La guardo al mattino, quando si alza tutta stropicciata, il pigiama nuovo che le sta già corto ed i capelli che sembrano usciti da una centrifuga.
La osservo mentre fa colazione, un occhio aperto l'altro chiuso, mentre comincia a formulare i suoi pensieri con la faccia immersa nella tazza di latte fumante.
L'aiuto a vestirsi mentre il conto alla rovescia dell'arrivo del pulmino trasforma ogni azione in una sequenza accelerata come le comiche mute di Ridolini e una volta pronta per uscire, mi chiedo chi sia questa puledrina dalle gambe infinite ed i piedi enormi che ha preso il posto della mia pupattola.
Mi dico che è colpa di questa guerra ormonale scoppiata nel mio corpo da un paio d'anni e che mi trasforma in una macchina da paturnie, se ho sempre voglia di starle appiccicata, di abbracciarla, di sentirla ancora mia prima che scappi da me definitivamente.
Ci sono periodi in cui credo di essere una mamma normale, che guarda sua figlia crescere senza troppa ansia e perfettamente consapevole del ciclo della vita. Ma ci sono anche momenti, come quello che sto passando, in cui sono vittima dell'emotività, dove il terrore di perderla mi insegue e mi bracca negli istanti meno opportuni. Mi sono svegliata la notte con il viso coperto di lacrime e la disperazione di averla persa. Un sogno così orribile e vero da farmi provare un dolore talmente profondo e indescrivibile, reale a tal punto da non voler più aprire gli occhi.
Lo so. Sono una persona razionale. Sono consapevole che la paura si possa controllare con il buon senso, ma in certi momenti è difficile combattere contro la chimica del nostro corpo. E questa paura cresce proporzionalmente all'intimità ed alla complicità che riesci ad instaurare con tua figlia.
Passi una serata con lei sul divano, a giocare e ridere fino alle lacrime, ma anche a litigare e scontrarti con lei regredendo alla sua età e finire la baruffa con un abbraccio stritolante. Tutto questo non può che intensificare un amore già di per se immenso. Ed alimentare la paura.
Quale paura. Non devo spiegarlo a chi è madre o padre e vive i nostri giorni. E' una paura senza volto e senza margini, un sentimento latente che per fortuna non accompagna ogni momento della nostra vita, ma è lì, palpitante e forse ci aiuta a restare vigili, ad osservare, a continuare ad essere presenti. E' ciò che ci costringe ad ascoltare i nostri figli, a lasciarli parlare per conoscerli meglio e poterli aiutare senza farglielo scoprire. Ora che ci penso, essere genitori senza paura è impossibile. Forse l'amore ha bisogno della paura per arrivare dove deve. E forse là dove c'è tanto amore, la paura non intimorisce ma sostiene l'amore stesso.
Che pensieri sconclusionati. Che casino! Perdonatemi, vi prego.
Tutta colpa di questo innamoramento. Sono perdutamente innamorata di mia figlia che ha dieci anni e si trasforma in fretta davanti ai miei occhi increduli. Mentre io entro in menopausa e devo ancora riprendermi dall'adolescenza!
E’ la stagione delle fragole, un frutto goloso che mette
allegria, che inebria con il suo inconfondibile profumo e che ci risparmia
sensi di colpa grazie al suo scarsissimo contenuto di calorie. Buone “nature”,
fantastiche con la panna o al limone, raffinate in dolci ed insalate, trovano
un meraviglioso accordo con la banana e la menta in una versione elegante e
freschissima proposta dal grande chef Alfonso Iaccarino.
LE FRAGOLE, LA BANANA E LA CREMA DI MENTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
320 gr di fragole
3 banane
2 limoni
100 gr di zucchero semolato
30 gr di foglie di menta fresca
1 arancia siciliana
Versare 80 gr di zucchero in un pentolino, unire 8 cl di
acqua, portare a e bollizione e cuocere alcuni istanti in modo da ottonere uno
sciroppo trasparente. Successivamente bollire per un attimo 25 gr di foglie di
menta in 100 gr di sciroppo ottenuto e poi frullare il tutto. Tagliare 200 gr
di fragole a fettine, metterle in un ciotola, aggiungervi 2,5 cl di sciroppo,
il succo di un limone e le rimanenti foglie di menta tagliate a julienne.
