venerdì 12 aprile 2019

Guida di Siviglia da Azulejos a Tapas: huevos a la flamenca

Sevilla - Sevillana da Suite Espanola - Albeniz 
Sto aspettando di scrivere questo post da un secolo, esattamente dallo scorso Ottobre, dopo essere rientrata da un viaggio per lavoro in Andalusia ed essere tornata con la testa frastornata di meraviglia, come sempre mi succede quando rivedo quei luoghi.
Sarà che ormai la conosco bene; sarà che quella parte di Spagna mi riporta a momenti di pura felicità trascorsi da ragazzina in fiore con la mia famiglia.
Sarà per tutto quel sole, quella luce potente.
La bellezza di una terra piena di contraddizioni profonde a partire da quella costa ormai più simile ad un alverare che alla parola "mare" e quell'interno desertico, silenzioso ed essenziale, quasi estraniante di una rudezza che stringe il cuore.
Vi racconto i miei pensieri sparsi che vorrei spalmare su singoli post perché un viaggio di 8 giorni è già faticoso da dire, figuriamoci da scrivere.
Se deciderete di fare un long week end a Siviglia, scegliete tutto l'anno tranne l'estate.
Invece di optare per la solita Parigi, l'immarcescibile Londra, la old fashioned Praga...pensate al sud.
Siviglia è stupenda in autunno ed in inverno non fa neppure freddo.
Molti si dannano perché se non fanno tutto il giro della regione, credono che una sola città alla volta sia una perdita di tempo. Beata ignoranza.
L'Andalusia è la regione più grande di Spagna; le distanze tra una città e l'altra sono significative ed i collegamenti non sempre velocissimi, e per vederla come si deve ci vorrebbero almeno 10 giorni (e non gli 8 risicati che spesso noi agenti di viaggio dobbiamo adattare alle richieste dei più).
Siviglia in particolare, è una di quelle città in cui tornerei mille volte, perché le cose da vedere e fare sono talmente tante che un paio di notti bastano a malapena a rendersi conto di quanta meraviglia ci sia da scoprire.
Io ci sono arrivata in un pomeriggio di inizio Ottobre, con la bellezza di 31°C all'ombra.
Scendendo su Malaga, mi sono sciroppata un viaggio di oltre 2 ore per arrivarci, ma alle porte della città mi aspettava un tramonto talmente incredibile che tutta la stanchezza è svanita come il sole dietro le colline.
Vorrei cercare di raccontarvela seguendo un alfabeto lievemente zoppicante.
La mia Siviglia dall'Azulejos a las Tapas!
Ballatoi smaltati sui ponticelli di Plaza de Espana
A COME AZULEJOS: adoro questa parola!
Intanto si pronuncia "Asulehos" aspirando al H, cosa che a noi toscani riesce parecchio bene.
Così, incontrando un José o un Juan o ordinando del Jamon, non scivolerete su quella J (il cui nome è Jota) come se foste dei francesi imbarazzati, ma aspirerete ben bene e sarete rispettati dai locali.
Tornando ai nostri Azulejos, ne incontrerete tanti a Siviglia.
Piastrelle meravigliosamente decorate con motivi ornamentali di vario genere, che compaiono su facciate di edifici, porte, ballatoi, pareti e anche nella Plaza de Toros.
A Plaza de Espana ne verrete travolti ed avrete difficolta a scegliere il vostro preferito in quanto l'immensa piazza ne è interamente decorata.
Sono di origine araba, come molte delle meraviglie che contemplerete in questa città.
L'azzurro su bianco è il colore più utilizzato ma la policromia è sempre presente.
B COME BARRIO DE SANTA CRUZ: anche detto la "Juderia", ovvero il quartiere ebraico.
Un labirinto (e credetemi se lo chiamo così) di strade strette intervallate da piccole piazze, micro giardini nascosti da corti interne, Tapas bar, Boutique Hotel e negozietti che vi tenteranno ad ogni angolo.
Un luogo in cui vorrei perdermi ogni giorno.
Le strade strette sono una difesa contro il gran caldo estivo e non vi è casa che al suo ingresso non abbia una piccola corte con fontanella sempre spillante: il rumore stesso dell'acqua è qualcosa che ristora la mente e calma il cuore (quest'usanza è naturalmente araba).
Trascorrerci un'intera mattinata è inevitabile, ma tornarci, specialmente la sera, vi sembrerà necessario.
Santa Cruz ha il pregio di essere sede dei più importanti monumenti di Siviglia, dall'Alcazar de los Reyes (la dimora Reale), alla Giralda, che vedrete sbucare improvvisamente una volta lasciando il quartiere, all'Archivio de las Indias, luogo in cui si conservano i documenti di gran parte delle colonizzazioni spagnole in sud America.
Ma a mio avviso, i luoghi più romantici ed indimenticabili, sono l'incantevole Plaza Dona Elvira, circondata da alberi di arancio (che sono sparsi nei giardini di tutta la città) e panchine smaltate e l'Antico Ricon del Beso, un angolino su Calle Gloria, in cui troverete una targa perfetta da immortalare con un bacio.

