lunedì 7 marzo 2016

Le Strade della Mozzarella: piccola cronaca di una finale.

It's my turn - Diana Ross 
Foto di Alessandra Farinelli
In un attimo è passato tutto.
Succede sempre così quando ci si diverte.
Dal decidere di partecipare (con un po' di incertezza) al Contest delle Strade della Mozzarella, al ritrovarsi con un certo sgomento misto ad incredulità, in finale, è passato un millesimo di secondo.
Quando ho realizzato che avrei dovuto scendere fino a Gragnano per preparare e raccontare il mio piatto, la faccenda non mi è sembrata più tanto irreale.
Anzi, si faceva piuttosto seria.
Si, perché la vita, fin che si resta nel web, è tutta un gioco.
Si cucina da soli, si chiacchiera con degli sconosciuti che si fidano di quel che gli propini osservando una fotografia. Facile si.
Ma quando dalle parole si passa ai fatti, bisogna tirare fuori il carattere e dimostrare che quanto è sembrato buono all'aspetto, sia effettivamente tale sotto i denti. E che dietro ad uno schermo non ci sia solo fuffa.
E' quello che sono stata chiamata a fare lo scorso 27 febbraio.
Partita all'alba per raggiungere quel piccolo paese in provincia di Napoli, considerato nel mondo "il regno indiscusso della pasta": Gragnano.
Siete mai stati in un pastificio?
Io no, lo confesso non senza un certo imbarazzo.
La pasta del Pastificio dei Campi, partner del Contest delle Strade della Mozzarella, è, concedetemi la similitudine, la Ferrari della pasta.
Tutto, dal più piccolo particolare, è studiato e curato con un'attenzione al limiti del maniacale.
Giuseppe Di Martino, patron dell'Azienda insieme al suo braccio destro Paola, sceglie ogni dettaglio: dal singolo chicco di grano, il campo in cui cresce, il produttore che lo coltiva, e via giù giù fino alle fasi di produzione ed ovviamente distribuzione.
L'immagine che li ha resi famosi nel mondo, è di essenziale eleganza, a sottolineare la qualità di ciò che è contenuto nel packaging, un rosso e nero appassionati, illuminati dall'oro della pasta che fa capolino dalla finestra trasparente.
Siamo italiani, mangiatori di pasta.
Eppure sono certa che solo pochi sappiano come nasce un fusillo o un bucatino.
Abbiamo sentito parlare mille volte di "trafile" eppure sapreste descriverle?
Per me è stata una sorpresa da colpo al cuore.
Trafila in bronzo...immaginavo dei dischi tipo quelli che si utilizzano a volte sui robot casalinghi ma senza una vera consapevolezza della dimensione, tagli e delle forme.
Paola ci presenta le meravigliose trafile in bronzo grandi come le ruote di un auto, e pesanti decine di chili.
I tagli sono ghirighori iponotici dai quali non puoi immaginare l'uscita di un pacchero o un conchiglione.
Immediatamente penso che vorrei vedere nascere un bucatino ma posso solo immaginarlo ed un po' mi dispiace che sia sabato e la produzione non completamente attiva.
Quando lasciamo il "caveau" delle trafile, ci immergiamo nel cuore del pastificio e vengo investita da un intenso, irresistibile profumo di grano.
Chiudo gli occhi per un attimo e se non fosse per l'aria ferma tipica dei luoghi chiusi, potrei immaginare di essere al centro di un campo di grano, con le spighe alte fino alla vita, pronte ad essere mietute.
Vengo risvegliata dal mio fantasticare dal rumore delle macchine che ritmicamente danno vita ad una cascata di pasta: una calamarata fresca, ancora morbida, pronta al passaggio nelle celle di essiccazione che la renderanno pronta al confezionamento.
Il pastificio, nonostante la tecnologia e le macchine all'avanguardia, resta a mio avviso un luogo fuori dal tempo, dove si svolge un rito antico e prezioso che rinnova se stesso nei secoli.
Tutto, all'interno degli ambienti di lavoro, è avvolto da un velo impalpabile di farina, così sottile da sembrare il simbolico velo del tempo.
Quella patina che non si può eliminare e che ritorna ogni giorno a ricordare un miracolo che si ripete.
Paola mi fa notare questo velo sottile posato su ogni cosa ed io lo trovo di una bellezza senza eguali.
Senza accorgermene siamo in cucina.
Un splendida cucina Molteni dove negli anni grandissimi chef si sono alternati nel rendere omaggio alla Pasta dei Campi.
Sono in soggezione ma l'emozione dura il tempo di un attimo e le finaliste sono già in piena attività davanti ai fornelli. Rosaria, Maria e Valentina sono le mie compagne di avventura.
Le ore volano quando ci si diverte ed in un attimo la giuria, composta dai giornalisti Faith Willinger, Gianluca Biscalchin, lo chef Peppe Guida ed Albert Sapere con Barbara Guerra, inventori delle Strade Della Mozzarella, sono già intorno alla tavola.
Solo in quel momento esco dallo stato onirico per realizzare: "che diamine sto facendo?" .
Tutto quello che esce dalla mia cucina è destinato ad amici, persone che amo e che mi conoscono da una vita.
Adesso il mio piatto sarà sottoposto al giudizio di persone che hanno fatto del cibo il proprio lavoro ed hanno un palato formato a suono di delizie e capolavori. Sono un'incosciente!
Tiro un gran respiro e mi butto, raccontando il mio piatto con un fiume di parole (ne ricordassi mezza!), sperando che la mia zuppa di mezzi paccheri non sia un ciofeca.
Tutti i bei momenti finiscono in gloria intorno alla tavola.
La giuria si è pronunciata per un primo posto ex equo con Maria ed ho bisogno di pizzicarmi di nascosto più volte il dorso della mano per dominare l'incredulità.
Sono stanca senza limiti: adesso che la tensione si sta sciogliendo, i miei occhi sono solo per il nido di spaghetti "della devozione" dello chef Peppe Guida: un capolavoro di equilibrio che resterà il vero premio di questo viaggio.
Non mi resta che sognare Pestum ed il laboratori delle Strade della Mozzarella i prossimi primi di aprile.
Un ringraziamento speciale a Bruna, Anna, i grandissimi Giuseppe e Paola, Albert e Barbara che hanno reso questa esperienza per me indimenticabile.




