Certe vite assomigliano al prodotto della fantasia di uno scrittore capriccioso.
Più imprevedibili di un romanzo di avventura, più dense di un giallo, più struggenti di una storia d'amore dal finale incerto.
Nelle nostre tranquille esistenze, riusciamo ad emozionarci leggendo un romanzo senza renderci conto che alcuni, il loro romanzo lo vivono giorno dopo giorno.
Lo scorso giovedì 28 febbraio, ho conosciuto una donna che ha domato il proprio destino, ha tolto la penna allo scrittore capriccioso ed ha riscritto la propria vita, da zero.
Una donna minuta, dal fisico esile e leggero, dall'espressione di ragazza ancora piena di curiosità e di desiderio che un giorno, improvvisamente, dietro l'ombra della depressione e della solitudine, ha avuto una visione e l'ha resa una realtà tra le più esemplari della propria città e nel mondo.
Gabriella Ganugi è una donna da cui tutte noi dovremmo trarre ispirazione.
Nel suo ultimo libro "La bambina che contava le formiche", Gabriella si confida al lettore, raccontando la sua vita dall'infanzia solitaria trascorsa nel giardino della sua casa di campagna, al fallimento del suo matrimonio, fino all'idea che ha cambiato la sua esistenza e la resa una donna diversa e soprattutto felice.
Si può dire che è la cucina che ha tratto in salvo Gabriella, in tante fasi della sua vita: il suo amore per il cibo, il suo spiccato olfatto, il potere calmante del preparare un piatto e del cucinare per gli altri.
Nei racconti delle storie della propria famiglia e dei suoi insuccessi e difficoltà, fino al sorprendente finale (ma è solo l'inizio), questo libro si legge con grande piacere, si ritrovano momenti comuni alla propria infanzia, ci si emoziona.
La seconda parte del libro, è una raccolta di ricette suddivise come le fasi della sua vita: le ricette della Nonna tanto amata, che riportano all'infanzia di Gabriella; quelle della mamma, grande lavoratrice e instancabile cuoca, esempio di disciplina e premura; quelle di giovane sposa (che lei chiama "Della Brava moglie - un po' noiose secondo l'autrice); le inevitabili Ricette della Tristezza che descrivono il periodo di limbo prima della rinascita; e finalmente "Le ricette della nuova vita", che respirano di libertà e gioia.
Dal 1996 ad oggi, Gabriella ha aperto ben 8 scuole internazionali, cominciando dalla famosissima Apicius, la scuola di cucina internazionale, dando vita alla FUA, Florence University of the Arts.
Questa sua avventura è cominciata da un sogno, quello di creare una scuola di cucina per stranieri, e come una formica che accumula briciole e semi per il proprio inverno, le briciole accantonate da Gabriella hanno dato vita ad un progetto meraviglioso che abbiamo potuto osservare con i nostri occhi.
Molte sono le attività ed i progetti seguiti da Gabriella e dai suoi splendidi collaboratori e partner. Vi consiglio di dare un'occhiata qui e qui .
Ai miei occhi, Gabriella è un donna formidabile come lo sono tutte coloro che non si arrendono e che trasformano la propria vita in una missione.
Una minuscola pasticceria di grande livello, gestita direttamente dagli studenti della scuola, in cui si possono assaggiare delle incredibili ghiottonerie. Abbiamo avuto modo di visitare i laboratori e vedere i ragazzi all'opera sotto l'occhio attento dello chef Simone De Castro.
Tutte le scuole che abbiamo potuto visitare sono l'esempio di come dovrebbe essere una vera scuola: tecnologia all'avanguardia, spazi dinamici, attrezzati, docenti giovani ed entusiasti.
Insomma, che tristezza non poter tornare a scuola!
Al ristorante Ganzo, anche questo frutto del lavoro di studenti che mettono in pratica la propria esperienza al pubblico, abbiamo potuto assaggiare alcuni piatti tratti dalle ricette di Gabriella, una selezione delle sue più amate....da ripetere presto!
La giornata è terminata con la presentazione del libro e la lettura di alcuni brani fatta dagli amici più cari di Gabriella, persone che hanno condiviso con lei particolari momenti della sua vita.
Un momento molto bello, intervallato dalla degustazione di dolci tratti sempre dal libro di Gabriella, ed abbinati a vini liquorosi e...a profumi.
Gabriella insegna che se si può sognare, se siamo capaci di sognare, dobbiamo farlo alla grande!
Grazie Gabriella per la stupenda esperienza e per l'esempio che sei per chi ti circonda.
Bellissimo post.. Cara Patty, sei tu con le tue parole che fai emozionare e.. va bene che le donne soprattutto alcune hanno la lacrima facile soprattutto in fase preciclo ;) ma ..le tue parole arrivano!
RispondiEliminaUn bacio e buona settimana..
Laura
Scusa la mancanza di punteggiatura ne commento sopra, andavo di corsa. Se se ancora non l'avessi fatto.. complimenti per l'mtc e la tua bellissima foto!
RispondiEliminakiss
Bellissimo questo evento tesoro e la storia di Gabriella è davvero semplare!!Un bacione,Imma
RispondiEliminae poi leggi questi post e improvvisamente ti senti un po leggera :)
RispondiEliminaGrazie Patrizia per questa tua testimonianza, per queste parole e questi sorrisi lieti come il sole che sta illuminando questo lunedì. Un abbraccio.