Lasciate marinare per un quarto d’ora. Tagliate 2 banane a rondelle sottili,
metterli in una ciotola, aggiungere 1 cl di sciroppo ed il succo dell’altro
limone e lasciate marinare per una decina di minuti.
Intanto frullare le fragole rimaste (tranne 4) con il succo
d’arancia e 1,5 cl di sciroppo.
Formare sui piatti un disco di fragole, sovrapponendo le
banane marinate e continuare con altri 2 strati. Potete aiutarvi con un coppa pasta
di 20 cm di diametro. Decorare con una fragola intera.
Guarnire con la salsa di fragole ed il frullato di menta e
servire.
Troverete questa ricetta anche su "Donne sul Web" di questa settimana.
Con questa ricetta partecipo al contest di Dani "Fragole a Colazione"
Ci tocca convivere con questa paura, cara Pattyy e cercare di dominarla, ti capisco benissimo e anche io vivvo le stesse cose, dobbiamo però essere ottimiste e fiduciose.
RispondiEliminaQuesta macedonia di fraqgole e banane, con quella salsa alla menta , dice : mangiami!
buona giornata
loredana
ps ho un problema all monitor, scrivo , ma non leggo se non dopo la pubblicazione, perdona i refusi!
RispondiEliminaDolce mamma Patty... non essendo mamma avrei potuto immaginare ma l'hai descritto così bene questo amore immenso e spaventevole che ho un nodo in gola. Ti/vi abbraccio in un abbraccio stritolante :D
RispondiEliminaAnche mia figlia ha dieci anni e all'improvviso ha deciso che crescere è un'urgenza e da allora lo fa molto, molto in fretta, i silenzi sono silenzi pieni di parole e la cosa mi terrorizza, le fragilità sono diventate enormi, dei veri fardelli da trascinarsi dietro...e questi mi terrorizza, in lei rivedo molto di me adolescente...e questo mi sconvolge!!!!
RispondiEliminaCome ti capisco cara Pat, anche io vedo i miei ninni crescere ogni giorno. Da un lato ne sono felice, dall'altro li vorrei sempre piccoli, sempre con me per cullarli, coccolarli, consolarli. Crescono. E pure in fretta. Non mi vergogno a dire che dormo con loro. Si. Io in mezzo in un letto troppo corto (mi escono i piedi) e loro due, uno per parte, al mio fianco. Ogni tanto mi sveglio nel cuore della notte e me li guardo, con il cuore che si gonfia d'amore infinito. E con una lacrima che scende per la paura di perderli, per la paura di non vederli crescere, per paura che se vadano via magari convinti pure da chi non li ama come meritano. Non sono problemi ormonali i nostri. Sono solo sentimenti puri, che magari qualcuno non capisce. Un abbraccio fortissimo. PS: tornando ai "nostri" discorsi ... Vedi? Pure una ricetta semplice la fai risultare bellissima!
RispondiEliminaPatty, mi sono venuti i brividi nel leggere questo post. Davvero, ho ancora la pelle d'oca. Essendo donna, la questione maternità è sempre un qualcosa di aperto in me. Ed è una cosa che mi terrorizza. Non posso capire i tuoi sentimenti, non ho figli. Però sono una figlia ancora giovane che vede la propria madre, la osserva e cerca di comprenderla, di capire cosa significhi essere madre, cosa comporti emotivamente, cosa crei, cosa sconvolga.
RispondiEliminaBellissimo post.
E buona la ricetta, anzi buonissima. Purtroppo sono allergica alle fragole, però virtualmente me le sono gustate!
Cara Patty, hai mai letto Gibran? Quando andavo alle superiori ho appeso nella mia camera una sua poesia che dice "...I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso voi ma non da voi, e sebbene siano con voi non vi appartengono...". Penso che il compito principale di un genitore sia quello di rendere autonomo il proprio figlio, dandogli tutti gli strumenti che lo aiuteranno a sopravvivere in questo mondo. I bambini dell'età di tua figlia iniziano a cercare l'indipendenza, hanno necessità di misurarsi con sè stessi e gli altri e un genitore deve vegliare su di loro ma con discrezione. Noi siamo i responsabili degli adulti di domani e dobbiamo essere ALTRUISTI verso questi bambini che contro la nostra volontà un pò egoista che si manifesta con il fatto che non vorremmo vederli crescere (ma sotto sotto, ci siamo mai chiesti veramente perchè non vogliamo che i nostri figli crescano? Mi piacerebbe avere delle risposte che io mi sono data) si preparano ad affrontare un mondo per nulla facile. Là fuori c'è la guerra e noi dobbiamo aiutarli ad affrontarla.
