martedì 21 aprile 2020

Polpette con fave e limone: il cibo ai tempi dell'ASMR

Il baccalà - Nino Ferrer
Che non si dica che in questo blog trovate solo dolci.
E' molto complicato riuscire a pubblicare ricette salate quando devi mettete a tavola una famiglia.
Ho smesso di fotografare qualsiasi cosa che debba essere servita immediatamente al termine degli scatti, molto molto tempo fa.
Se non avete un blog di cucina, non potete capire quanto tutto questo rasenti la follia.
Preparare un set, sempre che si abbia a disposizione una luce decente, in uno spazio decente (io fotografo generalmente in cucina), tirando fuori una quantità di ammennicoli tra props, accessori, tessuti, pannelli diffusori...un incubo ad occhi aperti.
Il tutto per poi mangiare qualcosa che ha perso la sua qualità dell'appena fatto e finendo col dover riscaldare ogni cosa. Passo.
Ho deciso che non l'avrei più fatto e così è stato.
Adesso fotografo solo cose che possono attendere, o essere preparate prima, oppure che possano essere mangiate da me quando sono sola in casa (ed in questo periodo non succede spesso :D ).
Io non mi faccio problemi di mangiare una pasta semicruda, o fredda, o gommosa.
Ma quando servo un piatto in tavola voglio che la gente sia felice e che ognuno sia concentrato sul suo piatto e sulla conversazione. Non certo sull'attesa.
Questa è anche una ragione abbastanza primaria per cui nei blog e nei social, i dolci la facciano da padrone.
E' la "praticità fotografica".
La seconda ragione è l'"effetto porno" o bramosia di gola, che non devo spiegare perché si spiega da solo, basti scrollare la home di Instagram e capirete.
Da pochissimo ho scoperto un fenomeno che mi ha quasi sconvolto: sono i video della gente che mangia.
I cosiddetti video ASMR food.
ASMR è un acronimo di Auronimous Sensory Meridian response, che altro non è quella sensazione di rilassatezza del cuoio capelluto che scende lungo la schiena in situazioni di grande serenità e piacere.
Pare che guardare gente che mangia in maniera entusiastica emettendo suoni e mugolii, provochi un immediato senso di benessere.
Questa teoria sta riscuotendo talmente tanto successo che sono nati decine di siti con video a hoc. Dalla spazzolatura di capelli lunghi, alla spazzolatura di piatti giganti colmi di spaghetti.
La cosa fondamentale è che chi mangia, deve riempirsi in maniera estrema la bocca ed emettere suoni di ogni genere, altrimenti non funziona (alla faccia delle buone maniere).
Ognuno ha i suoi gusti, ma a livello economico le aziende di food, in particolare Junk food, stanno gongolando.
Ho scoperto tutto questo incontrando casualmente una pagina su Instagram chiamata asmreating (quasi un milione di follower).
Non potevo credere che una persona potesse ingoiare in un colpo solo così tanto cibo, a volte senza neanche masticare.
Dopo un istante di visione, tra suono ed immagini, mi sono sentita male.
Ho avuto una nausea potentissima e ho appoggiato il telefono che non ho ripreso per un bel po'.
Posso affermare che sulla sottoscritta questa modalità di ricerca del benessere, non funziona.
Sarei curiosa di sapere se sono l'unica!
Queste polpette vi porteranno del reale benessere mangiandone una alla volta (anche se ho l'impressione che ve le ruberete dal piatto).
La ricetta è del grande Ottolenghi, direttamente dal mio libro feticcio Jerusalem, continua fonte di scoperte.
Volevo utilizzare le favette appena comprate in un piatto di carne e questa si è rivelata perfetta.
Ho apportato delle mie varianti, come al solito, vale a dire ho omesso la carne di agnello, prevista in parte nella miscela, ed ho aggiunto la cipolla caramellata, che conferisce un guizzo di dolcezza delizioso.
Non omettete il limone e non abbiate paura di far cuocere le polpette nel brodo.
Avrete una salsa magnifica che spazzolerete fino all'ultima goccia.