RispondiEliminache emozione a leggere il tuo racconto Patty..
RispondiEliminadavvero una Donna eccezionale Gabriella!
un abbraccio
mile
L'autore che legge il proprio libro è una bellissima esperienza piena di emozioni. Cucinare non è solo un atto meccanico, ma poesia, amore e un rifugio coccoloso che fa bene :)
RispondiEliminaHo letto il libro a settembre e mi è piaciuto tantissimo, la prima cosa che si evince dalle sue parole è che Gabriella è una gran Donna!
RispondiEliminaComplimenti, bellissimo post!
E io invece come la solito cado dal pero, non conoscevo questa scrittrice, nè le scuole da lei fondate, ma mi piace averlo fatto tutto insieme oggi , grazie al tuo post, cara Patty.
RispondiEliminaUn bell'esempio per chi non vuole arrendersi agli sgambetti della vita :)
Patty è un post bellissimo con delle foto che parlano da sole!!! Complimenti!! Simo! :-)
RispondiEliminaBellissimo post ... molto toccante!
RispondiEliminaGrazie per questo posto dove ho imparato tante cose nuove! Vorrei andare anch'io in una scuola cosi'. Baci
RispondiEliminaPattyyyyyyyyy!!!!!!!!!!!!!!!!!! Giorni di grande ispirazione anche per me di ritorno da Lugano...che meravigliaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!! Una full immersion tra pasticceri e geni: l'estro pazzesco di Torreblanca, le facezie scambiate con Massari (cattivissimo e adorabile), Trotta che mi ha regalato una rosa fatta con la scorza dell'arancia e un affascinante pasticcere dagli occhi azzurri che mi ha steso con un sorriso. Ah, quant'è bella la vita certe volte :)
RispondiEliminaè davvero così, anche la mia vita mi è sembrata spesso più intricata di un romanzo...ma a volte ho avuto il coraggio di afferrare la penna...bellissimo post, e che meraviglie ci hai fatto vedere!
RispondiEliminasono così curiosa ora per queste tue parole....perchè trasmettono tutta la bellezza dell'esperienza che hai condiviso :)
RispondiEliminaGrazie di cuore cara Patty, per aver condiviso questo post... ora di sicuro leggerò quel libro di cui parli! Bello conoscere storie di altre donne che hanno scommesso solo su se stesse per ricominciare da capo... Come dice l'intestazione del mio blog, non potrei che essere d'accordo con te! Per nessun motivo al mondo bisogna smetter di sognare, inseguire i propri sogni sempre... ognuno di noi ha il suo cammino, è bello condividerne un pezzo insieme, e i casi della vita a volte ci sorprendono non poco!
RispondiEliminaUn abbraccio stretto con tanto affetto!
Buona vita Pat! ^__^
Mi hai fatto desiderare di acquistare questo libro, chi non rinuncia ai sogni mi affascina sempre. Un abbraccio grande
RispondiEliminai sogni, sono l'essenza della vita per me e Gabriella è un esempio di come seguire il cuore porta sempre buone cose. E' stata una bella giornata che ripeterei subito domani. Felice poi di averti conosciuta di persona. :-)
RispondiEliminaa presto ancora
Pippi
Avrei mille cose da chiedere su questi sogni che si realizzano....
RispondiEliminagrazie per la segnalazione.
Un abbraccio
grazie per avermi fatto conoscere Gabriella, penso di acquistare il suo libro, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazie per questo post e ...io credo che tutte le donne che non si arrendono davanti alle mille problematiche della vita siano formidabili!
RispondiEliminabaci
Alice
E' vero che la cucina ha un potere "terapeutico" : cucinare per gli altri, ritrovare nelle ricette della tradizione familiare le persone care, ritornare con sapori e profumi ai momenti felici è stato di grande aiuto anche per me, in alcuni momenti complessi, dolorosi e difficili. Mi segno autrice e libro (e la lista dei desideri si allunga......).
RispondiEliminaClaudette
Ecco, la sintesi del commento che avrei voluto lasciare sulla tua red velvet è un po' questo. A volte mi succede che non so cosa scrivere su un post perché vorrei scrivere troppo, troppe sensazioni, troppi pensieri che si accavallano. Poi devo chiudere e finisce lì...
RispondiEliminama il pensiero e la dedica della tua red velvet erano belli e intensi. così come lo è essere mamma di una figlia femmina, nella quale ti rivedi e alla quale vorresti garantire ad ogni costo un futuro di luce in un mondo che, per noi, può essere ancora pieno di ombre.
e allora quello che avrei voluto augurare e auguro adesso alla tua bimba per il suo compleanno è quello che auguro alla mia, ovvero la capacità e la forza di sognare per fare fiorire la propria vita, con tutti i suoi doni, che non sono mai solo personali, ma che contengono un possibie inizio di felicità anche per altri... o almeno così ho sempre pensato io!
Scusami se non riesco ad essere più presente, ma il pensiero c'è sempre :*
Ti abbraccio!
roberta
leggendo il tuo post, carissima Patty ... provo solo tanto rammarico per non esserci stata anche io ma è stato bello viverlo attraverso le tue precise ed emozionanti parole ... cercherò il libro...
RispondiEliminaun abbraccio
dida