mercoledì 17 maggio 2017

Torta di arance e pistacchio per Starbooks

Lemon Tree - Fools Garden 
Questo è un dolce che vi lascerà a bocca chiusa per l'incredibile bontà e per i profumi che contiene.
Se amate le arance, se fate gli occhi dolci al pistacchio, se rifuggite grassi ma non rinunciate alla dolcezza, questa è la torta che fa per voi.
Prima che le buone arance non si trovino più, vi consiglio di provarla!
E la ricetta, ovviamente, la trovate solo qui! 
Buon mercoledì con Starbooks.

10 commenti:

  1. Arance e pistacchi....chissà che super profumo e che gusto!!! Complimenti

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  2. Oh Pat solo TU potevi parlare di torta "senza grassi" quando va servita con un paio di quintali di panna - deve starci da sogno! - e fatta con due etti e mezzo di semi oleosi come ingrediente principale (per non parlare delle uova)!!!

    Cio' detto m'ispira parecchio, ma ecco proprio senza grassi forse no!

    Piuttosto: la quantità di zucchero pari quasi a quella dei pistacchi e forse più contando anche quel che va sopra ecc.: ma è dovuta alla necessità di equilibrare l'albedo dell'arancia? vedo che la signora usa sempre la stessa acqua, rimangono molto amare? e nel caso che si', cambiare l'acqua dopo i primi 5-10 minuti potrebbe aiutare a diminuire la quantità di zucchero?

    Perché in genere in un dolce quello che si cerca di "zuccherare" è la farina, di suo insipida, ma qui di farina non se ne vede l'ombra, pistacchi e arance hanno un gusto ben definito, lo zucchero praticamente a pari peso è davvero tanto.

    Infine: tu trovi farina di pistacchi già pronta o come procedi? Perché con tutta la mia fissazione per le cose non confezionate, ecco, spellicinare i semi oleosi a mano è una di quelle cose che anche no, anzi, proprio no...

    P.S.: ho scoperto una specie di frusta a fili di acciaio in accessorio al mulinex di qui, per cui la torta di mais e miele di agrumi ho potuto rifarla cosi' la seconda volta...

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    1. Vabbé dai, per una volta che non c'è burro né olio. In effetti nella ricetta di là, spiego che gli oli essenziali dell'arancia aiutano a dare morbidezza (oltre che ai suoi liquidi). Sullo zucchero, lo so che sei una talebana in questo senso, ma credo che tu possa scendere fino a 180 g dopo di che rischi di compromettere la struttura del dolce, perché lo zucchero, contrariamente a quello che si pensa, non serve solamente a dolcificare. Il puré di arance, per quanto ti posso dire, non è amaro, assolutamente. Per lo meno a me non è successo. La bollitura serve a renderle morbide per poi essere frullate, ed il tempo indicato dall'autrice è perfetto.
      Sui pistacchi, io non compro la farina, mi costerebbe un botto per un prodotto che di per se costa già tantissimo. Così prendo degli ottimi pistacchi al naturale, ancora nel loro guscio, possibilmente tostati e tolgo le pellicine strofinandoli in un canovaccio. Ma anche con la pellicina a me piacciono, quindi per me è indifferente. Se vuoi una torta più verde, togli le pellicine.
      Tutto qui. Ah, e la torta è buona con la panna, ma da sola è strabiliante comunque. Mi raccomando la temperatura del forno.
      Un bacione

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  4. Grazie! Il forno qui è sempre un problema, speriamo.
    Be' i grassi non è che non ci siano solo sono nascosti sotto una forma che immediatamente non ce li fa percepire. Se queste informazioni sono attedibili i pistacchi ne conterrebbero circa il 35%, cioè 90 g. per questa quantità. Non è tantissimo rispetto a una frolla, certo, ma nemmeno zero.
    La pellicina non è una questione estetica ma di gusto. La torta di quel colore per me è elegantissima anche più di una tutta verde, ma l'effetto cartone sul sapore delle bucce (lo stesso che differenzia una farina di castagne da una cosa amarognola e fastidiosa per dire) non so calcolarlo. Certo la pelliciona di una castagna è molto peggio di quella del pistacchio.
    Comunque: se si comprano i pistacchi con il guscio quanti ce ne vogliono per arrivare a 250 g. di farina?

    "lo zucchero, contrariamente a quello che si pensa, non serve solamente a dolcificare": in questo caso quindi a cosa serve? a evitare l'effetto frittata dato che ci sono parecchie uova?

    Infine: cosa fa lievitare in questo caso il lievito dato che farina non ce n'è?

