Ancora - Eduardo de Crescenzo
Ci ho riprovato.
Mi era rimasta una voglia irrisolta ed il primo tentativo non mi aveva convinto completamente a causa dei tempi di lievitazione così interminabili.
Sabato ho rifatto il pane dolce di Eleonora.
Mi è piaciuto tanto, tantissimo.
Stavolta la pasta ha lievitato in tempi ragionevoli, si è gonfiata voluttuosamente. Ho potuto tirarla con estrema facilità e farcirla senza problemi. L'intreccio armonioso ha continuato a crescere e il risultato finale mi ha convinta una volta per tutte di quanto questo pane sia straordinario.
Al di là dei significati simbolici presenti in ogni religione, lavorare su questa ricetta mi ha fatto ripensare alla "sacralità" domestica che ci è stata tramandata dalle nostre nonne nei confronti di questo essenziale elemento di vita.
Mi nonna così come mia madre e mia suocera, non hanno mai buttato via il pane. Se ne resta un pezzettino nel piatto, prima di gettarlo, lo baciano rispettosamente.
Questo gesto mi ha sempre invariabilmente commosso ed è pieno di un significato universale che va oltre ogni credo e religione.
Il significato stesso della vita e la nostra gratitudine, rispetto e devozione per la semplicità e completezza di questo alimento.
E' anche per questa ragione, inettitudine personale a parte, che ho sempre avuto grandissima soggezione nei confronti della panificazione.
L'inadeguatezza di non riuscire a rapportarmi con una ricetta basica ma incredibilmente pregna di significato, nei confronti della quale ho sempre avuto il terrore di fallire.
Ci voleva l'invito di Eleonora con un pane così bello e importante per farmi ricredere e riempirmi di felicità per avere superato un grande ostacolo emotivo.
Per la ricetta del pane, la trovate descritta in maniera impeccabile da Eleonora e riportata fedelmente nel mio primo tentativo.
Per i ripieni questa volta ho seguito esclusivamente i miei gusti personali ed un pensiero felice.
La prima treccia sarà il mio pane della colazione di Natale.
Una forma evocativa, elegante, assolutamente perfetta per i giorni di festa (non è una pane della festa d'altronde?). E come tale avrà i profumi della festa.
Il ripieno è una marmellata di clementine che mi è stata portata dalla Calabria, con piccoli pezzi di buccia candita, estremamente aromatica, insieme a noci tritate grossolamente. Il tutto spolverato da un lieve tocco di liquirizia che regala una sensazione di freschezza e di esotismo.
Per una treccia:
50 gr di marmellata di clementine
50 gr di noci sgusciate
5 gr di liquirizia in pasticche dure (la Amarelli è perfetta), da tritare finemente nel mixer o ridurre in polvere in un mortaio (meglio).
Spalmate la marmellata sulle strisce, cospargetele con le noci tritate e spolverate con la liquirizia.
Una volta spennellata la treccia con il tuorlo, decoratela con semini di sesamo.
La seconda treccia è di una golosità senza fine.
Mi sono ricordata di avere in dispensa un barattolo intonso di crema di pistacchi di Bronte, di cui ho letto con attenzione l'etichetta. Nessuna traccia di grassi animali o elementi proibiti secondo le indicazioni delle ragazze di MT e di Eleonora. Non l'avevo ancora usata quindi ho mescolato bene il composto per miscelare l'olio che inevitabilmente si forma in superficie, ed ho immerso il cucchiaino: svenimento!
Il velluto con sapore al pistacchio. Ho spalmato un bello strato sulle strisce di pasta e le ho cosparse generosamente con pistacchi interi spellati e tostati. Per creare un piacevole senso di contrasto ed esaltarne la dolcezza, ho cosparso il tutto con un pizzico di sale rosa.
La treccia è stata successivamente decorata con semini di anice per conferire al pane un profumo speciale (io adoro l'anice) e mi è molto piaciuto insieme al pistacchio.
Per una treccia
80 gr di crema di pistacchi
100 gr di pistacchi interi, spellati e tostati
1 pizzico di sale rosa
semi di anice.
Con queste ricetta do il mio secondo ed ultimo contributo all'MTC di Ottobre
lunedì 22 ottobre 2012
Chi la dura la vince: ancora Pane dolce del sabato.
49 commenti:
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E brava Patty! Adoro la tua tenacia ! E le tue due trecce sono fantastiche ! Clementine e polvere di liquirizia da una parte e crema di pistacchi e anice dall'altra.. Che meraviglia :-)
RispondiEliminadelle trecce veramente belle e con ripieni eccezionali, complimenti.
RispondiEliminameraviglioso...da provare!
RispondiEliminaCi hai preso gusto....con i lievitati è così, se inizi non la smetti più!
RispondiEliminaDa provare entrambe, ma quella crema di pistacchi è da svenimento!!
ciao loredana
E chi ti ferma più ora?
RispondiEliminaComplimenti, queste ultime due trecce son davvero invitanti!
