Casa. Rientro a Siena frastornata e ubriaca di stanchezza. La botta finale me l’ha data il volo del mattino da Bari a Firenze con scalo a Roma quindi navetta fino alla stazione dei bus e un’altra ora e mezzo per arrivare a casina. Alias, dalle 5.00 del mattino alle 2 del pomeriggio, ho impiegato ben 9 ore per tornare nei miei posti, lo stesso tempo che impiegherei per andare a N.Y. con più comodità.
Solo ieri ho salutato le mie amiche americane, baci abbracci e commozione d’uso, per tornare alla routine d’ufficio.
Il resto del nostro viaggio è stato un crescendo di emozioni ma lo sapevo già, perché il Salento è una terra spettacolare che merita tempo ed attenzione, ma il clima non ci è stato d’aiuto.
Scendendo da Andria ad Alberobello un vento di tramontana ci ha massacrate strattonandoci a destra e a manca; a Ostuni, un diluvio ci ha preso in pieno e abbiamo dovuto ripiegare come soldati in fuga prima di poter arrivare alla cattedrale. Siamo arrivate a Lecce nel tardo pomeriggio con un temporale incazzatissimo e fortunatamente la nostra quarta compagna, “the GPS Lady “, ci ha condotte sane e salve a destinazione di fronte al nostro Hotel, lo splendido Risorgimento, pieno centro.
Siamo entrate nella hall proprio mentre i partecipanti al Festival Internazionale del Cinema che alloggiavano nello stesso Hotel, scendevano per il cocktail. Per un momento avrei voluto essere invisibile, non per niente: delle 3, nessuna si salvava…sembravamo un gruppetto di scampate ad una centrifuga, vestite con decine di strati di roba perché prevedendo il bel tempo, nessuna di noi aveva pensato di munirsi di almeno un capo pesante; capelli alla Bridget Jones dopo la corsa in decappottabile, facce livide dal freddo: insomma delle splendide disperate!
Durante il check in, Carlo Verdone, Tony Servillo, Christian De Sica ed altri nomi di identica fama, chiacchieravano amabilmente ad un metro da noi ed io pregavo che non succedesse nulla che potesse attirare attenzione (avete presente Albachiara): proprio in quel momento è arrivato con grandi sorrisi e festeggiamenti, il direttore dell’Hotel, amico da tempo, che mi chiama per nome a gran voce. La morte civile. Cerco di mantenere un contegno ma già le teste si erano girate dalla nostra parte e per un momento ho avuto la netta impressione di non avere più circolazione sanguigna in nessuna parte del corpo: pallida lo sono di natura, ma in quel momento credo che la mia faccia abbia assunto il colore di una cagliata.
Parentesi hotel a parte, le nostra tappe successive sono state indimenticabili: domenica delle Palme eravamo a Otranto. Siamo arrivate che erano le 11.00 ed abbiamo trovato una città gremita di gente: bambini vestiti a festa con fasci di rami d’olivo più grandi di loro; carretti con incredibili palme intrecciate a mo’ di cesto guarnite di rose e steli di grano, bellissime; capannelli di uomini assiepati in piazzetta in attesa della fine della messa; bancarelle di dolci nella migliore tradizione; signore eleganti e frettolose con il pacchetto delle pastarelle…insomma una splendida giornata di festa. Non pioveva e dopo avere fatto il giro della città, un po’ di shopping e tentato senza successo di entrare nella Cattedrale (alle 12.00 in punto una signora malmostosa e totalmente sprovvista di carità cristiana, spingeva letteralmente fuori le persone dopo la messa, impedendo a chiunque di entrare perché “io c’ho da andà a mangiare” ), ci siamo sedute ad un bar lungo la passeggiata a mare, ed abbiamo ordinato un aperitivo. Con 4 euro a testa ci siamo viste portare una scatafasciata di piattini zeppi di ogni delizia, dalle olive ripiene, rustici di ogni tipo e colore, mandorle salate, mini friselle con pomodoro strofinato, mozzarelline e minuscoli tramezzini al prosciutto, bruschette al tonno e salmone...abbiamo fatto pranzo! Alle 13.30, improvvisamente, intorno a noi si è fatto il vuoto. Nessuno in strada, nessuno nella piazza, nessuno sul lungo mare...Abbiamo preso la macchina e siamo partite per Santa Maria di Leuca, attraversando paesi deserti, incrociando un paio di gatti ed un cane ed ogni volta la nostra macchina è stata guardata con fare curioso, come a dire "macchecavolo ci fate voi in giro invece di essere a magnà?". Abbiamo guidato lungo la costa emozionandoci di fronte ad un paesaggio addormentato ma poderosamente evocativo ed una volta a Leuca, siamo restate senza parlare per una decina di minuti di fronte alla bellezza del mare ed alla traccia che disegnano le correnti del mare Adriatico e quello Ionio al loro incontro.
