sbirciato la tua incredibile "colazione" che erano le otto e mezza e mi domandavo come fanno gli americani a chiamarla breAkfast, ma nemmeno brunch dalle mie parti!! È in pranzo in piena regola, però che meraviglia potersi concedere una mattina in vestaglia con tutte queste leccornie: mi prende un senso di famiglia che non ti immagini nemmeno :)) ti stritolo in attesa d'incontrarti
RispondiEliminaMamma mia Patty Pat!!...ma davvero dal racconto del tuo primo viaggio negli States ci si potrebbe ricavare la sceneggiatura per una bella commedia! Quella dell'abito verde bottiglia al gala' Black&White me la ricordavo e gia' la prima volta che la sentii mi fece pensare alla scena di un film anni 50...Per tornare alla realta' e possibilmente a quella dei giorni nostri, vorrei sapere perche' sostieni sempre di essere in soggezione davanti ai lievitati, quando invece ti riescono una favola!! Guarda cosa non sono quei pani?!?! Nuvole!...solo che in piu' si possono mangiare!! E ora ti sei lanciata anche nella realizzazione dei crumpets, che a me hanno sempre messo paura, invece.
RispondiEliminaLa mornay e' la prima salsa "da adulti" che ho provato a fare appena sposata, con risultati disastrosi, ovviamente...pero' che bei ricordi, anche quelli...E tu ti proccupi per un ovetto troppo cotto? Ma ci faccia il piacere, ci faccia!!...Grazie infinite Patty, un post che mi rimarra' nel cuore....
Patty che gioia averti trovata tramite MTC ( o meglio, grazie a te per avermi trovata ;) )
RispondiEliminaIl tuo post mi piace un sacco, alla faccia delle calorie!
Oltre tutto hai fatto uno dei miei pani da colazione preferiti, i crumpets *_*
Posso dirlo, invidio da morire i tuoi crumpet rings...io rimedio con dei cookie cutters di Walmart...non ho trovato altro della dimensione che mi serviva quando sono andata in Canda a Luglio :(
Mi é piaciuto molto anche il tuo racconto, cavolo che ragazza coraggiosa, davvero!
Ti auguro una buona notte e ci vediamo presto in giro per blog...io appena ho tempo spierò meglio il tuo ma già ho visto un paio di cose belle belle!
Cara Patty, meno male che riesco a volare sulle ali dei tuoi resoconti! :)
RispondiEliminaDavvero da scriverci una sceneggiatura, con quello che hai vissuto, sicuramente tutto è avvenuto per riuscire a preparare questa colazione, le cose non avvengono mai per caso e nei cieli della tua vita c'era l'MTC e questa prova1! ;)
Che dirti se non : perfetto tutto?
un abbraccio
La prima volta che son capitata su questo blog, ho detto "questa son io- solo che cucina meglio". E lo stesso è successo le volte successive, con una somiglianza di situazioni di vita vissuta, ancor prima che di mentalità e di comunanza di intenti, che rendevano la lettura di ogni tuo post una specie di esperienza extrasensoriale. Ricordo pure che uno dei miei primi commenti fu "dimmi che le nostre sorelle son state scambiate in culla", perchè nn riuscivo a capacitarmi di queste continue rassomiglianze. Ora, son di nuovo qui che mi tocco se ci sono- perchè ho fatto anch'io le tue stesse esperienze, con la stessa incredula incoscienza: tralascio l'elenco delle affinità - dal rinnovo del guardaroba a tempo di record alla finta nonchalance con cui salivo sulle limousine- perchè grosso modo son quelle. Unica eccezione: nessun giro in Central Park col fidanzato e le rose rosse: e ora che ci penso, anche l'aver avuto Billy Joel come vicino di casa, sbiadisce, di fronte a un ricordo del genere :-)
RispondiEliminaChe la tua colazione sia "senza sorprese" lo dici tu. A meno che non sia sottintesa una assuefazione alla tua bravura. Ma, per quanto mi riguarda, non succederà mai... Bravissima!
PS realizzo ora a chi è affidata la colonna sonora di questo post... e che quando lavoravo a NY, avevo 27 anni.... se la matematica non è un'opinione, abbiamo pure rischiato di incontrarci ;-)
RispondiEliminaMa dove mai sarebbe normale la tua colazione? completissima a livello nutrizionale, pure lo spinacino a darle quel tocco di sano e italiano, davvero bello. E poi devo dire che questi crumpet non li conoscevo mami piacciono molto come idea, saranno la mia prossima colazione americana di prova, qui ci han preso gusto ..., spero solo non siano difficilissimi.