Hai visto che il lievitato conquista? Non saprei quale delle due scegliere ^_^ Bravissima
RispondiEliminaottimo pane, bello e saporito!
RispondiEliminafelice settimana
è perfetto!
RispondiEliminaBrava, anche io mi intestardisco nelle cose! Ultimamente sto vedendo solo questo "pane del sabato". E non ne ho mai sentito parlare in vita mia... mi sono informata e vedo che è una tradizione religiosa ebrea. E' anche in Italia o si fa come si fanno i dolcetti per Halloween?
RispondiEliminasono bellissimi! e i ripieni molto originali!
RispondiEliminanemmeno noi buttavamo il pane, mai :-)
(ora lo posso congelare...)
vero, verissimo mia cara...anche io ho fatto un post sul pane e il suo riciclo!
RispondiEliminaTi sono venute uno spettacolo, anche se pure l'altra volta per me erano perfette e golose... ;)
Bacioni e buon inizio settimana
Che bel blog che hai, e che meraviglia queste trecce! Ho un debole per la liquirizia e me la sto immaginando con la marmellata di clementine. *__*
RispondiEliminaNon so dire se sono più golose le trecce o il tuo modo di descriverle :-))! Si sente fino qui il profumo dei tuoi ingredienti e l'idea della treccia Natalizia scalda il cuore.... insomma mi piacciono moltissimo, presentazione compresa.
RispondiEliminaBuona giornata
Dani
bellissime anche queste PAtty!
RispondiEliminala marmellata di clementine dev'essere una delizia ed hai ragione, a Natale ci sta proprio bene, ogni volta che compro per la prima volta mandarini o clementine ne annuso il profumo e mia madre mi guarda, ed esclama 'Si, è quello del Natale!' ...
ti abbraccio
dida
Hai ragione, questo pane è straordinario, per la sua sacralità, per il rito che lo accompagna, per la sua morbidezza e il suo sapore. E le tue trecce sono bellissime!! Anch'io ho farcito uno dei miei con la marmellata di mandarino e le nocciole... beh, buonissimo!! Posso immaginare il tuo ancora più particolare con l'aggiunta della polvere di liquirizia!!
RispondiEliminaUn bacione,
Bucci
che meraviglia!! quello ai pistacchi te lo ruberei intero!
RispondiEliminaPosso venirti a trovare, la mattina di Natale?
RispondiEliminaPerchè se mi sveglierò così.... sarà come quando ero bambina!
Buona giornata
Nora
PS---- alla faccia di quella che odia i lievitati..... e ho detto tutto!
Ciao Patty! penso sia la prima volta che ti lascio un commento, anche si "ti conosco" da un pò, da quando partecipo all'MTC e seguo le ragazze di MT. Allora..piacere di conoscerti! Ho dato uno sguardo al tuo blog, mi piacciono molto le ricette che proponi e la simpatia che traspare dai tuoi post!
RispondiEliminaSei stata tenace con la lievitazione e sei stata premiata, i tuoi pani sono fantastici belli da vedere e con ripieni particolari e gustosi! la crostata qui sotto è fantastica: integrale con fichi e ricotta..ho già l'acquolina! ti seguo con piacere quindi a presto!
Francy
Sento il profumo fino a qui!!!! Spettacolare!
RispondiEliminaCiao Patty, queste trecce (che se ho capito bene corrispondono al challah ebraico)sono molto piu' appetitose di quelle che fanno le mie amiche ebree qui a Londra...le loro non sono ripiene di tante buone cose (certo un GIORNO INTERO per produrle, mi sembra un vero atto d'amore). Grazie per essere passata a trovarmi ed aver guardato il mio blog italiano...mi dispiace non pubblico molto: ho tante idee, persino foto di Londra cosa fare come...ma poi c'e' sempre un abisso tra cosa si vorrebbe fare e cosa si riesce a fare. ritacooksitalian
RispondiEliminami piacevano molto anche le tue prime trecce però devo dire che con queste ti sei superata. Sono bellissime, direi perfette. Belle da vedere e con un ripieno che fa sognare, quello ai pistacchi mi ha lasciato a bocca aperta (quasi fossi pronta ad addentare ;))) ciao Patty!
RispondiEliminaevvai!!! brava ^_^
RispondiElimina:*
roberta
Sei veramente tosta..!!! Mi incuriosisce quella con la liquirizia e anche quella con la crema di pistacchi...Complimenti Patty..
RispondiEliminaAbibò chi sta sotto non lo so...come si fa a scegliere Patty, di fronte a queste delizie??? Sei un vulcano...Ricette strepitose...
RispondiEliminabaci
simo
Questi pani sono davvero perfetti! Chi la dura la vince eh?
RispondiEliminaE sicché queste trecce spettacolari sarebbero opera di quella che coi lievitati proprio non ci sa fare.
RispondiEliminaUn'informazione: ma le hai fatte col goniometro?
(comunque quella con la crema di pistacchi provo anch'io a farla)
Che manifestazione di cura, dedizione e pazienza tutto il tempo che dedichi a queste preparazioni, devi essere davvero una donna straordinaria.
