Over the rainbow - Eric Clapton
Qual'è il primo ricordo vero, forte, della vostra vita? Quello che potete descrivere elencando particolari che siano più di 2 e che non vi sfugge come un breve sogno che appare così incerto al risveglio? E' un ricordo che trascina con se anche sensazioni fisiche come odori o sapori? E' una "Madelaine" o un semplice ricordo? Spesso mi sconvolge la consapevolezza che il solo ritorno con il pensiero a quell'oggetto specifico, senza avere necessità di incontrarlo con lo sguardo, scateni questa reazione intensissima, potente e traboccante di tenerezza.
Il cestino dell'asilo.
Il cestino dell'asilo è la mia Madelaine. Quando mi capita di vedere un cestino dell'asilo, cosa ormai rarissima perché in molte scuole materne non si usa più, ho un fortissimo flash back che mi riempie di brividi fino alla punta dei capelli. Mi si chiude lo stomaco per l'emozione, vengo investita dall'odore della minestrina misto a quello dei pastelli, della carta del pane e della coccoina. Vedo il mio grembiulino color carta da zucchero con il colletto bianco ed io seduta ad arrotolare stelle filanti per farne dei fiori da appiccicare sul cartoncino e regalare alla mamma. Ho chiaro in mente il primo giardino dove ho trascorso ore giocando quando vivevo a Milano, i campi intorno casa ed i fili d'erba verdissima più alti di me, su cui stavano immobili minuscole ile verdi. Io le raccoglievo con delicatezza, le guardavo con curiosità e sorpresa: erano morbide e appiccicose e mi facevano il solletico sul palmo della mano.
Il cestino dell'asilo scatena una sequenza di immagini e sensazioni che mi riportano sempre lì, a quei miei 3 anni di vita. Non ho foto di quel periodo, forse una decina in tutto purtroppo ed infilate in qualche scatolone ancora chiuso dall'ultimo trasloco. Posso quindi confidare che questi ricordi siano davvero fedeli a quello che ho vissuto e non una memoria indotta da foto o video, come vedo che invece spesso succede a mia figlia abituata a guardare spesso le sue foto e video di quando era piccola. Probabilmente sarà difficile per lei ricevere il dono di una "Madelaine" così intensa come la mia.
Sono certa che molte di voi avranno avuto lo stesso regalo dalla vita, specialmente quelle più vicine alla mia generazione, quando la tecnologia non era così prepotentemente presente nelle nostre vite ed il ricordo era affidato a piccole foto preziose, spesso sovraesposte, sgranate e sbiadite dal tempo.
Mi raccontate la vostra? Fermatevi sono un attimo, vi farà star bene. Ed io sono davvero curiosa.
In cambio vi lascio la ricetta delle deliziose Madelaines di Ladureé (dal libro "Dolce"), facilissime da fare credetemi, ed assolutamente fedeli a quelle che potete mangiare in Francia.
Per c.ca 24 madelaines grandi o c.ca 60 mini-madelaines:
2 limoni non trattati (io ho usato arance)
160 gr di zucchero semolato
175 gr di farina 00 + la necessaria per lo stampo
10 gr di lievito per dolci
180 gr di burro + 20 gr per gli stampi
4 uova intere medie
35 gr di miele millefiori o acacia (non omettetelo)
Preparate l'impasto il giorno prima.
Grattugiate la scorza dei limoni. In una grossa ciotola mescolate la scorza con lo zucchero. In un altro recipiente setaccia insieme la farina con il lievito in polvere.
Fai sciogliere il burro a fuoco lento in un pentolino (io a bagno maria).
Sbatti le uova con lo zucchero, il limone ed il miele fino ad ottenere un bel composto gonfio e spumoso (io ho usato la planetaria con la frusta). Incorpora delicatamente con una spatola la farina setacciata ed il lievito, e per ultimo il burro fuso ormai freddo, versandolo a filo. Amalgama tutto con cura e metti un un recipiente di plastica ermetico. Tieni in frigo almeno per 12 ore.
