Chi mi segue, conosce il mio amore per questo importante prodotto, fondamentale per la nostra cucina ancorché salute.
Nel mio piccolo mi sento una paladina del suo uso corretto, della sua conoscenza e soprattutto della sua valorizzazione perché tanto c'è ancora da dire sull'olio extravergine.
L'occasione questa volta me l'ha fornita la visita a due splendide aziende olivicole della mia regione, appartenenti al Consorzio Laudemio: il castello di Nipozzano e la Tenuta Santa Tea.
Il Laudemio Blog Tour mi ha infatti permesso, in compagnia di care amiche blogger, di ritornare in un'area della provincia di Firenze che amo molto, il Chianti Rufina, che si estende a pochi chilometri a sud di Firenze, dietro ai borghi di Pontassieve, Reggello e tra le innumerevoli pievi e castelli che si trovano aggrappolate a queste stupende colline.
Tempo di raccolta, ma l'autunno si sa, riserva sorprese e nel suo lento scorrere, le giornate spesso si svegliano coperte da un velo di bruma. La nebbia ed il maltempo non ci hanno però impedito di meravigliarci di fronte alla bellezza di questi luoghi, che a metà del giorno, hanno fatto capolino dietro un raggio di sole.
Il nostro primo ospite, di cui parlerò in questo post, è stato il Castello di Nipozzano, storica magione dei Marchesi de' Frescobaldi, la cui storia è direttamente allacciata alla storia di Firenze fin dal medioevo.
Banchieri, esploratori, poeti, musicisti, commercianti ma soprattutto uomini legati alle proprie terre ed ai frutti da esse ricavati, la famiglia de' Frescobaldi è oggi un nome che in Italia e nel mondo, significa "vino".
Ma non un semplice vino qualsiasi: qui si parla di eccellenze, di premi, di vini sempre al top nelle classifiche dei migliori. Un nome per tutti: Pomino.
Eppure su queste terre aride (Nipozzano significa appunto senza pozzo), l'uomo è riuscito a vincere la sua battaglia impiantando vigneti generosi che hanno cambiato in meglio la silhouette del paesaggio. Più tardi sono comparsi gli olivi ed anche in questo la maestria dei Marchesi è riuscita ad ottenere un prodotto di pregio e grande rispetto.
Gli oliveti che crescono e coronano le tenute di Nipozzano, Pomino, Castiglioni, Valiano e Poggio a Remole, contribuiscono a dare vita al Laudemio de' Frescobaldi.
Quest'olio dall'incredibile verde tendente allo smeraldo, che a me viene da definire Verde Laudemio, è prodotto principalmente da cultivar Frantoio.
Molto fruttato, ha un sapore morbido, rotondo, in cui l'amaro ed il piccante sono armonizzati con grazia ma persistenti all'assaggio.
Per ottenere il Laudemio, vengono frante solo olive che crescono tra i 200 e 500 metri di altezza, con raccolta precoce.
Bisogna anche dire che gli olivi Frescobaldi sono relativamente giovani perché la gelata del 1985 ha praticamente distrutto gran parte degli oliveti, ma la famiglia Frescobaldi non ha perso il coraggio ed il reimpianto ha sicuramente dato nuovi stimoli alla produzione.
Vi lascio qui di seguito una ricetta facile e veloce su cui ho voluto provare quest'olio speciale e che in questi giorni gelati, è come una carezza di conforto.
200 g di verza tagliata a julienne
300 g di finocchio
1 patata media
1 piccola cipolla
mezzo bicchiere di latte
2 fette di pane toscano
olio extravergine Laudemio
Acqua qb
sale qb - pepe nero macinato fresco
Pulite e tagliate la verza a julienne.
Pulite e tagliate il finocchio a fettine.
Pelate la patata e tagliatela a dadini.
Pulite e tritate la cipolla e fatela rosolare in 2 cucchiai di olio extravergine a fuoco dolce in una casseruola capiente. Aggiungete le verdure e fatele insaporire nella cipolla quindi coprite le verdure a filo con acqua fredda e fate cuocere fino a che le verdure non saranno morbide (c.ca 15/20 minuti). Salate.
Aggiungete il latte alle verdure quindi con un mixer a immersione, frullate fino ad ottenere un composto vellutato. Tenete da parte al caldo.
Riducete le fette di pane in dadini e tostatele su una padella antiaderente, quindi versate la cremosa nei piatti di portata, aggiungete i crostini, alcuni ciuffi delle barbe del finocchio e rifinite con una macinata di pepe nero ed un abbondante giro di Laudemio.