RispondiEliminaPS: io sono anni che non trovo le fragole degne di questo nome, per mangiarle devo come minimo aggiungere zucchero e limone altrimenti sono degli insignificanti frutti tutti rossi allo stesso modo. in ogni caso fragole e banane sono l'abbinata perfetta :-)
ciao Pat... un post "scottante" il tuo. Non ho figli quindi posso solo comprendere molto parzialmente le sensazioni che ci hai voluto trasmettere ma in fondo è un po' così con tutte le persone che ami. Questa sottile sensazione, un pensiero che a volte si affaccia alla mente ma il più delle volte rimane sepolto ed inespresso: "come farei se...".
RispondiEliminaCapisco che nei confronti di un figlio, un esserino che vedi crescere e cambiare giorno per giorno, per il quale hai fatto da tutore (perdona il linguaggio "contadino") quando era piccolo e fragile come un fuscello, questa sensazione possa essere ancora più potente e profonda. Però questo è il tuo compito, dare a tua figlia gli strumenti per crescere e sviluppare in pieno la propria personalità e potenzialità... la perderai come bimba e la ritroverai donna. Non è bellissimo e gratificante questo? Le paure fanno parte del vivere quitidiano di ognuno di noi, è l'irrazionalità ed il subcosciente che erompono in superficie, l'importante è non lasciarsene sopraffare ma comprenderne, se possibile, le origini...
Ieri ho fatto una cremina alla menta "inventata" da utilizzare in un dolce; così ho letto con attenzione la ricetta di Iaccarino. Quasi uguale! Io la volevo meno fluida e l'ho adensata leggermente con maizena, ma il procedimento è lo stesso. Quindi posso ben dire che la tua insalata di frutta deev'essere profumatissima ed invitante; aspetto solo che le mie fragoline maturino... mentre menta ne ho a volontà.
Brava Pat (ma c'erano dubbi?).
p.s. se vieni ancora a Genova... fammelo sapere in anticipo!!! Un giretto a Genova io lo faccio sempre molto volentier, è una città che adoro ed in quel caso ci sarebbe uno stimolo in più: conoscerti di persona. Un abbraccio
(il mio commento è quasi lungo come il tuo post... ah, ah, ah)
hai scritto un post dolcissimo che da mamma super inamorata come te della sua pargola che cresce troppo in fretta ha paura di tutto certo no sempre ma se mi fermo a pernsare a quello che potrebbe succedere vado in panico.La mia ha 15 anni ormai esce da sola e apaura si aggiunge paura , ma acora ci abbracciamo, ci coccoliamo e siamo talmente innamorate l'una dell'altra che questo amore sono convinta sia più forte di tutto! Tanta fortuna e goditela perchè crscono troppo in fretta!
RispondiEliminabaci
Alice
... perdona i refusi (parecchi!) e l'identità sbagliata... Quella Fausta lì sopra sono io! Un bacio
RispondiEliminaResta sempre, nascosta dietro un sorriso, dietro una carezza al loro capo che riposa. Pungente, penetrante ma è lì e non si schioda.
RispondiEliminaCresciuta con una madre ansiosa ed un po' incombente, io faccio sforzi sovrumani per far trasparire la mia angoscia di vederlo inghiottito dal questo mondo sempre meno a *misura di bimbo*.
Bimbo ma non solo. Parte di me, del mio respiro, del mio sguardo dal suo primo respiro e dal suo primo sguardo.
Leggerti e rivedermi è stato tutt'uno.
Anche la ricetta è nelle mie *corde* e ho in programmazione una pubblicazione simile nei prossimi giorni.
Ciao e buona giornata... non lasciamoli volare, voliamo CON LORO!
Nora
splendida ricetta, splendido blog...complimenti e per i figli...come ti capisco...ma quando crescono???
RispondiEliminaIo non ho figli ma capisco quello che hai espresso in questo post, lo capisco perchè vedo la mia mamma avere lgli stessi pensieri nei nostri confronti anche se siamo ormai tutti adulti e sono gli stessi pensieri che ho io nei confronti delle persone che porto nel mio cuore e le paure sono davvero tante!