Ingredienti per 4 persone
350 g di fave fresche o congelate
4 rametti di timo
2 spicchi d'aglio
8 cipolline novelle affettate finemente
3 cucchiai di succo di limone
500 ml di brodo di pollo o vegetale
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe nero macinato fresco

Per le polpette
450 g di carne di manzo macinata
1 cipolla grande affettata finemente
60 g di pangrattato
2 cucchiai di prezzemolo e menta tritati + extra per rifinire il piatto
2 spicchi d'aglio schiacciati
1 cucchiaio di spezie miste tipo "baharat" (pepe nero, coriandolo, cannella, chiodi di garofano, cumino, cardamomo e noce moscata)
2 cucchiai di capperi tritati
1 uovo grande sbattuto
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaio di aceto balsamico o melassa di melograno
sale - pepe qb
olio extravergine

  • In una larga padella dove poi cuocerete anche le polpette, versata 3 cucchiai di olio e la cipolla affettata e fate cuocere a fiamma dolce fino a che la cipolla non passisca e diventi traslucida e molto morbida. A questo punto aggiungete un pizzico di sale, lo zucchero e l'aceto e fate caramellare a fiamma vivace per uno o due minuti. Una volta pronta tenete da parte. 
  • Un una ampia ciotola mettete la carne, tutti gli ingredienti per le polpette tra cui le cipolle caramellate e mescolate bene con le mani per qualche minuto, aggiustando di sale e pepe se necessario (fate la prova cuocendo una pallina di composto ed assaggiandola.) Fate delle polpettine della grandezza di una pallina da ping pong.  
  • Nella padella versate 3 abbondanti cucchiaiate di olio, fate scaldare quindi rosolate bene le polpette a fiamma vivace, girandole via via su tutti i lati. Cuocete la quantità in due tempi in modo da avere lo spazio nella padella per movimentarle con facilità. Una volta pronte, adagiatele su della carta assorbente. 
  • Mentre le polpette cuociono, preparate le fave. Fate bollire dell'acqua in una casseruola e versatevi le fave più grandi (2 terzi della quantità totale), fatele sbollentare per 2 minuti quindi toglietele e fatele raffreddare sotto l'acqua fredda. Privatele della buccia che verrà via velocemente. 
  • Ripulite la padella in cui avete cotto le polpette quindi versate 3 bei cucchiai di olio, aggiungete gli spicchi d'aglio schiacciati, la cipollina tritata, il timo e fate cuocere a fiamma vivace per 5 minuti. Aggiungete il resto delle fave con la buccia, il limone e un mestolo di brodo. Le fave devono essere quasi coperte con il liquido. Fate cuocere con coperchio a fiamma dolce per una decina di minuti. 
  • A questo punto aggiungete le polpette e versate il rimanente brodo. Coprite e fate sobbollire per c.ca 25 minuti, mescolando di tanto in tanto. Aggiustate di sale e pepe se necessario. Potete lasciare le polpette coperte in attesa di essere servite. 
  • Proprio prima di servire, scaldate nuovamente le polpette, aggiungendo dell'acqua se necessario per ottenere una bella salsa, aggiungete le fave sbucciate, le erbe aromatiche ed un cucchiaio di limone e mescolate con delicatezza. Servite immediatamente. 


2 commenti:

  1. Ciao, io non sono certo Lady Csaba dalla Zorza ma i video che ci hai "consigliato" sono veramente terribili. Immagino la tristezza per chi investe parte del proprio tempo libero per promuovere ricette tradizionali o particolari ma comunque curate, nel vedere gente che mangia solo per il rumore senza curarsi del sapore...per non parlare dello spreco poi. Complimenti per la ricetta, come tutti impazzisco per le polpette...peccato per le fave che proprio non sopporto. Grazie per tenerci compagnia durante questa noiosissima quarantena. AlbertoMassimo

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  2. Ohibò questa ASMR!! non mi incuriosisce proprio, anzi mi nausea solo dalla tua descrizione e mi fido di te hahaha. Invece mi godo la visione di queste irrinunciabili polpette!!
    E per le foto dei piatti, come ti capisco...io di solito preparo una piccola porzione (se pasta o riso o roba che va appena scottata velocemente) in anticipo rispetto al pranzo. poi io riscaldo la mia e al marito la rifaccio ex novo ma che organizzazione, vero?!!

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