NB - omettendo i crostini di pane, questa è una ricetta completamente gluten free.
Termino questo post con una carrellata di immagini che racconteranno meglio di me, quanto speciale sia stata questa giornata.
Nipozzano è apparso dalla nebbia come un castello fantasma.
La delusione di non poter ammirare la valle da cui sovrasta è durata un attimo, perché l'atmosfera era così intensamente magica da lasciarci senza parole.
Lo sparuto gruppo di blogger coraggiose, si è addentrato sotto la pioggia attraverso un paesaggio silenzioso e mistico. Nell'aria l'odore della campagna bagnata era intenso e commovente.
Abbiamo osservato uomini impavidi affrontare il freddo e continuare a ripetere gli stessi gesti di migliaia prima di loro, in un rito antico e pure moderno.
La visita all'orciaia con terrecotte centenarie ci lascia a bocca aperta ma di fronte al primo olio affiorare dalla centrifuga, i nostri occhi sono tutti per lui, quel filo di perfezione verde dorata.
Ovviamente secondo tradizione toscana.
Semplicità, sapori antichi e mano gentile nelle preparazioni.
Merito delle presenze femminili in cucina che hanno saputo conquistarci.
Il Laudemio è stato il protagonista su una stupenda zuppa di orzo e porri e su una magistrale tagliata.
Dopo il pranzo, all'uscita ci ha sorpreso il sole, inaspettato e giocoso.
Il Chianti in tutta la sua bellezza ammirato dalla torretta sulle terre del vino.
Abbiamo chiuso in bellezza entrando nel tempio del vino di Nipozzano, la barriccaia.
Vi parlerò ancora di questa giornata in un prossimo post tutto dedicato all'Azienda di Santa Tea e ad una ricetta da lei ispirata.
¡Qué rica crema!! con tu permiso, me llevo la receta. Y enhorabuena por las fotos, son preciosas. Yo soy de Jaén, así que el aceite que uso es virgen extra, y además prensado en frío y con las aceitunas verdes... una auténtica delicia. Un beso.
RispondiEliminaOla Carmina, tu puedes llevar lo que quieres, solo es un placer para mi. He sido en Jaen hay mucho tiempo y me acuerdo de eso mar de arboles increíble. Desde el castillo el panorama es inolvidable. Me gustaría mucho regresar en Jaen un dia. Te pongo un beso muy grande.
EliminaChe giro meraviglioso... e che fortuna poter partecipare ad una visita del genere! E quanto mi piace questa zuppetta?
RispondiEliminaDavvero un giro bellissimo, di cui non ho ancora finito di raccontare. La seconda puntata a presto. La zuppa è la cosa più facile che esista al mondo. In 20 minuti hai tutto pronto. Un bacio tesora (ma nevica lì da voi?).
Eliminamiiiii che olio fantastico e che posto fantastico...e che ricetta fantastica e che blogger fantastiche......continuo? Un bacio.
RispondiEliminaahahahaha Annarita, a volte mi viene il sospetto che tu mi prenda di molto in giro. Ma mi piace come lo fai. Ti mando un bacio gigante!
EliminaChe bel racconto. Sono estremamente affascinata dalle tue parole, dalle foto e da quella tonalità di verde brillante. Dev'essere stata proprio una giornata emozionante.
RispondiEliminaGrazie per regalarcene un po' anche a noi di emozioni.
Un abbraccio, Frankie
Cara Frankie, quando ci sono queste opportunità vanno prese al volo. Io non smetto mai di emozionarmi anche nei posti che conosco, perché ogni volta c'è qualcosa di nuovo che non avevo notato e che scopro con mia grande gioia. Spero che tu possa venire prima o poi.
EliminaTi abbraccio carissima.
Cara Patty, quanto sei brava.
RispondiEliminaQuanto sono brave tutte le mie amiche blogger quando si tratta di trasmettere emozioni. il tuo post è ricco di preziosissime informazioni sui luoghi da noi visitati e sulle tecniche di raccolta e produzione a noi illustrate.
Oltre al sapore e al profumo del fantastico olio Laudemio da noi assaggiato.
Grazie per avermi fatto rivivere nelle tue parole quella fantastica giornata.
E quante risate mamma miaaaa.... decisamente indimenticabile.
Da ripetere.
