venerdì 28 settembre 2012

Ritorno a casa....alla Bagnaia.

Wild horses - The Silver Brumby
Questo è un post nostalgico quindi siete perdonate se vorrete saltarlo a piè pari. 
In più non ci sono ricette ma tante foto perché sabato scorso ho fatto un tuffo nel mio passato ed ho il cuore ancora un po' indolenzito. 
Chi mi segue, sa che sono "capitata" in Toscana per destino, un destino voluto da mio padre, che decise di lasciare Milano per cominciare una nuova avventura lavorativa nella campagna senese, dove il suo datore di lavoro aveva appena comprato una tenuta di millanta ettari e ci aveva costruito un centro ippico nuovo di pacca. 
Si, perché mio padre è stato addestratore di cavalli per praticamente 50 anni e mia sorella ed io siamo cresciute in mezzo a loro. Ma proprio in mezzo, se si pensa che dalla parete della nostra cucina, una finestrella di 50x50 cm di lato, si affacciava direttamente sulla scuderia e consentiva a mio padre di controllare che gli animali stessero bene anche di notte. 
Per 2 bambine di 6 e 7 anni che scendevano dalla città, abituate al cemento ed a quartieri pieni di palazzi, piombare nel mezzo di una natura così grande e sconosciuta, è stato come risvegliarsi dentro un sogno. Un parco giochi misterioso e bellissimo che avrebbe fatto da sfondo a milioni di avventure indimenticabili. 
Il luogo dove sono cresciuta è uno dei più incantevoli d'Italia. 
Non mi piace esagerare, non sono una che si vanta ma in questo caso è la verità e spesso mi dico che se sono in parte la persona che sono oggi, è anche grazie alla bellezza che mi ha circondata fino ai miei 30 anni. 
Oggi la Bagnaia è questo, ma quando siamo arrivati qui, nel 1974, il borgo era abitato da c.ca 300 anime e noi eravamo l'unica famiglia ad abitare alla scuderia. Quando parlo di scuderia, non mi riferisco alla tradizionale stalla dove vengono "alloggiati" cavalli, ma ad una sorta di castello alla Falcon Crest che lasciava senza parole qualsiasi amico o parente avesse voglia di venirci a trovare. 
Questo è l'edificio dove sono cresciuta



La cosa più indimenticabile non era certo la casa (il nostro era un appartamento di 80 mq situato nell'ala destra adiacente alla scuderia e molto modesto ma confortevole). 
Era tutto il resto: i prati all'inglese curati con amore da uno zelante giardiniere, aiuole, cespugli di bacche colorate, i paddock per i cavalli, il viale di cipressi centenari, il piccolo borgo in cima alla collina, il laghetto artificiale, le vigne e gli orti e lui, l'immenso bosco dove mio padre portava i cavalli in passeggiata e noi ci addentravamo per nuove scoperte quotidiane. 
Il centro ippico era privato ma era stato costruito con il preciso scopo di farci almeno un concorso importante all'anno, progetto che poi è diventato una realtà visto che La Bagnaia è adesso una competizione internazionale di grande prestigio. Ma durante i concorsi, spesso mia sorella ed io scappavamo perché detestavamo che la "nostra" casa fosse invasa da estranei. 
Così, nonostante sapessi di andare incontro a ricordi e malinconie, sabato scorso sono voluta tornare a vedere il concorso in quella che un tempo fu casa mia. 

Nel campo prova c'è chi si prepara per la prossima gara
Chi invece ha appena finito e si fa coccolare
 Chi è in cerca di compagnia....
E chi invece aspetta precise istruzioni...
Nel campo ostacoli, mia sorella ed io abbiamo trascorso interi pomeriggi a giocare e correre come forsennate. Adesso si salta soltanto...
Amo i cavalli, sono gli animali più belli e nobili al mondo. Hanno un espressione commovente, intensa, unica. I cavalli creano dipendenza, chiedetelo a mio padre.
I cavalli sono gli animali dei re....
ma anche delle principesse...
E soprattutto sono amati in tutto il mondo
Il concorso ippico La Bagnaia si tiene ogni anno verso la fine di Settembre. Se amate i cavalli, è un momento unico in posto speciale. 
Perdonate la nostalgia e l'aver indugiato a lungo, ma spero di avervi regalato un po' di bellezza. 