Il giorno successivo fai sciogliere 20 gr. di burro e con un pennello imburra lo stampo che metterai per qualche minuto in frigo affinché il burro si rapprenda. In seguito infarinalo eliminando la farina in eccesso e riempi gli stampi per 3/4 della loro altezza.
Inforna a 200°. Calcola da 5/6 minuti per le mini Madelaines e da 8/10 minuti per quelle normali. Per le mie ho avuto bisogno di 8 minuti esatti. Quando le Madelaines saranno ben dorate, toglietele dal forno, lasciatele raffreddare e sfornatele. Meravigliose tiepide, buonissime fredde, si conservano bene in scatole ermetiche per non deprimere la loro morbidezza.
COLONNA SONORA: Scusate ma devo dire qualcosa sulla canzone che ho scelto per questo post e che è in assoluto non solo una delle più belle mai scritte, ma anche più "coverizzate" nella storia della musica. Parlo di Over the Raimbow, la canzone regina dal film "Il mago di Oz", portata al successo da una giovanissima ma struggente Judy Garland e potrei dire cantata almeno una volta da tutti i più grandi interpreti di ieri e di oggi. Ho scelto questa canzone perché il testo è magnifico e secondo me ha un significato profondo legato ai ricordi. I ricordi svaniti o sfumati, i ricordi che si trasformano in sogni. Il sogno di Dorothy, il suo desiderio di scoprire cosa esista al di là dell'arcobaleno non è che il desiderio di conoscere il suo passato perduto di ragazzina orfana e cresciuta con i nonni. Sia la musica che il testo hanno un profondo potere evocativo, in grado di calmare i battiti del nostro cuore, di cullarci, di trasportarci in una dimensione romantica ed estremamente malinconica. La versione che invece ho scelto è una delle mie preferite, realizzata da uno dei più grandi e virtuosi chitarristi viventi, il meraviglioso "Slow Hand" Clapton, che trasforma questo pezzo spesso interpretato con toni nostalgici ed fin troppo enfatici, in un bellissimo blues scanzonato e divertito. Ascoltatelo, vi darà grande gioia. Un bacio a tutte!
venerdì 13 aprile 2012
Les Madelaines di Ladurée: e la vostra?
39 commenti:
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Sicuramente il profumo di mia madre, che ha usato lo stesso per tutta la vita.
RispondiEliminaSentirlo improvvisamente per strada, o in negozio, mi fa girare di scatto...
Quanto alle madeleines, sai che ancora non ho lo stampo adatto? Sono una fooblogger proprio cialtrona:-(
Le tue sono bellissime!
ma sono meravigliosi! mi salvo la ricetta!
RispondiElimina...la crostata di frutta che la mia mamma faceva (e continua a fare) a tutti i compleanni della mia vita :)
RispondiEliminacrema pasticcera, frutta fresca, gelatina e la consistenza burrosa della pasta frolla...
ho delle foto in cui compio un anno e sono seduta vicino a questa torta :)
anche io non ho ancora gli stampi altrimenti avrei fatto volentieri questi capolavori
Il mio ricordo piu' nitido di quando ero piccolina e' un bellissimo ricordo... delle sere d'estate afose nella mia vecchia casa fuori roma...in silenzio ci sedevamo io mia madre e mia sorella a guardare le lucciole che si avvicinadno e allontanavano in piccole danze...avevo paura(dato il buio totale)ma allo
RispondiEliminastesso tempo mi sentivo protetta vicino a mia madre che stanca morta dopo una giornata di lavoro trovava tempo per noi...profumo di fiori e tanto tanto amore!
Bellissimo post Patty, un piccolo balsamo per l'anima.
RispondiEliminaAnche io ho dei ricordi bellissimi dell'asilo....di quando facevamo i biglietti per Natale, traforati col punteruolo...de profumi della cucina, le stelline in brodo....i giochi in giardino con i sassi e l'erba...facevamo finta fossero spaghetti e polpettine....forse è nata lì la passione per la cucina!!!
