lunedì 12 settembre 2016

Gnocchi al Blu di capra e fiordaliso per l'MTC #59

You're so good to me - The Beach Boys
Temevo sarebbe arrivata.
Ne avevo un vago sentore da un po' e come volevasi dimostrare ecco la sfida sugli gnocchi.
Ora, se mi chiedete di fare una lista di "gnocchi" mondiali, a quella partecipo alla grande e con vivo entusiasmo perché pur essendo preparatissima, non si dica che la sottoscritta non ami aggiornarsi.
D'altra parte non vorrei deludere chi pensa che fra foodblogger esista un solo argomento di conversazione.
"Siete a senso unico!"
L'ho sentito ridire e dentro ho pensato: "e meno male che ci credi".
E' vero, siamo in grado di parlare di stampi per torte con lo stesso deliquio provato alla prima dichiarazione d'amore; declamiamo gli ingredienti della carbonara con l'ardore di una poesia di Neruda; ci togliamo la parola a vicenda impunemente se dobbiamo illustrare la tecnica di una perfetta massa montata; siamo in grado di tenere banco sulla vita ed i miracoli dello chef del nostro cuore di fronte ad una platea di amiche adoranti.
Ma poi ad un certo punto ricordiamo chi siamo, in questo caso donne di età e professioni variegate, che non perdono occasione per divertirsi quando sono in buona compagnia e si è sempre in buona compagnia se si vive una stessa passione.
Si torna ad essere ragazze, divertite, scanzonate, ormoniche e con il mito del principe azzurro (o del bello maledetto).
Così, dopo aver dissertato di carbonara, si finisce a parlare di gnocchi!
Gnocchi mondiali, niente patate e solo ciccia.
Possibilmente di bellezza sfacciata, orgogliosa, rustica ma anche sofisticata, algida, intelligente.
Sempre rigorosamente irraggiungibile.
Come quella volta, ridendo con le lacrime agli occhi insieme alla grande Mai del Colore della Curcuma, durante un incontro a Milano, litigandoci l'esclusiva per l'usucapione dei nuovi appartamenti di Robert Downey Jr (con lui dentro ovviamente) in zona S. Babila.
O l'ormo-delirio scatenato dal #questoepiubello durante la campagna di lancio su Facebook per il secondo libro dell'MTC.
Potrei continuare a svelare i segreti di certe conversazioni fra amiche ma so che questo blog non è letto solo da donne quindi mi asterrò, preservando un certo carisma e sintomatico mistero.
Che gnocchi siano, allora.
Non è un piatto di cui vado pazza.
Conservo con estremo rigore la memoria degli gnocchi di patate preparati da mia nonna Emma, di cui ricordo ancora l'inconfondibile sapore e consistenza e che dopo di lei non ho voluto più mangiare. Non amo neanche tanto quelli che fa mia madre nonostante siano buonissimi.
Difficilmente ordino gnocchi al ristorante e tanto meno li preparo perché le incognite e le possibilità di fallimento (nel mio caso) sono altissime.
Eppure Annarita dice che sono facilissimi. Basta seguire poche e semplici regole.
In prima cosa la materia prima: la patata.
Che deve essere bella farinosa, possibilmente vecchia. A pasta bianca. Magari presa direttamente dal contadino di fiducia e non tra la selezione di patate al selene in busta del super.
Vi consiglio di dare una letta con attenzione al bellissimo post di Annarita per sciogliere molti dubbi.
Sulla cottura, che è altro elemento foriero di rischi, ho voluto evitare la bollitura ed il microonde (lo uso solo per scongelare) per tornare alla cottura sotto sale, di cui ho già parlato in questo post.
Se si ha un po' di tempo, la cottura sotto sale ha il pregio di cuocere ed asciugare l'umidità eccessiva dei tuberi.
Anche in questo caso bisogna avere l'oculatezza di scegliere patate della stessa dimensione (io consiglio sempre patate piccole) e coprirle perfettamente con il sale grosso.
Riconoscerete la cottura quando la buccia sarà raggrinzita e incidendola con una lama, si solleverà con estrema semplicità.
Vengo subito alla ricetta, che è semplice e basica.
Come ho sentito dire non troppo tempo fa dalla bravissima chef Antonia Klugmann durante un'intervista: "quando le idee sono finite, riparto dall'ingrediente".
Questa frase mi ha talmente colpita che ha finito per diventare il mio mantra.
In questa occasione la faccio mia e nella completa mancanza di fantasia, mi rifugio nel classico.
Sono partita da un meraviglioso blu di capra della Valsassina che tenevo gelosamente in frigo: un erborinato particolare, che evidenzia la caratteristica nota acidula della capra nella maturazione, ma addolcito dal sapore erbaceo e lievemente tostato delle muffe (che a me ricordano la nocciola matura e la noce fresca).
Per rifinire con un tocco fru fru, ho voluto utilizzare del fiordaliso essiccato acquistato in un raptus odoroso al Mercato Centrale di Firenze e mai utilizzato ad oggi.
L'ho annusato, assaggiato, sbriciolato e provato.
Il fiordaliso regala alla salsa una nota di erba fresca ed un delicato profumo floreale appena percepibile.