46 commenti:

  1. Ho appena scoperto un pezzetto della tua vita e tanto amore per questi animali.
    Bellissimo post , grazie Patty!

    ciao loredana

    RispondiElimina
  2. Hai fatto delle foto bellissime. Come meravigliosi sono i cavalli. Dei miei due ninni, Alex ama anche montarli, mentre Chrissi ama accarezzarli e dargli da mangiare.
    Buon fine settimana

    RispondiElimina
  3. oh Patty...un post bellissimo...ricco di bei ricordi!!!
    il cavallo...si anche per me è l'animale più bello che ci sia, il suo portamento, la sua eleganza...insomma è stupendo!
    bellissime anche le foto!
    un bacione e buona giornata

    RispondiElimina
  4. Sai che cosa sognavo da bambina affacciata alla finestra di camera mia (abitavo in una paesino alle porte di Firenze) con il lecca lecca in bocca? Sognavo di avere un cavallo, il mio era bianco a toppe nere, era un appaloosa, nobile, bello e fiero e si chiamava VENTO.. e io ero la sua amica. Non ho mai potuto frequentare troppo i cavalli o almeno non quanto avrei voluto, ma si, sono belli, nobili, fieri e creano dipendenza. Vuoi mettere appoggiare una mano fra i suoi grandi occhi e sentire il calore che esce dalle sue narici? e' vita che scalda il cuore Patty! Un post meraviglioso, commovente. Ma tu lo sai quanto sei stata fortunata a crescere fra i cavalli? Buona vita, cara.
    Sandra

    RispondiElimina
  5. i tuoi ricordi sembrano quelli di una favola ^_^
    il mio ragazzo poi allena i cavalli da trotto perciò un pò ti capisco...è vero che i cavalli ti fanno innamorare (nonostante io abbia un pò paura) :P
    bacioni!!!

    RispondiElimina
  6. Ma che bel post!!!! c'e' dentro un pezzo di te, e' bello conoscerti attraverso questi ricordi!
    Che regalo grande ti ha fatto tuo padre decidendo di portarvi li'!
    Bellissime anche le foto!
    Un abbraccio
    PAola

    RispondiElimina
  7. Bè...un tuffo nei ricordi, i tuoi credo siano davvero speciali! Grazie per averne condiviso un pezzetto con noi!

    RispondiElimina
  8. complimenti per le ottime foto!
    buona giornata!

    RispondiElimina
  9. e invece è bellissimo questo post... è vero la natura per chi è cresciuta in città ti rapisce forse perchè di da quello che gli uomini non possono creare, la libertà e la bellezza!!! bellissime foto e buon per te per essere cresciuta nel mondo delle fiabe ma reale.

    RispondiElimina
  10. cara Patty, mi piace moltissimo questo racconto perchè scopro una nuova parte di te (che già mi piace). Scrivi ancora perchè i tuoi racconti sanno un po' di avventura :-)
    Un abbraccio forte

    RispondiElimina
  11. E' un post molto intimo. Tornando indietro nel tempo vorremmo vivere ancora nella nostra casa d'infanzia che ci ha rese felici e spensierate.I ricordi di questo periodo ci ha rese più forti durante la nostra vita. Un abbraccione

    RispondiElimina
  12. I cavalli creano dipendenza..è proprio vero!Il mio nonno è un appassionato di cavalli e da quando sono nata ho sempre visto uno/due cavalli a casa sua. Negli anni, più volte li ha venduti, dicendosi che ormai era troppo vecchio per tenerli, ma dopo pochi mesi cambiava idea e ne prendeva un altro!Penso tu sia stata molto fortunata a crescere in un posto del genere!Vuoi mettere con Milano...

    RispondiElimina
  13. che meraviglia di post...e che posto meraviglioso, che fortuna hai avuto a crescere lì!
    Ti abbraccio

    RispondiElimina
  14. Questo post mi ha toccato il cuore! la natura, gli animali, i cavalli, la quiete, i profumi...questa è vita!!! Adesso ho conosciuto un pezzettino della tua vita :-) un abbraccio, Ros

    RispondiElimina
  15. Cara Patty, io sono convinta che quello che siamo dipende anche molto dall‘ambiente in cui siamo cresciuti e in cui viviamo. Che bella scelta ha fatto il tuo papà all‘epoca, in che posto incantevole vi ha portato (lo sai che siamo coetanee?) Bellissimo racconto il tuo e bellissime foto (adoro i cavalli e ho fatto equitazione per un periodo). A presto.

    RispondiElimina
  16. che tuffo al cuore questo post!! anch'io da piccola fino a che sono stata giovincella sono andata a cavallo e la Bagnaia è certo uno dei posti più belli in assoluto in Italia per cavalcare!
    tanti concorsi, anche lì dov'era casa tua..chissà quante volte ci siamo incrociate senza saperlo :D
    ciao
    Valeria

    RispondiElimina
  17. L'ho letto tutto d'un fiato e ho la pelle d'oca...ti basta? Un bacio.

    RispondiElimina
  18. Queste foto sono davvero meravigliose, un post bellissimo. Grazie.