Un abbraccio
anna
Io dico le stesse cose di te, dei tuoi scritti che ogni volta mi fanno divertire o commuovere. Il blog ci dà solo l'occasione di condividere. Altrimenti tutte queste emozioni ci scoppierebbero dentro.
EliminaCi vediamo presto, io lo so! Baci grandi.
PS - preparati un'altra barzellettina agricola che ci tengo! :D
Poesia le tue foto e preziose le tue informazioni sulla bontà di quest' olio speciale.
RispondiEliminaLa tua zuppa cremosa oltre che buona è anche molto chic.
Buona giornata
Sei sempre un tesoro. Ti ringrazio tantissimo....la zuppa è chic e simple! Ti mando un bacio.
Eliminaun piatto estremamente bello che invita assolutamente all'assaggio!
RispondiEliminabacio
Ma grazie Laura. a presto
Eliminamagnifico tutto! occasioni stupende, per crescere ;))
RispondiEliminaUn bacio, bella Pat
Hai ragione. Sono occasioni importanti di crescita e scoperta. Ce ne inventeremo tante insieme, eh?
EliminaBaci belli.
Patty!!! ma quanto ci siamo divertite?? e quante cose curiose e incredibili abbiamo imparato... i miei piccoli escursus nell'olio mi riportano in qualche modo, sempre a te... vorrà dire qualcosa?? una vellutata elegante e profumata di fresco con quel finocchietto che spunta tra i crostini di pane, perfetto connubio con un olio così pregiato e unico bravaaaaaaaa !!! un bacetto Pippi
RispondiEliminaTu ed Anna siete due forze della natura. Mi avete fatto divertire come una matta...Sono certa che ci ritroveremo presto, a costo di venire a casa tua...se la Montagna non va a Maometto!
EliminaTi abbraccio bella gioia!
Ahhh, anche questa la farò in settimana, spero. Pure se l'olio che ho qui è dell'alto Lazio e me lo sono portata dietro io. Normalmente non faccio queste cose ma l'olio qui è diciamo discutibile o caro quanto un Nipozzano ma più che ordinario. Due cose non troppo simpatiche. Ma quanto è buona questa!
RispondiEliminaL'albero davanti alla mia finestra è come quello della tua foto con le foglie dorate. E invece della rosa qui sopravvivono ancora tre lamponi! Del resto sono o non sono piante montane?
Allora, ti dico che se usi l'olio della Sabina, usi un olio stupendo, che conosco bene perché mio padre è di quelle parti e conosco bene il prodotto. Perfetto per piatti come questi. Il Laudemio è un po' il fior fiore, ma se parliamo di extravergine DOP in Italia, la scelta è ampissima e con margini di risparmio. Salutami Paris, e le sue mattine brumose. Ti abbraccio carissima.
EliminaCaspita, grazie dell'informazione. In effetti è corposo senza strafare, con il finocchio cotto deve starci d'incanto.
EliminaL'olio toscano è favoloso dico genericamente perchènon conosco tutte le produzioni. Purtroppo nella grande distribuzione ma anche in piccoli negozi che sono le salumerie che vendono di tutto non si trovano molte marche ma solo quelle più conosciute nazionalmente...peccato.
RispondiEliminaBella questa ricetta l'ho copiata volentieri anche se l'olio evo non saràa purtroppo lo stesso. Favolosa la tagliata mi ven voglia di mangiarla. Bella tutte le immagini e grazie per la condivisione,. Buona giornata.
Ciao Edvige, se trovi un buon olio della tua terra, va benissimo, l'importante è controllare l'etichetta, e la DOP è il primo elemento di tutela e controllo.
EliminaQuesta ricetta è di una facilità estrema però è buona e ieri mia figlia l'ha molto gradita.
Ti mando un bacio.
Complimenti per il blog e per l'articolo.
RispondiEliminaMi interesserebbe molto provare questo olio Laudemio dal colore meraviglioso...sai dirmi dove posso trovarlo?
Grazie
Grazie Giulia per il tuo commento. Per il Laudemio, esiste un Consorzio che raduna tutti i produttori e l'olio viene prodotto secondo dei criteri univoci che garantiscono altissima qualità. Il consorzio lo trovi a questo indirizzo - http://www.laudemio.it/home.page - e lì potrai metterti in contatto con l'azienda che preferisci. L'olio lo spediscono senza difficoltà. Grazie per essere passata e un abbraccio.