Ingredienti per 4 persone. 
Per gli gnocchi 
600 g di patate della Val d'Orcia a pasta gialla
1500 g di sale grosso
170 g di farina (a me ne sono bastati poco meno di 160)
un nulla di noce moscata
un pizzico di sale

Per la salsa al blu di capra
100 g di Capriziola o blu di capra
50 ml di latte
80 ml di panna fresca
30 g di parmigiano
la punta di un cucchiaino di fiordaliso essiccato
pepe nero qb
  • Lavate ed asciugata le patate. Sistematele su una pirofila non troppo grande dove possano essere sistemate tutte ravvicinate. Copritele completamente con il sale grosso quindi passatele in forno preriscaldato a 200° per 1 ora. 
  • Una volta pronte sbucciatele senza farle raffreddare quindi passatele allo schiaccia patate, direttamente sulla spianatoia. Allargatele in modo che possano perdere l'umidità residua. 
  • Aggiungete la farina in 2 o 3 tempi, lavorando sempre velocemente senza impastare troppo, per evitare che si sviluppi il glutine e lo gnocco risulti poi gommoso e poco fondente. 
  • Tagliate dei pezzi di impasto e ricavate dei rotolini di c.ca 1,50 di diametro. Ricavate degli gnocchetti lunghi un paio di centimetri quindi trascinateli una alla volta sul rigagnocchi verticalmente incavandoli sul retro. 
  • Fateli asciugare con un velo di farina di riso.  
  • Mettete a bollire una pentola con abbondante acqua calda salata.
  • In una larga padella antiaderente fate sciogliere a fiamma dolce il blu di capra tagliato a dadini con latte, panna, parmigiano e fiordaliso, fino ad ottenere una crema ricca e fluida. 
  • Lasciate in caldo sul fuoco spento e cuocete gli gnocchi fino a che non saliranno a galla 
  • Scolate bene gli gnocchi e passateli nella padella con la salsa
  • Fateli saltare velocemente fino a che non saranno ben avvolti dalla salsa.
  • Impiattate rifinendo con qualche fiordaliso ed una macinata di pepe nero. Servite immediatamente. 

Con questa proposta partecipo all'MTC #59 per la sfida sugli gnocchi. 


36 commenti:

  1. Hai provato con gli occhiali da sole? (concedimi la citazione)
    Questi gnocchi sono spettacolari!

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  2. Meraviglioso articolo, bellissima introduzione a questo piatto delizioso. E se penso che non ami gli gnocchi e ne hai fatti di così splendidi... mi chiedo cosa avresti potuto fare se invece ne fossi stata patita ❤

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    1. Ciao Elena, devo rivalutare gli gnocchi...è che mi penalizza il ricordo di quelli della nonna.
      Un abbraccio.

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  3. Che perfettissimi questi gnocchi, un' amore a prima vista.

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  4. ...ed eccomi agli gnocchi. Mi hanno colpito perché sono molto simili concetto ad altri che ho preparato da parecchio ma mai pubblicati. Non che volessi usarli per questo MTC (perché, si, io riparto dagli gnocchi!!) è che, fatti con patate Viola, anch'io li ho poi conditi con fonduta di Blu di capra e fiori (di calendula). Sintonie Cara Patty
    Un bacio

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    1. Separate alla nascita? Vorrei tanto vedere i tuoi. Anzi, li vedrò. Sono felice del tuo rientro. Ci mancavi. Bacio grandissimo.

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  5. Sì, decisamente mondiali!!!! Un abbraccio

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  6. Cara dolce Patty voglio ricordarti che l'ormo-delirio ha preso le ragazze ormoniche anche con l'avvento del babà.......
    Fatta questa piccola precisazione, senza alcuna intenzione di fare la pignola, ma solo per onorare gli annali dell'Mtc, passiamo allo gnocco
    Vuoi farla passare per una preparazione semplice, affermando che ti sei mantenuta sul classico
    Ok, non ti contraddico
    Ma lasciami immaginare la perfezione di tutta la preparazione partendo dalla scelta accurata delle patate, passando per la cottura al sale fino da arrivare alla piacevole sapidità del condimento sublimata dalle note floreali finali.
    Come sempre, mia cara, tu sei in grado di emozionare il lettore

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    1. E tu fai emozionare me Antonietta. Che ti devo dire...sei un tesoro ma adesso non vedo l'ora di leggere i tuoi. Un abbraccio grande grande.

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  7. Cosa aspettavi a farli? sono perfetti. D'altronde ogni cosa che esce da quel blog è perfetta. Potevo anche proporre "come cucinare uno gnocco" ma dovevamo spostarci su youporn e poi noi il nostro gnocco ce l'abbiamo è Juri Cruise. E Corrado? almeno con la patata può scatenarsi. Ritorno seria, la cottura al sale mi piace molto e era una delle possibiltà insieme alla cottura sotto la brace che avrei voluto provare. Mi sembra che tra gnocchi e condimento tu voglia seriamente pensare di rivincere!

