September - Marcela Mangabeira
Quella di oggi è una torta antica, la cui origine si è persa nella notte dei tempi.
Di lei si sa che arriva dall’Umbria, ed è un dolce che potremmo chiamare “di recupero” perché gli ingredienti sono veramente basici, pochissima farina, qualche cucchiaio di zucchero e tanta, tantissima frutta a conferire una texture più vicina a quella di un budino che ad una vera torta.
E’ certamente un dolce di origine rurale, là dove non era difficile reperire frutta, uova ed una manciata di farina. Per dare un’idea di maggiore ricchezza e sapore, si aggiungeva dell’uva passa ed il gioco era fatto.
Sulla preparazione c’è solo da dire che è facilissima ed impiegherete più tempo a sbucciare le mele che a fare il resto.
Il risultato finale, se accompagnato da un bel bicchierino di passito, farà la gioia degli astanti ma la verità è che questa torta è buona così com’è, tiepida o a temperatura ambiente, e migliora nei due giorni successivi (se non ve la finite prima).
INGREDIENTI PER UNA TORTIERA DA 20 CM DI DIAMETRO
5 mele a grandezza media private di buccia e torsolo
170 g di pera abate
130 g di uvetta sultanina
80 g di farina 00
4 cucchiai di zucchero + 1 per la superficie
8 g di lievito per dolci
150 g di burro
3 uova medie a temperatura ambiente
20 ml di latte
2 cucchiai di succosi limone
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di sale
- Mettete a mollo l’uvetta in acqua tiepida e fatela rinvenire per 30 min. Una volta morbida, scolatela e asciugatela con cura.
- Tagliate le mele in quarti e riducetele a fettine spesse mezzo cm. Sistemandole in una ciotola con il succo di limone per prevenire l’ossidazione.
- Sciogliete il burro e fatelo intiepidire
- In una larga ciotola, amalgamate le uova con lo zucchero, la farina setacciata con cannella e sale, il burro fuso e il lievito sciolto nel latte tiepido. Mescolate bene.
- Incorporate le mele e l’uvetta mescolando ancora fino a che la frutta non sia ben avvolta dall’impasto.
- Versate il tutto nella tortiera che avrete foderato con carta da forno, livellate bene la superficie con una spatola, cospargetela con lo zucchero semolato e mettete in forno statico a 170°.
- Cuocete per c.ca 45/50 minuti, fino a che la superficie non sia ben dorata e lo zucchero caramellato
- Una volta pronta, lasciala nello stampo a raffreddare perché sarà molto morbida.
- Servitela tiepida, spolverizzandola con zucchero a velo se vi piace o semplicemente così com’è.
Ben trovata, Patrizia!
RispondiEliminaIn effetti non so immaginare un dolce più consolatorio e "coccolatorio" di una bella torta di mele per affrontare la fine del riposo estivo.
Questa torta sembra davvero golosa così umida e ricca di frutta.
Me la segno.
Un abbraccio. A presto
Si tira un respiro di sollievo. Il riposo non c'è stato molto in verità ma speriamo di recuperare.
EliminaIntanto vedo di riaccendere il forno, che aspetta da un po'.
Un bacione anche a te mia cara.
Rieccoti; e con una torta che sa di "casa", di "normalità" e che, a ben guardare, non contiene nemmeno troppo zucchero (sono a dieta stretta perché oltre all'età avanzano anche i chili).
RispondiEliminaSto cominciando anch'io a riprendere il ritmo e spero di ritagliare un po' di tempo per preparare questo dolce confortante e rimettermi anche a riprendere un po' le fila del mio blog ormai latitante..
Bello ritornare ad una bella abitudine: quella di "far due passi" tra i blog che mi piacciono di più.
Bentornata.
Nora
Sarebbe bello che si ritornasse un po' ai nostri piccoli piaceri. Adesso i social la fanno da padroni ed i blog sono andati in pensione.
EliminaMa non le loro amministratrici, che romanticamente sperano di risvegliare il principe moribondo, con un timido bacio.
Ti stritolo cara Nora.
Ciao e ben tornata. La torta di mele è una delle mie torte preferite. Non L’ ho mai assaggiato, però, con l’uvetta. Deve essere davvero buona. Grazie della ricetta.
RispondiEliminaDevi provarla. E' buonissima, è facilissima e piace davvero a tutti.
EliminaTi mando un bacio cara farfalla!
posso sostituire l'uva sultanina con gocce di cioccolato? sai a casa non è gradita. grazie da roberta
RispondiEliminaAssolutamente si se ti piace. Un abbraccio
EliminaPatty questa torta mi sa così di vintage... E mi suona come qualcosa di molto vicino a me (non a caso Fabriano è conosciuta anche come l'ultima città delle Marche al confine...).
RispondiEliminaE' una di quelle torte che mi andrebbe di fare la domenica, per la famiglia, un giorno che non abbiamo da smaltire chili di ricetta "di lavoro".
Una torta davvero per me insomma <3
La farò. Eccome se la farò!
Patty questa torta mi sa così di vintage... E mi suona come qualcosa di molto vicino a me (non a caso Fabriano è conosciuta anche come l'ultima città delle Marche al confine...).
RispondiEliminaE' una di quelle torte che mi andrebbe di fare la domenica, per la famiglia, un giorno che non abbiamo da smaltire chili di ricetta "di lavoro".
Una torta davvero per me insomma <3
La farò. Eccome se la farò!
(non so se ho fatto casino e raddoppiato il commento, sarebbe tipico mio d'altronde! ;-P)