    RispondiElimina
  19. meraviglioso. Il post, le foto, i ricordi, il tuo papà- e tu, ovviamente. E hai ragione: si capiscon tante cose di te, con un retroscena così!

    RispondiElimina
  20. Beh! te lo devo dire: ti ho invidiato tantissimo mentre leggevo il tuo amarcord.
    Imparai a cavalcare a 15 anni, nel maneggio di Milano, con quei cavalli bolsi ed addormentati che giravano e trottavano da soli, come in giostra.
    Ho continuato in un maneggio a San Carlo di Arona e... lì è stata un po' diversa... dopo i primi rientri graffiata dai rovi dei boschi, imparai a *gestire* l'animale.
    Quando mi capita torno a montare, ritrovando una passione *di pancia* con animali splendidi sempre e comunque.
    Bello vedere che ci accomuna anche questa passione!
    Nora

    RispondiElimina
  21. Grazie per aver condiviso tutto questo cara Patty. Che gran bella scelta di vita che ha fatto tuo papà. Si può solo crescere bene in un posto così...
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  22. che dolcezza questo post.... meglio di un pasticcino con la crema chantilly!

    RispondiElimina
  23. Pat, incantevole.. un posto che nemmeno nei miei sogni (da valligiana) potrei mai immaginare. Ci credo che ti prenda quello struggimento del cuore, mi meraviglierei del contrario.
    Un abbraccio :)))

    RispondiElimina
  24. A me è successo al contrario. Da Trapani, piccola cittadina sul mare mi sonotrasferita a Palermo grande città pie a di palazzoni... Sarà per questo che ho questo caratteraccio?

    RispondiElimina
  25. Cioé tu sei cresciuta "là"? Che bellezza Patty. Che bellezza questo post e queste foto... Ci credo che ti si si stringa il cuore a salutarlo...Ci credo...Un bacione
    simo

    RispondiElimina
  26. Ma che meraviglia Patty Pat, sei stata fortunata, lo sai? E poi a seguire casali nelle crete...ti invidio benevolmente. Io (ma forse tutti?) sono alla ricerca di un posto del cuore che mi faccia star bene, dove mi senta a casa. Non l'ho ancora trovato e questa mancanza di radici pesa, pesa tanto nella mia vita. Immagino che sia stato duro per te tornarci. Ma i ricordi ce li hai tutti dentro di te e come dici giustamente..se sei la persona di oggi è anche per gli anni che hai vissuto lì.
    Ti abbraccio

    RispondiElimina
  27. Che bella storia! Certamente la tua infanzia è stata proprio speciale! Grazie di aver condiviso i tuoi ricordi! Ciao!

    RispondiElimina
  28. Ciao cara Pat, è sempre un piacere leggerti....
    quanta bellezza e quanta te in questo post!!Baci

    RispondiElimina
  29. i posti che hanno segnato la nostra giovinezza ed abbiamo dovuto abbandonare ci lasciano sempre uno stranguglione nel cuore, quando torniamo a trovarli. se poi il luogo è questo, ti capisco all'ennesima potenza.
    la cosa bella è che devi aver passato un'infanzia fantastica, e non è cosa da tutti. sono cose che ti restano dentro, credo, e nessuno ti potrà mai rubare. un abbraccio

    RispondiElimina
  30. Mia madre si preoccupava che il trasferimento da Milano in questo minuscolo paese sulle rive del lago (dove abito ancora oggi) ci avesse privato di tante opportunità e forse, per alcuni aspetti, aveva ragione. Sicuramente però ho potuto camminare nei boschicogliendo le sfumature delle stagioni, imparare ad andare da sola a sei anni a comprare il pane dalla vecchia prestinaia, pedalare in bicicletta sulla strada sotto casa, avere una cucciolata di gattini come compagni di giochi.... Certo qui è meno "favoloso" - in tutti i sensi - della Toscana (che meraviglia! e che invidia!)
    Claudette

    RispondiElimina
  31. ho condiviso con te ogni attimo di questo post e queste foto, che meraviglia di posto ma penso che sia stato meglio tantissimi anni fa.... Un bacione

    RispondiElimina
  32. cara Patty, dev'essere stata davvero una favola la tua vita in un posto così incantevole. e la malinconia immagino che c'è e ci sarà sempre... un bacino, e grazie per aver condiviso questo pezzettino di vita insieme a noi! sere

    RispondiElimina
  33. Mi hai aperto il cuore. Non sono una intenditrice di questi eventi ma la nostalgia e l'amore del tuo racconto mi hanno fatto capire quanto siano importanti per le persone che crescono circondate da queste meraviglie della natura.
    E le tue immagini sono specchi delle tue emozioni ...
    Altro che scusarti.. Ti chiediamo noi di Postare racconti su questi ricordi, pieni di tutte le cose buone del mondo.
    Grazie Patty

    RispondiElimina
  34. Che posto meraviglioso per far crescere due bambine, vostro padre vi ha fatto un dono immenso!