Di ritorno a Lecce, ci siamo beate della bellezza del centro storico e dei suoi palazzi di pietra color avorio, decorati come merletti e stremate siamo rientrate in camera. Ci aspettava la cena migliore del nostro viaggio, che dopo la sosta ad Antichi Sapori, era veramente difficile da battere. Siamo state ospiti del Ristorante "Quattro Speziere" all'interno del Risorgimento, magistralmente diretto da Donato Episcopo, giovanissimo ma straordinario chef con il sole ed il mare salentino nelle vene. La luce all'interno del ristorante, non mi ha consentito di testimoniare la meraviglia visiva e cromatica della presentazione dei vari piatti. Abbiamo gustato estasiate dei fusilli fatti rigorosamente con il ferro e freschissimi frutti di mare con filettini di zucchina, su letto di salsa al basilico e limone, e l'equilibrio dei sapori era così perfetto da poter distinguerne ogni singola sfumatura; il capolavoro della serata è stato un filetto di cernia in crosta di farina, sale e chiara d'uovo, una tecnica fantastica perchè consente di cucinare il pesce senza seccarlo, conferendo però alla polpa la fragranza del pane...il pesce servito su una salsa di asparagi, con spinaci al vapore e una quenelle di purea di patate al nero di seppia!!! Non potete immaginare il risultato cromatico di questo abbinamento, e come la patata nera, sciogliendosi sulla salsa di asparagi creasse dei disegni ipnotici e straordinari. Gusto incantevole e leggerissimo. Il dolce, un' architettura complessa di pasta sigaretta, ripiena di un sofficissimo composto di youghurt e meringa all'italiana, il tutto adagiato su un letto di ananas centrifugato e cremoso. La croccantezza della pasta sigaretta con la leggerezza aerea dello yougurt, ci ha mandato in estasi.
Abbiamo brindato alla Puglia, alla meravigliosa terra ed alla sua gente con il desiderio di tornare al più presto.
Pomodorini secchi alla barese:
dalla ricettina consegnatami a voce dal proprietario della botteghina di Bari, un baldo ragazzotto simpatico con la verve tipica della gente di Bari:
Per 500 gr di pomodorini secchi vi servono:
1 litro 1/2 di acqua
1 litro di aceto di vino bianco
3 spicchi d'aglio
peperoncino piccante
prezzemolo
origano
1 litro di olio extra-vergine di oliva possibilmente di Andria o Corato
Mettere a bagno nella miscela di acqua e aceto i vostro pomodorini per c.ca 30 minuti. Scolare e strizzare bene, e lasciare asciugare accuratamente per tutta la notte.
Preparare la base con le vostre foglioline di prezzemolo spezzate a mano, gli spicchi d'aglio a fettine non troppo sottili, l'origano, il peperoncino (se gradite) ed alternate l'inserimento in barattolo con pomodorini e il resto degli ingredienti, preoccupandovi di mettere i pomodorini con la buccia rivolta verso il tappo. Coprire abbondantemente con l'olio d'oliva spingendo bene il tutto nel barattolo. Tappare accuratamente e conservare in luogo buio e fresco.
Salute a Bari !
ahahhahahah Povera Patty!!! quando meno attenzione vuoi su di te...è sempre così! Dai però i giorni scorsi sono stati belli quindi un pò di pioggia non avrà rovinato le bellissime sensazioni che hai fatto provare alle tue clienti
RispondiEliminaChe bellissimo racconto pugliese, fai venir voglia di raccogliere qualche amica e di partire alla volta di Lecce e girare, girare, girare...
RispondiEliminaUn abbraccio e buona Pasqua Patty!
ciao Carissima Pat, appena tornata sei di nuovo con la valigia in mano...
RispondiEliminaIl tuo modo di raccontare la Puglia è fantastico. Mi sono immedesimata ripercorrendo con voi le strade, entrando nei negozietti, infilando e sfilando maglioni, guardando sottecchi i miti del cinema... io scommetto che in quell'hotel eravate bellissime e piene di vita, magari un po' scarmigliate, ma con la luce dell'entusiasmo negli occhi.
Inutile dire che mi hai fatto venire una voglia di volare anch'io fin laggiù.
Un bacione ed una buonissima pasqua molisana.
ma ti arrivano fino a siena i miei sospiri?? quante bellezze hai visto, sentito, assaggiato... e non è giusto, IO volevo vedere tony servillo da vicino!!! ;-)
RispondiEliminabaci e buona pasqua
Ciao Patty, anzitutto complimenti per il tuo blog, mi piace molto quello che scrivi e come lo scrivi, in modo vivido ed emozionante... le tue parole vibrano di vitalità e gioia, anche qunado descrivi il tuo colorito stile "cagliata" (che mi ha fatto piegare in due!)e trapela tutta la tua gioia di viaggiare e di immergerti in culture e sapori antichi e nuovi. Inutile dire che nutro una sana invidia, ma poterti leggere è un po' condividere le stesse emozioni, e te ne ringrazio. Incantevole Puglia, spero di andarci prestissimo (ho un'amica che mi aspetta là a braccia aperte e sto mediando una fuga tardo-primaverile..)! A presto!