RispondiEliminaQuesta ricetta la segno, perchè le adoro e se dici che sono come le originali le voglio assolutamente fare!!
Un ricordo che ho nel cuore è quello di un bambino che frequentava l' asilo nella mia stessa sezione e che se non ricordo male si chiamava Alessandro. Era un bimbo con tanti problemi, sia motori che mentali, ma me lo ricordo dolcissimo e io ero l' unica bimba con cui giocava, a modo suo ... mi aspettava sull' uscio e si agitava tutto quando mi vedeva arrivare ...
RispondiEliminaHo nella mente queste immagini e talvolta penso a lui a chissà dove sarà e cosa farà ...
Le Madelaine sono buonissime e io le adoro con un buon the ...
Ti abbraccio e ti auguro un buon fine settimana.
P.s. spero che tu stia meglio :)
Love et bisous Ve
Ecco perchè mi piace leggerti. Perchè mi fermo qui a leggere e mi ritrovo a pensare. Ti racconto che la mia memoria è stranissima, ricordo perfettamente particolari di quando ero piccola, altri li ignoro totalmente, non ricordo cose accadute solo qualche anno fa.. adesso non so qual è il primo ricordo, ma i ricordi dell'asilo ci sono, ricordo che giocavamo in un trenino in giardino,un trenino fatto in cemento e noi ci divertivamo così, poi ricordo i primi dolci fatti con mia mamma, le giornate intere passate con una vicina di casa che anche oggi chiamo zia... ti ringrazio per tutte le emozioni che ci regali..e mi prendo una di queste meravigliose dolcezze ^^
RispondiEliminaTi abbraccio mia cara :)
Hai fatto venire un brivido anche a me col cestino dell'asilo! E chi ci pensava più, sarnno secoli che non ne vedo uno in giro! Però la mia "madeleine" è un'altra, forse un po' scontata ma...il profumo del pane appena sfornato. E di colpo mi ritrovo nella cucina di campagna della nonna, con lei che mi "regala" le "gemelline", i due piccoli panini accoppiati che si ricorda sempre di fare solo per me bambina. Se ci penso mi tornano i lucciconi agli occhi.
RispondiEliminaTi pare che dopo quasi un anno che ho quel libro non ho ancora trovato il coraggio di replicare qualcosa? Mi mette una soggezione che non puoi capì! E quelle "gobbette" invece sono così tenere :) Un bacione bimba, spero che sei tornata in forma. Buon fine settimana, io sono con la mamy questo week end ^_^
Carissima Patty, riesci sempre a toccare corde profonde che vibrando fanno affiorare ricordi sopiti.
RispondiEliminaAnche io ricordo l'asilo, in particolare una recita di carnevale, il riposino fatto con la tsta sul cuscino appoggiatosul banchetto e l'odore della mensa, che in effetti non mi piaceva, ma che ricordo perfettamente.
Mentre per me niente è più evocativo degli odori, che sanno trasportarmi nel tempo meglio di una macchina del tempo!
E adesso rimboccati le maniche e tira fuori il tuo jolly...chissà cosa combinerai con la frangipane questo mese!!!
buon fine settimana
loredana
Io ne avevo uno di paglia bianco con la chiusura a scatto come un piccolo cesto da picnic....Da grande ne ho cercato invano uno simile ma mi sa che non li fanno piu`.....si sente da qui il profumo di queste madelaines...
RispondiEliminafrancesca
hai ragione, il cestino dell'asilo! Ma io non avevo le madeleines portroppo!! Ho indetto un contest, se ti va di partecipare lo trovi qui: http://acquaefarina-sississima.blogspot.it/2012/03/e-tute-li-fai-duspaghi-il-mio-primo.html Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaBeh....chi meglio di me può apprezzare tutto questo?
RispondiEliminaUna delle tante, o meglio, la mia prima madeleine è il catino. E' li che mia nonna mi faceva il bagnetto ed è incredibile perchè non ricordo quasi nulla della mia infanzia, ma ho il flash nitidissimo di lei che mi sorreggeva mentre mi lavava in quella piccola bacinella azzurra e avevo solo pochi mesi..
