Quando si esce dal buio dell'inverno e la luce comincia a voler entrare prepotente nelle nostre case, una maggiore energia si impossessa di noi.
Non è retorico dire che la primavera porta rinascita perché effettivamente quello che si avverte dentro di noi, è il desiderio di allungarsi verso l'esterno come succede ai virgulti delle piante addormentate.
Si sente il bisogno di cambiare pelle, di togliersi di dosso la corazza che la brutta stagione costruisce intorno a noi; abbiamo voglia di guardarci maggiormente allo specchio, facciamo finta di ignorare la bilancia ma è soltanto un rimandare l'incontro necessario.
Facciamo mentalmente la lista delle cose indispensabili a cui dare inizio appena possibile, tipo la sana camminata di un'ora che dovrebbe illuderci di essere attivi o l'insalata scondita da mangiare prima di tutto così da calmare la fame atavica che la routine ci scatena addosso come un cane rabbioso.
Siamo piene di buoni propositi, di grandi obbiettivi, di ottimismo e buonumore.
Almeno, io faccio finta che sia così.
Perché quella camminata la posso fare anche domani che oggi piove; l'insalata non ce l'ho ma che mi faranno mai due uova al tegamino che sono così buone; la bilancia non è tarata correttamente, meglio lasciarla stare.
Come si fa!
Come si innesca una volontà addormentata ormai da troppo tempo?
Soltanto con il bacio del vero amore, come ogni saggia favola ci racconta.
Il bacio del vero amore che altro non è che la nostra autostima.
La cura per noi stessi, la premura di conservarsi in salute da adesso in poi, che la dolce ala della giovinezza ha ormai preso il volo.
Vorrei avere una fata madrina che me lo ricordi ogni giorno e mi insegni a volermi bene, ma quella che fino ad oggi mi è stata vicina mangia troppi dolci e non si stanca mai di cucinare.
Ho percorso a ritroso gli ultimi post di questo blog ed ho trovato solo dolci.
Dolci e fritto e la cosa non è per nulla consolante.
Per provare che in questa casa ogni tanto si mangiano anche delle verdure, oggi comincio la settimana con un piatto facilissimo e delizioso.
Semplici verdure arrostite con semi ed una nota dolce-acidula come piace a me, regalata dal miele e dalla melassa di melograno.
Che se non avete potete sostituire con della sapa, o ficotto o aceto balsamico ma quello vero.
Facili, veloci e bellissime da vedere, potrete utilizzare le verdure che preferite, anche dei carciofi o cavolfiore. Ma non omettete il finocchio perché al forno, a mio avviso, da il massimo.
Ingredienti per 4 persone
4 finocchi femmine non troppo grossi
4 carote
metà verza rossa
4 generosi cucchiai di olio extravergine
il succo di mezzo limone
1 cucchiaino di miele di cardo
2 cucchiaini di melassa di melograno
1 cucchiaio di semi di girasole
1 cucchiaio di semi di sesamo
sale q.b. - pepe q.b.
- Mondate i finocchi privandoli delle ramificazioni e di eventuali foglie coriacee. Tagliateli a metà e ricavate da ogni metà delle fette spesse 3/4 mm cercando di fare in modo che restino intere. Mettetele in una larga ciotola.
- Pelate le carote, tagliatele a metà quindi in pezzi lunghi 3/4 cm tagliati in diagonale. Metteteli nella ciotola con i finocchi.
- Pulite la verza rossa sotto l'acqua. Eliminate le foglie esterne più rovinate quindi tagliatela a metà e ricavate delle fette spesse mezzo centimetro. Tenete da parte
- In una ciotolina versate l'olio, il limone la melassa, il miele e sbattete bene con una forchetta.
- Versate 2/3 della citronette nella ciotola e mescolate con delicatezza in modo che le verdure ne siano ben condite.
- Su una placca da forno foderata di carta, versate le verdure e disponetele su un unico strato. Aggiungete le fette di verza rossa e spennellatele con il resto della citronette. Aggiustate tutto con sale e pepe quindi cospargete le verdure con semi di sesamo e girasole.
- Fate cuocere in forno preriscaldato a 190° per 30/35 minuti fino a che non saranno ben caramellate.
Buongiorno sister !! Della serie: Villa Pamphili è vicino ma vuol dire che posso andarci anche domani 😊 come compagno Lenin...un passo in avanti due indietro. Dimmi una cosa, la melassa di melograno la fai tu o la compri ? Io le verdure così le faccio spessissimo ma una nota dolce non mi è mai venuta in mente di aggiungere e non so quello che ho perso, penso. Il melograno è una roba che per me è come la droga, ma droga seria. Mi fa stare pure bene !!
RispondiEliminaLa melassa di melograno l'ho comprata a Londra ma so che si può fare anche in casa e da qualche parte ho visto la ricetta. Per il resto, separate alla nascita va!
EliminaUn bacione sister.
Ma che bella idea Patty! Non ho la più pallida idea di dove procurasi la melassa di melograno, ma spero che Google abbia la risposta, perchè mi sembra un gran piatto. Anche sano, visto che anch'io comincerò domani a passeggiare, pesarmi ecc. ecc.
RispondiEliminaCuriosissima anche io della melassa di melograno!
RispondiEliminaQuanto alle fate madrine, non si scelgono, bisogna solo imparare a convivere con quelle che ci toccano in sorte... ;-)
Ti abbraccio!