C COME CATEDRAL: Vi basti sapere che la Cattedrale di Santa Maria di Siviglia è la terza più grande al mondo, dopo S. Pietro a Roma e St Paul a Londra.
Ma entrandovi, avrete realmente l'impressione che sia immensa.
Il senso di smarrimento è dietro l'angolo, quindi tenete botta, armatevi di una guida o di auricolari e state ben svegli perché di mano leste pronte ad alleggerirvi borse e zaini mentre voi cadete in deliquio come Santa Teresa, ce ne sono in abbondanza.
Contenete l'emozione, che vi garantisco ci sarà, e godetevi uno dei monumenti della cristianità più belli al mondo.
Si paga un ingresso che include anche l'accesso alla Giralda, la torre campanaria che, insieme al giardino degli aranci, è l'unica parte araba restante della grandissima moschea su cui oggi sorge la Cattedrale.
Al suo interno non perdete la Cappella Ovale ed il Monumento funebre a Cristoforo Colombo, i cui resti riposano nell' imponente sarcofago in bronzo sostenuto da 4 araldi che rappresentano le quattro corone di Spagna: Leon, Castiglia, Navarra e Aragona.
Sapevate che Cristoforo Colombo riposa qui?
D COME DOMANI: Che è quando dovrete cominciare a programmare un viaggio per venire in questa città!