E le tue madeleines sono bellissime. Si percepisce realmente la loro bontà.
Grazie.
Buona serata.
Sabrina
Ma che meraviglia di post. E la ricetta. Le rifarò, sicuramente. A te sono venute perfette. Il cestino dell'asilo. Ma lo sai che mi hai fatto ricordare tante cose. Anche per me il cestino è legato a ricordi profondi, all'odore di mela che mia nonna mi dava da mangiare a scuola. La mia madelaine è l'odore della latteria di Cogne e l'uva spina. Penso che se rientrassi oggi in quella latteria (chissà se c'è ancora) perderei i sensi. Grazie Patty, i tuoi post sono sempre profondi, belli, emozionanti. E il brano poi...passerò una buonanotte. Dormi bene anche tu. Ti abbraccio
RispondiEliminaI tuoi post mi fanno sempre emozionare cara Patty! *_*
RispondiEliminaSai che non ho mai provato a fare le Madelaines?
Un bacio e buon weekend!
p.s. meravigliosa canzone, eseguita da Eric Clapton poi...stupenda!
Lo so, mi dicono tutti che sia impossibile eppure giuro che e' vero: il mio primo ricordo risale a quando avevo un anno. Mi ero scottata tutti e due i palmi delle manine sul vetro dello sportello del forno. Ho impressa nella memoria la scena del dottore che con le pinzette mi cambia le garze medicate e poi mi fascia le mani con lunghe bende bianche...Non e' un ricordo piacevole, ma sicuramente e' il primo. Il secondo e' il profumo del cestino dell'asilo...Il mio stampo da madelainettes languisce abbandonato in fondo ad un cassetto e si chiede cos'abbia fatto di male per avermi indotto a dimenticarmi di lui...Grazie per questo tuo bellissimo post e per la splendida canzone, che fara' venire i lucciconi al maritino, dato che, insieme a Moon river, era la preferita della sua mamma...Un abbraccione, bella ipotesa.
RispondiEliminaDi ricordi ce ne sono tanti ma il tuo cestino mi ha fatto rivivere per un attimo anche il mio di cestino....Mentre leggevo le tue parole ho sentito davvero il profumo di tutto ciò che descrivevi ed ho avuto un tuffo al cuore!!! Proprio pochi giorni fa in ufficio con le colleghe tutte mie coetanee parlavamo proprio di quel cestino di un tempo!! Il mio era rosa di plastica dura, con il manichetto bianco e le chiusure a scorrimento...Mamma mia che ricordi!!! Passiamo però anche a queste madelaines deliziose...mai provate ci credi? Le tue devono essere buonissime!!! Un bacio cara Patty e buon fine settimana!
RispondiEliminaPeenso che la mia madeleine é un profumo intenso di menta e tabacco steso a seccare. Quand'ero piccina adoravo andare a far visita a mia nonna che abitava in un paesino di montagna: nei pomeriggi assolati passeggiavo lungo un viottolo chiuso tra muri di pietra , il calore faceva vibrare la menta e il tabacco che si univano in un unico ,indimenticabile odore.Madeleines stupende Patty !!!!
RispondiEliminaMi hai fatto ritornare in mente il mio cestino...
RispondiEliminaMa la ma Made,ein è il tè con il panino con la atellana, la mia mera iosa colazione Iside ai miei fratelli.
Il libro ce l'ho egli stampini pure...
Adoro I madeleins e buonissimi I tuoi perfetti
RispondiEliminanon bellissimi, a dirla tutta, perchè li associo tutti a stati d'ansia pazzeschi. Li rivedo con gli occhi dell'adulta, mi sa... ma mi prende l'agitazione :-)
RispondiEliminaSai che le madeleines non le ho mai fatte? nonostante la collezione di stampi :-)... mi fan venire l'ansia pure loro. "ansia da gobbetta", per la precisione :-)
ma ora che ho il tuo post, ci provo!
buon fne settmana
ale
la gazzosa con la cannuccia di liquirizia al bar dell'oratorio delle suore ma ero già all'elementari, dall'asilo non mi viene alcun ricordo legato al cibo ma solo alla mia paura dei cani, quando ero piccola avevo delle crisi di panico isteriche e ricordo che una suora all'asilo anzichè tranquillizzarmi mi mise quasi alla berlina schernendomi davanti a tutti, la vergogna e l'umiliazione mi brucia ancora adesso se penso a quell'episodio e quanto ho goduto quando l'hanno trasferita la suoraccia :-))
RispondiEliminama guarda che amarcord mi scateni di primo mattino!!!