12 commenti:

  1. E' stato bellissimo condividere questa bella ed indimenticabile esperienza. E poi, ci siamo supportate a vicenda, con un pizzico di necessaria ed allegra incoscienza. Grazie

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    1. Grazie Maria, è vero, abbiamo lavorato con serenità senza nessuna difficoltà in quella cucina e l'allegra incoscienza è stato l'ingrediente principale. Un abbraccio.

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  2. un'esperienza incredibile!!
    una vittoria meritatissima, grande Patty

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  3. Cara Patty innanzitutto i miei più sinceri complimenti per la meritatissima vittoria:))grazie infinite inoltre per questo splendido reportage:conosco la pasta Garofalo,la sua qualità è eccellente e i risultati notevoli per qualsiasi ricetta,dalla più semplice alla più complessa,grazie mille per il post dev'essere stato bellissimo visitare la fabbrica e visualizzare,con i propri occhi,tutte le fasi relative alla realizzazione di tutti i formati di pasta:)neanch'io ho mai visitato un pastificio e sono convinta che sia un esperienza che tante persone non hanno avuto modo di vivere:)).
    Un bacione e complimenti ancora:))
    Rosy

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  4. Bravissima Patty! Che meraviglia il pastificio, mi piacerebbe molto visitarlo. E che bella l'immagina del velo di farina depositato ovunque...i tuoi racconti sono sempre poetici.
    Sei stata molto brava, non solo per la vittoria, ma proprio perché ti sei messa in gioco. Io, da brava fifona, non vorrei mai ritrovarmi a dover cucinare di fronte ad altre persone, e a sottomettermi al verdetto di cotanta giuria...pauraaa! :-D :-D :-D
    Un mega abbraccio, sperando di rivederti presto.

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    1. Ogni tanto bisogna fare le cose senza pensarci troppo. Un grande abbraccio cara Alice.

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  5. Congratulazioni cara anche per l'abilità nella scrittura promozionale.
    Poiché la tua ricetta rimane avvolta nella discrezione, mi limito a sognare quel gomitolo di spaghetti, ben salsato come natura comanda...

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    1. Ma no che non è segreta la ricetta. Ho anche messo il link nel post :)
      E' la zuppa di mezzi paccheri Una Campana in Toscana. Figurati.
      Circa quei spaghetti, te li lascio solo immaginare: il paradiso.

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    2. E' vero la storia è talmente ben raccontata che ero passata sul link senza accorgermene. La zuppa l'avevo vista d'altronde. Ci vorrebbe ora, quassù fa freddo

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  6. Grande Patty!!!! Sei un mito ma questo lo sapevo già ;)
    Bello leggere le tue emozioni in una giornata così speciale!
    Un bacio grande :)

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