E COME ESPOSIZIONE UNIVERSALE: Che c'azzecca con Siviglia, mi direte voi? Beh, se Siviglia è in parte la meravigliosa città che è oggi, è anche grazie a ben due EXPO, chiamiamoli così, che ne hanno arricchito e modificato l'architettura originaria.
La prima, del 1929, fu chiamata Esposizione Ibero-americana in quanto comprendeva quasi tutti i paesi dell'America Latina.  La seconda, più recente, solo nel 1992.
Gli incredibili "padiglioni" realizzati nella prima esposizione, sono in realtà edifici veri e propri rimasti a ricordare la grandezza del progetto e ad abbellire gran parte della Via Cristoforo Colon e il Paseo de Las Delicias.
Per riuscire a vederne la maggioranza, vi consiglio di prenotare un tour panoramico hop on-hop off in bus (a piedi è praticamente impossibile) e fermarvi tutto il tempo che volete ad ammirare i vostri preferiti.
La famosa Plaza de Espana, visitata ogni anno da migliaia di visitatori, è quello che durante questo evento, rappresentava la Spagna: un progetto ambizioso che oggi è divenuto il simbolo stesso di una città (un po' come la Torre Eiffel per Parigi).
Situato nel Parco di Maria Luisa, sarà il luogo in cui lascerete il cuore.
Il mio consiglio è di andarci di prima mattina, quando ancora non è invasa da orde di turisti orientali, o dopo le 18.00, nella luce dorata del tardo pomeriggio.
F COME FLAMENCO,  FICUS BENJAMIN E FERIA DE AVRIL: Parto dall'ultima, la Feria de Avril, che insieme alla Semana Santa è il momento in cui Siviglia mostra tutta la sua sevillanità.
Il popolo della città esce in costume tradizionale, il centro storico è costellato di migliaia di bancarelle che vendono tutto l'artigianato locale, abiti per il flamenco (los trajes de flamenca), cibo e cavalli, che sono simbolo di orgoglio locale.
Si apre la prima Corrida dell'anno e la musica, a suon di Sevillanas y Rumbas, si diffonde in ogni angolo della città.
Il miglior Flamenco si può godere nel quartiere di Triana. Diffidate dei Tablao acchiappaturisti.
Se potete, fatevi consigliare da un locale, ma in ogni caso i detentori della tradizione sono El Arenal e Los Gallos.
Ultima nota: i Ficus Benjamin. Le nostre simpatiche piante di appartamento qui hanno un'occupazione completamente diversa.
Il clima e la luce hanno dato vita a delle piante dalle dimensioni eccezionali, mastodontiche.
Se ci farete caso, potrete scoprire che l'incredibile chioma frondosa dell'albero sotto il quale è sistemato il tavolino su cui state consumando un caffè, è proprio lui, il vostro ficus che qui vive una seconda vita da supereroe.
G COME GIRALDA: Lei la torre più famosa di Siviglia, è croce e delizia di ogni visitatore.
A pianta quadrata, 104 metri per 34 rampe che vi consiglio di percorrere senza alcuna fretta, affacciandovi ad ogni finestra, è il realtà il Minareto della moschea che oggi vede al suo posto la Cattedrale.
Dalla cima la visione non è il massimo in quanto le aperture sono piccole e coperte da griglie, ma la cosa affascinante è osservare come questa cambia durante la vostra salita.
Non essendoci scale, è accessibile a tutti ma la presenza di turisti rende l'ascesa (e discesa) piuttosto impegnativa.
In ogni caso lo sforzo vale la pena.
Giardino degli aranci dalla Giralda. 
Balconi nascosti
Triana e Plaza de Toros dalla Giralda 
H COME HUEVOS A LA FLAMENCA: è la ricetta di oggi, piatto tipico di Siviglia e molto semplice da preparare: un soffritto di cipolla con cui insaporire dell'ottima salsa di pomodoro a cui potrete aggiungere le verdure preferite e di stagione, in particolare piselli, asparagi, peperoni, ecc, che poi verserete in un recipiente di coccio ed aggiungere delle uova freschissime.
La cottura delle uova avverrà in forno a 180° per c.ca 15 minuti, fino a che l'albume non sarà addensato (attenti a non cuocere il tuorlo).
Si serve nel coccio con tanto pane.
M COME MACARENA: La Vergine della Macarena è la più venerata nella città di Siviglia.
Protettrice dei Toreri, viene portata in processione nei giorni della Settimana Santa (ovvero proprio in questi giorni, tra la notte di giovedì e venerdì).
La celebre Chiesa della Macarena, si trova nel quartiere omonimo, fuori dai tradizionali tour turistici, quindi dovrete arrivarci in maniera autonoma, ma la visita vi darà molta soddisfazione in quanto oltre alla bellissima chiesa, potrete scoprire il cuore dell'antico quartiere, a Calle San Luis, con botteghine e ristoranti deliziosi e dare una occhiata al Parlamento di Andalusia, che si trova poco lontano.

O COME OPERA: Se come me amate l'opera, Siviglia è certamente è la città dove perdersi alla ricerca dei luoghi in cui "hanno vissuto" alcuni personaggi indimenticabili come Carmen, la sfortunata sigaraia, la Rosina del più celebre Barbiere e l'indiscusso amante di mille e più donne incarnato da Don Giovanni.
Esistono itinerari guidati, ma arrivarci da soli non è impossibile.
Il cosiddetto "Balcone di Rosina", dove Figaro consigliò al Conte di Almaviva di arrampicarsi per raggiungere la sua amata, si trova in Plaza Alfaro, proprio all'accesso di Santa Cruz.
Dovrete girare intorno all'edificio per osservarlo in tutta al sua bellezza, perchè viene parzialmente nascosto dalle piante del giardino.
il Balcone di Rosina


La Carmen invece (uno dei personaggi d'opera da me più amati), potrete incontrarla nei giardini di fronte alla Real Maestranza, la Plaza de Toros, proprio nel luogo che pone drammaticamente fine alla sua vita, ma la sua presenza potrà essere colta passando di fronte alla Real Fabrica de Tabaco dove lavorava, oggi Università di Siviglia o attraversando il Vicolo dell'Agua (Calle Agua) a Santa Cruz, dove trascorreva le sere ballando il flamenco.