RispondiEliminaOggi moralmente mi sento così così, mi tiro su con questo tuo dolce delizioso! Buona settimana :-)
non sono una mamma ansiosa (e infatti non sono la classica "mamma italiana"), ma lo so che non è di questo che stai parlando... guardiamo i nostri figli (figlie) e li vediamo così indifesi di fronte ai tanti pericoli della vita - che ci sono, è innegabile. a volte anche la mia fantasia galoppa e mi immagino le peggior cose, ma mi obbligo a scacciarle dalla mente altrimenti mi verrebbe un attacco d'ansia!
RispondiEliminae comunque l'abbiamo già detto: il blog è una terapia, anche per queste cose :)
w le fragole e i tuoi pensieri, sconclusionati e non...
xoxoxox
Mai stata una mamma ansiosa o iperprotettiva. La mia prima figlia adesso ha 3 anni, e ogni tanto quando dorme mi sdraio accanto a lei per "respirarla". Lei magari si sveglia e mi guarda come per chiedermi "mamma stai bene?". E lì sento di amarla.
RispondiEliminaHai scritto davvero un post molto dolce!
RispondiEliminaMi hai fatto tornare indietro di qualche anno fa...nei panni di tua figlia!
ciao Pat... scusa sai, ma io non ho figli...
RispondiEliminaPer il resto: SIIIII', non vedo l'ora di incontrarti a Genova o ad Imperia (che di bello ha veramente poco...). Ti aspetto! Un abbraccio
E' già il secondo post di una mamma che osserva la figlia ddolescente crescere...mamma mia dev'essere una cosa molto forte veder uscire dal bozzolo la farfalla :)
RispondiEliminaLa stessa delicatezza delle parole si è tradotta in ricetta, davvero bellissima!
Un bacione
Sara
Carissima Patty, io che mia figlia l'ho persa prima ancora di diventare mamma, comprendo le tue paure... ma non lasciargli prendere il sopravvento. Vivi questi magici momenti che non torneranno mai più.
RispondiEliminaTi abbraccio, Chiara
Hai fatto dei pensieri molto profondi, non sono madre (sono troppo giovane ancora) e qindi non posso ben capirti ma posso parlarti da figlia dicendoti che quando creciamo anche noi abbiamo un pò le stesse paura ed anche se non lo diamo a vedere cerchiamo e cercheremo sempre quei gesti materni per avere un pò di pace interiore. Basta solo vivere senza pensarci troppo e tutto andrà bene. Una ricetta splendida, colorata fresca e gustosa! bravissima!!
RispondiEliminaIo non sono genitore... Ma lo desidero ... E nel pensare a come sarei io .. A cosa proverei.. Già così a volte si paventano paure e timore... Che ovviamente vengono cancellati dal desiderio ... Ma che capisco in te che già tutti i giorni guardi tua figlia crescere!
RispondiEliminaOtiimo il dessert..amo il mix menta e fragole!
Non avevo banana, ma avevo fragole e kiwi - e ho mangiato quello per colazione. Ma non era cosi' bella come le tue foto. complimenti
RispondiEliminalo so ti capisco anche io sono in quella fase e i miei neonati-ragazzi-adolescenti-quasi-uomini hanno 15 e 12 anni. delle volte anche io piango e sono preda dell'emotività pensando a loro al loro futuro ai pericoli, è naturale credo anche se doloroso, come i tuoi (i nostri) incubi. Fa parte del dna di essere genitori. Anche solo uno sguardo o la manina (si fa per dire) o la vista di un capello sulla fronte possono provocare accessi inconsulti, tenerezze infinite, emozioni senza paragoni. Sono figli. non c'è niente di neanche lontanamente paragonabile. La tua ricetta parla della primavera, dei colori delle fragole meravigliosi bocconcini rossi pieni di sorpresa in tutte le salse. Mi piace un sacco, un abbraccio Mony
RispondiEliminaCara Pat, hai il nome di mia mamma, che mi ha concepita a 21 anni e che ancora oggi mi guarda come se fossi la persona migliore del mondo... Tu come lei sei profonda e amorevole e capisco le tue paure.
RispondiEliminaNon ho ancora avuto figli, gli eventi della vita mi hanno fatto rimandare l'evento, è ora però, quest'anno compio 35 anni!!!
So che sarò apprensiva e sempre presente e so che, come te, avrò una gran paura di vederla/o allontanarsi da me... Credo che siano sensazioni incontrollabili e di cui non bisogna vergognarsi... l'amore è una cosa meravigliosa!