Il primo ricordo... beh il cestino che la mia mamma mi preparava quando dovevo andare all'asilo o all'elementare..mi metteva una piccola tovaglietta con scritto il mio nome,ricamato da lei,abbinato al tovagliolo.Principalmente preparava appositamente per me dei mini plumcake all'arancia o il suo ciambellone bicolore..e come bevanda un succo di frutta.Quando mi accompagnava sulla soglia della scuola mi raccomandava di far merenda,mi dava un bacio ed io entravo in classse..con addosso il suo profumo.Mi ricordo che all'uscita invece c'era mio nonno e come sempre mi prendeva la cartella e tenendomi per mano ritornavamo a casa.La sua prima domanda era:"hai fatto merenda".Beh pagherei una cifra esorbitante per poter ritornare in dietro e rivivere quei momenti e quei giorni così semplici e tranquilli.
RispondiEliminaGrazie mille per questo meraviglioso post e complimenti per la ricetta ma anche per la canzone scelta..adoro eric clapton.
Pochi giorni fa ho fatto un salto con il mio amore in un negozio di fumetti, e ho trovato li dei neo cestini da asilo, graziosissimi di latta.
RispondiEliminaQueste tue parole mi han fatto venire in mente subito la bella sensazione che ho avuto a vedere questi piccoli cestini che mi hanno riportato indietro nel tempo, e pensa mia Mamma teresa lo conserva ancora il mio cestino che è divenuto il contenitore del cucito!
Complimenti anche per le madelaines, da rubare!
Cara Patty, sai che non ho presente i cestini di cui parli? Magari un giorno ci posterai una foto? Sarà perché non ho passato l'infabzia in Italia ...
RispondiEliminaAllora il mio ricordo di infanzia piu tenero e impressionante e' il latte al sapore di fragola artificiale! Lo bevevo in Thailandia ed era un concentrato di conservanti !! Pero', lo bevevo volentieri tra 2-6 anni e poi, dopo il mio trasferimento all'estero, nulla piu. Da grande, viaggiando fuori dall'Italia mi e' capitato di sentirne il profumo nei supermercati e, all'improvviso, mi ritrovavo catapultata nel passato, a bkk !
... Sensazioni come da te perfettamente descritte. Grazie cara Patty per questo bellissimo post e per averci fatto fare questo tuffo nell'infanzia :)
Le tue madelines... Me ne mandi qui ? ;)
Vaty
anche il mio primo ricordo è l'asilo, aveva un bellissimo giardino che confinava con un piccolo orticello, dove vivevano dei bellissimi coniglietti bianco latte, uno di loro aveva un occhio nero, ricordo lo scivolo, l'altalena, l'ombra dei grandi pini, i tulipani gialli e il cortile con le panchine per la merenda...ricordo i tavoli del refettorio e l'odore del sugo al pomodoro, inconfondibile, poi nel cestino del pranzo il secondo, la scuola cucinava solo il primo piatto il secondo lo portavamo da casa...e poi ce lo scambiavamo di nascosto sotto il tavolo :)
RispondiEliminaBellissime, fantastiche...subblimi!!!! Non ho mai provato a realizzarle, mi hai messo la voglia!!! Devono essere di una sofficità e leggerezza uniche. Bravissimissima!
RispondiEliminanon è il primo ricordo, ma qualcosa dentro di me si ferma e torna indietro quando vede i quaderni con gli anelli d'acciaio... ora sono comuni, ma ricordo quando cominciarono ad affacciarsi in cartoleria... e io li desideravo ardentemente!!!... vabbè... ahhh, ricordi di infanzia!