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    1. Lo zucchero serve a sostenere la montata delle uova. Perché è proprio lo zucchero che dà stabilità all'uovo quando lo monti e che garantisce che la torta si sollevi senza bisogno di lievito. Ma io non sono una chimica, so solo che per il pan di spagna è l'aria all'interno della montata che rende il dolce soffice. E senza zucchero avrai solo uova spumose pronte a smontarsi al leggero battito dello stampo.
      La pellicina del pistacchio, ti garantisco che non fa effetto cartone, visto che io li ho lasciati quasi tutti "vergini". Il sapore era eccellente. Secondo me ti serviranno c.ca 400 g di pistacchi interi. Se non vuoi mortificare il portafoglio, allora puoi sempre fare 50% pistacchi e 50% mandorle, e l'effetto resta lo stesso, con un sapore più delicato.
      Ma sarebbe bello che tu scrivessi le tue considerazioni sul post di Starbooks, così tutti i lettori potrebbero leggere dei tuoi dubbi e chiarirsi le idee.
      Spero di averti aiutato. Poi fammi sapere se la farai. Un abbraccio.

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    2. Nooo giammai mortificherei la raffinatezza di questa torta tagliando la purezza dei pistacchi con le mandorle. Le mandorle se son buone sono divine ma questa torta si regge su una concezione diversa. Bisognava solo capire se ce ne vogliono 1 kg o 4 etti: non ne avevo proprio idea. Giusto oggi pomeriggio sono caduta su un negozio promettente che vende pistacchi greci o californiani, ho una mezza idea di prendere i primi, ma mi sa che sono crudi: vanno tostati?

      Senz'altro lo zucchero stabilizza le uova che in questa ricetta non scarseggiano, sarebbe interessante capire quale proporzione (minimo-massimo) è necessaria per raggiungere l'effetto voluto. Sono rimasta basita quando a Lione ho assaggiato quest'autunno un mont Blanc dolce che adoro (sì, ho gusti antiquati) con una meringa che io trovo stucchevole in genere, non (troppo) dolce ma friabile e consistente! Avrei pensato che fosse un'impresa impossibile, non so se hanno usato qualche additivo, ma insomma era lì nel piatto.

      Ma appunto che ci fa il lievito in questa ricetta senza farina?

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    3. Ci ho provato e con dei buoni pistacchi. Il risultato mi ha lasciato perplessa. Ho un forno balengo, d'accordo, ma questa davvero non si cuoceva mai anche con le solite precauzioni, foglio di alluminio, temperatura a 180°... Cioè cotta era cotta, dato che senza farina non c'è molto da cuocere. Però era bagnata più che umida, a un punto tale da risultare eccessivo, anche dopo il riposo di quasi 24 ore. Alla fine ho dovuto tagliarla in due e infornarla su una piastra. E' ancora umida all'interno e biscottata fuori, quasi marrone, ma almeno non proprio bagnata.

      Confermo la deliziosa scoperta che le arance cotte così non sono affatto amare. Inutile quindi metterle in un mare di zucchero quando si candiscono per altre preparazioni ;-).

      Dopodiché il sapore di questa torta è stato per me deludente. Stucchevole per la dolcezza, io non ci vedo più di 80-90 g. di zucchero lì dentro. Poi il pistacchio ovviamente si sente molto, non solo come sapore che ci sta, ma come olio e la quantità di uova industriale, senza farina, non aiuta a bilanciare il tutto. Ma queste potrebbero essere valutazioni personali.
      Capisco che la panna all'arancia possa equilibrare, paradossalmente, con una nota quasi "fresca" e comunque amalgamante dei sapori che per me finiscono con il restare male armonizzati.

      La cosa divina sono il sapore di arancia e il profumo, forti e impagabili.

      Secondo me questa ricetta paga lo scotto di voler essere "diversa" dai suoi antenati e di farlo nella direzione del "senza", ma forse anche senza la padronanza tecnica necessaria: le due ultime fobie alla moda made in USA essendo i latticini e il glutine-carboidrati (dopo che proprio con la loro produzione intensiva e scervellata li hanno riempiti di porcherie dannose) qui se ne fa a meno, ma il risultato a mio gusto diventa decisamente squilibrato. Con un po' di farina o fecola, un taglio drastico allo zucchero, qualche uovo in meno e comunque la stessa bella quantità di pistacchi per non parlare delle arance forse reggerebbe meglio. Insomma esito di un prodotto editoriale medio...

      Oppure devo semplicemente venire ad assaggiare la tua realizzazione! Perché l'idea e gli ingredienti hanno potenzialità e personalità, questo è certo.

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    4. Quanto al lievito: ma in casi del genere non basterebbe montare le chiare a neve?

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  5. Per completezza oggi ho fatto la prova anche con la panna (rigorosamente senza zucchero e rigorosamente con l'acqua di fiori d'arancio che è una cosa speciale) ed ecco che, dopo due giorni di riposo e con quella aggiunta finalmente ne è uscito il risultato che descrivi tu: consistenza "umida quasi cremosa" e nel complesso insolita.
    Peccato che, dopo tutto questo travaglio, il sapore di arancia della torta, meraviglioso all'inizio, fosse ormai (e ci credo!) praticamente scomparso.
    Dal tutto possiamo dedurre che un dolce senza grassi è una contraddizione in termini :-) e che per quanto mi riguarda questa torta sulla carta meravigliosa, un'aggiustatina la richiede.

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