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    1. Cara Annarita, prendo questo commento che so essere di parte perché mi vuoi bene, ma sulla possibilità di rivincere ne riparlerei. Intanto non ho usato gli gnocchi a pasta bianca nonostante le mie patate fossero giustamente vecchiette. E poi ho visto cose che voi umani...gli sfidanti stanno tirando fuori carichi da 100 ed io non ci ho neanche provato. Va là!
      Anche io ti voglio bene naturalmente.
      Un bel bacione tesoro.

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  8. Non ri- rivinci, perche' ti vogliamo bene :)
    Ma con un giudice come Annarita, te la rischi grossa.
    E io non ho mai fatto mistero che il mio colore preferito sia il Blu di Capra
    Paura, eh.. :)

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  9. Qui ci vorrebbe un parental control. Ma non per i discorsi su gnocchi e patate che si prestano a fraintendimenti, bensì per le foto di questi gnocchi umidi, che si insaporiscono nella padella con quel meraviglioso blu di capra... Potrei uccidere per assaggiarli, e considera che anche io non sono una fan sfegatata degli gnocchi.
    Maestra come sempre! :-D

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  10. Che posso dire.... Top! Sulla cottura della patate con il sale, sull'utilizzo del blu di capra e dei Fiordalisi, per finire con il tuo mantra. Top!

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  11. Che posso dire.... Top! Sulla cottura della patate con il sale, sull'utilizzo del blu di capra e dei Fiordalisi, per finire con il tuo mantra. Top!

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  12. Bellissima ricetta! Mi ha incuriosito già dal titolo, perché non conoscevo il "blu di capra" e ancora sono alle prime armi con l'uso dei fiori in cucina, quindi ero curiosa di scoprirne il risultato. Veramente eccellente, mi sembrava di sentire il profumo fino a qua. Brava!

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  13. Complimenti Patrizia, un piatto gustosissimo, molto invitanti questi gnocchi!!!

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  14. Già che hai usato le patate della Val d'Orcia il tuo piatto assume un livello stratosferico. Poi una passata in quella salsa cremosa e muffosa lo vorrei fare anche io, come una ginnasta al suo debutto alle olimpiadi con le compagne della ritmica a lanciarsi nastri blu e tutt'intorno, sugli spalti, un pubblico esultante a fare il tifo e a lanciare fiordalisi. Bello bello bello

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  15. Strappalacrime...di gioia! Spettacolo vero! Tutto tutto! Ciao

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  16. Strappalacrime...di gioia! Spettacolo vero! Tutto tutto! Ciao

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  17. W gli gnocchi!!!Di qualsiasi tipo aggiungerei :)))
    A casa nostra nessuno a mai fatto gli gnocchi e l'unica volta che Marta ed io ci abbiamo provato è stato un disastro, quindi puoi immaginare lo sconforto quando abbiamo visto la ricetta della sfida. Alla fine però, seguendo la ricetta di Annarita abbiamo ottenuto degli gnocchi buonissimi e ci siamo riappacificate con questo piatto!I tuoi non li commento nemmeno, inutile dire che sembrano una goduria!!!un bacio, Chiara

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  18. ...e meno male che non ami gli gnocchi...
    Hai fatto degli gnocchi che sono bellissimi,perfetti!! E il condimento...e le foto....e mentre saltano in padella...Favolosi!!
    Un abbraccio
    Vera

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  19. Impeccabile come sempre ed io il Blu di capra lo adoro!!!
    Stra buono, stra brava e stra baci!!!

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  20. Cara Patty, il detto che non c'è due senza tre ti si addice perfettamente! Già comincio a tremare per la ricetta che ci proporrai il mese prossimo...

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    1. mamifaccilpiacereeeeee....Sei sempre troppo gentile, ma l'hai visitata la lista degli sfidanti? Un bel bacione.

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  21. Hai fatto il ritratto della foodblogger, senza sbagliare di una virgola! :)
    Per quanto riguarda gli gnocchi..m aveva accattivato la foto, ma non avevo avuto il tempo di sedere e godermi la ricetta. In una parola: spettacolari. Sii clemente il mese prossimo :D
    Un bacione, Eleonora

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  22. Senti, visto che l'hai tirato in ballo "lo Gnocco", facciamo che ti lascio dare una sbirciatina dalla finestra dal mio ufficio, chissà, magari hai più fortuna di me e riesci a intravederlo, perche in questi anni io non ne ho visto manche l'ombra! Ma... ce sempre un ma... a patto che tu mi porti qualche kilo di questi gnocchi da principe! Perche lasciamelo dire, sono da principe!

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  23. La cottura al sale delle patate mi mancava, e vedi che qui s'impara sempre qualcosa? Questo piatto è una poesia di sapori e di colori! Pochi ingredienti ma decisivi. E poi adoro i formaggi,soprattutto quelli strong, e qui ci vado a nozze!

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