RispondiEliminaLa farcitura ai pistacchi mi intriga moltissimo.
Baci
Hi Patty! I cannot believe I missed out on this gorgeous bread. It looks absolutely stunning and delish. If only I could order a loaf from you, flown in frozen. Hehehe.. Have a great week! xoxo, Jo
RispondiEliminaMeravigliosamente perfetto!
RispondiEliminabuona giornata
Alice
Non so cosa mi piace di piu' - forse bisogna provare tutte e due.
RispondiEliminaBeh direi che ci hai preso gusto eh? :)
RispondiEliminaMa hai ragione, è una soddisfazione incredibile fare il pane..quando riesce, dato che io ci sto ancora litigando con ste treccie..
E i ripieni di sono entrambi da svenimento, non saprei assolutamente quale scegliere :)
Un abbraccio Patty Pat!
bravissima mai mollare complimenti sempre belle ricette
RispondiEliminaE meno male che con i lievitati non ci sai fare, meno male....
RispondiEliminaSandra
il pane è stupendo e condivido con te tutte le riflessioni che nascono da questo semplice gesto dell'impastare, così rigeneratore, così saggio
RispondiEliminaun baciotto
beh cara PAtty sono stupende queste trecce e il ripieno deve essere una meraviglia di dolcezza; a proposito di tradizioni i miei suoceri oltre al bacetto che citi non vogliono neanche che il pane venga rovesciato sulla gobba quando si mette a tavola. Come segno di rispetto. E panificare dà un'immensa soddisfazione, niente eguaglia il profumo del pane lievitato e sfornato. mi state tentando moltissimo a provare anche io questo pane dolce...sono tutti così belli:) un abbraccio mony
RispondiEliminaBellissimo da provare ! ciAO
RispondiEliminaE sarà una colazione di Natale,ancor più ricca di profumi!La marmellata di clementine,renderà un pane perfetto in qualcosa di irresistibile,come pure la crema di pistacchio!Insomma sono due versioni deliziose,che da come le descrivi,non si può fare a meno di provare!Un abbraccio cara e...guai a buttare anche solo una mollichina di pane!
RispondiEliminache spettacolooooooooooooooooooooooooo, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaPane strepitoso e bel post cara Patty!
RispondiEliminaoh..Patty, l'atto di baciare il pane...mia madre lo faceva...è pura poesia....quasi mi commuovo!!!
RispondiEliminale tue trecce ti sono venute uno spettacolo...perfette direi!!!
bacioni e buona serata
ma come ti è venuta bene, così soffice, si vede che è lievitato proprio come si deve.
RispondiEliminale mie non lievitano così, ma ci voglio riprovare, sono davvero testarda...
i ripieni poi che hai fatto sono di una raffinatezza unica. troppo bella!
E lo sapevo che in realtà tu ce lo avevi, il pollice marroncino!!! Guarda che meraviglie hai sfornato, che godurie pazzesche!
RispondiEliminaE poi... e poi mi hai fatto ricordare che pure io ho in dispensa un bel barattolo di crema di pistacchi!
Fantastica Patty, spero che questo sia per te l'inizio di una nuova era: quella della panificazione.
P.S.: bellissimo il bacio al pezzetto di pane prima di buttarlo via!
CVD son qui che aspetto la seconda lievitazione: una l'ho fatta con la crema di pistacchi e l'altra con la spalmabile al cioccolato, che non e' kosher ma almeno equa e solidale.
RispondiEliminaGuarda che a me questa febbre e' una malattia che non mi passa da parecchio tempo. Per la visione dei risultati scrivere fermo posta a perladarsella escargot yahoo punto it.
RispondiEliminaUuuh Patty lo hai rifatto! Che brava:D io se mi rimetto su questo pane sarà questo fine settimana e se arrivo, sarà tutto last minute:D
RispondiEliminaMi piace da morire la versione pistacchi e semi di anice.. (ma anche l'altra..) proprio oggi mangiavo un dolcetto al pistacchio e pensavo a quanto sono buoni nei dolci(sì effettivamente ho scoperto l'acqua calda, ma da noi si usano poco:)
baci a presto:**
Sono felicissima sai? Davvero. Di averti fatto superare questo ostacolo come lo chiami tu. e dalla tua bella riuscita. Commossa anche dal post e dal fatto che...arrivo tardi vero? quello al pistacchio è già finito? :-)
RispondiEliminaMeraviglia, non so davvero che altro dire.. a parte che la treccia ai Pistacchi di Bronte potrei mangiarla in un sol boccone!
RispondiEliminaAlla faccia di quella che io i lievitati ma anche no...Sono stupendi! Si intuisce anche dalle foto quanto siano gonfi e morbidi. Avendone fatto anch'io uno con i semi di anice, non faccio fatica ad immaginarne il profumo e insieme ai pistacchi ci sta una meraviglia. Clementine e liquirizia mi hanno stesa, sallo!
RispondiEliminae io queste me l'ero perse? Fantastica quella con la crema di pistacchi. La vorrei, tanto, ma mi sa che è già finita!
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