RispondiEliminaP.S. la foto con l'uovo aperto è fantastica, mi fa venire voglia di intingerci il pane, materica vera e calda.
P.S.2 una cosa che davvero vi invidio, leggendo i vari breakfast, e ate in particolare è questa abitudine a viaggiare, questa conoscenza dei luoghi e tutte queste esperienze, mi sento un po' provinciale non lo nascondo, ma già solo leggere le vostre storie mi fa sentire un po' più lì
Mi hai fatto entrare in un sognoo in un film. Poi la pink limousine mi ha di colpo riportato alla realtà :-D Però sono americanate che lì vanno assolutamente vissute :-)
RispondiEliminaColazione da rifare pari pari. I crumpets già sono in cima alla lista.
Fabio
che viaggio! sì, devi raccontare! per ora mi godo questa fantastica colazione ricchissima di sapori, valeva la pena aspettare :-)
RispondiEliminawow... mi sono sentita in vacanza.. che colazione ricca, gustosa.. di quelle da prendere spunto anche per la quotidianità
RispondiEliminaspettacolo!
Ogni volta leggerti è come leggere un bel libro (sì, magari le belle commedie alla Meg Ryan). E tu sei un pò come lei: sprizzi allegria, carisma e savoir faire, pur rimanendo sempre simpatica e modesta.
RispondiEliminaadorabile. Tu, i tuoi ricordi e questo ricordo degli States. :*
Con la storia di Pretty woman mi sono chiesta cosa eri davvero andata a fare in America..:PPPP.ma alla scena di lui che da Vancouver arriva con mazzo di rose rosse mi sono fermata...tutto il resto è robetta. Grande Patty.
RispondiEliminaOmmammamia che salivazione: brava brava brava :-) :-)
RispondiEliminaP.S. - Da quel marito abbiamo qualcosa da imparare....
Allora, mi sono persa, sognante, dentro il tuo racconto. Che bella esperienza, sopratutto a quell'età e, particolare non trascurabile, accompagnata dall'amore... proprio un bel film! Per quanto riguarda la tua colazione che dire; meno male che non ci sono grandi sorprese ne grandi invenzioni! P.S. sto andando a fare il cinnamon raisin loaf.
RispondiEliminami hai fatto un po' sognare con questo racconto, bellissima esperienza, degna di un film!!! anche io son stata in America per 3 settimane e me ne sono innamorata, purtroppo non ci sono ancora ritornata ma spero proprio di farlo, NY è nel mio cuore! detto questo, come fai a dire che la tua colazione non ha invenzioni e sorprese!? la bravura è nell'aver messo assieme tutti gli elementi, oltre che alla bravura naturalmente, dalle foto si percepisce tutta la bontà delle portate e quel Cinnamon raisin loaf è una favola!!!!!
RispondiEliminaE questo post non potevo perdermelo! Che bella esperienza che hai vissuto in America ! Sorrido al pensiero di te tutta verde bottiglia al ballo ballo Black and White! ^_^
RispondiEliminaCosa dirti Patty, io ti faccio un applauso, per questa colazione così curata e impegnativa, ma anche per l'entusiasmo che traspare dai tuoi post. Mi piacciono le persone che riescono ad entusiasmarsi. Non è da tutti.
Ho deciso: questo uovo alla Benedict lo propongo a mia figlia come pranzo alternativo. A casa mia, una cosa così, a colazione, la vedo un po' difficile.
Un abbraccio, Ada
Mi hai trasportato veramente sul set di una commedia americana, di quelle dolci e romantiche e con il lieto fine. Hai vissuto un'esperienza bellissima, di quelle che non si possono scordare per tutta la vita. E la si ritrova in questa tua interpretazione della sfida di questo mese, forse per questo le tue uova alla Benedict sono così belle :)
RispondiEliminaUn bacione cara Patty!
Ragazzi che avventura, la tua prima volta negli States!!! Stupenda, tra il sogno e la realtà, proprio come i film!!!
RispondiEliminaE senti un po', che è 'sto "niente sorprese da me, SOLO il rigatino del Chianti"? Non vorrai mica farti compatire perché fatichi a trovare bacon e pancetta e ti devi accontentare, vero??? :-D
In quella salsa Mornay mi ci tufferei, e quella cinnamon loaf me la scofanerei tutta da sola. Per non parlare dei crumpets e di tutto il resto: immensa Patty!!!