martedì 5 maggio 2020

Brioche allo Yogurt: sfida alla forza di gravità

Physical - Olivia N. John
Ieri pomeriggio, di ritorno da una delle prime vere passeggiate "dell'isolamento", mi sono sentita ad un passo dalla dipartita.
Ben 45 minuti di camminata ad un ritmo poco meno che sostenuto, con tappe per scattare foto ad ogni piccola creatura della natura in pieno rigoglioso trionfo, ed al ritorno ero una donna morta.
Non posso credere alla mia pochezza, al declino inesorabile del corpo e della volontà.
Dopo essermi spogliata della tenuta sportiva, rinfrescata alla velocità della luce, franavo miseramente sul divano come una slavina sotto il sole di agosto.
Senza fiato e parole, con lo sguardo vitreo perso nel nulla, la mia attenzione è stata rapita da un fascio luminoso che attraversava obliquo il salotto.
Nella luce trasparente che scendeva verso il tappeto, ho scorto volteggiare un milione di pulviscoli che lenti entravano ed uscivano dal fascio luminoso.
Incantata, ho lasciato che il flusso dei pensieri fosse risucchiato indietro nel tempo, nel salotto della casa della mia adolescenza, là dove studiavo musica e guardavo la tele, leggevo e giocavo con mia sorella.
Come in un film, ho rivisto me stessa seduta su una delle sedie col cuscino di velluto verde, che osservo quel raggio di sole passare attraverso le persiane e scendere sulla moquette.
Eccomi che scruto il mondo microscopico danzare dentro la luce ed immagino che quel pulviscolo sia la polvere degli angeli o gli occhi delle mie nonne che mi osservano, oppure la chiave per la via ad un tesoro meraviglioso, basta solo seguire la traccia.
Sono stata una ragazzina troppo fantasiosa e certi giochi con la mente li avevo quasi dimenticati.
Se non che ieri, nella mia catalessi post attività fisica, ho incontrato nuovamente quel fascio di luce.
Quando la marea dei ricordi si è interrotta, tornata sul presente, la luce era ancora lì, con quel pulviscolo vivace e dorato.
Allora ho pensato che forse erano gli occhi di mio padre venuti a salutarmi.
Instagram è un contenitore infernale che ti rende schiavo attraverso milioni di foto di ogni sorta e qualità. Ma è anche un posto di grande ispirazione e bellezza se si sa come guardare.
La ricetta di oggi arriva proprio da lì, ovvero da una foto che ho incontrato e che mi ha stregato dal primo istante.
Si tratta di questa esuberante brioche realizzata da Melania, del blog Chicchi di Mela, che ha avuto la geniale idea di infilare della pasta brioche in uno stampo non propriamente "briochoso" (scusate la licenza).
Ora, Melania che è una fotografa straordinaria, ha raccontato questa fantastica brioche allo yogurt, attraverso degli scatti fenomenali ed io, incantata dalla bellezza ma anche da una sfida irresistibile alla forza di gravità, ho voluto provare prima di subito, visto che ancora le temperature consentono l'accensione del forno.
Così adesso vi lascio la ricetta, avvisandovi che è una delle brioche più soffici e deliziose mai provate. Una volta pronta, potrete tagliarla a fette e congelarla anche se si mantiene molto morbida per almeno 3 giorni, tenuta coperta dall'aria.
Ingredienti per uno stampo da Chiffon di 24 cm di diametro
350 g di farina W 400 (tipo Petra nr 1)
150 g di farina 0 W280
120 g di zucchero semolato
120 ml panna fresca a temperatura ambiente
50 ml latte
130 g di yogurt bianco
2 uova grandi a temperatura ambiente
la scorza grattugiata di arancia
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
8 g di lievito di birra fresco
  • Setacciate le farine nella ciotola della planetaria, aggiungete lo zucchero ed il lievito sbriciolato, la scorza di arancia quindi con una frusta miscelate bene il tutto. Aggiungete il gancio alla planetaria ed a velocità 1 cominciate ad impastare aggiungendo un uovo alla volta. 
  • Aggiungete metà yogurt e dopo qualche minuto il resto. Quindi cominciate ad incorporare la panna miscelata con il latte e la vaniglia, a filo. Significa che dovrete aggiungere i liquidi lentamente, un poco alla volta, osservando che l'impasto lo assorba e le pareti restino pulite. A quel punto potrete procedere con un altro goccino.
  • L'impasto dovrà essere lavorato per almeno 10/15 minuti. Quando avrete terminato i liquidi, aumentate la velocità a 2 e continuate a lavorare controllando l'impasto. Dovrà diventare molto vellutato e lucido e sarà pronto soltanto quando facendo la prova del velo, riuscirete a tirare un lembo della massa per una decina di cm senza che questa si strappi. 
  • Una volta pronta, trasferite la vostra "palla" di impasto in una ciotola e tenete coperta e in luogo tiepido fino al raddoppio (c.ca 1h30). 
  • Su una spianatoia infarinata, rovesciate l'impasto lievitato e pesatelo. Il mio era esattamente 1060 g.  Dividetelo in 5 pezzi uguali (nel mio caso 212 g ciascuno). Pirlateli in belle palline tonde sigillate con cura sul fondo e sistemateli nello stampo che avrete imburrato bene e coperto con carta forno sui lati (v. foto).
  • Coprite la cima con pellicola trasparente appena appoggiata e fate lievitare per 2 ore in luogo tiepido. 
  • L'impasto raggiungerà il bordo del vostro stampo. Spennellatelo con latte e mettete in forno a 180° sulla griglia appoggiata alla prima tacca in basso. La brioche dovrà cuocere per c.ca 40 minuti. Controllate intorno ai 20/25 minuti perché la superficie sarà già bella dorata. Coprite con un foglio di alluminio e continuate a cuocere per il restante tempo. 
  • Quando sarà pronta, toglietela dal forno e mettetela all'aperto per una decina di minuti, quindi toglietela dallo stampo sollevandola dal centro, in modo che non si formi condensa. E proseguite il raffreddamento. Cercate di togliere anche la base non appena sarete in grado di gestire il calore della brioche. Purtroppo si forma velocemente la condensa che finisce coll'inumidire la base del lievitato. Io sono riuscita a toglierla dopo c.a 15 minuti con estrema cautela. 
  • Si può congelare a fette ed avere la propria brioche pronta per la colazione ogni mattina, passandola un attimo nel tostapane. Splendida da sola, è meravigliosa spalmata di marmellata o tutto quello che la vostra fantasia vi suggerisce (anche salmone e formaggi). 