RispondiEliminaPatty carissima, che meraviglia le tue descrizioni, gastronomiche e non!
RispondiEliminaApprofitto per augurarti una serenissima Pasqua!
Silvana.
Una vera meraviglia questo post, delizioso e molto scorrevole nella lettura. La ricetta è sfiziosissima, le verdure che acquistiamo al sud hanno sempre un sapore migliore!
RispondiEliminaHo lasciato la testa sui fusilli al ferro con i frutti di mare...non riesco a pensare ad altro adesso!! Bellissimo post! Un bacione forte ciao
RispondiEliminaquesta ricetta fa sentire tutto il mediterraneo in bocca!tanti auguri!
RispondiEliminaNon sono mai stata in Puglia, ma dopo il tuo splendido racconto mi hai fatto venir voglia di passarci le prossime vacanze. I pomodori secchi li adoro, li metterei un po' ovunque. E immagino che i pomodorini pugliesi siano di gran lunga più buoni di quelli che trovo qui abitualmente.
RispondiEliminaUn bacione tesoro, tanti tanti auguri di buona Pasqua a te e famiglia e buona vacanza. A presto
Leggerti... è come viaggiare!
RispondiEliminaGrazie Pat
Ti aspetto al lago
Purtroppo non l'ho mai visitata ma dev'essere fantstica! Un abbraccio e tantissimi auguri di buona Pasqua!
RispondiEliminaCiao Pat, bentornata! ho letto con piacere il tuo racconto della Puglia che mi ha fatto anche ripensare a quando ci sono stata anch'io, proprio a Pasqua di due anni fa e anche nel mio caso il clima nn è stato d'aiuto. Non ci crederai ma la cosa in cui mi sono immedesimata di più è il racconto del silenzio delle 13.30 incredibile...! un bacio e a presto e...buona Pasqua!
RispondiEliminaCiao Patty, finalmente di ritorno a casa!!! Con questo bellissimo racconto ci hai portato in Puglia con te...Ottima questa ricettina con i pomodorini secchi!!! Un abbraccio e ti auguro una Pasqua serena insieme alla tua famiglia...Bacione!!!
RispondiEliminaCiao Patty,concordo in pieno con tutto quello che hai detto sulla Puglia,una regione splendida ,io ci sono stata l'anno scorso,abbiamo visitato Alberobello,Bari,Castellana e Fasano ed e' proprio vero,ti rimane nel cuore,per i suoi sapori e per la gente.Bisogna ritornarci senz'altro.Questa ricettina davvero ottima.
RispondiEliminaUn abbraccio di bentornata e ti auguro di trascorrere una Pasqua felice e serena insieme alla tua famiglia.
uau!!! che bella ricetta! grazie per essere passata! buona pasqua anche a te!
RispondiEliminaPatty sei arrivata primaaaa!!!!! I miei complimenti alla mia amichetta e un augurio di una Pasqua serena a te e ai tuoi cari!!!! Un superbacioneeeee!!!
RispondiElimina@ tutte voi: sono sempre così felice di leggere i vs messaggi affettuosi, vorrei poter parlare con tutte una ad una per condividere queste emozioni. Sono già in Molise e mi aspetta una Pasqua soleggiata e ricca di cose buone come immagino per ognuna di voi. Vi abbraccio forte e ci sentiamo la settimana prossima. Buona Pasqua di cuore, Pat
RispondiEliminaComplimenti sia per il blog che per le belle e complete schede di Gente del FUD al quale anch'io collaboro, strano che con la tua passione per le Puglie non ci siamo mai incontrato o "scontrati" fin'ora. Vienimi a trovare su cucinasuditalia.blogspot.com, forse potresti trovare cose interessanti, io da te le ho trovate e verrò a cercarne altre, Ciao
RispondiEliminaChe buoni i pomodorini secchi sott'olio!
RispondiEliminaIl percorso in costa da Ostuni a SM di Leuca-Lecce è inverso ma analogo a quello che ho fatto io... che ricordi splendidi!!
Grazie di aver partecipato all'Abbecedario Culinario Italiano: i tuoi splendidi piatti sono sulla tavola pugliese!! <3
I prodotti di qualità sono sempre al primo posto, quando si parla di scelta giusta. Scegli anche tu i pomodori secchi. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ3NDIxNDQ0MiwwMTAwMDA2Nyxwb21vZG9yaS1zZWNjaGktNTgwbWwuaHRtbCwyMDE2MTAxNixvaw==
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