Posso dirlo? La mia ha quasi otto anni e 36 di piede cresce esponenzialmente e tra un po volera` via ...tremo al pensiero! In piu` adora le fragole.
RispondiEliminafrancesca
Quanta emozione e quanta dolcezza in questo post ...
RispondiEliminaNoi mamme a volte siamo così, emotive, sensibili, preoccupate per il futuro che aspetta alle nostre giovani "marmotte"...
paura di perderli o di non poterli proteggere sempre ...
Purtroppo o per fortuna cresceranno e prima o poi dovranno prendere il volo come abbiamo fatto noi, forse con un' unica differenza che anche se non sono passati tantissimi anni ( per quanto mi riguarda 26 ) non era tutto così complicato !!!
Possiamo solo dire:
Cresci saggio, onesto e sincero
e che la vita ti possa dare tutta la felicità
e la gioia che tu hai dato a me...
... venendo alla luce
Ti abbraccio
Love et bisous ve
Dimenticavo, la ricetta è come sempre super
Cara Patty, quando scrivi riesci ad entrare dolcemente nel cuore delle cose e a toccare violentemente il cuore.
RispondiEliminaSei speciale :*
roberta
ps. e stavolta non commento la ricetta, che tanto non serve...
Patty, a parte il fatto che riesci a fare meraviglie con 2 fragole e poco più (scusate se è poco!!!) ma le mamme (noi mamme) sono una categoria a parte. Fifone fino allo sfinimento... ma non è forse vero che daremo un occhio e poi anche l'altro per il bene dei figli? E allora? Sei una persona magnifica, si vede da come cucini, sei una mamma stupenda: devi solo imparare a tenere per te le tue paura e cercare di non passarle a lei....difficile!!!!! Ce la possiamo fare, Patty, ce la possiamo fare credimi.... A volte sarai stanca, a volte sarai così stanca che vorrai fare lo struzzo.... ma le gioie saranno altrettanto grandi!!! Coraggio cara, vieni da me se hai voglia e leggiti questo: http://sonoiosandra.blogspot.it/2012/04/il-rosa-in-tutte-le-sue-sfaccettature.html
RispondiEliminaquindi, .... preparati! Un abbraccio cara!
Sarà che io sono sempre stata abbastanza emotiva, anche se non lo faccio vedere... ti posso assicurare che avviene anche il contrario.
RispondiEliminaAnche io spesso ho una paura fottuta di perdere la mia mamma, e non sono affatto sentimenti belli.
Tutto quello che scrivi è sempre bellissimo... E fidati che il vostro rapporto anche fra un pò di anni non si staccherà, anzi, si solidificherà ancora di più... che cara che sei...
Come ti capisco! Credo tu abbia ragione: questa sensazione non ha bisogno di essere spiegata, perchè tutte le mamme la conoscono!
RispondiEliminaUn bacione grande grande. E ora vado a fare colazione con i tuoi ricciarelli!
Grazie alla tua visita al mio blog ho scoperto il tuo angolo pieno di bonta!Complimenti,cara Patty!Ti seguiro con piacere!Certo che mi puoi scrivere in italiano. Adoro la tua lingua e il tuo paese meraviglioso.Ci sono stata 3 volte!!
RispondiEliminaUn bacione forte da Grecia!
A presto!
lo sai che mi stai faendo piangere? anche io condivido a pieno quello che hai scritto e anche io come te lo vivo ogni giorno, e con 4 pupi tutto questo si trasforma in un vero dolce terribile sogno ^^
RispondiEliminati abbraccio forte e non potevi scegliere ricetta migliore per collegarti a questo eterno abbraccio
Il tuo post è molto toccante. Non sono mamma, ma so bene co'è il connubio amore e paura. Mi fa molto piacere di aver scoperto il tuo blog. Complimenti anche per la ricetta semplice, sana e appetitosa.
RispondiEliminaQuanto amore è racchiuso in questo post! Che tu sia una splendida persona già lo sapevo Pat, ma la tua sensibilità e dolcezza fanno di te anche un'ottima mamma! Hai ragione sai la paura biologicamente è un sentimento assolutamente utile, ci aiuta a rimanere vigili, amplifica i sensi e ci guida innalzando la soglia d'attenzione!!!! Un abbraccio perchè sono certa che quest'avventura dell'essere mamma avrà ancora capitoli bellissimi di cui gioirai insieme alla tua piccola donna che sta crescendo!