RispondiElimina... comunque, questo è un periodaccio che mi tiene lontana da blog e fornelli, ma entrare nella tua cucina anche solo per un secondo ha qualcosa di rasserenante ^_^
baciii
roberta
ho giusto comprato da poco lo stampo per madelains quindi ovvio che utilizzo la tua ricetta visto che è di laudree. il mio cestino d'asilo o la mia madelain è il profumo della teglia di pomodori patate e cipolle, che ci faceva mamma quando andavamo al mare, e che spesso le chiedo di rifarmi: un profumo irripetibile che neanche cracco ci riuscirebbe, perchè dentro c'è tutto l'infanzia, il mare, la spensieratezza, i giochi e mamma quando ero piccola. che te lo dico a fà? un bacio patty.
RispondiEliminacarissima Patty, è piacevole anche scorrere alcune delle rispote di tue follower (talune anche mie, che seguo con piacere e delle quali mi piace trovare un piccolo pezzetto in più in questo tuo spazio;)
RispondiEliminaI mio più lontanto ricordo risale ad una marachella: a due anni mi chiusi a chiave nel ripostiglio, apposta per farmi cercare, salvo poi non riuscire più a riaprire. Riuscii a far passare la chiave, tutta arrugginita, sotto la porta e finalmente da fuori mi fecero uscire.
Invece leggerti mi ha fatto ricordare Hermione, l'amica di Harry Potter quando descrive i suoi profumi preferiti... la carta dei libri nuovi, l'erba appena tagliata.. Si perché non c'è cosa che più di un profumo possa "aprire una finestra" su un ricordo e tutti i suoi dettagli... come il profumo di una fantastica e gibbosa Madelaine :)
baci, buon WE!
Ho tante "Medelaines" ma sai come succede in queste situazioni, sai per certo di averne più di una eppure così, su due piedi, non te ne viene in mente neanche mezza! Una però mi è venuta in mente subito.
RispondiEliminaQuesta "Medelaines" mi fa emozionare ogni volta che ci penso, proprio come adesso. Qualche lacrima riempie gli occhi, un miscuglio di emozioni fortissime si avvolge e s'avvinghia tutt'intorno al cuore. E poi qualche volta la voglia di tornare per un attimo bambina.
La mia "Madelaines" non ha nulla a che fare con il cibo, così come le altre "Madelaines" legati alla mia infanzia. La mia "Madelaines" mi riporta all'età di 11 anni, quando andai via per un piccolo viaggio che non volevo fare. Da piccola sono sempre stata morbosamente attaccata alla mia casa, alla mia mamma e al mio papà. Mi sono sempre rifiutata di andare persino alle gite scolastiche fino alla seconda superiore.
Quella volta prima di partire piansi come non mai.
Tuttavia, quella gita in Val Camonica mi servì molto, mi aiutò a crescere. Quella gita mi ricorda che essere genitori non vuol dire assecondare sempre i figli per farli felici, perché così facendo non sempre si fa la loro felicità come si crede. Mi ricorda che ringraziai (dentro di me) i miei genitori per avermi fatto fare quella gita forzatamente, perché poi ricordo anche che al ritorno quasi piangevo (sì, di nuovo!) ma per il motivo contrario rispetto quello della partenza: mi dispiaceva tornare, tanto mi ero affezionata al posto e alle persone.
Quella gita mi insegnò anche ad essere più responsabile, in quanto dovetti prendermi cura di bambini un po' più piccoli di me. Imparai anche tante cose sulla montagna, sull'orientamento, un po' come insegnano ai boy scout. Il ricordo di quella gita ha il profumo dell'erba e della terra, il colore verde smeraldo delle colline e la sensazione delle cortecce degli alberi sul palmo delle mani quando attraversavamo i boschi lungo sentieri non sempre segnalati.
Ma la mia "Medelaines" non è l'insieme di tutti questi ricordi, bensì l'oggetto - GLI oggetti - che mi riportano ad essi.