EliminaAffascinata dalla tua vellutata e dalle tue bellissime foto...sono Toscana anche io perciò l'iolio nuovo e queste meravigliose immagini mi scaladano il cuore. Un bacio Manu
RispondiEliminaAhhh Manu, felice di conoscerti. Passerò a trovarti nel tuo blog per scoprire di dove sei.
EliminaSono felice che le foto ti piacciano. Un bel bacione.
Straordinario questo viaggio nel mondo dell'olio e straordinario il tuo cremoso!
RispondiEliminaNon vedo l'ora di assaggiare il mio olio nuovo...e provare la tua ricettina!
Un abbraccio
Silvia
Evviva cara Silvia! Allora immagino che a breve sarà pronto il tuo olio. Sono certa che starà benissimo su questa cremosa. Ti mando un bacio.
Eliminache colore quell'olio Patty, e che bellissime foto, si riesce a vedere l'amore, non solo il tuo per questo alimento, ma anche di chi lo produce.
RispondiEliminaVorrei fartelo assaggiare. Sono certa che ci andresti matta. E' un olio prezioso ed ha un colore mai visto.
EliminaGrazie tesoro, un bacio.
Ecco posso invidiarti (in senso buono eh :)) questa esperienza? Sì te la invidio proprio tanto :)
RispondiEliminaSplendida la ricetta!
Ti abbraccio fortissimo mia bella Patty <3
Invidia pure, lo avrei fatto anche io se non fossi andata. Sono quelle esperienze che ti restano dentro. Grazie per la ricetta, ma è veramente una banalissima vellutata da ultimo minuto.
EliminaBaci grandi piccola chef!
Complimenti per le foto fantastiche e per il bel racconto Patty! Anche se mi unisco alla schiera di invidiose ti dico grazie per avercelo raccontato così bene da farci quasi sentire di essere lì con voi :-)
RispondiEliminaCiao
Sandra
Ciao Patty, come va?
RispondiEliminaVedo benissimo.. a giudicare da questo post!
E il restyling del blog.. bellissimo ,si coglie la tua anima che conosco leggendo i tuoi post.. immersa in mille cose, con la musica nella testa e un po' di ottimismo nelle tasche.
Ho segnato la ricetta, sai di olio di oliva anche io sono cultrice, anche quest'anno in sabina si fa la raccolta e da quello che si vede lo splendido olio che hai messo sulla crema è proprio olio nuovo!
Un abbraccio
A presto
Laura
Verza e finocchio...una coccola per il nostro corpo...una zuppa deliziosa!!! Un bacione Patty!
RispondiEliminaUh, ma io questo olio ce l'ho al ristoranta dove lavoro! In effetti avevo annusato che si trattasse qualcosa di un certo prestigio, dato che in menù è esplicitato pomposamente accanto al nome dei piatti. La prossima volta mi ci soffermerò sicuramente di più quando lo uso..sarà che quando ho mangiato lì ero sempre di fretta e mi toccava buttar giù senza neanche aver il tempo di masticare e non ho sentito nulla -_-
RispondiEliminaMi piace come l'hai utilizzato, sarà stato sicuramente valorizzato dall'accompagnamento con questa bella crema di verdure.
Un abbraccio, a presto
Sto patendo così freddo oggi in ufficio che non hai la minima idea di quanto volentieri mi mangerei una bella zuppa calda come la tua!!!!
RispondiEliminaUn abbracciotto
e fai bene a parlare di questa eccellenza che è l'olio extravergine di oliva, perchè se ne parla sempre troppo poco!! Questa cremosa la vorrei proprio assaggiare, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaAllora mettiti comoda:
RispondiElimina- reportage meraviglioso con bellissime foto 'parlanti'
- esperienza da ricordare per i successivi 10 anni
- scrittura accattivante (potresti fare la scrittrice e già te lo dissi e ridissi mia cara)
- cremosa a cui manca solo la parola
- e non ultimo: i miei zii toscani hanno fatto pochissimo olio e dicono che c'è scarsità di olive. Hai un produttore da consigliarmi?
bacionii
Ciao e complimenti per il blog!
RispondiEliminaRileggo ora quest'articolo di qualche tempo fa: anche io sono un'amante della cucina genuina e degli ingradienti di prima qualità. E infatti appena posso non mi faccio mancare la goccia di Laudemio sui miei piatti preferiti!
Continua così.
Ciao Loretta,
Eliminami fa molto piacere leggere il tuo commento. Anche io adoro il Laudemio così come amo senza riserve l'extravergine e lo uso praticamente per tutto. A presto spero.