    RispondiElimina
  35. Patty che meraviglia, e che coraggio tuo papà, avere l'ardire di regalarvi un sogno! Per i bambini vivere in un posto così deve essere davvero come una favola, vera però. Lo credo che hai avuto una forte nostalgia a tornarci e il cavallo oltre ad essere l'animale del re, è il re degli animali, almeno per me con quegli occhi e quell'eleganza, si amano così tanto che qualcuno come Johnathan Swift, uno così, li ha amati più degli essere umani. un bacio mony

    RispondiElimina
  36. e vabbè, dai, io l'ho letto tutto questo post! Davvero non pensavo che fossi cresciuta in un luogo così bello, incantato. Per di più, a stretto contatto con i cavalli, animali nobili ed alteri, meravigliosi.
    Ecco, sì, un po' ti invidio (poco, eh?) ;)) e sono sicura che se sei diventata un'artista un po' lo devi anche alla libertà (fisica, ma anche mentale) di cui hai goduto da piccola.
    Insomma, un viaggio con un briciolo di malinconia, per te; per noi invece un modo per conoscerti un po' meglio. Un abbraccio

    RispondiElimina
  37. Sono d'accordo con faustidda, che posto incantato! Proprio da favola. Beh... come non provare quel pizzico di nostalgia? Ma grazie per aver condiviso con noi tanta dolcezza :-)

    RispondiElimina
  38. Non va beh, sono fuori...il commento l'avevo lasciato a questo post...se già di lunedì mattina sto così...tornata da Londra? Com'è andata?
    Baci

    RispondiElimina
  39. Io amo molto i post nostalgici, quando la nostalgia è sincera :-)
    Sei davvero fortunata Patty a essere scappata da Milano (e non me ne vogliano i Milanesi, ma a Milano ci sono stata per un mese della mia vita e non vorrei tornarci neanche morta) per andare in un posto così meraviglioso!

    RispondiElimina
  40. sì. tanta tanta bellezza,tanto cuore, tanta passione, tante cose che posso ben capire, io che amo i cavalli e che in mezzo a loro ci posso stare solo nel we. immagino crescerci cosa possa essere stato. un babbo addestratore di cavalli, oh caspita, mai lo avrei immaginato.. ma ora capisco molte cose leggendo e rileggendo i tuoi post...
    ti abbraccio!!!

    RispondiElimina
  41. Aargh!! Ma quanti post mi sono persa???
    Questo l'avevo letto ma non avevo ancora avuto il tempo di commentare.
    Che dire Patty, bellissimo post e bellissimi ricordi..e il tuo babbo ha fatto davvero una grande scelta. Riuscire a spostarsi dallo smog di Milano per finire in un posto così..è stata davvero una botta di c**o...si può dire?? :))
    un abbraccio
    Vale

    RispondiElimina
  42. Ma che meraviglia, che bella storia!!! Per non parlare dei cavalli con la cuffietta: è regolamentare o è un vezzo? La figlia di un'amica francese è innamorata dei cavalli, ha scelto di fare una scuola sportiva sui Pirenei per un giorno lavorare con i suoi adorati quadrupedi. Sono una passione davvero.

    RispondiElimina
  43. Sono vissuta lì vicino (tanti anni fa ho fatto il bagno nella Merse, con le lontre) fino al 2003. Il tuo post bellissimo, mi ha fatto venire un po' di nostalgia. Sei anche molto brava a raccontare, oltre a fare anche delle foto dove si "vede" il cuore ... Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Flamminia per il tuo commento. La Val di Merse è un luogo incantato dove ancora si può parlare di territorio "vergine". Il bagno nella Merse l'ho fatto anche io, molte volte da piccola, sempre però con un senso di timorosa avventura. La nostalgia purtroppo non mi abbandona mai.
      Un abbraccio e grazie ancora. Pat

      Elimina
  44. Ciao, capito nella tua pagina cercando informazioni. Mio padre alla Bagnaia ha lavorato, come operai, prima che tu ci abitassi e la ricorda sempre come un luogo bellissimo e le scuderie così imperiali gli sono rimaste nel cuore. Sto cercando di riportarglielo ma i costi sono davvero troppo alti..

    RispondiElimina

Ciao! Grazie per esserti fermato nel mio angolino. Se ti va, lascia un pensiero, un commento, una critica. Ti risponderò con piacere. La tua opinione è importante.
Ti ricordo che se commenti con un account registrato ACCONSENTI a pubblicare il link al tuo profilo tra i commenti. Prima di commentare consulta la PRIVACY POLICY per ulteriori informazioni.