La mia "Medelaines" sono due pagliacci di peluches che tuttora possiedo e tengo con cura, due peluches che avevano una particolarità, ed è quella che oggigiorno continua a commuovermi: una delle due manine di ciascun peluches portava una scritta fatta con un pennarello nero: sulla manina di un pagliaccio vi era la scritta "PAPA'", sulla manina dell'altro la scritta "MAMMA".
Due pagliacci simpaticissimi che i miei genitori decisero di mandarmi con il Corriere là in Val Camonica per farmi capire che loro erano sempre e comunque vicini a me perché "anche se non ci siamo fisicamente, siamo lì con te perché siamo nel tuo cuore e tu nel nostro" diceva un pezzo della lettera, scritta dalla mano di mia madre, con la sua unica e splendida calligrafia.
Ricordi d'asilo, i più semplici e i più puri! Ricordo il momento della preghiera prima di scendere le scale per la mensa.. mentre recitavamo il Padre Nostro si sentiva un profumo di cibo della cuoca Pina che era una tentazione alla quale non si poteva davvero sottrarsi!:)
RispondiEliminaBellissime le tua madelaines Pat!
la colonna sonora Over the Raimbow...stupendaaaaaa!
RispondiEliminala mia madelaines è un ricordo dolcissimo di quando piccolina, una scena che ho sempre in mente...la mia mamma seduta ed io e la mia gemellina con il capo sulle sue ginocchia e lei che ci accarezzava la testa!!! e chi se li scorda questi momenti!
le tue madelaines...così morbide...e profumate...una delizia!
bacioni
non ho ricordi precisi dell'asilo..l'unico
RispondiEliminaè un enorme tazza che ci riempivano di latte
e tanto cacao... le tue meravigliose madelaines
invece mi ricordano il mio adorato papa'..insieme
io e lui ne divoravamo sacchetti pieni..
ti copiero' la ricetta.Grazie!!
vieni a trovarmi nell'altro mio blog se ti va!!
Buona Domenica!!
Ciao Patty! Mi ricordo con enorme chiarezza quando da bambini io e mio fratello giocavamo alla "gita in barca": mettevamo per terra una grande coperta di lana, di quelle scozzesi e poi immaginavamo di partire per un viaggio in barca, quindi caricavamo tutti i nostri giochi, per non lasciarli a casa, prendevamo anche il pigiamino x la notte!!!!! E poi facevamo finta che il mare fosse mosso e ci muovevamo come le onde!!!!
RispondiEliminaAdesso, ogni volta che vedo una coperta di lana spessa, mi torna in mente tutto e sorrido... x fortuna ancora oggi ho un bel rapporto con il mio fratellino!
Grazie cara x avermi permesso di raccontarlo.
Un abbraccio!
Ciao carissima, quanto tempo! Prendo una madeleine (che sono davvero buone) e penso.. il primo ricordo è difficile, so che ero una bambina timidissima ma molto attiva. Forse la montagna da piccina.. a quattro-cinque anni ero una cercatrice di mirtilli imbattibile!
RispondiEliminaun bacione e a presto:*
allora, le madelaine sono favolose! devono essere di un buono!!!
RispondiEliminail mio ricordo? asilo, il portapranzi e il suo profumo!!! quando lo rivedo il cuoricino mi batte forte, mi sento di nuovo una bimbetta... e mi intenerisco e mi vien da piangere... come amavo il mio portapranzi....
Essendo noi di origine meridionale sta pur certa che le madeleines erano totalmente sconosciute a mia madre..
RispondiEliminaLe ho scoperte io da non molto e devo dire che, dopo un iniziale insuccesso, ora per fortuna mi vengono bene..
Le tue sono strepitose e le foto rendono giustizia alla loro bellezza...che siano buone lo so per certo!
Buona giornata, cara amica!!
madeleines...quanta dolcezza in un pasticcino così piccolo..le adoro, grazie per aver condiviso la ricetta con noi :)
RispondiElimina