P COME PLAZA DE TOROS: o Real Maestranza, è una delle più importanti di Andalusia e Spagna ma non la più antica (quella si trova a Ronda di cui vi parlerò in un altro post).
Ha una forma ovale ed è immensa, con oltre 14mila posti a sedere.
Ma in questi giorni, sotto Pasqua, non troverete un biglietto a pagarlo oro. I Sevillani non perdono questo momento per niente al mondo.
Non è necessario partecipare alla Corrida per apprezzare l'eleganza di questo edificio, le cui facciate sono dipinte in bianco e giallo oro, colori tradizionali di molti edifici sevillani.
All'interno vi consiglio di visitare il Museo della Real Maestranza, non fosse solo che per ammirare i costumi dei toreri e le immagini storiche in cui appaiono Reali e molti personaggi dell'epoca. E farvi una foto con Carmen (v. O come Opera).

R COME REAL FABRICA DE TABACO: Vedi O come opera

S COME SEMANA SANTA: Insieme alla Feria de Abril, il momento più importante della vita di Siviglia. Comincia esattamente la Domenica delle Palme e si chiude il giorno di Pasqua ed è un susseguirsi di processioni, eventi, folklore e meravigliosa devozione.
Se volete saperne di più, il sito Vivi Andalucia  è fonte di molte interessanti informazioni e potrete approfondire la vostra curiosità. Sappiate però che se decidete di visitare Siviglia in questo periodo, dovrete programmare con largo anticipo ed aspettarvi prezzi un po' più alti della norma.

T COME TAPAS: A Siviglia c'è un'incredibile scelta di ristorazione di qualità ma anche il più piccolo buchino che a voi sembrerà troppo buio o insignificante è in grado di riservare vere sorprese. Intanto sappiate che di base non si pranza, si "tapea", e non c'è orario né quantità.
Se dopo una camminata sarete accaldati (in pratica sempre), ed avete voglia di qualcosa di fresco, diciamo una cervezita (una birretta), potete stare tranquilli che con il costo della birra, per altro ridicolo, vi serviranno sempre un paio di tapas.
In genere dell'ottimo prosciutto Jamon Serrano, leggermente sudato perché a Siviglia i prosciutti stanno appesi al soffitto in qualsiasi momento dell'anno, anche a 40 gradi, oppure dell'Adobo (che altro non è che pesce panato e fritto senza spine) o un'infinità di altre alternative e varianti che dipendono dalla fantasia e gentilezza del gestore. Ma è tradizione, quindi potrete sempre mangiare spendendo cifre bassissime: i miei pranzi composti da una decina di tapas condivise con altri commensali, non hanno mai superato i 10 euro, birra inclusa. In ogni caso non perdetevi un assaggio delle acciughe fritte, i loro "boquerones", una roba che non dimenticherete facilmente.
E siccome avrete modo di scoprirne molte per conto vostro, vi lascio invece qualche dritta per alcuni dei bar e taverne più antichi della città, dove il solo fermarsi per un caffé vi faranno fare un tuffo nella storia, con interni così belli da innamorarsi: 1) El Rinconcillo (1670): qui dovete assaggiare la tapas più tipica di Siviglia, ceci e spinaci. 2) Bodeguita Casa Morales (1850): nel tempo ha apportato alcune innovazioni al menu tradizionale che comunque resta sempre presente.  3) La Teresas (1870): ricco di storia, ha il miglior Jamon Hiberico della città e si trova nel cuore di Santa Cruz. 4) El 3 de Oro (1917): per anni è stato il luogo di incontro di Toreri e calciatori. Bellissimi interni e decor e cucina mediterranea. Perfetto anche per la cena.
Jamon Serrano a Las Teresas
Boquerones e tapas felici

Ho dimenticato di parlarvi di lui, il Guadalquivir, il fiume che attraversa questa potente città e che vi servirà per orientarvi quando vi muoverete da un lato all'altro durante le vostre visite.
Un punto di riferimento utile è la famosa Torre de Oro, l'antica zecca e magazzino aureo della città.
Da qui per altro potrete prendere un battello per un mini crociera di un'ora che vi consentirà di osservare la città dal basso, seguendo le anse del fiume, esperienza che a me piace sempre, specialmente al tramonto quando si accendono le luci della sera.
Ovviamente questa è la "mia Siviglia", che offre molto molto di più.
Vi invito a dare un'occhiata Al sito ufficiale dell'Ente del Turismo Spagnolo e al sito di Vivi Andalucia - ricchi di informazioni e consigli su cosa fare, vedere e naturalmente a scrivermi se avrete bisogno di una mano.






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