5 commenti:

  1. Buonasera Patty, una domanda.
    Ho visto chehai foderato con cartaforno lo stampo solo tutto intorno.
    La base ed il centro sono stati imburrati oppure no?
    Grazie mille xxxx

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    1. Assolutamente imburrati sia fondo che centro e lati, i lati per poter fare aderire bene la carta. Il fondo poi si stacca benissimo una volta intiepidita la brioche. Un bacione

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  2. Cara Patrizia,
    ho letto con attenzione e commozione il tuo post. Devo ammettere che scrivi e pensi da Dio ed è sempre bello poter leggerti.
    Ricetta fantastica che, beata lei, sfida la gravità. Problema che sento molto forte in questo periodo. E questo per riallacciarmi a quanto scritto all'inizio del post. Anch'io ho ripreso la camminata e non ti darò particolari nè dei chili 'guadagnati' che hanno reso mooolto difficoltoso mettere un passo dietro l'altro, nè i metri che son riuscita a fare. Ho avuto come complice le cicorielle che pretendevo di spiegare alla persona che era con me, quindi dovevo fermarmi ogni due passi. 'toh eccone un'altra.. ecco vedi? dov'è la cicoriella?... e così via. Con questo sacco pesante di sentimenti e pensieri, intitolato 'come mi sono ridotta' son tornata a casa e, dopo aver visto anch'io il raggio di sole che attraversava la finestra ho pensato 'cazz quanta polvere che c'è. Ma ci penserò domani'. Un abbraccio stanco. Anna

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    1. Oddio se riesci sempre a farmi ridere.
      Beata cicoriella che finirà nel tuo piatto.
      Però devo dirti una cosa. Se dietro quel raggio di sole hai visto solo polvere, vuol dire che non eri stanca abbastanza. Quando entrerai in casa a livello "zombi", pensieri meravigliosi si manifesteranno nella tua mente senza alcuno sforzo. ahahahahahaha
      Ti adoro un bel po!

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  3. Questa brioche é uno sballo... sfavillante, sfrecciante, si innalza verso l'alto tra giubili e stelle filanti!

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