venerdì 8 aprile 2022

Crostata di ricotta e visciole

Fine di una storia d'amore.
C'era una volta un forno a microonde che viveva sullo steso pianerottolo di un tostapane. 
Una vita rilassata, di comune accordo. Entrambi accomunati dalla stessa capacità di trasformare animi algidi in caldi appassionati protagonisti di cene improvvisate. S'intendevano a meraviglia. 
Una sera piuttosto movimentata, il forno ebbe un moto di tristezza e smise di far girare il suo piatto di vetro lasciando scendere un freddo glaciale nel suo cuore. 
Nessuno era in grado di fargli tornare il buonumore. 
Il dirimpettaio allora cercò di alleggerire la tensione cercando di farlo ridere: e giù a bruciare pizze, focacce, fette di pane congelate trasformate in tizzoni ardenti. 
Niente. 
Il piccolo forno era ormai senza vita. 
Colto da disperazione, il giovane tostapane decise che non sarebbe resistito molto in solitudine. 
Le sue resistenze cominciarono a scaldarsi a dismisura, bruciando qualsiasi cosa gli si avvicinasse. 
Toast, pain brioche, colazioni e spuntini andati in cenere come il suo piccolo cuore. 
A distanza di un giorno dall'altro, i due amici smisero di lavorare insieme e prendendosi per il manico, si avviarono verso il paradiso degli elettrodomestici, insensibili ormai, agli smadonnamenti dei loro proprietari. 
Si fa per ridere eh. 
Però è una storia vera. 
Di quelle che accadono quando proprio vorresti tenere ben chiuso il portafoglio invece ti capita il due per uno della disgrazia e puoi solo che riderci sopra. 
E magari accompagnare la sventura casalinga con una signora torta preparata in un forno che ancora, e speriamo a lungo, funzioni come si deve. 

Una crostata che è un inno alla primavera: ricotta e visciole. 
Tipica della tradizione ebraica romanesca. 
Potrete assaggiare l'originale nelle panetterie e ristoranti del Ghetto a Roma, oppure, se avete la fortuna di trovare dell'ottima ricotta vaccina e confettura di visciole o amarene fatta in casa, cimentarvi con le vostre mani. 
E' davvero qualcosa di splendido. Profumata, ricca e mai stucchevole grazie alla fresca acidità delle visciole che ben si sposa dall'avvolgente dolcezza della ricotta aromatizzata con la scorza di limone. 
Qui di seguito vi lascio la ricetta che cerca di rispettare al massimo la tradizione. 

Ingredienti per uno stampo da 23 cm con fondo amovibile
Per la frolla 
440 g di farina 
200 g di burro 
170 g di zucchero 
1 uovo grande + 1 tuorlo 
la scorza grattugiata di un limone 
un pizzico di sale 

Per il ripieno
400 g di ricotta vaccina 
100 g di zucchero 
la scorza di un limone non trattato
2 uova medie 
350 g di composta di visciole o amarene
zucchero a velo per rifinire 
  • Tagliate il burro freddo a dadini. Versatelo nella ciotola dell'impastatrice con il gancio a foglia insieme alla farina, la scorza del limone ed il sale ed impastate velocemente fino ad ottenere delle briciole grossolane. Aggiungete quindi lo zucchero continuando ad impastare fino a che le briciole si ridurranno e quando saranno minute come chicchi di riso, aggiungete le uova ed impastate fino a che si formerà una palla. 
  • Dividetela in due parti, una due terzi dell'altra ed avvolgete il tutto in pellicola lasciando riposare in frigo per 1 ora mentre preparate il ripieno. 
  • Setacciate la ricotta dopo averla lasciata scolare dentro un setaccio. Versate il tutto in una ciotola, aggiungete lo zucchero, il limone ed aggiungete le uova. Mescolate con una frusta fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo. 
  • Imburrate lo stampo e coprite la base con carta forno. Stendete l'impasto più grande in una sfoglia rotonda spessa 2/3 mm. Sistematela con delicatezza nello stampo lasciando sbordare l'impasto in eccesso. 
  • Adesso bucherellate con una forchetta e stendete la composta di visciole sul fondo, livellandola con un cucchiaio. Copritela con la crema di ricotta. 
  • Stendete il rimanente impasto ad uno spessore di 2 cm e appoggiatelo con delicatezza sul ripieno. Schiacciate i bordi in modo da sigillare come un coperchio e con un coltello affilato, tagliate l'eccesso seguendo il bordo della tortiera. Potrete pizzicare la pasta per creare un bordo carino oppure aiutarvi con una forchetta e schiacciare in modo da sigillare bene il tutto. 
  • Mettete in forno a 180° per c.ca 45/50 minuti fino a che la frolla abbia un bel colore dorato. Il coperchio tenderà a gonfiare durante la cottura e potrà pure spaccarsi. Non è un problema. 
  • Lasciate raffreddare su una griglia per 10/15 minuti quindi togliete il dolce dallo stampo e lasciate raffreddare completamente. 
  • Si conserva bene fuori dal frigo per 3/4 giorni. 






4 commenti:

  1. Che bella storia, Patrizia, scrivi in modo incantevole! E comunque è proprio vero che gli elettrodomestici si rompono sempre in coppia, uno a breve distanza dall'altro...
    Grazie per le tue ricette e anche per le storie e i pensieri. Ti seguo sempre, a volte mi commuovi, e sei davvero simpatica!
    Un caro saluto
    Luisa

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  2. una gustosissima crostata, complimenti!

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  3. Non sono ancora riuscita ad assaggiare questa crostata. Vorrei davvero provare questa confettura di visciole. La prossima volta che tornerò a Roma vedrò di non tornare indietro sguarnita.
    Sì, alle volte pare proprio che gli astri si piazzino in modo e maniera di rendere tutto più difficile... sminkiando tutto, ecco.
    Io faccio il tifo per il tuo forno, allora, che continui ad essere in salute (lo spavento che mi sono presa in dicembre quando ho infranto il vetro del mio mi fa sudare ancora oggi a mesi di distanza!).
    Un grande abbraccio e tanti auguri di buona Pasqua

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  4. Ciao Patrizia, grazie per le tue belle storie e per le tue preziose ricette: sei fantastica e ti seguo con immenso piacere! A breve, farò la crostata visciole e ricotta e poi ti dirò la mia....

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