RispondiEliminaP.S. E' originalissimo questo connubio fragola banana, con la menta non l'avevo mai sentita! frutt
Non sono ancora diventata mamma, ma l'amore e la paura spesso vanno di pari passo anche in altri rapporti d'affetto. Ti capisco.
RispondiEliminaLa ricetta è magnifica! Grazie mille per aver partecipato al contest ^_^
Queste istantanee di vita quotidiana sono bellissime, raccontate da una mamma, lo sono ancora di più...non sono ancora mamma, forse non lo sarò mai, ma sono figlia di una grande donna e la genuinità che c'è in questo racconto mi ha regalato un sorriso...grazie Patty :*
RispondiEliminacara pat, quanto amore nelle tue parole. non sono ancora mamma, ma posso capire le tue paure. quando si ama così tanto qualcuno, la paura di poterlo perdere è sempre in agguato nella nostra mente. l'unica cosa da fare è vivere intensamente ogni momento, ogni singolo giorno con entusiasmo! qualcuno qui su ha citato gibran, io faccio lo stesso!
RispondiEliminacomplimenti per il tuo blog, ti seguo con molto piacere. a presto, sara
Ah come ti capisco, mio figlio più grande ha 11 anni e non aggiungo altro, il resto l'hai già descritto perfettamente tu !
RispondiEliminaMangiamo una bella coppa di fragole e banane così ci "facciamo coraggio" che ce ne servirà tanto :)
Ciao,
RispondiEliminasto girovagando e curiosando nelle cucine altrui e sono rimasto attratto dalla tua "macedonia" così bella e bene presentata.
Complimenti, a presto.
Paolo
CHE DIRE????? ASSOLUTAMENE PROMOSSO E BEN RIUSCITO......MITICA!
RispondiEliminaQuesta sì che è una dichiarazione d'amore! :)
RispondiEliminaoddio ecco mi emoziono...ma ti capisco...mannaggia ora la mia gnoma ha 13 anni...ma me lo ricordo il momento in cui ho visto che aveva preso la strada dell'adultità, in cui ho capito che non è che salutavo la gnoma, quella c'è sempre...evolve cresce cambia...ma c'è sempre...però mannaggia dovevo proprio dire addio a quella bimba che era stata nella mia pancia, che aveva dormito nel lettone, con le dita cicciotte e le parole buffe solo sue, quella che giocava con la bambola...insomma è quella bimba che ho dovuto salutare per sempre, che se n'è andata e questa volta non si sostituirà da una bimba nuova, ma da una donna meravigliosa...
RispondiEliminaE nessuno la racconta mai questa storia a noi mamme, ma tutte la viviamo, ma sembra che non possiamo dirla...però è così ...è un dolore dolce, bello che prepara ad un modo nuovo, ma fa male... grazie Patty...e bentrovata
Banane e fragole, una morbidezza squisitissima! Un abbraccio.
RispondiEliminaQuesto post mi ha toccato le corde dell'anima perché... tutto quello che hai scritto tu potrei scriverlo io. So bene cosa sia quella "paura" che ogni tanto ti invade anche se SEI UNA PERSONA RAZIONALE. La provo quando aspetto che mio figlio torni a casa la sera, quando penso che ormai sono grandi e potrebbero dirmi: "Ciao mamma, vado a vivere la mia vita", quando li guardo litigare per il telecomando e mi accorgo che vorrei vederli litigare così fino alla fine dei tempi, fino al Giudizio universale! Invece il tempo passa in fretta, troppo in fretta, e quella paura torna a trovarti sempre più di frequente, per farti gli occhi lucidi e ricordarti che sei capace di un amore immenso :-)
RispondiEliminaIo per ora ho la fortuna di poter spupazzare il mio pupattolo ogno volta che voglio, a 2 mesi non può ancora ribellarsi... ne riparliamo tra 10 anni! ;-)
RispondiElimina..sono arrivata da poco nel mondo del web con l'idea di creare un blog fatto sì di ricette ma anche di angoli dove esprimere le proprie emozioni, raccontare pensieri, sentimenti e condividerli....e oggi navigando ho trovato nel tuo blog esattamente quello che avevo in mente..mi sono subito aggiunta ai tuoi sostenitori sperando sia l'inizio di una bella amicizia!
RispondiElimina